P2T3C23 Le modificazioni statutarie Flashcards
Modificazioni dello statuto nella SPA
Nella SPA, le modificazioni dell’atto costitutivo sono in via di principio materia di competenza dell’assemblea straordinaria.
In certi casi però non è cosi, tra cui:
- art. 2446: riduzione obbligatoria del capitale per perdite sia deliberata dall’assemblea ordinaria o dal consiglio di sorveglianza.
- art. 2443: deroga alla competenza dell’assemblea straordinaria, per cui per talune modificazioni statutarie dove risultano interferenze tra profili organizzativi e gestionali, è ammessa la delega agli amministratori per l’aumento capitale mediante nuovo conferimento.
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Modificazioni dello statuto nella SAPA
Nella SAPA, le modificazioni statutarie, oltre ad essere deliberate dalla maggioranza dei soci, devono anche essere approvate da tutti i soci accomandatari (2460).
Può esserci quindi anche modificazione della persona dei soci accomandatari, in quanto tale modificazione provoca un mutamento nell’organizzazione della società (in quanto muta l’amministratore di diritto).
Modificazioni dello statuto nella SRL
Nella SRL, le modificazioni dell’atto costitutivo sono riservate alla competenza inderogabile dei soci, e la relativa decisione deve essere adottata in sede assembleare (2479) con il voto favorevole di una maggioranza che rappresenti almeno la metà del capitale sociale (2479 bis)
L’atto costitutivo può tuttavia attribuire agli amministratori la facoltà di aumentare il capitale sociale (2481)
Verbalizzazione e pubblicità delle modificazioni statutarie
Sia nella SPA, che nella SRL, le deliberazioni di modificazione statutaria devono essere verbalizzate da un notaio che, previo esito positivo della verifica dell’adempimento delle condizioni ex lege, deposita (e richiede l’iscrizione) la deliberazione entro 30 giorni nel registro dell’imprese. Dopo il controllo di regolarità formale, l’ufficio del registro procede all’iscrizione.
Qualora il notaio non ritenga adempiute le condizioni stabilite da legge, deve comunicare tempestivamente, entro 30 giorni, tale circostanza agli amministratori che, nel termine di ulteriori 30 giorni, devono, a pena di inefficacia della deliberazione, convocare l’assemblea per gli opportuni provvedimenti, o procedere per via giudiziale.
L’iscrizione ha efficacia costitutiva, questo vuol dire che prima dell’iscrizione la deliberazione non ha effetto.
Cosa può riguardare la modificazione statutaria?
Può riguardare:
- organizzazione sociale
- funzionamento degli organi sociali
- capitale sociale
- oggetto
- tipo (Trasformazione)
- continuazione dell’impresa in altro complesso più ampio (Fusione)
- continuazione dell’impresa in pluralità di organizzazioni distinte (Scissione)
- trasferimento della sede della società in territorio nazionale o all’estero
La legge distingue tra modificazioni essenziali, che danno al socio il diritto di recesso, e modificazioni non essenziali. Finché si investe la struttura e l’organizzazione sociale, che costituisce diritto della società, tale diritto si impone sui soci.
Quali sono le cause di recesso in tutte le società di capitali?
Artt. 2437 e 2473 IN TUTTE LE SDC INDEROGABILMENTE:
a) il cambiamento dell’oggetto sociale statutario, cioè l’indicazione in esso di un’attività diversa da quella per la quale la società fu costituita. Per le SPA solo se il cambiamento è significativo si considera essenziale.
b) la trasformazione della società, cioè il mutamento del tipo originariamente prescelto, compresa quella transfrontaliera (UE) o internazionale (extraUE), che comporta la sottoposizione della società alla legge di uno stato straniero (si addiviene al trasferimento della sede sociale all’estero - 2510bis)
c) revoca dello stato di liquidazione
d) eliminazione di una o più cause di recesso previste nell’atto costitutivo o nello statuto
NELLE SPA INDEROGABILMENTE:
e) variazione dei criteri di determinazione del valore dell’azione in caso di recesso
f) modificazioni statutarie concernenti diritti di voto o di partecipazione
g) deliberazioni adottate dalle società quotate che comportano esclusione dalla quotazione (2437 quinquies)
NELLA SPA DEROGABILMENTE (2437):
h) proroga del termine di durata
i) introduzione o la rimozione di vincoli alla circolazione dei titoli azionari
NELLA SRL INDEROGABILMENTE:
j) modificazione a maggioranza dei diritti particolari attribuiti dall’atto costitutivo a singoli soci (2468)
k) fusione o scissione (2473)
l) decisione di attuare l’aumento del capitale mediante offerta in sottoscrizione a terzi delle quote di nuova emissione (2481 bis)
[Tali modificazioni alterano gli equilibri interni tra i soci, e pertanto sono considerate essenziali]
NELLA SRL, IL SOCIO PUÒ ALTRESÌ RECEDERE:
m) In presenza di clausole dell’atto costitutivo che escludono il trasferimento delle partecipazioni, o lo subordinano al mero gradimento degli organi sociali, dei soci o dei terzi, o ancora che pongano al trasferimento mortis causa condizioni o limiti tali da impedirlo de facto.
