TUMORI DEL TESTICOLO fino a pag 29 tumori misti Flashcards
TIPI DI TUMORI DEL TESTICOLO
- Tumori primitivi
- tumori germinali 95%
- TUMORI SEMINOMATOSI
a) Tipico
b) Spermatocitico
c) anaplastico - NON SEMINOMATOSI
a) K embrionario
b) Tumori del sacco vitellino
c) Coriocarcinoma
d) Teratoma - tumori dei cordoni sessuali stromali
- Tumori a cellule di leydig
- Tumori a cellule del sertoli
- Tumori a cellule della granulosa
- Tumori del gruppo di fibroma tecoma
- Tumori misti e non classificati del cordone sessuale e dello stroma
Tumori secondari
Tumori paratesticolari
Linfomi primitivi
COMPORTAMENTO TUMORI TESTICOLARI GERMINALI
La maggior parte dei tumori germinali è aggressiva e si dissemina in modo rapido ed esteso, ma è curabile grazie alle moderne
ANDAMENTO TUMORI DEI CORDONI SESSUALI STROMALI
I tumori dei cordoni sessuali-stromali sono invece generalmente benigni.
ORIGINE NEOPLASIE TESTICOLO
origina dalle cellule germinali nel 90% dei casi, i restanti casi possono avere origine da cellule stromali, da cellule di Leydig e del Sertoli. La grande maggioraza delle neoplasie delle cellule germinali origina dalla neoplasia in situ delle stesse, identificata attualmente dall’acronimo GCNIS, germ cell neoplasia in situ
GCNIS , DEFINIZIONE
neoplasia costituita da cellule staminali germinali, confinata al tubulo delle nicchie degli spermatogoni.
EPIDEMIOLOGIA
Maggiore diagnostica tra 15 e 35 aa. Sebbene rappresentino soltanto 1% dei tumori maschili, le neoplasie delle cellule germinali del testicolo costituiscono la causa principale di neoplasia maligna dei maschi bianchi dei paesi industrializzati. La loro incidenza aumenta subito dopo la pubertà, raggiunge il picco massimo dai 25 ai 35 aa, per poi decrescere fino alla virtuale scomparsa attorno ai 60 aa. E’ presente una correlazione tra età e incidenza: seminoma ( 40 aa. ), seminoma spermatocitico e linfoma (65aa.)Prevalenza maggiore nel nord europa, la prevalenza è raddoppiata negli ultimi 40 aa. Aumento incidenza attuale su scala mondiale.
INCIDENZA E MORTALITA’
6 per ogni 100.000 uomini ,approssimativamente determina 300 decessi all’anno.
EZIOPATOGENESI
L’eziologia del tumore testicolare sembrerebbe essere correlata ad una multifattorialità, un’interazione tra fattori genetici e fattori ambientali.
GENETICA
Alterazione del cromosoma 12. Inoltre il sembrerebbe che il polimorfismo genetico a livello del gene Xq27 sia responsabile della sua variabilità ma successivi studi saranno necessari per validare questa ipotesi. La familiarità, sebbene descritta è rara. Un padre malato determina un aumento del rischio di circa 4 volte, 6 10 volte per la presenza di un fratello affetto.
Recenti studi correlano il rischio alla presenza di multipli geni autosomici recessivi, come delle microdelezioni a livello della regione AZF, fattore azospermia del cromosoma Y. Inoltre sembrerebbero coinvolte mutazioni di geni correlati allo sviluppo sessuale come AR o SRY, o alla presenza di mosaicismo per aneuplodia 45 XY, inoltre sono stati identificate 20 varianti geniche verosimilmente implicate nella biologia del tumore come le varianti di geni KIT o KITL, o di geni coinvolti nella proliferazione, apoptosi e controllo dei telomeri delle cellule staminali germinali,
La sindrome di Klinefelter (una condizione di TDS) è associata a un elevato rischio (50 volte superiore al normale) di sviluppo di tumori germinali mediastinici, ma questi pazienti non sviluppano tumori testicolari. Esiste una forte predisposizione familiare associata allo sviluppo dei tumori a cellule germinali.
