5.11 La formula Flashcards
Qual’era l’elemento centrale del nuovo processo per formulas?
La formula, ossia un programma scritto da determinare e costruire casisticamente nella fase in iure, durante la quale il magistrato fissava i criteri in base a cui la controversia avrebbe dovuto trovare la sua soluzione.
Chi erano i veri artefici della formula?
I prudentes, che svolgevano un ruolo di consultazione per le parti e per il magistrato, il quale in particolare, attraverso l’imperium, traduceva i responsa dei prudentes in provvedimenti autoritativi.
Quale caratteristica generale della formula rese quest’ultima preferibile agli schemi delle legis actiones?
La flessibilità e, di conseguenza, l’aderenza alla fattispecie di volta in volta esaminata.
Cos’erano le verba concepta?
“Parole concepite con riguardo ad una specifica pretesa”
Le parole enucleate e calibrate caso per caso nella formula. Si contrappongono alle certa verba delle legis actiones, la cui articolazione era invece fissa.
Come si trasformarono gli edicta dei magistrati con l’avvento del processo per formulas?
Oltre a contenere il programma giudiziario, con il consolidarsi nel tempo di “modelli di formulae” ricorrenti e aventi tutti la stessa ratio, gli edicta iniziarono a contenere anche quest’ultime. Il magistrato quindi prometteva di iudicium dare in caso si fossero presentati questi modelli standard.
Come si conciliò la flessibilità della formula con gli edicta contenenti “modelli fissi di formulae”?
Niente impediva al magistrato di integrare, sostituire o modificare il modello prescelto della formula adattandolo al caso concreto, ma anche di fare ciò nei confronti dei modelli di formulae contenuti nell’edictum annuum, attraverso edicta repentina o l’utilizzo del decretum.