OCCHIO SECCO Flashcards

1
Q

EZIOPATOGENESI

A

una patologia multifattoriale della superficie oculare caratterizzata alterazione dell’omeostasi del film lacrimale accompagnata da sintomi oculari nella cui eziopatogenesi giocano un ruolo l’instabilità del film lacrimale, iperosmolarita’, infiammazione il danno a carico della superficie oculare ed associata ad anomalie neurosensoriali, progredire dell’età, condizioni fisiologiche come la menopausa, malattie autoimmuni

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2
Q

INNERVAZIONE CORNEALE

A

La cornea è uno degli organi maggiormente innervati e questo serve
per stimolare la gh lacrimale attraverso il riflesso lacrimale. Le terminazioni neurosensoriali hanno
ruolo trofico nei confronti delle cellule epiteliali della cornea: si è visto che in casi di denervazione
si hanno ulcere a carico della superficie oculare a causa della ridotta o assente produzione di
fattori di crescita prodotti dalle terminazioni nervose.

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3
Q

EPIDEMIOLOGIA

A
  • La prevalenza aumenta con l’eta’
  • Colpisce il 6-20% della popolazione oltre la IV decade. (dati sottostimati)
  • Le donne sono maggiormente colpite
  • Uguale incidenza in differenti gruppi razziali ed etnici
  • in aumento tra giovani ed anziani, una delle piu’ frequenti sintomatologie lamentate dai pz nel corso della visita oftalmologica,
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4
Q

CLASSIFICAZIONE

A

2 forme:
o Aqueous-deficient: con ridotta componente acquosa prodotta da gh lacrimale
- Forma iperevaporativa, normalmente tuttavia le due forme coesistono

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5
Q

FORME ACQUEOUS DEFICIENT, TIPI

A
  • Forme legate alla sindrome di sjogren
  • Forme non legate alla sdr di sjogren
    o Iperevaporativo: C’è un eccesso di evaporazione del film
    In realtà nella maggior parte dei casi abbiamo la coesistenza della due forme.
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6
Q

DRY EYE RIDOTTA COMPONENTE ACQUOSA, TIPI

A
  • Forme sjogren correlate

- Forme non sjogren correlate,

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7
Q

SINDROME DI SJOGREN,DEFINIZIONE

A

Malattia cronica su base probabilmente autoimmune (presenza di autoanticorpi denominati SSA e SSB).

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8
Q

QUALI ORGANI COINVOLGE

A

Questa patologia presenta un coinvolgimento multiorgano con ampio spettro di severità.

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9
Q

EZIOPATOGENESI

A

adenite è seguita da un’atrofia cicatriziale autoimmune delle ghiandole lacrimali e della ghiandole lacrimali e della ghiandola salivare.

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10
Q

CARATTERISTICHE

A

Si caratterizza per una riduzione delle secrezioni naturali: lacrime, saliva (xerostomia),
sudorazione, secrezioni vaginali.

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11
Q

EPIDEMIOLOGIA

A

colpisce lo 0,05-4,8% della popolazione a seconda dell’area geografica

  • prevalenza aumenta con eta’
  • colpisce prevalentemente le donne (F/M=9/1).
  • La diagnosi molte volte viene posta in ritardo.
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12
Q

FORME SJOGREN

A

Esistono due forme:
- Primaria: disfunzione delle ghiandole esocrine. [Dry eye, secchezza alla bocca, vaginale]
- Secondaria: disfunzione delle ghiandole esocrine associata a malattie autoimmuni e del
connettivo [es Artrite reumatoide]

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13
Q

ISTOLOGIA SJOGREN

A

È stata dimostrata la presenza di infiltrazione linfocitaria con apoptosi delle cellule acinari a
carico delle cellule della ghiandola lacrimale.
- Gli esami istologici delle gh lacrimali e salivari mostrano la presenza di quantità di tessuto sano sufficiente ad assicurare una normale secrezione anche in presenza della sintomatologia
- La xerostomia può precedere una distruzione significativa del tessuto ghiandolare
- Deficit di innervazione (regolazione neutrofica)
- Produzione di autoanticorpi contro i recettori colinergici M3

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14
Q

CLINICA SJOGREN

A

Ridotta produzione di film lacrimale soprattutto per quanto riguarda la componente
acquosa. Con la fluorescina si può evidenziare la presenza di un ridotto menisco lacrimale.
- Sofferenza epiteliale della cornea che può essere messa in evidenza con coloranti vitali (es
Rosa Bengala che ora non si usa più / verde lissamina)
- Ipolacrimazione
- Secchezza fauci

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15
Q

ASSOCIAZIONE PATOLOGICA S SJOGREN

A

In alcuni casi abbiamo una particolare cheratite: cheratite muco-filamentosa.
- Spesso i pazienti hanno depressione e nei quadri molto gravi e fastidiosi alcuni finiscono
per suicidarsi. È una patologia che non va sottovalutata e purtroppo non è adeguatamente
considerata dal sistema sanitario nazionale.
- Ci sono anche lesioni a carico della mucosa orale: afte, ulcere, carie dentali.

