8.5.1 Il contratto (contractus) nell'esperienza giuridica romana. I tentativi di costruzione di una nozione generale di contratto nella riflessione della giurisprudenza romana Flashcards
Quale principio valeva nel mondo romano rispetto ai contratti?
Principio di tipicità contrattuale a numerus clausus, ossia riconducibilità del singolo contratto a una certa e tipica causa
(in origine, la tipicità afferiva alla forma)
Come definisce il contractus Labeone?
Come atto caratterizzato dall’esistenza di obbligazioni reciproche (sinallagma)
Egli indicava nel concreto i contratti di:
- emptio-venditio
- locatio-conductio
- societas
Quale definizione estensiva diedero i giuristi della Scuola Sabiniana?
Sostenevano che contratto fosse da ritenersi qualsiasi atto lecito produttivo di obbligazione, e non solo quelle contenenti il sinallagma.
Ricorda che Labeone era Proculiano
Quali erano le fonti delle obbligazioni da contratto per Gaio?
Secondo Gaio, erano quattro gli elementi che generavano obbligazioni contrattuali:
- dazione di cosa (re)
- recita di parole (verbis)
- redazione di un documento scritto (litteris)
- consenso (consensu)
Si parla quindi di:
- contratti reali (es. mutuo)
- contratti verbali (es. stipulatio)
- contratti letterali (es. expensilatio)
- contratti consensuali (es. emptio-venditio, locatio-conductio, mandatum)
Perché Gaio cita il mandato e Labeone non lo fa, nella trattazione delle obbligazioni contrattuali?
Perché è nato dopo Labeone
Quale è un’elemento fondamentale del contratto rilevato dal giurista Sesto Pedio richiamato da Ulpiano nei Digesta?
Secondo Pedio, non vi poteva essere obbligazione e contratto quando mancasse l’accordo (conventio).