8.2.12 La tutela del dominium ex iure Quiritium Flashcards
Qual’era l’azione esperibile per la tutela della proprietà di ius civile?
Per tutelare il dominium ex iure Quiritium si ricorreva alla reivindicatio
In quale legis actio trovò attuazione la reivindicatio?
Nella legis actio sacramento in rem
In questo caso era ininfluente sapere chi avesse il giusto possesso della res controversa, essendo actor e reus sullo stesso piano
In che tipo di formula trovò attuazione la reivindicatio? E cosa cambiò rispetto alla legis actio sacramento in rem?
In una formula petitoria, divenendo pregiudizievole appurare chi avesse il giusto possesso della cosa controversa e stabilire chi potesse agire e chi dovesse difendersi in giudizio.
Che actio poteva esperire il dominus ex iure Quiritium nel processo formulare?
L’actio negatoria, al fine di negare un diritto reale su cosa altrui gravante sul proprio fondo
Quali altri mezzi processuali poteva esperire il dominus a tutela della sua proprietà immobiliare rispetto al vicino, sul piano dello ius civile e alternativamente alla actio negatoria?
[Nel processo per legis actiones]
- Richiesta al magistrato di imporre a chi si temesse potesse danneggiare il proprio fondo di eliminare le cause di quanto temuto, mediante decretum
- Richiesta al magistrato di imporre a chi si temesse potesse danneggiare il proprio fondo di prestare una garanzia di risarcimento per l’eventualità che il dano si verificasse (cautio damni infecti), mediante decretum
[In entrambi questi casi, il decretum dava la possibilità al dominus di sorvegliare e prevenire le azioni del vicino immettendosi nel suo fondo]
- Secondo decretum per estromettere il vicino dal fondo del dominus qualora questo si rifiutasse di seguire gli ordini del primo decretum
- Operis novi nuntiatio, ossia la denuncia da parte del dominus al vicino di non proseguire sul fondo l’effettuazione di una nuova opera
- Interdictum demolitorium, qualora il vicino non fermasse l’opera relativamente ad un operis novi nuntiatio
- Actio aquae pluviae arcendae, ossia il diritto di agire, conferito dalle XII Tavole al domionus, quando il vicino avesse effettuato sul proprio fondo un’opera che alterasse lo scorrimento delle acque piovane, provocandone una confluenza più copiosa e pericolosa per il fondo dell’attore
[Legis actio per arbitrive postulationem]
Quali casi rilevavano rispetto al timore del dominus rispetto al fondo vicino?
- Viitum aedium: caso in cui si temesse che. le condizioni di instabilità di un edificio nel fondo vicino potessero arrecare danno
- Viitum operis: caso in cui si temesse che. le condizioni di instabilità di altra cosa (non edificio) nel fondo vicino potessero arrecare danno (es. albero)
In quali casi veniva meno la sospensione dei lavori a seguito di Operis novi nuntiatio?
- Morte dell’intimante
- Quando l’intimato avesse prestato idonea garanzia
- Eliminazione degli effetti del decretum da parte dello stesso magistrato
Quali altri mezzi processuali poteva esperire il dominus a tutela della sua proprietà immobiliare rispetto al vicino, sul piano dello ius civile e alternativamente alla actio negatoria?
[Nel processo per formulas]
Costruzione di una formula caratterizzata dalla presenza di una clausola restitutoria o arbitratia, in base a cui il iudex, verificata l’intentio, prima di procedere alla condemnatio avrebbe dovuto invitare il convenuto a ricostituire la situazione precedente alla realizzazione dell’opera
Se lo avesse fatto, il convenuto avrebbe evitato la condanna pecuniaria
Se l’autore dell’opus era invece un terzo, il convenuto avrebbe dovuto solo sopportare (patentiam praestare) che l’attore ripristinasse a sue spese lo stato dei luoghi originario