P1C3 §1 Lo statuto generale Flashcards

1
Q

In quale norma si trovano le regole generali sulla gestione, sulla direzione e la gerarchia dell’impresa?

A

Art. 2086 cc - Gestione dell’impresa

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2
Q

In quale norma si trovano le regole generali sulla tutela delle condizioni di lavoro

A

Art. 2087 cc - Tutela delle condizioni di lavoro

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3
Q

In quale norma si trovano le regole generali sulla responsabilità dell’imprenditore verso lo Stato?

A

Art. 2088 cc - Responsabilità dell’imprenditore (Articolo abrograto)

Può trovarsi un’esempio nell’art.28 della l.300/1970 (Statuto dei lavoratori), dove sono previsti obblighi e sanzioni per l’imprenditore in caso di condotte antisindacali

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4
Q

Quali differenze ci sono ad oggi tra imprese commerciali ed agricole?

A

Ad oggi, nessuna (?). Un tempo, la differenza risiedeva nel regime speciale dell’impresa agricola secondo l’art. 2136 cc, che però è da ritenersi tacitamente abrogato

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5
Q

Cosa stabiliva l’art. 2136 cc e che fine ha fatto tale disposizione?

A

L’art 2136, che è stato tacitamente abrogato dall’art. 2 d.lgs. 228/2001, disponeva la non applicabilità dell’obbligo di iscrizione per le imprese agricole (art. 2135), con effetti di pubblicità dichiarativa, prescritto invece per le imprese commerciali (art. 2195)

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6
Q

Quali deroghe si hanno per le imprese agricole rispetto alle imprese commerciali?

A
  • Le imprese agricole possono formare società semplice, in deroga all’art. 2249 che esclude l’utilizzazione della società semplice ai fini dell’esercizio di attività commerciali.
  • Per le imprese agricole a società semplice è previsto un regime di pubblicità dichiarativa, contro quello legale[siamo sicuri?]
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7
Q

A chi spetta la capacità all’esercizio dell’impresa?

A

A chiunque, cittadino o straniero, abbia la capacità di agire in base all’art.2 cc (al compimento del diciottesimo anno di età)

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8
Q

Quando è ammesso l’esercizio d’impresa da parte degli incapaci di agire?

A

Solo quando consentito dalla legge e quando siano state ottenute le necessarie autorizzazioni

Per i minori, gli interdetti e gli inabilitati, non è consentito l’inizio ex novo di un’esercizio d’impresa, ammettendosi solo la continuazione di un’impresa già esistente, previa autorizzazione del tribunale che ne abbia ravvisato una qualche utilità.
+ Disciplina minore emancipato

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9
Q

In quali casi non si determina l’acquisto da parte dell’incapace della qualità dell’imprenditore?

A

Quando non sia previsto da legge, non vi siano le necessarie autorizzazioni e quando la condizione di incapacità sia stata occultata dolosamente (fuorché i casi previsti dall’art. 1426 - Raggiri usati dal minore)

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10
Q

Esercizio d’impresa da parte degli incapaci di agire: minori emancipati

A

Al contrario (e in aggiunta) della disciplina per i minori, gli inabilitati e gli interdetti, il minore emancipato può essere abilitato anche ad iniziare ex novo l’esercizio d’impresa, senza l’assistenza del curatore

L’autorizzazione del minore emancipato comporta anche l’acquisto della capacità generale di “compiere da solo gli atti che eccedono l’ordinaria amministrazione, anche se estranei all’esercizio dell’impresa” (ex. art. 397)

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11
Q

Che situazione giuridica assume l’incapace che sia stato autorizzato all’esercizio dell’impresa?

A

L’incapace assume la qualità di imprenditore con tutte le conseguenze giuridiche che ne derivano, ma gli obblighi relativi alla sua qualità di imprenditore e le eventuali sanzioni penali ricadono sul rappresentante legale.

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12
Q

Cos’è l’inabilitazione all’esercizio dell’impresa?

