5.16 La condemnatio e/o adiudicatio Flashcards
Cos’era la condemnatio?
La parte conclusiva della formula. Non corrispondeva alla condanna.
Che effetti aveva la condemnatio?
Conferimento al giudice del potere-dovere di pronunciare la senztenza a conclusione della fase in iudicio
Accertamento di quanto asserito nell’intentio ed eventuale somma di denaro come condanna.
Com’erano dette e quale bisogno soddisfacevano le formulae senza demonstratio e condemnatio?
Formulae preiudiciales.
Erano volte ad ottenere il semplice riconoscimento di una situazione di fatto o di diritto di cui non si contestasse, di per se, l’esistenza.
Avevano solo l’intentio.
Cosa veniva determinato nella condemnatio?
Pagamento di una somma di denaro equivalente a quanto o alla cosa richiesta.
Perché la condemnatio non accoglieva la restituzione, il dare o il riconoscere di una cosa ma solo il pagamento di una somma equivalente?
La motivazione è incerta, si può solo ipotizzare:
a) Non esistendo grande disponibilità di moneta al tempo, prefigurando una conseguenza economica assai dura inducendo il convenuto ad astenersi da resistenze temerarie a fronte di giuste pretese dell’attore nella speranza d un’assoluzione
b) Era più facile per il convenuto essere sostituito da un terzo al fine di sottrarlo all’esecuzione della sua persona in caso di condanna
c) Traduzione della condanna in denaro sarebbe stata utile a determinare immediatamente quanto spettasse all’attore vittorioso in caso si dovesse procedere alla vendita forzata dei beni del convenuto.
Come veniva determinata la somma di denaro nella condemnatio?
Corrispondeva al valore di mercato e venivano utilizzati altri parametri oggettivi.
Dal II sec. a.C., si tenne conto anche del valore che soggettivamente l’attore assegnava alla cosa.
Com’era detta la condanna che determinava la restituzione di somma di denaro corrispondente al valore di mercato della cosa?
In simplum
In quali caso si veniva condannati in duplum (“al doppio”)?
Giudicarsi riprorevole della contestazione del convenuto alla pretesa attrice (infitiatio -> fenomeno della litiscrescenza)
Formulae in bonum et aequum conceptae
Formule la cui condemnatio era definita sulla base di principi equitativi (sulla base del Bonum et Aequum) dato il valore non-patrimoniale dell’oggetto dell’actio.
Condemnatio con intentio incerta
Discrezionalità del giudice ma, spesso, il magistrato imponeva una somma massima. A questo fine, la condemnatio era preceduta dall’avverbio dumtaxat (soltanto), avendosi la clausola della taxatio (limite massimo).
Condemnatio nelle azioni esperibili contro il pater o il dominus per atti illeciti di una persona a loro sottoposta
Si prevedeva, assieme all’eventuale condanna in denaro, anche l’alternativa della consegna al sottoposto giudicato colpevole (Noxae Deditio)
Cos’era l’adiudicatio?
Una clausola alternativa alla condemnatio che, una volta inserita nella formula, attribuiva al giudice il diritto-dovere di procedere nella spartizione o assegnazione di quanto fosse oggetto di causa nei giudizi divisori.
Si aveva adiudicatio anche nelle formule aventi ad oggetto il regolamento dei confini (actio finium regundorum)
Quali erano i giudizi divisori?
Quelli aventi ad oggetto la divisione di una proprietà comune oppure di un patrimonio ereditario divenuto comune a più eredi.
Com’era chiamato il iudex nei giudizi divisori?
Arbiter
Quando coesistevano condemnatio e adiudicatio?
Nelle controversie connesse a giudizi divisori, al fine di condannare una delle parti in causa e procedere alla divisone/spartizione.