5.5.2b La manus iniectio Flashcards
Quale esigenza soddisfava la legis actio per manus iniectionem?
Dava esecuzione a una gia avvenuta sentenza di condanna (iudicatum) al pagamento di una somma di denaro in un precedente processo, trascorsi invano i 30 giorni concessi dalle XII Tavole al debitore condannato.
Quanto tempo aveva un debitore condannato per corrispondere la somma di denaro?
30 giorni, concessi dalle XII Tavole al debitore condannato
Cosa accadeva passato il tempo massimo disponibile per il debitore condannato?
L’attore era legittimato ad afferrarlo in qualunque luogo, fatta eccezione per il suo domicilio considerato inviolabile, e a trascinarlo innanzi al magistrato (in ius).
Chi era il vindex?
Il vindex era un terzo scelto dal convenuto che poteva difenderlo in giudizio contestando il diritto a procedere alla manus iniectio, non potendo il reo difendersi da solo (una volta attivata la manus iniectio).
Cos’era l’addictio?
Qualora il reo non avesse trovato un vindex disposto a difenderlo, il magistrato avrebbe attivato l’ADDICTIO, volta, originariamente, a ridurre in schiavitù o mettere a morte il convenuto-addictus (consegna dell’addictus all’actor), e in seguito, a spingere quest’ultimo a riscattarsi con il suo lavoro o, ancora, ad esercitare sui suoi parenti e amici una coazione affinche l’esecuzione di quanto dovuto avvenisse.
Responsabilità del vindex
Il vindex si sostitutiva completamente negli oneri al debitore-convenuto, che veniva estromesso dal processo.
Quale nuovo processo si avviava con l’entrata del vindex?
Un processo di cognizione, secondo il rito formale della legis actio sacramento in personam, diretto ad accertare la fondatezza o meno dell’esecuzione.
Quali erano gli esiti possibili del processo di cognizione derivato dalla manus iniectio?
- Vittoria del vindex, dimostrando l’infondatezza di quanto asserito dall’attore per l’esperimento della manus iniectio
- Sconfitta del vindex, con la condanna di quest’ultimo in duplum, ossia a pagare il doppio rispetto a quanto dovuto originariamente dal convenuto
(Regola della litiscrescenza)
Regola della litiscrescenza
In capo a chi avesse proposto una contestazione infondata (infitiatio), di quanto richiesto dall’attore, vi era l’obbligo di pagare il doppio di quanto dovuto originariamente.
Cosa poteva fare l’actor per agire contro il vindex sconfitto insolvente?
Agire con la manus iniectio iudicati
Quale obbligo doveva seguire l’actor rispetto al convenuto-addictus?
Potendone fare ciò che voleva a seguito della addicitio e conseguente limitazione dello status libertatis, doveva solo garantirne la sopravvivenza dove non fosse possibile per l’addictus autonomamente o grazie all’aiuto di familiari e amici.
Cosa sarebbe accaduto dopo 60 giorni, qualora non si fosse giunti ad una composizione della controversia?
L’attore avrebbe dovuto accompagnare l’addictus per tre mercati (nundinae) consecutivi (trinundinum) nel foro, per comunicare in pubblico la somma di denaro corrispondente a quando dovuto dal condannato e consentire a chi l’avrebbe voluto di riscattare il debitore insolvente.
Cosa sarebbe accaduto se, dopo che l’actor avesse accompagnato l’addictus presso le nundinae trinundinum, nessuno avesse riscattato il debitore?
Sarebbe scattato il diritto per l’actor di mettere a morte l’addictus, oppure di venderlo, riducendolo in schiavitu, al di la del Tevere (trans Tiberim), ossia oltre il confine (pomerium) della civitas romana
Cosa accadeva in Roma se, per un debitore insolvente, vi era una pluralità di creditori?
Secondo una disposizione delle XII Tavole, si poteva procedere alla spartizione del corpo del debitore dopo averlo fatto a pezzi (partes secanto).
In quali altri casi era possibile esperire la manus iniectio?
Anche in mancanza di iudicatum, relativamente a fatti e specie che potessero reputarsi assolutamente certi e che non necessitassero di un accertamento processuale