POLIPI NEOPLASTICI ADENOMATOSI Flashcards
DEFINIZIONE ADENOMA
Per adenoma vi è una definizione precisa che è stata fatta nel 2010 dalle linee guida europee e dal who, che sono pressoché sovrapponibili:
- le linee guida europee dicono che l’adenoma è una lesione del colon o del retto contenente in equivoca neoplasia epiteliale;
- la who dice che gli adenomi sono caratterizzati dalla presenza di epitelio displastico. Ora in realtà la displasia è considerata una neoplasia epiteliale, quindi in questo senso le due definizioni sono sovrapponibili.
CLASSIFICAZIONE DI PARIGI, COME SI CLASSIFICANO, FORME POSSIBILI
Queste lesioni possono distinguersi già endoscopicamente, secondo la classificazione di Parigi, come:
- forme polipoidi:
- forme peduncolate
-forme sessili
- forme non polipoidi:
- forme rilevate (IIa)
- forme piatte(IIb)
- forme depresse (IIc)
CLASSIFICAZIONE MACROSCOPICA
- polipi adenomatosi peduncolati
- p. a. sessili,
CLASSIFICAZIONE ISTOLOGICA
- P. tubulari
- P. villosi
- P. tubulo villosi
QUALI TUMORI POSSONO DARE ORIGINE A POLIPO
- Adenocarcinomi,
- Carcinoidi
- Tumori stromali
- Linfomi
- Metastasi
CARATTERISTICHE POLIPI
- Neoplasie intraepiteliali
- Piccoli polipi spesso peduncolati
- Grandi lesioni sessili
- displasia epiteliale, a partire dal grado più lieve fino a quello più grave, per arrivare poi ad una condizione di carcinoma in situ
LOCALIZZAZIONE
- COLON TRASVERSO e COLON DISCENDENTE in circa il 35%
- CECO e COLON ASCENDENTE in circa il 15-20%.
CRESCITA
Complessivamente, quelli che si formano nella porzione destra del colon presentano crescita di tipo vegetante; quelli della porzione sinistra hanno principalmente crescita stenosante
COMPLICANZE
adenomi sono precursori adenocarcinomi colonrettale, screening consigliato
PZ A RISCHIO
familiarità, almeno 10 y prima di insorgenza manifestazioni
CARATTERISTICHE
- Presenza di displasia epiteliale
TRASFORMAZIONE
- In gran parte dei casi non progredisce fino ad evolversi in adenocarcinoma
- Non si conosce ragione di trasformazione neoplastica,
- Acquisizione causale di mutazioni oncogene
FATTORI DI RISCHIO E CORRELAZIONE POLIPI
Si ha quindi una diretta proporzionalità tra dimensione e tipo istologico. Questo perché c’è una diretta proporzionalità tra fattori quali:
* aspetto istologico
* dimensione
* possibilità dell’evoluzione in carcinoma
In relazione alle dimensioni e al tipo istologico la percentuale di carcinomi è molto presente in lesioni superiori ai 2cm e queste lesioni risultano essere polipi o adenomi di tipo villoso.
RELAZIONE TRA DIMENSIONE E TRASFORMAZIONE
Esiste una relazione tra dimensione e tipo istologico: la maggior parte dei polipi di tipo tubulare sono dei polipi piccoli, con dimensioni inferiori a 1 cm. Con l’aumento delle dimensioni avremo il passaggio da polipo di tipo tubulare a polipo di tipo tubulo-villoso sino a diventare di tipo villoso in polipi con dimensioni superiori ai 2 cm.
PROBABILITA’ DI TRASFORMAZIONE NEOPLASTICA IN TIPOLOGIE DIFFERENTE DI POLIPI
- POSSIBILITA’ CHE SI SVILUPPI UN CARCINOMA IN UN POLIPO CON :
- DISPLASIA LIEVE
- Adenoma di tipo tubulare, ridotta
- Adenoma di tipo tubulo villoso, media
- Adenoma di tipo villoso, elevata
- DISPLASIA MODERATA, analogo a lieve,
- Bisogna considerare che c’è una diretta proporzionalità quando la displasia da lieve diventa grave, perché la percentuale di carcinomi in adenomi tubolari con displasia grave è di circa il 30%, superiore al 30% quando l’adenoma è di tipo tubulo villoso ed è intorno al 50% quando l’adenoma è unicamente di tipo villoso.
MICROSCOPIA IN ASSENZA DI DIPLASIA
In assenza di displasia:
* Epitelio e cripta normali, presenti molte cellule mucipare caliciformi;
* Presenza di muco all’interno della cellula: nucleo confinato alla base;
* Assenza di ipercromia nucleare a causa della poca cromatina (cellula poco stimolata dal punto di vista proliferativo);
* Nuclei ben disposti in un unico strato prevalentemente alla base della cellula;
DISPLASIA DI GRADO MODERATO
Presenza di displasia grado moderato:
* Mitosi;
* Gli strati delle cellule sono marcati;
* Tendenza alla pseudostratificazione;
* Assenza di cellule mucipare caliciformi (o presenti solo in numero ridotto);
* Il nucleo non è più posto alla base;
* Alterato rapporto nucleo-citoplasma: il nucleo rappresenta una componente più grande (in una cellula normale la maggior parte di questa è costituita da citoplasma ripieno di muco con il nucleo che rappresenta una piccola percentuale);
* Ipercromia nucleare: presenza di un maggior numero di nuclei legati dall’ematossilina.
MORFOLOGIA DI DISPLASIA
Cosa abbiamo nella displasia? È un’alterazione dell’architettura del pattern ghiandolare che tende a divenire sempre più arborescente, sempre più affollato nel contesto del polipo con conseguente riduzione via via degli spazi fra le ghiandole.
CARATTERISTICHE NUCLEI IN DISPLASIA Per quanto riguarda i nuclei si devono considerare una serie di aspetti:
- le dimensioni, perché i nuclei tendono a divenire sempre più voluminosi a discapito di una riduzione del citoplasma
- l’ipercromia, i nuclei tendono a divenire sempre più ipercromici
- la forme che tende a variare
- la polarità che viene a modificarsi con i nuclei che tendono a disporsi a varie altezze e non a mantenersi alla base
- il numero dei nucleoli aumenta
- il numero delle mitosi aumenta
- la mucina tende via via a ridursi
IMPORTANZA ADENOMATOSI
Sono quelli che presentano il più alto rischio di evolvere in k,