P1C6 §1 Premesse Flashcards
Art. 41 comma 1 Cost.
“L’iniziativa economica privata è libera”
[Quando l’iniziativa di uno corrisponde con l’iniziativa di un altro, si ha che tali imprenditori operano in regime di concorrenza]
Art. 41 Cost
Art. 41. Cost.
- L’iniziativa economica privata e’ libera.
- Non puo’ svolgersi in contrasto con l’utilita’ sociale o in modo da recare danno ((alla salute, all’ambiente,)) alla sicurezza, alla liberta’, alla dignita’ umana.
- La legge determina i programmi e i controlli opportuni perche’ l’attivita’ economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali ((e ambientali)).
Quali sono alcuni dei limiti all’art. 41?
Limiti alla libertà di iniziativa economica privata possono essere l’esistenza di monopoli legali, la necessità di autorizzazioni, la previsione di controlli* ecc.
La legge prevede tali limitazioni in forza del comma 3 dell’art. 41
Per mezzo di quali autorità lo Stato regola l’esercizio d’impresa?
Mediante autorità amministrative indipendenti, come la Banca d’Italia, la Consob, l’Ivass, che operano in ordinamenti sezionali con facoltà di indirizzare e regolare tutti gli imprenditori della relativa categoria attraverso atti amministrativi. Tali imprenditori hanno l’obbligo di attenersi agli atti.
Quali principi fondamentali discendono dall’art. 41 Cost?
Il principio di libera concorrenza, per cui è assicurata a ciascuno la possibilità di contrapporre la propria iniziativa economica all’altrui iniziativa.
Parallelamente e in contrasto con la libera concorrenza, gli imprenditori hanno la libertà di limitare la propria iniziativa economica, per esempio attraverso le intese industriali
Cosa sono le intese industriali?
Sono accordi tra imprenditori diretti a coordinare e a limitare nel reciproco interesse l’attività d’impresa, e in definitiva a eliminare, o a ridurre, l’oggettiva concorrenza sul mercato.
Espressione della libertà di iniziativa economica dell’imprenditore.
Libertà di iniziativa economica: profilo soggettivo e oggettivo
Sotto il profilo soggettivo, libertà di iniziativa economica è libertà di concorrenza. Tuttavia, non lo è necessariamente sotto il profilo oggettivo (ossia relativamente alla situazione di mercato).
Perché possa instaurarsi un regime oggettivo di libera concorrenza c’è necessariamente bisogno della libertà di iniziativa economica (profilo soggettivo), ma non solo: tale presupposto non assicura la presenza di più operatori economici sul mercato, non evita che un imprenditore possa influire sui prezzi ecc…
Pertanto è necessario limitare in certo modo la libertà di iniziativa economica per assicurare una liberà concorrenzialità oggettiva, ossia: ricercare equilibrio tra efficienza-equità sperata e salvaguardia delle libertà individuali
Quale fu la risposta del nostro ordinamento, al fine di assicurare libera concorrenza oggettiva?
La disciplina della tutela della concorrenza e del mercato, anche detta disciplina antitrust, con l’obiettivo di rendere compatibili libertà individuali e gli obiettivi di efficienza ed equità dell’ordinamento.
Quale autorità rileva nell’ambito della disciplina della tutela della concorrenza e del mercato?
Autorità garante della concorrenza e del mercato, con il compito di individuare e sanzionare i comportamenti che possano ledere la concorrenzialità del mercato
Correttezza e competizione
L’effettivo funzionamento del libero mercato dipende, oltre che dalla concorrenza, dalla correttezza di coloro che vi operano.
Perché ci possa essere regolare competizione, è necessario che siano sanzionati i comportamenti scorretti, anche se questi non incidano direttamente sull’oggetto della struttura concorrenziale.
A tale scopo, provvedono le discipline in materia di pubblicità ingannevole e comparativa e pratiche commerciali scorrette.
In cosa consiste la disciplina in materia di repressione della concorrenza sleale?
Il comportamento scorretto dell’imprenditore può pregiudicare, prima ancora che il funzionamento del mercato, gli interessi dei suoi concorrenti.
In questa prospettiva, la disciplina in materia di repressione della concorrenza sleale ha la funzione di tutelare pressoché esclusivamente gli interessi individuali e soggettivi dei singoli concorrenti, non rispetto alla concorrenza generale.