A

Da non confondere con l’incapacità all’esercizio dell’impresa, l’inabilitazione all’esercizio dell’impresa è una pena accessoria nel caso di condanna per
- bancarotta semplice o fraudolenta
- ricorso abusivo al credito dell’imprenditore assoggettato a liquidazione giudiziale

In questo caso, l’esercizio d’impresa è punito con sanzioni penali, ma è produttivo di tutti gli effetti giuridici e gli atti compiuti dall’imprenditore sono validi

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13
Q

E’ possibile subordinare o vietare la capacità all’esercizio dell’impresa?

A

Si:
- subordinandola a determinate condizioni legali (autorizzazioni amministrative, concessioni, licenze, …)
- permettendola solo per certi soggetti in certi casi (es. solo per S.P.A. nel caso di soggetti come banche) [Anche detta inibizione degli altri soggetti]
- vietandola a coloro che esercitano determinate professioni per incompatibilità

Tuttavia, queste non costituiscono menomazioni o integrazioni della capacità del soggetto, che rimane invariata. Pertanto, in caso di inosservanza di tali condizioni, non è impedito il verificarsi degli effetti atti posti in essere, validi ed efficaci, portando solo all’applicazione di sanzioni penali o amministrative.

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14
Q

Cos’è l’inibizione?

A

In ambito giuridico inibizione è il provvedimento con cui un’autorità proibisce a qualcuno o a tutti di fare una cosa che normalmente è consentita.

In diritto commerciale, consente la capacità d’esercizio d’impresa solo per certi soggetti in certi casi

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15
Q

Cosa accade in caso di inosservanza dell’inibizione (che consente la capacità d’esercizio d’impresa solo per certi soggetti in certi casi), e qual’è la ratio?

A

Es. caso in cui un soggetto non adotti la forma organizzativa prescritta dalla legge rispetto a una determinata attività.

Essendo una limitazione di stampo puramente pubblicistico (di una libertà, non della capacità soggettiva), i singoli atti rimarrebbero validi ed efficaci, ma ci sarebbero ripercussioni sul piano del diritto pubblico (es. liquidazione coatta, sanzioni penali e amministrative …)

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16
Q

Che differenza c’è nell’esercizio d’impresa tra il soggetto che non ha i requisiti prescritti dalla legge il soggetto non autorizzato (es. minore)?

A

Che nel secondo caso, la violazione del divieto può essere eliminata attraverso l’autorizzazione

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17
Q

Obblighi professionali dell’imprenditore

A

L’imprenditore ha determinati obblighi professionali, tra cui:
- obbligo di iscrizione nel registro delle imprese
- obbligo della tenuta contabile
- obbligo della documentazione delle operazioni dell’impresa
- obbligo di indicazione negli atti del registro presso il quale l’impresa è iscritta

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18
Q

Quale obbligo non espressamente posto dalla legge si colloca al di sopra degli obblighi professionali dell’imprenditore?

A

L’obbligo dell’osservanza delle regole della correttezza professionale nell’esercizio dell’attività imprenditrice.

[Tale obbligo investe l’intera attività dell’imprenditore, e ne discendono le norme sulla repressione della concorrenza sleale]

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19
Q

Su chi ricadono gli obblighi professionali nell’impresa?

A

Sull’imprenditore in assoluto, essendo obblighi personali. Egli risponde anche per la loro inosservanza nell’esecuzione dei dipendenti, a prescindere da dolo o colpa.

Unico caso in cui non risponde in assoluto è quando l’impresa sia esercitata a mezzo di rappresentante generale (procuratore generale, rappr. dell’incapace, institore). In questo caso, risponde ANCHE questo soggetto (art. 2205 cc).

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20
Q

Su chi ricadono gli obblighi professionali nella società?

A

Sugli amministratori, anche se l’esecuzione è affidata a uno di essi.

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21
Q

Quale obbligo grava sull’impresa relativo (e preventivo) alla crisi di questa?

