Le droghe e le sostanze d'abuso Flashcards
Differenze tra farmacodipendenza e tossicodipendenza
1) Farmacodipendenza: dipendenza da farmaci da banco o prescritti, assunti in modo improprio o prolungato (es. BZD e oppioidi)
2) Tossicodipendenza: dipendenza da sostanze d’abuso illegali o ricreative per goderne di effetti psicoattivi (es. cocaina e amfetamine)
Definizione ed effetto delle droghe
Sostanza in grado di alterare le capacità percettive, emotive e/o motorie di un individuo e di indurre tolleranza e/o dipendenza
Possono avere effetto:
1) Psicoanalettico: stimolo attività psichica
2) Psicodislettico: alterazione sfera sensoriale e umorale
3) Psicolettico: rilassamento e depressione attività psichica
Agiscono iperstimolando il pathway mesocorticolimbico DAergico del rewarding, normalmente implicato in piacere per funzioni fondamentali, producendo rinforzo positivo e negativo
Oltre a DA, nella dipendenza sono implicati 5HT, NA, oppioidi endogeni, GABA e Glu
Gli effetti psicotropi sono invece dovuti all’azione su varie aree del cervello
Tipologie di dipendenza
1) Fisica o addiction: si instaura quando una sostanza viene assunta per periodi prolungati ed è accompagnata da tolleranza, a causa di desensitivizzazione dei recettori; in alcuni casi si può avere tolleranza inversa. In caso di sospensione brusca si ha sindrome da withdrawal
2) Psicologica: caratterizzata dal craving, ovvero la ricerca compulsiva della sostanza anche a scapito delle funzioni vitali; è più difficile da trattare, è associata a frequenti ricadute e può essere presente in assenza di addiction
Fattori che influenzano il tasso e la severità degli effetti avversi delle droghe
1) Dose: possibile overdose
2) Via di somministrazione
3) Aree del cervello danneggiate
4) Impiego per scopi illegali
5) Effetti non correlati a azioni specifiche della sostanza
Sintomi da assunzione di droghe psicoanalettiche
1) Tachicardia e palpitazioni
2) Midriasi
3) Ipertermia
4) Anoressia
5) Tremori e sudorazione
6) Ansia, irritabilità, agitazione
Principali sostanze psicoanalettiche
Cocainici (es. cocaina, crack) ed amfetaminici
Proprietà farmacocinetiche dei cocainici
Assunzione OS, EV o intranasale (snorting), anche in associazione ad alcol, per compensarne effetti negativi, o eroina (speedball, altamente tossica)
Elevata distribuzione, anche attraverso BBB, placenta e latte materno; la BBB attraversata per diffusione passiva e antiporto di cationi organici
Metabolismo rapido a benzoilecgonina ed EME da esterasi epatiche e plasmatiche ed eliminazione renale
Meccanismo d’azione della cocaina
Azione pleiotropica con:
1) Inibizione di DAT: spike di DA che causa eccitazione e associa cocaina a piacere
2) Inibizione del reuptake di 5HT e NA
Effetti della cocaina
Si ha tolleranza anche dopo una sola dose, ma il consumo prolungato può dare tolleranza inversa
La sindrome da withdrawal può dare insonnia, depressione, ansia, irritabilità, calo della libido e incapacità di provare piacere
La cocaina è cardiotossica, specie se assunta con alcol, aumentando il rischio di aritmie maligne e SCD, e favorisce l’aggregazione piastrinica determinando aumentata probabilità di ictus e AMI
Nell’overdose si hanno convulsioni, tachicardia, ipertermia, rabdbomiolisi e aritmie maligne fino ad arresto cardiaco
La LD50 OS è 1-2g e intranasale 80-200mg
Tipologie di amfetaminici
