5.6 La litis contestatio e l'apertura della fase In iudicio o Apud iudicem Flashcards
Cos’era la litis contestatio?
La chiamata congiunta dei testimoni fatta dalle parti dopo la fase in iure, perché riferissero quando da loro conosciuto al iudex nella successiva fase in iudicio.
Consisteva effettivamente in un accordo con testimoni (contestari) con cui le parti in lite (lis) accettavano di sottomettersi alla decisione del iudex
Qual’era un importante effetto della litis contestatio relativamente agli effetti?
La litis contestatio era utile a delimitare i termini della controversia affinché si determinasse la consumazione dell’actio (= non avrebbe potuto essere riproposta)
Chi individuava e chi dava potere al giudice?
Le parti individuavano il giudice e il magistrato gli dava il diritto-dovere di iudicem dare/iudicare debere, e quindi di emanare la sentenza di condanna o assoluzione del convenuto.
Cosa accadeva una volta nominato il giudice e conclusa la litis contestatio?
Si apriva la fase apud iudicem o in iudicio, durante la quale le parti potevano procedere alla prova di quanto da loro sostenuto
Cosa accadeva quando una delle parti non si presentasse nel giorno stabilito dal giudice per il giudizio?
Perdeva la causa, non ammettendosi in nessun caso il processo in contumacia.
Su chi gravava l’onere della prova?
Sulla parte interessata, e la prova afferiva al fatto, non al diritto.
In che modo le testimonianze potevano essere rafforzate?
Attraverso il giuramento
Qual’era il mezzo di prova prevalente?
Le dichiarazioni rese dalle parti e/o dai testimoni
Cosa accadeva alla fine della fase probatoria apud iudicem?
Il giudice dava la sentenza
Cosa accadeva se il giudice non fosse in grado di formarsi un’opinione precisa?
Egli poteva rinunciare al mandato giurando che la questione continuava a restargli non chiara. Di seguito, si sarebbe proceduto alla nomina di un nuovo giudice (mutatio iudicis) con l’avvio di un’altra fase in iudicio.