A

Art. 2086, comma 2

E’ disposto in termini generali per tutti gli imprenditori in forma societaria o collettiva, l’obbligo
- di istituire un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato alla natura e alle dimensioni dell’impresa, e funzionale a rilevare tempestivamente la crisi dell’impresa e la perdita della continuità aziendale, curandone l’attuazione.
- di avvalersi sollecitamente degli strumenti predisposti dall’ordinamento per il superamento della crisi e il recupero della continuità

Un’obbligo analogo si ritrova nell’art. 3 c.c.i.i. per le imprese individuali

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22
Q

Cos’è il registro delle imprese?

A

[Art. 2188 cc]
È un pubblico registro introdotto con il codice del 1942 e attuato solo nel 1993 attraverso il relativo regolamento.

È tenuto secondo tecniche informatiche dall’ufficio del registro delle imprese presso la camera di commercio, e posto sotto la vigilanza di uno o più giudici delegati e nominati dal presidente del tribunale competente per territorio e presso cui è istituita la sezione specializzata in materia dìimpresa

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23
Q

Cos’è il BRIS?

A

Business Register Interconnection System, è un sistema di interconnessione dei registri delle imprese degli Stati Membri dell’UE al fine di ridurre le eventuali difformità tra le risultanze di ciascuno di essi e di contenere i tempi di attuazione della relativa pubblicità.

[Direttiva UE 2017/1132]

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24
Q

Qual’è la funzione del registro delle imprese?

A

L’istituto opera sul piano della pubblicità e il suo scopo è fondamentalmente quello di portare a conoscenza dei terzi, mediante iscrizione, gli elementi e le vicende dell’impresa maggiormente rilevati per gli stessi terzi

[Nel particolare per imprenditori individuali, società di persone e società di capitali, p. 53]

25
Q

Quali atti specifici sono ricompresi nella fattispecie dell’iscrizione?

A
  • L’iscrizione, ossia l’annotazione nel registro di un fatto nuovo
  • La cancellazione, ossia l’annotazione dell’inesistenza di un fatto iscritto
  • La rettificazione, ossia l’annotazione di una diversa consistenza di un fatto iscritto
26
Q

Come si compie l’iscrizione?

A

Si esegue:
- su domanda scritta dell’interessato (la persona a carico della quale la legge impone l’iscrizione o la persona in sostituzione dell’altra a cui è imposto l’obbligo)
- su iniziativa dell’ufficio in caso di mancata richiesta di iscrizione obbligatoria da parte dell’interessato [Art. 2190]

27
Q

Cosa fa l’ufficio del registro delle imprese prima di procedere all’iscrizione?

A

Controlla l’autenticità della sottoscrizione e accerta l’esistenza delle condizioni prescritte dalla legge.

Non deve limitarsi al riscontro della corrispondenza del fatto dichiarato a quello previsto dalla legge, ma deve ricercare l’esistenza del fatto del quale si chiede l’iscrizione.

28
Q

Cosa può fare l’ufficio del registro delle imprese nel caso in cui l’iscrizione sia avvenuta senza che esistano le condizioni di legge?

A

Art. 2191 cc
Può ordinarne, sentito l’interessato, la cancellazione

29
Q

Cosa può fare l’ufficio del registro delle imprese rispetto alla validità degli atti?

A

L’ufficio non ha voce in capitolo, dovendosi attenere solo ai profili di regolarità formale e di completezza della documentazione. La competenza in quel caso è del pubblico ufficiale che riceve o autentica l’atto.

Inoltre, se l’iscrizione avviene con atto pubblico o scrittura privata autenticata, questa deve essere immediata.

30
Q

Come si può agire contro il rifiuto dell’iscrizione?

A

È ammesso il ricorso al giudice del registro, che provvede mediante decreto impugnabile dinanzi al tribunale (art. 2189 cc)

Sono impugnabili dinanzi al tribunale anche i decreti con i quali il giudice ordina d’ufficio l’iscrizione di un fatto non iscritto o la cancellazione di un fatto iscritto (art. 2192 cc)

31
Q

Quali tipologie di efficacia della pubblicità conosce il registro delle imprese?