[In tali ipotesi può tuttavia prevedersi che il recesso non possa essere esercitato prima del termine, non superiore a due anni, decorrente dalla sottoscrizione alla partecipazione o ex statuto]
ALTRE REGOLE
Nella SPA chiusa e nella SRL, i soci possono considerare essenziali ulteriori modificazioni, diverse da quelle previste dalla legge, attraverso una clausola statutaria che riconosca in tal caso il diritto di recesso (2437)
Sono invece invalide le clausole, in tutte le società, che escludano o rendano più gravoso il diritto di recesso, nelle ipotesi in cui sia dalla legge inderogabilmente attribuito (2437)
Nelle società di capitali contratte a tempo indeterminato, ciascun socio può inoltre recedere ad nutum, salvo preavviso nel termine fissato dalla legge in 180 giorni o nel termine maggiore non superiore a 1 anno.
[ECCEZIONE: Società quotate, dove non c’è diritto di recesso perché si può liquidare il proprio investimento agevolmente vendendo le azioni sul mercato]
Quali tipologie di soci sono legittimati ad esercitare il diritto di recesso?
I soci assenti o dissenzienti, ossia quelli che non hanno concorso all’adozione della relativa deliberazione. Se si tratta di un fatto diverso, il diritto spetta in via di principio a tutti i soci.
(Nelle società quotate, vale anche per colui che, pur risultando socio, non era legittimato a partecipare alla deliberazione perché divenuto tale successivamente)
Con quali modalità avviene l’esercizio del diritto di recesso nella SdC?
SPA: Il diritto di recesso è esercitato dal socio tramite lettera raccomandata, che deve essere spedita entro 15 giorni dall’iscrizione nel registro delle imprese della relativa deliberazione. Se il fatto non consiste in una deliberazione, entro 30 giorni dal giorno in cui ne ha avuto conoscenza.
Il socio deve indicare le azioni per le quali si intende recedere, che NON possono essere cedute e DEVONO restare depositate presso la sede sociale (2437 bis)
[Di regola, il diritto di recesso può essere anche esercitato per alcune azioni, e non per tutte, nel qual caso di parla di recesso parziale]
SRL: La legge non dispone nulla, rinviando implicitamente a eventuali previsioni dell’atto costitutivo, in mancanza delle quali si apre la strada all’applicazione analogica della disciplina della SPA.
In quali casi il recesso non può essere esercitato nella SdC?
Il recesso non può essere esercitato e, se già esercitato, perde efficacia, se entro 90 giorni:
- viene revocata la deliberazione modificativa, oppure,
- viene deliberato lo scioglimento della società
Liquidazione della quota a favore del socio recedente nella SPA
Il socio di società per azioni ha il diritto di ottenere la liquidazione delle azioni per le quali ha esercitato il recesso (2437 ter)
Il valore delle azioni non quotate è individuato dagli amministratori, sentito il parere del collegio sindacale e, ove esistente, del soggetto incaricato alla revisione legale dei conti, sulla base della consistenza patrimoniale della società e delle sue prospettive reddituali, nonché dell’eventuale valore di mercato delle azioni. Lo statuto può tuttavia indicare criteri diversi di determinazione del valore di liquidazione.
Il valore delle azioni quotate deve essere calcolato facendo riferimento alla media aritmetica dei prezzi di chiusura del semestre anteriore alla possibilità pubblicazione/ricezione dell’avviso di convocazione dell’assemblea chiamata ad adottare la deliberazione. Possono essere adottati altri criteri per tale determinazione, a condizione che quest’ultima non sia inferiore a quella derivante dall’applicazione del criterio legale.
I soci hanno il diritto di conoscere la determinazione del valore di liquidazione delle azioni nei 15 giorni precedenti la data fissata per l’assemblea, potendo tale socio contestare la determinazione contestualmente alla dichiarazione di recesso. Se avviene tale contestazione, il valore di liquidazione viene determinato entro i successivi 90 giorni mediante relazione giurata di un esperto nominato in tribunale)
Il procedimento di liquidazione (2437 quater) prende avvio dall’offerta delle azioni in opzione agli altri soci (e ai possessori di obbl. convertibili) da parte degli amministratori che, entro 15 giorni dalla determinazione del valore di liquidazione, dovranno provvedere al deposito di quest’ultima (determinazione) presso il registro delle imprese.
I soci e gli obbligazionisti convertibili possono esercitare l’opzione in un termine non inferiore a 30 giorni dal deposito.