FATTORI AMBIENTALI COINVOLTI IN PATOGENESI
fattori confermati di aumento del rischio sono, storia familiare, fertilità ridotta, testicolo ritenuto, criptorchidismo, microlitiasi testicolare in pz infertili, ipospadia, ridotta quantità di liquido seminale. Il criptorchidismo è associato al 10% circa dei tumori germinali del testicolo costituendo il fattore di rischio più importante.
Fattori ambientali influiscono parecchio sull’incidenza dei tumori germinali del testicolo,
Abitudini di vita ed alimentari, bambini di madri con contraccettivi orali per lungo tempo
Tumori del testicolo sono associati ad un’ampio spettro di alterazioni definito sindrome discinetica testicolare.
I fattori favorenti durante la vita adulta includono l’esposizione alle organoclorine, per esempio la diossina che si sviluppa negli incendi, infatti i vigili del fuoco hanno maggiori probabilità di sviluppare neoplasie rispetto alla popolazione generale, o l’esposizione ai pesticidi come il DDT.
FATTORI DI RISCHIO PERINATALI
Esposizione intrauterina a pesticidi o estrogeni non steroidei , esposizione a sanguinamento gravidico, età avanzata della madre, basso peso alla nascita.
COSA INCLUDE SINDROME DISCINETICA TESTICOLARE, AUMENTO RISCHIO DI TUMORE TESTICOLARE
- Problematiche di agenesia gonadica
- Problematiche di origine testicolare, criptorchidismo, varicocele,
- Ipospadia,
- Ridotta quantità di liquido seminale,
- Probabilità di genesi cancro testicolare aumenta con aumentare tempo ritenzione testicolare, più è alta ritenzione, anche il controlaterale è interessato,
Si è ipotizzato che questo sia associato ad un’esposizione a pesticidi intrauterini o a sostanze tossiche in genere
ANDAMENTO
Precoce metastatizzazione , ciascuna formazione venga ritrovata a livello testicolare deve essere ritenuta maligna fino a prova contraria
TRATTAMENTO
sempre e solo trattamento chirurgico
PRESENTAZIONE
- Ingrossamento non dolente testicolo o senso di peso
- Palpabile solo se avanzato
- Normalmente massa dura
- Bilaterale in pochissimi casi,
- 15% dei testicoli ritenuti,
- Edemi a livello arti inferiori,
- Tumefazione dolente solo in pochi casi, se è presente necrosi
- Perdita sensibilità alla palpazione
- Sintomatologia solo quando il tumore è già in stadio piuttosto avanzato, con sintomi tipici delle localizzazioni metastatiche
PROGNOSI
Abbastanza buona
DIAGNOSI
- Eo
- Monitoraggio markers per stabilire sia diagnosi che prognosi che eventuali variazioni terapia
- Alfafetoproteina
- Beta gonadotropina corionica
- Ldh,
- Eco
- Tac,
- Scintigrafia ossea
metastasi
- Linfonodi sovraclaveari
terapia chirurgica
Orchifunilectomia, rimozione del testicolo, crioconservazione spermatica, chemio e radio neoadiuvanti
incidenza anche in testicolo controlaterale
molto elevata
diffusione tumori de testicolo
Linfonodi periaortici ed iliaci Mediastinici e sopraclavicolari
Linfonodi retroperitoneali omolaterali al tumore : 80 86%; bilaterali: 15 20%
No linfonodi inguinali
Diffusione ematica: polmone, encefalo, fegato, osso.
ASPETTO MICROSCOPICO DELLA METASTASI RISPETTO ALLA NEOPLASIA ORIGINALE
Aspetto micro può differire dal tumore primitivo: teratocarcinoma come carcinoma embrionario e viceversa
trattamento
Chirurgico + radio e/o chemio
prognosi, da cosa dipende
stadio clinico e istotipo
monitoraggio
afp e hcg
classificazione e patogenesi
- Due gruppi,
- tumori seminomatosi
- ISTOLOGIA,
- composti da cellule che riproducono gli aspetti delle cellule germinali primordiali o igonociti iniziali.
- tumori non seminomatosi
- ISTOLOGIA possono essere composti da cellule indifferenziate che riproducono
le cellule embrionali staminali, come nel caso del carcinoma embrionale, - TIPOLOGIE DI LINEE CELLULARI possono differenziarsi in varie linee cellulari sviluppando il tumore del sacco vitellino, coriocarcinomi e teratomi
istologia
- tumori a cellule germinali
tipo. - teratomi, vengono rappresentati tre foglietti cellulari, come risultato della differenziazione delle cellule del carcinoma embrionale.