A

a) Pubblicità DICHIARATIVA;
- per Imprenditori commerciali (art. 2195) iscritti nella sezione ordinaria
- per Imprenditori agricoli (art. 2135) (e ittici) nella sezione speciale
- per Società semplici esercenti attività agricola nella sezione speciale

b) Pubblicità COSTITUTIVA;
Per alcune specifiche ipotesi, sempre nella sezione ordinaria

c) Pubblicità NOTIZIA;
In sezioni speciali:
- per Piccoli imprenditori
- per Società semplici (non agricole)

32
Q

Quali sono le tipologie di pubblicità più recenti, rispetto al registro delle imprese?

A

Non vi erano in origine ne la pubblicità notizia, ne le sezioni speciali

33
Q

Ratio della pubblicità dichiarativa dell’iscrizione degli imprenditori commerciali

A

Attraverso la disposizione della pubblicità dichiarativa, si concede agli imprenditori commerciali un privilegio che normalmente risulta dal diritto comune, volto ad agevolare i rapporti con i terzi.

Pertanto, agli imprenditori mediante iscrizione sarà possibile opporre fatti rilevanti per i rapporti con i terzi, a prescindere da ogni adempimento e dall’effettiva conoscenza di quest’ultimi.

Tali fatti iscritti vengono considerati come conosciuti dai terzi, anche se questi non hanno avuto la materiale possibilità di conoscerli

34
Q

Come può l’imprenditore commerciale opporre fatti non iscritti nell’ambito di rapporti con i terzi?

A

In questo caso, in assenza di iscrizione (e quindi di pubblicità dichiarativa), tali fatti si considerano ignoti ai terzi, salvo che l’imprenditore sia in grado di fornire la prova che i terzi ne abbiano avuto effettiva conoscenza (art. 2193)

Non basta la possibilità che li conoscessero usando la normale diligenza

35
Q

Deroga all’immediata opponibilità dei fatti iscritti nel caso delle SPA

A

(art. 2448 comma 2)

Per evitare abusi del privilegio concesso dalla pubblicità dichiarativa dell’iscrizione, viene stabilito che le operazioni compiute entro quindici giorni dall’iscrizione non sono opponibili ai terzi che riescano a provare di essere stati nell’impossibilità di averne conoscenza

36
Q

Ratio della pubblicità costitutiva dell’iscrizione delle specifiche ipotesi

A

Le specifiche ipotesi di pubblicità costitutiva riguardano essenzialmente le società di capitali e si caratterizzano perché l’iscrizione è di per se un fatto “necessario” alla costituzione (ossia produzione di effetti) dell’impresa.

Non rileva la conoscenza da parte dei terzi del fatto, perché mancando l’iscrizione dell’atto costitutivo, una SPA o una SRL non sorge addirittura.

37
Q

Efficacia totalmente costitutiva e parzialmente costitutiva

A

Si ha efficacia totalmente costitutiva quando la mancanza della pubblicità preclude la produzione degli effetti inter partes e verso i terzi.
[Es. iscrizione dell’atto della società, fino a quel momento non esiste ne la personalità giuridica, ne il rapporto di società]

Si ha efficacia parzialmente costitutiva quando la mancanza della pubblicità preclude solo la produzione di effetti verso terzi.
[Es. ipotesi di riduzione di capitali, tra le parti-soci ha effetto ma può essere opposta da terzi in mancanza di iscrizione]

38
Q

Ratio della pubblicità notizia dell’iscrizione delle specifiche ipotesi nelle sezioni speciali

A

Attraverso la pubblicità notizia, si perseguono finalità di trasparenza delle attività economiche.

Tale pubblicità non è utile nell’opposizione di fatti a terzi, non essendo sufficiente l’iscrizione di questi fatti per renderli conoscibili. Allo stesso modo, la mancanza non può essere opposta da terzi.

