4.1.1 La struttura politica di Roma fra l'VIII e il V sec. a.C. Flashcards
Quali titoli/caratteri della struttura politica della Roma antica sono emblematici per risalire alla struttura monarchica della prima era di Roma?
- Il titolo, per soggetti di rango elevatissimo nella gerarchia dei sacerdoti romani, di Rex Sacrorum.
- L’esistenza di una regia.
- L’esercizio del potere assoluto dei patres-senatores detto Interregnum
In quali fasi si può dividere il periodo monarchico di Roma antica?
1) Fase più antica (VIII-VII a.C.) con connotazioni simili all’organizzazione politica delle popolazioni latine
2) Fase più recente (VI a.C) nella quale gli Etruschi instaurarono uno stabile controllo politico su Roma
Quali terminologie latine usate nelle antiche istituzioni suggeriscono caratteri simili a quelle delle popolazioni latine vicine?
rex, regia, interregnum, senatus, tribus, curia, decuria, pontifex, augur, flamen.
Che esigenze soddisfaceva l’aggregarsi in gruppi socio-economici che sfociò nella nascita di Roma?
Esigenze di difesa e offesa, obiettivi più facilmente raggiungibili con la costituzione di un esercito comune, di dimensioni più ampie, sotto il comando unico di una persona (REX)
Esigenze di assicurare un collegamento tra comunità e la sfera divina, compito svolto congiuntamente da un ceto di sacerdoti e dal re al fine di assicurare concordanza tra scelte umane e pax deorum (volontà divina).
Caratterizzazione e tratti comuni del potere regio nello sviluppo della monarchia romana
Flessibile, non rigido. Il suo ruolo era variabile e si modificò più volte a seconda del sovrano.
Tratti comuni: vitalizio e unitario; inizialmente di natura militare e religiosa
Se il potere regio era unitario, come si giustifica l’esistenza di “regni bicefali”?
Tale configurazione è stata, con tutta probabilità, frutto dell’avvenuta fusione tra due comunità, che richiedeva il riconoscimento transitorio di un potere di comando supremo diviso in due.
[Può anche darsi che tali riferimenti furono il tentativo di antichi interpreti latini di retrodatare il potere collegiale tipico dell’età repubblicana]
Perché era importante la concordanza tra azioni/scelte umane e volontà divina?
Tale collegamento era ritenuto indispensabile per il buon esito delle scelte di governo. Inoltre, costituiva il fondamento dei poteri del re di Ius Dicere, di Iudicare e di punire i Crimina
Potere di ius dicere del re
Individuazione di regole da seguire
Potere di iudicare del re
Risoluzione delle controversie insorte all’interno della comunità
Potere di punire i Crimina
Potere di individuazione degli atti considerati negativi per la sopravvivenza della comunità (crimina) e di individuazione delle pena e dell’irrogazione di questa
Iudicium Publicum
Processo pubblico criminale, accostabile al moderno processo penale di natura pubblica
Obiettivo dei poteri di ius dicere, iudicare e punire i crimina
Ristabilire laddove necessario la pax deorum
Funzione della pena nella Roma monarchica
Purificazione della comunità attraverso il supplicium
Supplicium
Nella Roma antica, irrogazione della pena a carattere rituale e di espiazione religiosa
Come si chiamavano i crimina quando non erano espiabili?
Scelus Inexpiabile (trad: misfatto inespiabile)