La tossicologia clinica Flashcards

1
Q

Definizione di veleno

A

Sostanza che se introdotta per vie idonee e in dosi adeguate può determinare un’alterazione funzionale che può portare a malattia o morte
Un farmaco, in dosi sovra-terapeutiche, si comporta come un veleno
La branca della medicina che si occupa di natura, proprietà, dosi ed effetti dei veleni e che tratta le intossicazioni è la tossicologia

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2
Q

Modalità di classificazione delle tossine

A

1) Natura (naturali o sintetiche)
2) Organo target
3) Meccanismo d’azione
4) Estensione dell’azione (localizzata o sistemica)

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3
Q

Proprietà tossicologiche

A

1) Dose soglia: minima dose in grado di produrre effetto tossico
2) LD50: dose di sostanza in grado di determinare la morte nel 50% dei casi

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4
Q

Classificazione delle tossine in base a LD50

A

1) Leggermente tossiche (5000-15000 mg/kg, come l’etanolo)
2) Moderatamente tossiche (500-5000 mg/kg, come NaCl)
3) Molto tossiche (50-500 mg/kg, come ASA)
4) Estremamente tossiche (5-50 mg/kg, come teofillina)
5) Supertossiche (<5 mg/kg, come cianuro)

È tuttavia necessario considerare relazione dose-effetto, ovvero gli effetti che una sostanza può dare a dosi minori di LD50, e variabilità interindividuale

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5
Q

Fattori che influenzano l’assorbimento di una tossina

A

1) Via di somministrazione o esposizione
2) pH dell’ambiente
3) pKa della tossina
4) Forma farmaceutica della tossina
5) Liposolubilità della tossina

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6
Q

Fattori che influenzano la distribuzione di una tossina

A

1) Proprietà chimico-fisiche della tossina (es. liposolubilità)
2) Perfusione degli organi
3) Legame della tossina alle proteine
4) Particolari strutture anatomiche (es. BBB, BPB)

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7
Q

Fattori che influenzano l’eliminazione di una tossina

A

1) GFR (se escrezione renale): individui con CKD sono più probabilmente intossicati
2) Emivita della tossina
3) pH delle urine (se escrezione renale): modifiche del pH delle urine possono essere usate per aumentare l’escrezione di una tossina

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8
Q

Metabolismo del glicole etilenico e trattamento dell’intossicazione

A

Alcol bivalente impiegato come antigelo e con un sapore dolce, che lo rende appetibile ai bambini
Metabolizzato da ADH e ALDH a metaboliti tossici (es. glicolaldeide)
Disintossicazione con fomepizolo (inibitore di ADH) o etanolo (saturazione di ADH e ALDH)

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9
Q

Differenze tra tossicità locale e sistemica

A

Locale: osservata nelle aree di contatto tra tossina e organismo (es. cute, mucose), dove si hanno effetti dalla irritazione alla necrosi; esistono sostanze caustiche che possono essere assorbite e dare tossicità sistemica (es. fenolo, epatotossico)

Sistemica: tossina assorbita e distribuita; interessa soprattutto fegato, reni e polmoni, ma anche SN, cuore e sistema emopoietico

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10
Q

Tipologie di meccanismi di tossicità

A

Recettoriale e non-recettoriale

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11
Q

Tossicità della nicotina

A

Agonista competitivo di nAChR, che può causare sindrome nicotinica, caratterizzata da sintomi simpatici fino a convulsioni, paralisi e coma

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12
Q

Tossicità degli esteri organofosforici

A

Inibitori di AChE, causando sindrome colinergica

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13
Q

Tossicità di BZD e barbiturici

A

Modulatori allosterici positivi di GABA-A, con BZD che aumentano la probabilità di apertura (GABA-dipendente) e barbiturici che aumentano il tempo di apertura (GABA-indipendente), motivo per cui i barbiturici hanno maggiore probabilità di dare overdose
L’antidoto è il flumazenil