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16
Q

DRY EYE NON CORRELATO ALLA SINDROME DI SJOGREN

A

o Ostruzione dei dotti della ghiandola lacrimale: tracoma, pemfigoide cicatriziale, ustioni
chimiche
o Deficit secondari della ghiandola lacrimale: sarcoidosi, linfoma, ablazione chirurgica delle
ghiandole lacrimali
o Deficit primari delle ghiandole lacrimali: forme rare
o Farmaci sistemici: farmaci con azione sul snc, farmaci anti-ulcera, antistaminici, antidepressivi
o Blocco del riflesso: meccanismo neuronale arco mediato

17
Q

CAUSE IPOLACRIMIE NON SJOGREN

A

Deficit lacrimale da difetto di secrezione lacrimale,

  • perdita dello stimolo nervoso riflesso alla lacrimazione,
  • Sarcoidosi,
  • Linfoma in soggetti con hiv
  • Malattia da trapianto contro l’ospite,
  • Da carenza di vitamina a
  • Da asportazione della ghiandola lacrimale
  • Ostruzione dei dotti ghiandolari come in caso di tracoma, di pemfigoide cicatriziale,
18
Q

TIPI SJOGREN

A

1 alacrimia congenita, molto rara

2 ipolacrimia acquisita primaria è in aumento,

19
Q

CLINICA S. SJOGREN

A

iduzione dello stimolo riflesso sensoriale può portare ad una diminuzione dell’ammiccamento, ipoproduzione lacrime, caratteristico dei portatori di lenti a contatto, con lesioni del trigemino, si può complicare con una cheratite neuroparalitica,

20
Q

DRY EYE EVAPORATIVO, CARATTERISTICHE

A

Si ha perdita di acqua nelle aree esposte dell’occhio, riduzione nella
secrezione della componente lipidica del film, in questo modo lo strato acquoso è direttamente in
- Diminuita qualità della visione
- Aumento degli elettroliti e di altri soluti nel fluido rimanente del film lacrimale
- Bruciore
- Aumento della richiesta di produzione del liquido lacrimale da parte delle ghiandole
Nell’occhio normale, eccessiva evaporazione lacrimale non provoca secchezza oculare ma solo comparsa sintomi transitori occhio secco
Se la ghiandola non puo’ reggere la velocità di evaporazione aumenta osmolarita’ lacrimale che causa un danno diretto alle cellule epiteliali e attivazione della cascata infiammatoria.

21
Q

CAUSE, DRY EYE EVAPORATIVO

A
  • Assenza delle ghiandole di meibomio,
  • Blefarite anteriore, che causa diffusione di lipidi polari dal bordo palpebrale alla superficie del menisco del film lacrimale
  • ## Uso frequente di lenti a contatto, aumento dell’evaporazione dell’acqua del film lacrimale
22
Q

disfunzione delle ghiandole di meibonio, che cosa può determinare alterazione di gh

A

In condizioni patologiche il secreto diventa solido e fa fatica ad essere espulso dai dotti.

23
Q

che cosa sono le ghiandole di meibonio

A

Sono ghiandole localizzate nello spessore del tarso i cui orifizi sono a livello del bordo palpebrale.

24
Q

DEFINIZIONE DISFUNZIONE GH DI MEIBONIO

A

infiammazione delle ghiandole di Meibonio con progressiva stenosi ed occlusione degli orifizi ghiandolari. Ne deriva una riduzione della secrezione lipidica con instabilità del film lacrimale ed eccesso di evaporazione.

25
Q

sintomi disfunzione ghiandole di meibonio

A

bruciore, sensazione di secchezza, sensazione di corpo estraneo, fotofobia prurito, dolore, affaticamento
oculare, eccesso di lacrimazione. Possono peggiorare con vento, fumo, sole

26
Q

segni disfunzione gh

A

iperemia congiuntivale, cheratite puntata superficiale, cheratite filamentosa, ulcera corneale.

27
Q

terapia dry eye

A

può essere complessa e se ne occupano gli oculisti, è comunque opportuno avere delle nozioni generali:
x Terapia blefariti/meibomiti: impacchi caldi (sciolgono la secrezione), massaggio, tetracicline
per os con lo scopo di fluidificare la secrezione sebacea
x Correggere la causa di incompleta chiusura della palpebra
x Limitare uso di farmaci che riducono secrezione lacrimale
x correggere fattori ambientali che aumentano evaporazione, umidificatori, occhiali
fare pause in caso di uso prolungato di videoterminali
x Sostituti lacrimali: in forma di colliri, pomate, inserti a lungo rilascio. Viene usato prevalentemente ac ialuronico
x Antiinfiammatori: cortisonici topici, ciclosporina topica.
x Agenti secretogeni
x Tarsoraffia
x antibiotici se è presente coinfezione