1) Amfetamine (es. MDA, amfetamina)
2) Designer drugs: ulteriormente suddivise in entactogene (es. MDMA) e allucinogene (es. PMA)
Applicazioni cliniche di amfetaminici
Impiegati in ADHD (es. metilfenidato) e narcolessia (es. sodio oxibato)
Farmacocinetica di amfetaminici
Assunti per via OS, EV o inalatoria e rapidamente distribuiti in tutti i tessuti, soprattutto SNC e CSF
Metabolizzati a livello epatico da numerosi enzimi ai metaboliti fenilacetone, acido ippurico e idrossinorefedrina, eliminati con urine
Meccanismo d’azione di amfetaminici
Inibitori di VMAT2, SERT, NAT e DAT determinando un aumento dei livelli di DA, 5HT e NA
MDMA determina inoltre un immediato rilascio di vescicole contenenti 5HT
Effetti degli amfetaminici
Gli effetti avversi delle amfetamine sono suddivisi in:
1) Moderati-gravi: effetti tipici di sostanze psicoanalettiche
2) Gravi acuti: allucinazioni, aggressività, delirio, convulsioni, angina, AMI e collasso cardiocircolatorio
3) Gravi cronici: OCD, delirio paranoide, discinesie, neuropatie, fibrosi polmonare
Sintomi da assunzione sostanze psicodislettiche
1) Percezione sensoriale distorta
2) Apatia
3) Paranoia
4) Disturbi psicomotori
5) Tachicardia
6) Cefalea
7) Problemi respiratori da fumo (se combusti)
Forme di cannabinoidi
Dalla pianta C. sativa si ottengono:
1) Marijuana: essiccato di fiori e piccoli steli tritati; THC 1-5%, fino al 25%
2) Hashish: essudato resinoso della pianta; THC 2-10%, fino al 40%
3) Olio di hashish: liquido ottenuto per estrazione; THC 10-20%, fino al 80%
Meccanismo d’azione di cannabinoidi
Agonisti dei recettori dei cannabinoidi endogeni:
1) CB-1: principalmente centrale, in aree del cervello che regolano movimento, piacere, apprendimento e memoria; determina effetti euforizzanti e ha azione ipotensiva, antiemetica, antiossidante, antinfiammatoria, anticonvulsivante e oressigena
2) CB-2: principalmente periferico in SI, dove ha azione immunosoppressiva
Effetti dei cannabinoidi
1) Sedazione, euforia e, ad alte dosi, allucinazioni
2) Arrossamento degli occhi
3) Alterazione della memoria
4) Tachicardia
5) Paranoia e slatentizzazione di psicosi
6) Sindrome amotivazionale (apatia, perdita interessi e inerzia)
L’uso abituale determina tolleranza
La sindrome da withdrawal provoca ansia, irritabilità, tremori, sudorazione, nausea e anoressia
Proprietà ed effetti di ketamina
Polvere assunta per snorting o EV, anche in associazione a MDMA
Impiegata in clinica come anestetico e a dosi minori come antidepressivo; a dosi ancora minori ha effetti dissociativi e analgesici
Determina effetto attraverso inibizione di interneuroni inibitori GABAergici
In acuto determina deliri, allucinazioni e perdita di coordinazione motoria
In cronico determina cistite da ketamina, perdita di STM e LTM e depressione
Proprietà ed effetti di LSD
Alcaloide estratto da C. purpurea, fungo parassita della segale cornuta
Tra gli allucinogeni più potenti, sembra essere agonista di 5HT2A e D2
Effetti generali di oppioidi
Analgesia, ipotermia, sedazione, euforia e senso di benessere
L’overdose si caratterizza per pupille a spillo, non-contattabilità, depressione respiratoria (bradipnea e respiro superficiale), cianosi, bradicardia, ipotensione e ipotermia, fino ad aritmie, coma, arresto respiratorio o arresto cardiaco
Principali oppioidi usati come stupefacenti
Morfina, eroina, codeina, metadone e fentanyl