- seminomi costituiscono circa il 50% di tutte le neoplasie germinali del testicolo e rappresentano la forma più comune di tumore.
GERM CELL NEOPLASIA IN SITU O NEOPLASIE INTRATUBULARI A CELLULE GERMINALI
ORIGINE TUMORI A CELLULE GERMINALI
in gran parte originano da lesioni definite neoplasie intratubulari a cellule germinali (ITGCN), o Neoplasia delle cellule germinali in situ, GCNIS, che sono anche definite come neoplasie intratubulari a cellule germinali non classificate (ITGCN). Il termine definisce le cellule germinali neoplastiche di tipo embrionale, confinate alle nicchie degli spermatogoni del tubulo, e rappresenta il precursore dei seminomi e dei non seminomi.
INCIDENZA GERM CELL NEOPLASIA IN SITU,
presente nel 2 8% dei pz con storia di criptorchidismo, attorno allo 0,5 % dei giovani adulti normali e nel 63-99% dei testicoli sede di tumori germinali
itgcn nei tumori pediatrici del sacco vitellino
Non sono state implicate come precursori dei tumori pediatrici del sacco vitellino e teratomi o del seminoma spermatocitico dell°adulto.
sviluppo itgcn , momento
- Sembrerebbe che la lesione si sviluppi in utero
- rimanga silente fino alla pubertà,
- In pubertà può progredire come seminoma o tumore non seminomatoso.
micro itgcn
cellule primordiali germinali con ampi nuclei e citoplasmi chiari, con dimensioni doppie rispetto alle normali cellule germinali, alto contenuto di glicogeno citoplasmatico.
I tubuli interessati da GCNIS perdono la spermatogenesi, presentano membrane ispessite, spesso sono circondati da una reazione infiammatoria linfocitaria.
GCNIS è focale ed interessa il 20 30 % dei tubuli, Le cellule neoplastiche sono aderenti alle membrane basali dei tubuli, nella stessa posizione degli spermatogoni, ma sono più grandi.
genetica itcgn
- Cellule caratterizzate dall’espressione dei fattori di trascrizione OCT3/4 e NANOG, associati alla pluripotenzialità , espressi nelle normali cellule embrionali staminali. Si crede che l’impossibilità di sopprimere l’espressione di OCT3 4 che normalmente avviene durante la maturazione e la migrazione dello spermatogone verso il lume del tubulo, e che ha funzione antiapoptotica e la sua coespressione con il gene testicolare TSPY, funzionnalmente proliferativo, insieme alla produzione del fattore di crescita KIT dalle cellule del Sertoli possa guidare la trasformazione neoplastica.
- Le ITGCN condividono alcune delle alterazioni genetiche trovate nei tumori a cellule germinali come l’ acquisizione di copie addizionali del braccio corto del cromosoma 12 (12p) sotto forma di un isocromosoma del suo braccio corto, i(I2p), alterazione si trova sempre nei tumori aggressivi indipendentemente dal tipo istologico.
- Le mutazioni attive del c-KIT, che possono riscontrarsi nei seminomi, sono presenti anche nelle ITGCN.
- Circa il 50% degli individui con ITGCN sviluppa tumori a cellule germinali entro i 5 anni dopo la diagnosi ed è stato ipotizzato che praticamente tutti pazienti con ITGCN sviluppano tumori invasivi. La ITGCN è ssenzialmente un tipo di carcinoma in situ, sebbene raramente venga utilizzata la dizione CIS per definire questa lesione.
- Hanno un corredo genico tra l’ipetriploide e l’ipopentaploide, mancano del guadagno selettivo 12 p , caratteristico dei tumori invasivi
- A parte la minoranza dei casi dovuti a danni genetici che provocano difetti della virilizzazione, le cause dei tumori a cellule germinali e la neoplasia in situ non sono chiate.