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14
Q

Tossicità di glicosidi digitalici

A

Inibitori di NaK-ATPasi e parasimpaticomimetici
L’intossicazione può essere:
1) Acuta: nausea, vomito, bradicardia sinusale, BAV, TV, iperkaliemia
2) Cronica: nausea, vomito, bradicardia sinusale, BAV, TV, ipokaliemia, delirium e visione gialla
La gestione dell’intossicazione richiede normalizzazione del potassio, antiaritmici, colestiramina per ridurne l’assorbimento, plasmaferesi se CKD e anticorpi dig-binding se intossicazione potenzialmente letale

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15
Q

Tossicità dell’α-amanitina

A

Tossina dei funghi Amanita, che causa una grave e letale IE a lunga latenza per inibizione di Rna-polimerasi II

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16
Q

Tossicità dell’α-bungarotossina

A

Tossina del bungaro, che agisce da inibitore irreversibile di nAChR, causando paralisi neuromuscolare

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17
Q

Tossicità di TTX

A

Tossina del fugu, che agisce come bloccante di NaV, interrompendo la genesi di PdA
L’intossicazione inizia con parestesie, torpore di lingua e labbra e dispnea e la morte avviene per arresto cardiorespiratorio nell’arco di 4-6h

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18
Q

Tossicità di tossina botulinica

A

Più potente tossina conosciuta, prodotta da C. botulinum
Impedisce il rilascio di ACh a livello di NMJ, determinando:
1) Sindrome oftalmoplegica: da paralisi NIII, NIV e NVI
2) Disfagia, disfonia e disartria: da paralisi NVII, NIX, NX e NXII
3) Paralisi bilaterale discendente, che intacca per ultimo il diaframma

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19
Q

Steps dell’approccio al paziente intossicato

A

1) Anamnesi
2) EO
3) Esami biochimici e strumentali
4) Esami tossicologici
5) Trattamento sintomatico/antidotico

20
Q

Anamnesi del paziente intossicato

A

1) Sostanza ingerita (farmaci, saponi, detergenti, ecc.): cercare nome esatto di sostanza/prodotto e confezione
2) Modalità di ingestione (accidentale, intenzionale, voluttuario) e via di esposizione
3) Dose assunta (per pastiglie/cp fondamentale analisi blister per verificare numero pillole mancanti)
4) Tempo trascorso da assunzione
5) Storia clinica del paziente ed eventuali terapie in atto

21
Q

EO del paziente intossicato

A

1) Parametri vitali e stato di coscienza
2) Occhi: miosi (es. oppioidi), midriasi (es. simpaticomimetici), irritazione (es. irritanti)
3) Colore cute: rash (es. anticolinergici), cianosi (es. metaemoglobinizzanti)
4) Idratazione cute: secchezza (es. anticolinergici), ipersudorazione (es. simpaticomimetici)
5) Presenza di vescicole, ustioni e segni di inoculo (sostanze abuso o morsi animali)
6) Cavo orale: scialorrea (es. caustici), xerostomia (es. antistaminici), alitosi (es. etanolo), lesioni da caustici
7) Vomito (es. funghi, digitalici)
8) Diarrea (es. funghi)
9) Apparato muscoloscheletrico: ipertono (es. neurolettici), ipotonia (es. BZD) e spasmi (es. simpaticomimetici)

22
Q

Manifestazioni di neurotossicità

A

Intossicazioni acute si manifestano con depressione (es. oppioidi, alcol) o eccitazione (es. simpaticomimetici)
I quadri clinici includono:
1) Alterazioni della coscienza: sonnolenza, sopore, coma
2) Disturbi comportamentali: agitazione, aggressività
3) Disturbi motori: tremori, convulsioni
4) Disturbi sensitivi
5) Disturbi di apprendimento e memoria (es. CO)

23
Q

Manifestazioni di cardiotossicità

A

Può essere diretta o indiretta e dare:
1) Aritmie: tachicardia o bradicardia, fino ad aritmie maligne
2) Ipertensione e crisi ipertensive: dovute a simpaticomimetici
3) Ipotensione e shock: dovute a sostanze cardiodepressive
4) Ischemia e AMI: da CO, cocaina, amfetamine e simpaticomimetici
5) Arresto cardiaco: generalmente da aritmie; rende fondamentale prima lo stabilizzare il paziente e poi decontaminare

