TUBERCOLOSI POLMONARE CRONICA Flashcards
TIPI
1 ulcerosa;
2fibroulcerosa;
3 fibrosa
EPIDEMIOLOGIA
Sono forme rare soprattutto nei paesi in cui è possibile attuare una terapia efficace. Però per la forte immigrazione soprattutto dalle regioni subsahariane possono arrivare persone che sono già in una fase di tubercolosi terziaria.
DIFFUSIONE
1 via broncogena
1 ematica
2 per contiguità.
EVOLUZIONE PIU’ FREQUENTE
di tipo tisiogeno: la necrosi caseosa viene riassorbita dai macrofagi con esiti di tipo cavitario.
CARATTERISTICHE CAVERNE
1 forma rotondeggiante
3 Area di fibrosi che la delimita.
4 Possono essere più o meno grandi e quindi possono avere un interessamento sub-segmentario sino ad interessa re l’intero lobo del polmone.
5 Possono essere uniche o multiple.
6 Contengono un liquido purulento in cui c’è tessuto necrotico ricco di micobatteri.
7
8 Quando sono piccole e multiple tendono a fondersi tra di loro fino a creare un’unica grande caverna
LOCALIZZAZIONE CAVERNE
Si localizzano a livello apicale
CONTENUTO CAVERNE
Contengono un liquido purulento in cui c’è tessuto necrotico
RISCHIO CAVERNE
diffusione per via canalicolare
PARETI DELLE CAVERNE
- è irregolare
- può ricordare degli aneurismi (aneurismi di Rasmussen).
con quali strutture possono avere rapporto le caverne
Le caverne possono avere rapporti con le vie bronchiali quindi c’è un elevato rischio che i micobatteri possano andare ad infettare altre persone.
come guarisce la caverna
mediante cicatrizzazione, soprattutto quando non sono particolarmente grandi e la terapiaè efficace.
cosa avviene nel caso in cui la cicatrizzazione non avvenga
persiste il focolaio quindi il micobatterio può disseminare per via broncogena o ematogena.
Nei paesi in cui non è facile accedere alle cure le caverne causano rapidamente la morte del paziente?
Dipende dalla grandezza della caverna, infatti se le caverne sono piccole è più facile che la terapia abbia successo. Se nella caverna si è già for-mata una parete fibrotica importante anche il farmaco avrà difficolta ad agire e può condurre il paziente a morte. Comunque nella maggior parte dei casi si guarisce. Però bisogna tenere a mente non solo il problema patologico individuale ma anche il problema che la tubercolosi rappresenta per la medicina di comunità. Infatti se non si fa diagnosi tempestivamente il paziente può determi-nare numerosi casi di reinfezione esogena. Questa è la ragione per cui negli immigrati si fanno degli accertamenti (probabilmente un RX o un test di Mantoux). E’un modo per tutelare la loro salute e quella della comunità in cui andranno a vivere
tubercolosi scheletrica epidemiologia
- si verifica nel 10% dei casi di tubercolosi miliare.
- Colpisce soprattutto i bambini
incidenza tubercolosi scheletrica
10%
clinica tubercolosi scheletrica
- dolore e febbricola, può essere presente un coinvolgimento polmonare.
. Interessa soprattutto i corpi vertebrali, in particolare la loro porzione ante-riore e il distretto toracico. - All’esordio: Dolore e febbricola (coinvolgimento polmonare e sintomi sistemici in una minoranza dei pazienti)
- Nelle fasi avanzate: TRIADE di POTT gibbo, dolore e paraplegia
CLINICA TUBERCOLOSI SCHELETRICA AVANZATE
- Quando la tubercolosi scheletrica è ad uno stadio avanzato si manifesta la tria-de di Pott:
TRIADE DI POTT
gibbo, per lo schiacciamento dei corpi vertebrali; dolore; paraplegia, conseguente all’interessamento midollare.
MORFOLOGIA TRIADE DI POTT
al punto di vista morfologico è presente una flogosi granulomatosa e talora raccolte di tipo ascessuale con presenza all’interno
DIAGNOSI TRIADE DI POTT
Da un punto di vista diagnostico si fa una biopsia percutanea (agobiopsia). Con il materiale prelevato pos-siamo fare una coltura (non è semplice fare diagnosi in questo modo) o la PCR
DIAGNOSI TUBERCOLOSI SCHELETRICA
Rx colonna; TC colonna e RM Biopsia percutanea TC-guidata: prelievi microbiologici RX torace; PPD
LOCALIZZAZIONE SCHELETRICA PIU’ FREQUENTE
La colonna vertebrale è la localizzazione scheletrica più frequente
CORPI VERTEBRALI COLPITI ED INTERESSAMENTO
Colpisce uno o più corpi vertebrali in genere nella parte anteriore con interessamento anche dei dischi adiacenti (spondilodiscite), comune la formazioni di ascessi paravertebrali e epidurali. (tardive le erosioni dell’osso
LOCALIZZAZIONE VERTEBRALE PIU’ FREQUENTE
Toracica è la più frequente (50%) soprattutto nei bambini e negli giovani per trasmissione dai linfonodi polmonari ed ematogena.
- Lombare e ultime toraciche negli adulti (25%)
- Cervicale (25%)