4.3.3 I "formanti" del diritto nel Dominato Flashcards
Cosa accade nel Dominato a tutte le specificazioni della constitutio/lex?
Tutti gli atti si appiattiscono sulle leges/constitutiones, divenendo equivalenti al prototipo degli edicta.
Chi divenne responsabile della creazione del nuovo diritto (ius novum) durante il Dominato?
Il dominus diventerà unico creatore del diritto, tramite leges/constitutiones. Nel contempo, cessò del tutto l’attività interpretativa dei prudentes.
Quale fu il destino dei prudentes nel Dominat?
Cessò del tutto l’attività interpretativa dei prudentes, e questi furono rilegati stabilmente all’interno della burocrazia imperiale, dove prestarono attività in modo anonimo.
Quale tipo di diritto si sviluppò dopo la cessazione dell’attività dei prudentes?
Il c.d. “diritto volgare”, ossia un diritto “privo di scientificità”.
Quali tipologie di leges/constitutiones si svilupparono nel Dominato?
- Adnotationes: lato sensu accostabili ai rescripta, collegati infatti a un caso eccezionale
- Pragmaticae sanctiones: leges/constitutiones a metà tra adnotationes e leges generales, avendo validità per il caso particolare ma potendo estendersi anche oltre.
Cosa accadde alle pragmaticae sanctiones intorno al 491 d.C.
L’imperatore Anastasio vietò l’ultrattività potenziale di tale atto, rifiutando cosi il loro valore simil-casistico ove in contrasto con le leges generales.
Quale problema permase anche dopo l’istituzione dell’esclusività delle leges/constitutiones?
Il fatto che gran parte del diritto ancora in vigore era relativo alle opere dei prudentes, facente riferimento allo ius controversium e totalmente in contrasto con la nuova configurazione del Dominato.
A tale problema si ovviò riconoscendo ai responsa giurisprudenziali unìultrattività del diritto e un valore normativo fisso.
Quale differenza esisteva tra lo studio del diritto in Occidente e quello in Oriente?
In Occidente, a causa dell’instabilità politica, fu compromesso il circolare del sapere, portando ad un incapacità di lettura delle opere giurisprudenziali. Si dovette ricorrere a sunti delle opere dei prudentes per rendere il diritto più facilmente accessibile.
In Oriente, le conoscenze degli operatori del diritto rimasero buone.
Quale termine veniva utilizzato per distinguere le antiche opere dei prudentes e lo ius controversium dal diritto delle leges/constitutiones del Dominato?
Iura
Quale atto certificò l’avvenuto superamento della prospettiva casistica dei prudentes romani?
La legge delle citazioni del 426 d.C., con la quale si impose il ricorso alla prassi solo per un numero limitato di opere giurisprudenziali da parte di una selezione di giuristi
Quale approccio si ebbe in Oriente per lo studio delle opere dei prudentes?
L’utilizzo delle opere giurisprudenziali dei prudentes era funzionale solo per esplicare il valore di per se delle opinioni espresse, senza indagarne la ratio.
In Oriente, infatti, si sviluppò l’idea di una verità assoluta ed esatta da trarre dal diritto, totalmente in contrasto con l’antico approccio dialettico tra i vari responsa dei prudentes.
Che tipo di gerarchia si sviluppò all’interno del Codice Teodosiano?
Il Codice Teodosiano (438 d.C.), che conteneva anche la legge delle citazioni, prevedeva l’assoluta preminenza delle leges/constitutiones rispetto ai responsa proposti dalla suddetta legge, che avevano invece una funzione sussidiaria e integrativa.
Quale approccio rivoluzionario mise in atto Giustiniano?
Egli cercò di dare spazio alle opere dei prudentes nel tentativo di unificarle al ius del dominato. Infatti, i Digesta, non sono altro che una statalizzazione dello ius a prescindere dalla sua origine temporale e genetica. Il ius controversium viene cosi inglobato all’interno del Corpus Juris Civilis, un diritto unitario e codificato.