24
Q

Manifestazioni di pneumotossicità

A

Si possono avere diversi quadri:
1) Polmone normale e trasporto di ossigeno normale: dovuto a deficit di ossigeno atmosferico (es. gas che abbassa PO2), ostruzione vie aeree, paralisi neuromuscolare e depressione centrale
2) Polmone alterato e trasporto di ossigeno normale: dovuto a edema polmonare da irritanti, polmonite chimica e atelettasie
3) Polmone normale e trasporto di ossigeno alterato: emolisi, metaemoglobinemia
4) Alterato consumo periferico: cianuro
Si possono avere inoltre secrezioni, tosse, rantolii e crepitii, bradipnea e tachipnea

25
Q

Cause di epatotossicità

A

Numerose, siccome fegato ha elevata perfusione e deputato a detossificazione
1) Farmaci (es. paracetamolo, ferro)
2) Sostanze d’abuso (es. etanolo)
3) Solventi (es. fenolo)
4) Metalli (es. rame)
5) Funghi Amanita
6) Erbicidi (es. paraquat)
7) Piante contenenti alcaloidi

26
Q

Cause di nefrotossicità

A

Numerose, siccome rene ha elevata perfusione e deputato ad eliminazione di numerose sostanze, anche tossiche
1) Farmaci (es. aminoglicosidi)
2) Solventi (es. glicolaldeide)
3) Metalli (es. mercurio)
4) Funghi Cortinarius
5) Erbicidi (es. paraquat)

27
Q

Sindrome colinergica

A

Dovuta a esteri organofosforici, alcuni funghi e farmaci per Alzheimer
Caratterizzata da:
1) Sintomi nicotinici: da stimolazione NMJ (tremori, paralisi, IR) e centrale (delirio, convulsioni)
2) Sintomi muscarinici: da stimolazione parasimpatica viscerale (scialorrea, diarrea, miosi, ipersudorazione, bradicardia, incontinenza urinaria)

28
Q

Sindrome anticolinergica

A

Dovuta a TCA, atropina, antistaminici e alcuni funghi
Caratterizzata da:
1) Sintomi centrali: delirio, allucinazioni, convulsioni e coma
2) Sintomi periferici: sintomi antimuscarinici (xerostomia, xerosi cutanea, midriasi, costipazione, ritenzione urinaria) e tachicardia

29
Q

Sindrome da intossicazione da oppiacei

A

Miosi, ipotermia, bradicardia, sedazione, depressione respiratoria, costipazione e xerosi cutanea

30
Q

Sindrome da intossicazione da simpaticomimetici

A

Midriasi, ipertermia, tachicardia, agitazione, tachipnea, diarrea e ipersudorazione, tremori, convulsioni e anoressia

31
Q

Sindrome da sedativi ipnotici

A

Ipotermia, bradicardia, sedazione, depressione respiratoria, costipazione e xerosi cutanea

32
Q

Sindrome serotoninergica

A

Dovuta a TCA, MAOi, SSRI, triptani
Si hanno midriasi, ipertermia, tachicardia, agitazione, tachipnea, diarrea e ipersudorazione, tremori, convulsioni e anoressia
Il segno distintivo è il clono inducibile

33
Q

Sindrome neurolettica maligna

A

Dovuta ad antipsicotici tipici e atipici e a litio
Si ha una triade di:
1) Alterazioni motorie: tremori e rigidità a tubo di piombo
2) Ipertermia
3) Instabilità autonomica: tachicardia, ipersudorazione e ipertensione o ipotensione
Si può arrivare a rabdomiolisi e acidosi lattica

34
Q

Parametri utili negli esami ematochimici del paziente intossicato

A

1) Ht: ridotto in caso di emolisi (es. naftalina)
2) Glicemia: iperglicemia (es. β2-agonisti), ipoglicemia (es. etanolo)
3) Potassio: iperkaliemia (es. digitalici), ipokaliemia (es. β2-agonisti)
4) Calcio: ipocalcemia (es. fluoruri)
5) EGA: HbCO (CO), acidosi metabolica (es. ASA), alcalosi metabolica (es. NH3)
6) AST/ALT: aumentate per paracetamolo, ferro, Amanita, ecc.
7) Pseudocolinesterasi: ridotte per esteri organofosforici