39
Q

Quali fattispecie di impresa rientrano tra quelle iscritte in sezioni speciali (pubblicità notizia)?

A

Piccoli imprenditori, società semplici diverse da quelle che svolgono attività agricola, start-up innovative, incubatori certificati, piccole e medie imprese innovative, imprese sociali

40
Q

Che funzioni ha la contabilità?

A

La funzione della contabilità è principalmente quella di apprestare all’imprenditore uno strumento di controllo sull’andamento dell’impresa e sull’operato dei dipendenti

Di riflesso, l’altra funzione della contabilità (rilevanza esterna) è quella di permettere la ricostruzione di rapporti intercorsi tra l’imprenditore e i terzi e, in caso di dissesto, di accertarne le cause e di determinare la consistenza del patrimonio dell’imprenditore

41
Q

Cos’è la contabilità?

A

L’insieme di tutti i dati relativi alla gestione dell’impresa

42
Q

Artt. 2214 e 2215 bis

A

OBBLIGO DELLA TENUTA CONTABILE

L’imprenditore deve tenere, anche attraverso l’ausilio di strumenti informatici una contabilità adeguata alle dimensioni e alla natura dell’impresa e, in ogni caso, deve tenere:
- il libro giornale: registra le scritturazioni relative al momento giornaliero
- il libro degli inventari: registra le scritturazioni periodiche relativamente alla consistenza del patrimonio

L’imprenditore deve altresì conservare ordinatamente e per ciascun affare gli originali delle lettere, dei telegrammi e delle fatture ricevute, nonché la copia delle lettere, dei telegrammi e delle fatture spedite

43
Q

Art. 2220 cc

A

Obbligo di conservazione (anche sotto forma di registrazioni su supporti) di immagini, registri contabili, fatture e corrispondenza per il periodo di 10 anni dall’ultima scritturazione.

Tale obbligo permane anche quando l’imprenditore abbia cessato la sua attività, non sia più tale o sia morto, trasmettendolo agli eredi.

44
Q

Discrezionalità nella contabilità

A

L’adeguamento della contabilità dell’impresa è rimesso all’apprezzamento discrezionale dell’imprenditore. Secondo l’art. 2086 c.2, infatti, vi è l’obbligo che l’intero assetto organizzativo, amministrativo e CONTABILE sia adeguato alla natura e le dimensioni dell’impresa, tenendo conto sempre dei minimi di legge.

Ciò non vale per determinate categorie di imprese (es. assicurazioni e banche), cui grava l’obbligo di tenuta di altri libri in aggiunta a quelli dell’art. 2214

45
Q

Che distinzione è possibile operare nell’ambito dei libri contabili?

A

Data la discrezionalità dell’imprenditore di adeguare la contabilità dell’impresa alla natura e dimensione, non è possibile rintracciare una distinzione tra libri obbligatori e facoltativi.

Tuttavia, è possibile operare una distinzione tra libri tenuti secondo determinate formalità e cautele e libri liberamente tenuti

46
Q

Qual’è il senso delle formalità e delle cautele richieste per determinati libri contabili?

A

Quello di assicurare veridicità e sincerità delle annotazioni in essi contenute

47
Q

Quali sono le due specie di formalità?

A

FORMALITA’ ESTRINSECHE
Ossia attinenti all’esteriorità dei registri nei quali le annotazioni debbono essere fatte, che possono essere iniziali o ricorrenti.
(Es. firma figitale, progressiva numerazione, obbligo di bollatura e vidimazione)

FORMALITA’ INTRINSECHE
Ossia attinenti al modo in cui le annotazioni devono essere compiute, prescrivendo la legge solo un obbligo di ordinata contabilità (art. 2219)

48
Q

Art. 2215 bis comma 3

A

Se la tenuta di scritture contabili avviene con strumenti informatici, l’obbligo di bollatura e vidimazione è assolto mediante apposizione, almeno una volta l’anno, di marcatura temporale e firma digitale dell’imprenditore o suo delegato.

