5.26 Ulteriori rimedi apprestati al magistrato Flashcards
Per quali ragioni il magistrato interveniva nello svolgimento del processo?
Per facilitare lo svolgimento del processo, o per renderne possibile la preparazione e la conclusione
Quali rimedi del magistrato in forza del suo imperium rilevano?
a) Le cautiones o stipulationes praetoriae
b) Le missiones in possessionem
c) Le restitutiones in intergrum
d) Gli interdicta
Le cautiones o stipulationes praetoriae
Erano delle sponsiones-stipulationes tra le parti, su impulso e indicazioni specifiche del magistrato. Il magistrato, al fine di ottenere il risultato voluto, poteva minacciare l’immissione nei beni o la denegatio actionem.
Cos’era la stipulatio?
Quella che originariamente veniva chiamata sponsio, e consisteva in un contratto con la pronuncia di certa verba. Consisteva in una domanda, la cui risposta da parte di un terzo obbligava questi nei confronti di chi avesse posto la domanda.
Come si chiamavano le stipulationes praetoriae quando erano garantite da terzi?
Satisdationes
Come si chiamavano le stipulationes praetoriae quando NON erano garantite da terzi?
Reipromissiones, se per iscritto: cautiones
Le missiones in possessionem
Decisioni del magistrato corrispondenti all’autorizzazione data a una persona perché entrasse nel possesso di una cosa specifica (missio in rem) o nell’intero patrimonio di un’altra persona.
Funzione delle missiones in possessionem
1) Spingere a fare qualcosa che la controparte non volesse fare
2) Funzione cautelare in rapporto al processo attuale e a quello potenzialmente futuro
Cosa accadeva se la missio in possessionem era contenuta nell’edictum annuum?
Che l’interessato poteva semplicemente invocarne l’applicazione, dando luogo ad una missio in possessionem edictalis.
Missio in possessionem decretalis
Avveniva attraverso uno specifico provvedimento del magistrato, il decretum, dopo che la parte interessata avesse sollecitato l’emanazione.
Le restitutiones in integrum
Corrispondevano alla reintegrazione, iure honorario, di una situazione giuridica precedente rispetto al momento in cui il magistrato intervenisse. Tali provvedimenti ristabilivano una certa situazione giuridica oppure rendevano privo di effetto un evento o atto valido secondo il ius civile, ma contrario ai principi di equità.
Le restitutiones in integrum rispetto allo ius civile
Avevano funzione di correzione dello ius civile, pur non avendo effetto su quel piano, essendo i due sistemi paralleli
Quali presupposti generali dovevano ricorrere affinche si avesse operatività delle restitutiones in integrum?
1) Esigenza di ristabilire una situazione giuridica compromessa o rendere privo di effetto un evento o atto valido secondo lo ius civile
2) Da tale situazione o atto doveva derivare un pregiudizio che apparisse ingiusto
3) Non doveva esservi altro mezzo per porre rimedio alla situazione di iniquità rilevata dal magistrato
Bonus) Il magistrato indicava nell’edictum annuum i casi in cui avrebbe concesso la restitutio in integrum
Cos’erano gli interdicta?
Provvedimenti provvisori emanati dal magistrato su richiesta della parte interessata al fine di imporre a taluno il compimento di specifiche attività o di impedire una certa condotta o di arrestarla se si fosse già iniziata.
In quali tipologie si tipizzerà l’istituto dell’intedictum
a) Interdicta exhibitoria, consistevano nell’ordine del magistrato a chi avesse una certa cosa di metterla nella disponibilità di una determinata persona
b) Interdicta prohibitoria, avevano lo scopo di proibire l’uso della violenza per alterare una certa situazione. In altri termini, tendevano ad evitare che ci si facesse giustizia da soli. Contenevano infatti una clausola che vietava espressamente l’uso della violenza (vim fieri veto)
c) Interdicta restitutoria, obbligavano alla restituzione di qualcosa, oppure al ripristino di uno stato di fatto preesistente