35
Q

Esami tossicologici del paziente intossicato

A

Possono essere effettuati su:
1) Sangue: dà concentrazione; impiegate per sostanze come litio, digitale, ferro, salicilati, alcol e paracetamolo
2) Urine: dà eliminazione ed esposizione; impiegate per sostanze d’abuso e amanitina
Sono distinti in esami di primo livello, qualitativi, e di secondo livello, quantitativi
Non sempre i livelli ematici sono correlati con la clinica

36
Q

Esami strumentali del paziente intossicato

A

1) ECG: identificazione di aritmie, ischemia e AMI
2) RX torace: esclusione inalazione, aspirazione, PNX ed edema polmonare
3) RX addome: presenza di aria o perforazioni, body-packing e oggetti ingeriti (es. batterie, pile, cp di ferro)

37
Q

Terapia dell’intossicazione

A

1) Decontaminazione
2) Depurazione
Se disponibili, possono essere usati antidoti, che possono essere farmacocinetici (riduzione dell’assorbimento o del metabolismo della tossina) o farmacodinamici (antagonismo della tossina)
Se necessario, possono essere impiegate terapia sintomatiche

38
Q

Decontaminazione in caso di esposizione inalatoria

A

Allontanare il paziente dalla fonte di intossicazione e, se necessario, fornire ossigeno
Prestare attenzione all’esposizione ritardata (es. edema polmonare ritardato da caustici)

39
Q

Decontaminazione in caso di esposizione oculare

A

Lavaggi continui con soluzione fisiologica

40
Q

Decontaminazione in caso di esposizione cutanea

A

Rimuovere vestiti, identificare sostanza e lavare a lungo con acqua (e sapone se oleosa)

41
Q

Strategie di decontaminazione in caso di esposizione per ingestione

A

Gastrolusi, carbone attivato, irrigazione intestinale

42
Q

Principi e indicazioni della gastrolusi

A

Aspiramento del contenuto gastrico mediante SNG
Effettuata se sostanze non assorbite da carbone attivo, sostanze che formano concrezioni gastriche e sostanze che rallentano svuotamento gastrico
Efficacia limitata da tempo (es. dissoluzione pastiglie), sostanza ingerita (es. oggetti appuntiti) e tipo di paziente
Se paziente incosciente necessario prima intubare

43
Q

Principi e indicazioni del carbone attivo

A

Carbone trattato in modo da avere amplissima superficie, permettendo di adsorbire tossine per forze di van der Waals, diluito in 10ml acqua per grammo
Può essere usato dopo gastrolusi
Controindicato se:
1) Intossicazione alcolica (non adsorbito) 2) Assunzione di cp di ferro, litio, cianuro e caustici (non adsorbiti e impossibile eseguire gastroscopia dopo)
3) Uso di antidoto (adsorbito)
4) Paziente senza riflessi
5) Sospetta perforazione intestinale (rischio peritonite chimica)

44
Q

Principi e indicazioni dell’irrigazione intestinale

A

Somministrazione PEG4000, che permette di legare covalentemente le sostanze e accelerare lo svuotamento intestinale
Dato con SNG perché necessaria assunzione grande quantità liquidi
Indicato soprattutto in body-packers
Controindicato se:
1) Ostruzione, perforazione, ileo dinamico
2) Rischio di coma o convulsioni
3) Mancata protezione vie aeree

45
Q

Tecniche di depurazione

A

1) Diuresi forzata: somministrazione di 1L di acqua ogni 10kg corporei per favorire l’escrezione di una sostanza con basso legame alle proteine, mantenendo monitorati PA, CVP, output urinario ed elettroliti
2) Alcalinizzazione urinaria: somministrazione bicarbonati ogni 4h in modo da favore sostanze acide (es. ASA)
3) Emodialisi: usata in caso di intossicazione con sostanze piccole, libere, poco cariche e con piccolo Vd (es. Li, etanolo, metanolo)
4) Plasmaferesi
5) Emoperfusione