4.2.4.1 Il ruolo dei giuristi e il "ius controversum" Flashcards

1
Q

Definizione di giurista per Cicerone

A

“Egli è l’esperto delle leggi e della consuetudine che i privati osservano nella civitas, e colui che utilizza questa sua conoscenza per dare responsi, per consigliare schemi processuali e negoziali”

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2
Q

Come si poteva imparare la tecnica dei giuristi di iuris interpretatio?

A

Inizialmente, solo accedendo ai collegi sacerdotali. Successivamente, invece, diverrà possibile farlo al di fuori dopo il processo del II sec. a.C. di “laicizzazione del diritto”

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3
Q

Quali eventi contribuirono al processo di “laicizzazione del diritto” in Roma?

A

1) Nel 307 e nel 296 a.C., lo scriba Gneo Flavio del giurista Appio Claudio Cieco, avrebbe proceduto alla pubblicazione (e quindi libera accessibilità) del calendario pontificale contenente:
- riferimento ai giorni utili per lo svolgimento delle controversie
- libro con elenco di azioni esperibili

2) Tiberio Coruncanio, primo pontifex maximus di origine plebea (280 a.C.) che iniziò a dare le soluzioni alle controversie (responsa) in pubblico, rendendo evidenti i processi logici che le fondavano.
[Fatto in precedenza anche da un certo magistrato Sempronio, nel 303]

3) Sesto Elio, magistrato nel 200 e nel 198 a.C., avvio la letteratura giuridica romana pubblicando il Tripertita, una ricostruzione in tre parti del testo delle XII Tavole.

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4
Q

Cosa produsse la laicizzazione del diritto?

A

La formazione degli esperti del ius, i c.d. iuris periti (o prudentes).

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5
Q

Differenza di autorità tra pontefices e prudentes

A

Se i pontefices potevano fondare la loro attività giuridica sulla carica pubblica ricoperta, i prudentes laici potevano solo contare sull’autorità a loro riconosciuta dalla comunità per le conoscenze tecniche possedute (oppure per l’appartenenza ad una scuola di diritto)

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6
Q

Che tipo di polarizzazione subì l’attività interpretativa dei prudentes tra il I e il II sec. d.C.?

A

L’antagonismo tra le due sectae (scuole) dei Sabiniani e dei Proculiani.

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7
Q

Chi era il capostipite dei Sabiniani?

A

Ateio Capitone, fu seguito dal più rilevante Masurio Sabino

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8
Q

Chi era il capostipite dei Proculiani?

A

Marco Antistio Labeone fu seguito dal più rilevante Proculo

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9
Q

Come si svolgeva l’attività consulenziale e scientifica dei prudentes?

A

Metodo LOGICO-INDUTTIVO
Muoveva sempre dall’analisi del caso concreto, traendone gli elementi essenziali, e si caratterizzava per la controversialità (ius controversum). Il prudens faceva uso dell’interpretatio scientifica, non “creava” mai la soluzione, ma enucleava una certa ratio decidendi. La creatività del ruolo del prudens risiedeva nell’inserimento della soluzione nell’ordinamento giuridico romano.

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10
Q

Come erano strutturati i pareri dati dai giuristi?

A
  • Casus: esposizione sintetica degli elementi del fatto più importanti della fattispecie esaminata
  • Quaestio: in cui era riportato lo specifico quesito posto
  • Responsum: soluzione fornita
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11
Q

Se il responsum di ogni giurista poteva essere considerato discutibile, come si creò un ordine all’interno dell’ordinamento fatto di responsa?

A

Le opinioni contrastanti o contraddittorie lo erano in realtà solo in apparenza, essendo semplicemente diverse e collegate alla specificità del caso trattato. Bastava un elemento giuridicamente di rilievo per, potenzialmente, dare opinioni opposte su un caso.

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