Se il tentativo di ricollocamento delle azioni presso soci o terzi sia rimasto infruttuoso trascorsi 180 giorni dalla dichiarazione di recesso, il rimborso delle stesse avviene a carico della società, che procede all’acquisto delle azioni del socio recedente mediante l’impiego di riserve disponibili
In mancanza di utili o riserve, si deve procedere alla riduzione del capitale sociale, la cui esecuzione è sottoposta all’opposizione dei creditori sociali, o in alternativa allo scioglimento della società.
La SPA si scioglie anche in caso di accoglimento dell’opposizione nei confronti della riduzione del capitale, essendo l’insufficienza dimostrata dei mezzi patrimoniali al fine di soddisfare il diritto alla liquidazione del socio recedente un chiaro sintomo di mancata funzionalità economica.
Nella SPA, si procede alla determinazione del valore di liquidazione anche in presenza di una clausola di mero gradimento o di limiti o condizioni per il trasferimento delle azioni mortis causa. (vd. p. 505)
Liquidazione della quota a favore del socio recedente nella SRL
Il socio di società a responsabilità limitata ha diritto a ottenere il rimborso della propria partecipazione in proporzione al patrimonio sociale, determinato tenendo conto del suo valore di mercato al momento della dichiarazione di recesso.
In caso di disaccordo, provvede alla determinazione un esperto nominato dal tribunale tramite relazione giurata.
Il rimborso della partecipazione in favore al socio recedente deve eseguirsi entro 180 giorni dalla dich. di recesso. Il rimborso può avvenire mediante acquisto della partecipazione in questione da parte
- degli altri soci proporzionalmente,
- o di un terzo individuato dai soci,
- o della società che, non potendo acquisire proprie partecipazioni, dovrà rimborsarne il valore con le riserve disponibili o, se queste dovessero essere insufficienti, dovrà procedere alla riduzione del capitale sociale, o, se anche questa manovra dovesse risultare insufficiente, procedendo al suo scioglimento.
Nella SRL, si procede al rimborso della quota anche a favore del socio estromesso dalla società all’esito di esclusione per giusta causa prevista dallo statuto (unica differenza: non ci si può avvalere di riduzione del capitale)
In quali casi si ha modificazione del capitale sociale?
La legge detta una disciplina specifica e importante per questa trasformazione della SdC. Le variazioni del capitale sociale si possono avere a seguito di una variazione del patrimonio sociale (es. nuovi conferimenti, passaggio al patrimonio dalle riserve) o possono essere determinate dalla necessità di adeguare il capitale sociale al patrimonio esistente.
Cosi vi può essere:
- riduzione del capitale per una restituzione parziale dei conferimenti (riduzione patrimonio)
- riduzione del capitale per perdite (senza variare patrimonio)
L’aumento del capitale mediante nuovi conferimenti, invece, è consentito quando risponda a necessità effettive della società e pertanto può essere deliberato soltanto quando i (primi) conferimenti assunti all’atto della costituzione o in occasioni di precedenti deliberazioni di aumento del capitale siano stati compiutamente eseguiti (2438, 2481)
A quali soggetti compete la modificazione del capitale sociale?
Rispetto alle modificazioni del capitale sociale, e più in generale per tutte le modificazioni statutarie, la competenza spetta all’assemblea straordinaria (SPA) o all’assemblea dei soci (SRL). Tale competenza può essere delegata con apposita previsione statutaria agli amministratori.
In che modo avviene la delega agli amministratori per la modificazione del capitale sociale?
Per la SPA, si richiede la predeterminazione dell’ammontare al quale gli amministratori sono delegati ad aumentare in una o più volte il capitale, e del periodo (non superiore a 5 anni) entro cui sono legittimati a esercitarla (2443). La delega avente ad oggetto l’emissione di obbligazioni convertibili comprende quella al corrispondente aumento del capitale (2420 ter).
Per la SRL, la legge si limita a disporre che l’atto costitutivo possa attribuire agli amministratori, e segnatamente all’organo amministrativo, la facoltà di aumentare il capitale, affidando alla relativa clausola la determinazione dei limiti e delle modalità di esercizio (2481)
Aumento del capitale sociale nella SdC
Per l’aumento del capitale, vale la disciplina dei conferimenti iniziali, le norme che dispongono il versamento del 25% dei conferimenti in denaro (o se socio unico, dell’intero ammontare) e le norme che regolano il procedimento volto a garantire l’effettiva corrispondenza del valore dei conferimenti.
Le nuove partecipazioni devono essere emesse per un valore nominale almeno pari (se non in certi casi obbligatoriamente superiore) all’ammontare dell’aumento. Quando sono emesse a un valore superiore, cioè con un sovrapprezzo, quest’ultimo deve essere integralmente versato all’atto della sottoscrizione, e le relative somme devono essere accantonate in apposita riserva (che non può essere distribuita fin quando non abbia raggiunto il quinto del capitale sociale - 2430/2431)