49
Q

Obbligo di bollatura e vidimazione annuale dei libri contabili

A

Il libro giornale e libro degli inventari non sono più soggetto a bollatura e vidimazione annuale. (art. 2215)

I libri contabili che l’imprenditore tenga in aggiunta a quelli specificamente stabiliti possono essere sottoposti a bollatura iniziale (art. 2218)

50
Q

Art. 2219

A

Obbligo di ordinata contabilità (formalità intrinseca) che richiede:
- regolarità formale (assenza di abrasioni, di spazi in bianco, interlinee e trasporti di margine)
- regolarità sostanziale (concordanza delle risultanze delle varie scritturazioni)

51
Q

Principi specifici per la tenuta del libro giornale

A

Art. 2216

  • Si dispone che le operazioni relative all’esercizio di impresa vi siano annotate giorno per giorno
  • È possibile l’annotazione riassuntiva purché il raggruppamento riguardi operazioni della stessa natura compiute nello stesso giorno
52
Q

Principi specifici per la tenuta del libro degli inventari

A

Art. 2217

  • Si fissano le direttive fondamentali in ordine alla redazione dell’inventario
53
Q

Nozione legislativa di inventario

A

Inventario è comprensivo del bilancio e si compone cioè del conto patrimoniale o inventario propriamente detto, attraverso il quale si ha una visione statica del patrimonio dell’imprenditore e del conto economico, ponendo in luce i risultati dell’esercizio.

Nell’inventario ci deve essere indicazione delle attività e delle passività relative ed estranee all’impresa (queste separate)

54
Q

Quando deve essere redatto il bilancio per legge?

A

Per legge il bilancio, che presuppone la conoscenza della situazione patrimoniale iniziale e finale, deve essere redatto:
- all’inizio dell’esercizio
- annualmente

55
Q

Cos’è il conto dei profitti e delle perdite?

A

È un prospetto che ha la funzione di dimostrare con evidenza e verità gli utili conseguiti e le perdite subite

56
Q

Efficacia probatoria delle annotazioni contabili

A

Art. 2215 ter comma 5

L’efficacia probatoria delle annotazioni contabili si ha:
- CONTRO L’IMPRENDITORE (art. 2709)
[Nelle annotazioni contabili, anche se tenute in maniera contraria a legge, si ravvisa una confessione dell’imprenditore. Chi intende trarne vantaggio non può scinderne il contenuto]

  • A FAVORE DELL’IMPRENDITORE (art. 2710)
    [Le scritture contabili possono avere efficacia probatoria se regolarmente tenute in registri cartacei o documenti informatici per i quali sono state osservate le formalità estrinseche e intrinseche previste dalla legge, solo nell’ambito di controversie tra imprenditori e per cause inerenti all’esercizio d’impresa]
57
Q

Perché le regolari scritture contabili hanno efficacia probatoria solo nell’ambito di controversie tra imprenditori e per cause inerenti all’esercizio d’impresa

A

Perché entrambi i soggetti della controversia hanno la stessa possibilità di richiamare le proprie scritture contabili a loro vantaggio.

In tal caso inoltre POSSONO AVERE efficacia probatoria in base all’apprezzamento del giudice, ma non la hanno di per se.

58
Q

Come possono essere acquisite in giudizio le scritture contabili?

A

(Art. 2711)

  • Nella loro totalità, e si parla di COMUNICAZIONE delle scritture contabili
    (Disposta dal giudice solo per casi eccezionali, potendosi cosi penetrare nei più gelosi segreti dell’impresa: es. scioglimento di società, successione mortis causa)
  • Deve essere richiesta dalle parti
  • In singole registrazioni, e si parla di ESIBIZIONE delle scritture contabili
    (Ammessa generalmente senza limitazioni, relativa alle sole scritture contabili che interessano la controversia)
  • Può essere disposta d’ufficio