Farmacocinetica della morfina
Profarmaco che, una volta iniettato EV, ha rapida diffusione attraverso BBB dove è deacetilata a 6-MAM e morfina
Eliminazione prevalentemente urinaria
Effetti della eroina
Suddivisi in:
1) Immediati: analgesia, senso di calore e benessere
2) Breve termine: miosi, sonnolenza, prurito e compromissione psicomotoria
3) Lungo termine: costipazione, anoressia, danno d’organo (polmoni, fegato, reni) e infezioni per patogeni contenuti nell’eroina di strada
Determina rapidamente tolleranza e dipendenza
Sindrome da withdrawal da oppioidi
Severa, articolata in tre stadi:
1) 0-8h: craving intenso
2) 8-24h: ansia, insonnia, midriasi, sudorazione e disturbi TGI
3) 24-72h: tachicardia, ipertensione, febbre, brividi, convulsioni e spasmi
Trattamento dell’overdose da oppioidi
Naloxone EV o intranasale, con somministrazione ripetuta se necessario ogni 2-3 minuti fino a massimo 10mg
Naloxone è antagonista competitivo puro di ORs
Metabolismo epatico con glucuronazione ed escrezione renale
Può dare ipertensione, aritmie ed edema polmonare
Trattamento della dipendenza da oppioidi
Si basa sul ridurre gli elementi di rinforzo positivo attraverso:
1) Metadone OS: grazie alla lunga durata d’azione permette di mantenere il paziente in una gray zone tra il craving e l’euforia e benessere da oppioidi
2) Naltrexone long-acting IM: antagonista competitivo di ORs, dato 1/mese per impedire a oppioidi di esplicare l’azione euforizzante; può dare nausea, insonnia, ansia e cefalea
Farmacocinetica dell’etanolo
Rapido assorbimento OS, 20% in stomaco e 80% in TGI, con Cmax raggiunta in 30-120 minuti
Distribuzione elevata e uniforme in tutti i tessuti
Metabolismo epatico con cinetica di ordine zero ad acetaldeide con ADH, poi ad acetato con ALDH; in caso di consumo cronico/elevato anche con CYP e catalasi
Eliminazione con urine, respiro e sudore
Assunto anche insieme a cocaina, MDMA e BZD/barbiturici, dei quali potenzia l’effetto, con esiti anche fatali
Meccanismo d’azione dell’etanolo
Azione simile ad anestetici inalatori, agendo da modulatore allosterico negativo di NMDA (euforia) e CaV e modulatore allosterico positivo di GABA e Kc
Produce rinforzo positivo e negativo inducendo rilascio di DA dall’accumbens
Effetti acuti dell’etanolo
Basse dosi: depressione selettiva di SNC, causando i tipici sintomi dell’ubriachezza
Alte dosi: depressione generalizzata di SNC, fino a coma etilico e depressione respiratoria
Effetti cronici dell’alcol
1) TGI: carcinomi, gastriti, pancreatiti, DM e malassorbimento
2) Fegato: ALD, steatosi alcolica, ASH, cirrosi (una delle prime cause), HCC
3) Cuore: ipertensione, ipertrofia miocardica, aritmie
4) Reni: CKD
5) SN: danni neurologici, demenza alcolica, psicosi
6) Muscoli: miopatia alcolica
Determina rapidamente lo sviluppo di tolleranza, mentre la dipendenza è legata a quantità e durata dell’abuso
Sindrome da withdrawal da etanolo
Craving, insonnia, prurito, delirium tremens, tachicardia, allucinazioni, convulsioni
In alcuni casi si può avere una febbre anche fatale
Trattamento farmacologico dell’alcolismo
1) Disulfiram: inibitore di ALDH, causa un accumulo di acetaldeide aumentando i sintomi spiacevoli da consumo
2) Naltrexone: sembrerebbe ridurre il desiderio di etanolo
3) BZD long-lasting: possono attenuare la sindrome da withdrawal, ma controindicate se il paziente continua ad assumere etanolo