\
patogenesi gcins
dovrebbe derivare dalle cellule germinali primordiali, i gonociti, che falliscono la loro differenziazione in spermatogoni. Infatti, le cellule del ITCGN sono simili ai gonociti fetali morfologicamente, esprimono gli stessi marcatori embrionali e mostrano profili di trascrizione e caratteri epigenetici simili.
immunoistochimica gcnis
alto contenuto di glicogeno citoplasmatico, espressione di membrana di fosfatasi acida placentare, PLAP, CKIT8 (cd117) , nucleare di OCT3 , OCT4 E SOX17, di regolatore della linea germinale.
evoluzione germ cell neoplasia in situ
evoluzione in tumore invasivo avviene in 5 anni nel 50% dei casi, ed in 10 anni nel 70% degli uomini con GCNIS. La neoplasia germinale in situ a seguito della perdita del 12 p progredisce verso la forma invasiva.
di che cosa è indicazione presenza di neoplasia germinale in situ
, la sua presenza è indicazione per l’orchiectomia preventiva.
stadiazione tumori genitali maschili
Stage I, il tumore si limita al coinvolgimento della testi, nessuna prova di patologia al testicolo, all’esaminazione clinica, istologica o radiografica , declino in afp
Stage II Presenza di coinvolgimento scrotale o alto nei cordoni spermatici, inferiore a 5 cm dal capo prossimale
Stage III, coinvolgimento linfonodale retroperitoneale superiore a 2 cm, nessuna prova di coinvolgimento viscerale o extraaddominale, afp sierica persistentemente elevata
Stage IV, Presenti metastasi a distanza
classificazione tumori
Tumori a cellule germinali
Tumori seminomatosi
Seminoma
Seminoma spermatocitico
Tumori non seminomatosi
Carcinoma embrionario
Tumore del sacco vitellino (seno endodermico)
Coriocarcinoma
Teratoma
Tumori dei cordoni sessuali-stromali l
Tumore a cellule del Leydig
Tumore a cellule del Sertoli
tumori a cellule germinali, epidemiologia
I tumori a cellule germinali presentano una PREVALENZA 6/100.000, colpiscono prevalentemente in fascia d’età 15-34 anni e presentano forte associazione con CRIPTORCHIDISMO.
clinica tumori a cellule germinali
Clinicamente sono indolenti e, a parte il coriocarcinoma, generalmente si associano ad un
AUMENTO DEL VOLUME TESTICOLARE.
disseminazione tumori a cellule germinali
- La disseminazione linfatica coinvolge primariamente i linfonodi paraortici, successivamente quelli mediastinici e sovraclaveari.
- La diffusione ematogena interessa primariamente i polmoni e successivamente il fegato, l’encefalo e le ossa.
La maggior parte dei tumori a cellule germinali originano dalle cosiddette NEOPLASIE
INTRATUBULARI A CELLULE GERMINALI (ITGCN) che si ritiene si sviluppino in utero e rimangano
silenti sino alla pubertà (eccetto tumore del sacco vitellino, i teratomi e il seminoma spermatocitico).
Queste neoplasie presentano cellule caratterizzate dall’espressione dei fattori di trascrizione che
troviamo anche nelle normali cellule staminali germinali, associati a pluripotenzialità (OCT3/4 e
NANOG) e condividono alcune alterazioni genetiche con i tumori a cellule germinali (da qui l’idea
che rappresentino dei precursori) come coppie sovrannumerarie del braccio corto del cromosoma
12 (12p) sottoforma di isocromosomi e mutazioni attive c-KIT che possiamo riscontrare nei
seminomi.
tipi di tumori a cellule germinali
- SEMINOMI, che comprendono
- Seminoma classico e variante anaplastica
- Seminoma spermatocitico
- TUMORI NON SEMINOMATOSI, che comprendono
- Carcinoma embrionario
- Tumore del sacco vitellino (del seno endodermico)
- Coriocarcinoma
- Teratoma
seminoma, epidemiologia
- sono il tipo più comune di tumori a cellule germinali; rappresentano il 50% di queste lesioni.
- Il picco di incidenza è dopo i 30 anni di età , l’incidenza è simile a quella dei tumori non seminomatosi e raddoppia ogni 30 anni.
- È rara oltre i 70
- non si presentano mai nell’infanzia.
localizzazione
come i tumori non seminomatosi può insorgere primitivamente in sede extratesticolare, nella loggia renale e nel mediastino