iperparatiroidismi primari e secondari Flashcards
-IPERPARATIROIDISMO, DEFINIZIONE
sindrome clinica caratterizzata da un incremento di paratormone, secreto dalle ghiandole paratiroidi.
ANATOMIA NORMALE GHIANDOLE PARATIROIDI,
- molto piccole, hanno un diametro massimo di 5 mm e pesano circa 30 mg.
- quattro, il numero delle paratiroidi puo’ essere maggiore, fino a 6 8
- le due superiori originano dall’endoderma della quarta tasca branchiale e generalmente si allocano dietro i poli superiori della ghiandola tiroide,
- ## le due inferiori originano dall’endoderma della terza tasca branchiale, origine embriologica condivisa con il timo; per questo la loro posizione è meno prevedibile rispetto a quelle superiori
LOCALIZZAZIONE POSSIBILE GHIANDOLE PARATIROIDI
Possono arrestare la loro discesa in qualsiasi punto del percorso migratorio,
- rintracciabile talvolta a ridosso del timo, dentro il timo, in regione retrofrangea, retroesofagea, nel mediastino o tra i vasi.
CELLULE COSTITUENTI LE PARATIROIDI,
tre tipi di cellule (tutti e tre i tipi producono PTH):
- cellule principali = sono le più numerose
- cellule ossifili = contengono molti mitocondri
- cellule chiare
PARATORMONE, COSTITUZIONE
- è costituito da 84 aminoacidi
- estremità C terminale ed una N terminale
- bisogna distinguerlo da altre molecole simili ad esso presenti nel sangue e che hanno sempre creato grosse difficoltà nel dosaggio.
COME SI EFFETTUA IL DOSAGGIO DEL PARATORMONE
- radioimmunometrico
- chemioluminescenza
- PERCHE’ DOSAGGIO RADIOIMMUNOMETRICO E’ PIU’ EFFICACE PER IL DOSAGGIO DEL PTH,
con gli antigeni radioattivi si riesce a catturare la molecola di PTH nella sua interezza (porzione metabolicamente attiva + porzione non metabolicamente attiva).
- RADIOISOTOPO USATO PER DOSAGGIO RADIOIMMUNOMETRICO,
iodio 125
- CHEMIOLUMINESCENZA, PRO E CONTRO
altissima selettività per il pth, test rapido ma molto costoso
correlazione secrezione pth e livelli di calcio ematici
più bassa è la concentrazione di calcio nel sangue, maggiore sarà la produzione di PTH da parte delle ghiandole paratiroidi;
più alta è la concentrazione di calcio nel sangue, minore sarà la produzione di PTH da parte delle ghiandole paratiroidi.
riserva di pth
- estremamente limitata,
- il contenuto ormonale di riserva è sufficiente per mantenere il normale tasso di secrezione per sole sette ore con un tasso massimale di 1,5.
ipoparatiroidismi a seguito di tiroidectomia totale
- Si può avere un ipoparatiroidismo transitorio dovuto al fatto che tra tiroide e paratiroidi c’è un’irrorazione comune
- è sufficiente ledere o danneggiare qualche vaso che viene meno l’apporto di sangue alle paratiroidi,
- si riduce il calcio,
- le ghiandole compensano solo per qualche ora
- serve del tempo affinché immagazzinino sufficiente PTH e lo possano rilasciare in circolo.
RUOLO DEL PTH IN OMEOSTASI CALCICA 190
apparato shceletrico
emuntorio renale
apparato intestinale
tuolo pth in omeostasi calcica apparato scheletrico
PTH favorisce il riassorbimento del calcio dall’osso (effetto diretto);
emuntorio renale, pth
- agisce sui tubuli riassorbendo calcio
- eliminando fosforo(effetto diretto),
- stimola anche la produzione di 1,25 diidrossicolecalciferolo che è la forma attiva della vit. D, la quale a sua volta stimola a livello intestinale la produzione di una proteina che facilita l’assorbimento di calcio e fosforo a livello del tenue;
apparato intestinale, pth
maggiore assorbimento di calcio e fosforo per opera di una maggiore espressione di una proteina a livello luminale, favorita dalla seconda attività che PTH esercita sul rene (effetto indiretto);
forma accidentale di ipopara
corso di un intervento di tiroidectomia totale si può avere ipoparatiroidismo transitorio a seguito della riduzione temporanea dell’irrorazione comune tra tiroidi e paratiroidi
forme di iperpara
primitivo secondario terziario ricorrente familiare
manifestazioni iperpara
- iperincrezione di PTH
- col tempo porta ad un incremento dei livelli sierici del calcio,
- CAUSA DEL IPERPARA PRIMITIVO
- maggioranza adenoma solitario,
- nel 12- 15% dei casi di un’iperplasia a carico di una o più ghiandole paratiroidi
- nell’1% dei casi è dovuto ad un carcinoma.
- Forme familiari più rare, si associano ad iperplasia ghiandolare diffusa, che non si sviluppa in maniera contemporanea in tutte le ghiandole,
- TIPI DI FORME FAMILIARI DI IPERPARA
- MEN 1, associazione con tumori dell’ipofisi anteriore, prolattinomi tumori della componente endocrina del tratto gastroenterico, gastrinomi, insulinomi, E 2, carcinoma midollare e feocromocitoma
- Iperparatiroidismo familiare isolato
- Iperparatiroidismo associato a tumori mascellare
- Ipercalcemia familiare benigna ed iperparatiroidismo neonatale grave
- EPIDEMIOLOGIA IPERPARA PRIMITIVO
- Insorgenza in genere intorno ai 40-65 anni di età,
- più nelle femmine che nei maschi;
- le forme familiari insorgono invece in età inferiore e a creare un’increzione di PTH non è un adenoma bensì un’iperplasia ghiandolare diffu
- CORRELAZIONE TRA LIVELLI DI CALCIO E PZ
Il paziente mostra sintomatologia per livelli di calcio maggiori a 13 mg/dl,
- SINTOMI AUMENTO CALCIO,
- Livello gastrointestinale, renale, cardiovascolare e a livello del SNC (se la malattia non è riconosciuta si può arrivare al coma),
- per valori tra 11 e 13 mg/dl
- la sintomatologia dipende anche da altri fattori quali l’età e la presenza di altre patologie
MANIFESTAZIONI CLINICHE,
dipendono da livelli di ipercalcemia
- per livelli di calcio maggiori a 13 mg/dl
con interessamento di diversi distretti:
▪ a livello gastrointestinale (anoressia, nausea, vomito, stipsi, pancreatite),
▪ a livello renale (poliuria, polidipsia, nefrocalcinosi),
▪ a livello cardiovascolare (ipertensione arteriosa, accorciamento del QT),
▪ a livello del SNC (alterazioni della coscienza, dall’apatia fino al coma).
- per valori tra 11 e 13 mg/dl
la sintomatologia è variabile e dipende anche da altri fattori quali l’età e la presenza di altre patologie o terapie.
CAUSA IPERPARATIROIDISMO SECONDARIO,
- primum movens è la diminuzione della calcemia ,
- in pazienti con altre patologie quali insufficienza renale cronica,
- in pazienti dializzati o che sono stati operati,
- Persone con deficit di vit. D per minore produzione o per malassorbimento;