6.5.4 La tutela e la curatela Flashcards
Quali soggetti si trovavano impossibilitati a compiere attività giuridicamente efficaci secondo il diritto di Roma?
Chi fosse nella condizione di alieni iuris (filiii e filiae, sotto alla manus), gli schiavi (sotto al dominus) e alcune persone che, pur essendo sui iuris, erano “o sotto tutela o sotto curatela”
Chi erano i soggetti sotto tutela o curatela?
Soggetti sui iuris che era tecnicamente priva della capacità di agire ed era composta da:
- “impuberi” sui iuris
- minori di età
- donne
- pazzi
- prodighi
e per i quali era necessario, al fine di svolere attività giuridicamente rilevanti, la’intervento di un’altra persona con compito lato sensu ausiliario.
Quale interesse veniva perseguito dalla tutela e curatela?
Quello di tutelare la conservazione del patrimonio del soggetto sui iuris
Come veniva nominato il tutor?
- Via espressa condizione del pater familias, con testamento
- Nomina da parte del magistrato
Come veniva nominato il curator?
Era possibile solo l’indicazione via testamento del pater familias, e il magistrato avrebbe potuto tenerne conto attuando il suo autonomo potere di nomina
Chi erano i curator legitimus e i tutor legitimus?
La c.d. cura legitima e la c.d. tutela legitima spettavano al parente più vicino di grado
Quale differenza c’era fra tutor e curator?
Differenze marginali di poco conto, pertanto Giustiniano sancì la scomparsa di ogni differenza fra le due figure.
Cos’era la tutela impuberum?
La tutela impuberum serviva a proteggere una persona libera, impubere e sui iuris, fino a quando non avesse raggiunto la pubertà
Quando si raggiungeva la pubertà in Roma?
Quando si raggiungeva la capacità fisiologica di generare, da cui si presupponeva dipendesse la capacità di difendere autonomamente e adeguatamente i propri interessi
Come era chiamato l’impubere sui iuris sotto tutela impuberum?
Pupillus
Come si accertava il raggiungimento della pubertà?
MASCHI:
Si stabiliva tramite un’analisi corporea specifica (inspectio corporis). L’atto pubblico che segnava il passaggio da pueritia a iuventus era rappresentato dal cambio di toga, da toga praetexta (bianca con bordo porpora) a toga virilis (bianca senza ornamenti)
o 14o anno di età (automaticamente)
FEMMINE:
12o anno di età (automaticamente)
Come erano definiti i soggetti minori di 14 anni in Roma?
Fino al compimento del 7o anno si era infantes, ossia giovani ancora privi di un eloquio accettabile. Oltre i 7 anni, si era infantes maiores.
Quali situazioni giuridiche potevano mettere in atto gli infantes maiores?
Agli infantes maiores era riconosciuta una certa capacità di agire, in particolare potevano svolgere autonomamente e validamente negozi da cui derivasse l’acquisto di un diritto (es. proprietà) ma non potevano compiere validi atti di disposizione, nonché atti da cui derivasse l’assunzione di una obligatio.
Com’era detto il tutor il cui compito di tutela era attivato ex legem?
Tutor legitimus
Com’era detto il tutor il cui compito di tutela era attivato per via testamentaria?
Tutor testamentarius
Quale tutela fu creata dalla lex Atinia del 210 a.C.?
Veniva conferito al pretore il potere di nominare un tutor su richiesta di congiunti, o di estranei ove necessario, all’impubere sui iuris che ne fosse privo.
Veniva chiamata tutela dativa, che dipendeva dal provvedimento del magistrato.
Quali interessi doveva perseguire chi esercitasse la tutela impuberum?
La gestione degli affari del tutelato (pupillus) e l’assistenza agli atti di quest’ultimo eventualmente posti in essere, concedendo il proprio assenso (auctoritas interpositio)
Cosa doveva fare il tutor qualora emergesse un conflitto di interessi tra lui e l’impubere?
Doveva astenersi dalla sua funzione tutoria e attivarsi per la nomina di un altro tutore.
Quali obblighi in capo al tutor si svilupparono in Roma?
PRIMA DELL’INCARICO
- Obbligo di prestare garanzia in merito ai buoni risultati della gestione
- Obbligo di fare l’inventario dei beni interessati da tutela
+ con Giustiniano, obbligo di giuramento di svolgere la tutela in maniera adeguata
DURANTE L’INCARICO
- Obbligo di ottenere dal magistrato l’autorizzazione per gli atti aventi contenuto patrimoniale
TERMINE DELL’INCARICO
- Obbligo di rendere conto della sua gestione
- Obbligo di ristoro delle perdite ingiustificate
- Obbligo di indennizzo per i danni e pregiudizio arrecato al tutelato
Con quale actio poteva essere chiamato in giudizio il tutor legittimo, al fine di reprimere l’avvenuta sottrazione di beni dell’impubere?
Actio rationibus distrahendi
Se condannato, il tutor avrebbe pagato il doppio del valore di quanto sottratto + comportava la nota di infamia
Fondamento dell’actio già nelle XII Tavole