I farmaci ipoglicemizzanti Flashcards
Criteri diagnostici di DM
Glicemia >200 o, in assenza di segni tipici, almeno due rilevazioni a distanza di almeno 6 mesi l’una dall’altra di:
1) Glicemia a digiuno >125
2) Glicemia a 2h da carico OS di glucosio >200
3) HbA1c >6.5%
Criteri diagnostici di prediabete
Almeno due rilevazioni a distanza di almeno 6 mesi l’una dall’altra di:
1) Glicemia a digiuno 100-124
2) Glicemia a 2h da carico OS di glucosio 140-199
3) HbA1c 6-6.4%
Differenze tra insulina in sano e in diabetico
In un sano, in seguito ad assunzione cibo, si ha un primo picco rapido di insulina, costituito da insulina presintetizzata, e poi un secondo picco lento, costituito da insulina neosintetizzata
In T1DM si ha la totale assenza di insulina
In T2DM si ha insulinemia basale aumentata, ma una risposta all’assunzione di glucosio ritardata e inefficace, facendo sì che non si raggiunga un picco insulinemico inefficace, portando a iperglicemia
Indicazioni della terapia insulinica sostitutiva
La terapia insulinica è necessaria in T1DM, dove ha l’obiettivo di:
1) HbA1c <7% (idealmente <6.5%)
2) Glicemia pre-prandiale 70-130
3) Picco glicemico post-prandiale <180
Gli obiettivi sono individualizzati sulla base di età, aspettativa di vita, rischio ipoglicemico e comorbidità (CKD, retinopatia, ecc.)
In T2DM è indicata solo nell’end-stage
Farmaci impiegati nella terapia insulinica sostituiva
La terapia insulinica sostituiva si basa sulle insuline ricombinanti, alcune ottimizzate con sostituzione di alcuni residui amminoacidici
Le insuline sono date generalmente SC, ma anche IM/EV in emergenze
Schema basal bolus
Il basal bolus si basa su:
1) Insuline lente (Glargine, Devudec, Detemir): date 1/die per avere livelli basali di insulina (basal), efficace per gestire glicemia nelle 24h
2) Insuline rapide (Aspart, Lispro, Glulisine): date dopo i pasti (bolus) per ottenere un effetto simile a quello dei picchi di insulina endogena, rispetto ai quali sono più bassi ma comunque efficaci per gestire glicemia; dopo le dosi di rapida è fondamentale che il paziente mangi per evitare l’ipoglicemia e che in caso di pasti extra o portate ritardate la terapia venga aggiustata
Applicazioni e benefici del microinfusore
Permette di personalizzare maggiormente la terapia, regolando le dosi in base a glicemia pre-prandiale, apporto di carboidrati ed esercizio fisico
Permette inoltre di gestire maggiormente HbA1c, ridurre il rischio ipoglicemico e migliorare qualità di vita e soddisfazione del paziente
È raccomandato in associazione ad un sistema di monitoraggio glicemico continuo, dotato di notifica precoce in caso di ipoglicemia
Effetti avversi della terapia insulinica sostitutiva
1) Ipoglicemia (rara grazia alla sempre maggior personalizzazione della terapia)
2) Reazioni allergiche o di ipersensibilità a livello del microinfusore: rendono necessario spostare periodicamente il microinfusore
Principi dell’utilizzo di farmaci ipoglicemizzanti orali
Gli ipoglicemizzanti orali sono il gold standard terapeutico di T2DM finché il paziente è in grado di produrre insulina, siccome la terapia insulinica sostitutiva porterebbe a T1DM per soppressione pancreatica
Il principale target è la gestione di HbA1c:
1) HbA1c <6.5% in caso di terapia con farmaco non associato a ipoglicemia
2) HbA1c 6.5-7% in caso di terapia con farmaco associato a ipoglicemia
Proprietà farmacologiche e indicazioni di sulfaniluree e glinidi
Inibitori di Kc ATP-gated, in grado di stimolare il rilascio di insulina
Raccomandata la deprescrizione, siccome associati a rischio di ipoglicemia (maggiore per sulfaniluree), incremento ponderale e a lungo termine peggioramento della patologia
Sulfaniluree controindicate in gravidanza, mentre glinidi da dare con cautela in IE
Proprietà farmacologiche e indicazioni delle gliflozine
Empagliflozin, canagliflozin e dapagliflozin sono SGLT2i, determinando effetto diuretico, cardioprotettivo e nefroprotettivo
Buona biodisponibilità OS, rapido assorbimento, elevato legame alle proteine metabolismo epatico (empagliflozin da CYP3A4) ed emivita12h
Sono di prima linea in T2DM, soprattutto in caso di CKD, CVD e/o HF (quinto pilastro di HFrEF e first line treatment di HFpEF), anche in associazione a metformina, incretinomimetici e inibitori di DPP4
Determinano aumento del rischio di IVU e chetoacidosi diabetica
Controindicati se:
1) eGFR <30 (efficacia GFR-dipendente)
2) Interventi chirurgici, traumi e infezioni acute
3) IVU ricorrenti
4) Gravidanza e allattamento (insufficienti dati sulla sicurezza)
Proprietà farmacologiche e indicazioni della metformina
Euglicemizzante ad effetto pleiotropico:
1) Riduzione gluconeogenesi epatica
2) Riduzione insulinoresistenza del muscolo scheletrico
3) Riduzione dell’assorbimento intestinale di carboidrati
4) Aumento dell’ossidazione di FA
5) Riduzione dei livelli di LDL e VLDL
First line treatmenti di tutte le forme di T2DM, tranne in HF, dove sono second line
Raccomandati anche in prediabete e obesi siccome in grado di ridurre appetito e favore la perdita di peso
Necessario iniziare a basse dosi per 2-4 settimane per prevenire la comparsa di diarrea
Ben tollerata, ma può dare diarrea, addominalgia, nausea e, in CKD, acidosi lattica; non dà ipoglicemia
Proprietà farmacologiche e indicazioni del pioglitazone
Euglicemizzante agonista di PPARγ, determinando un aumento della sensibilità all’insulina attraverso
1) Riduzione liberazione epatica di glucosio
2) Aumento dell’uso muscolare di glucosio
3) Aumento della lipogenesi
Indicato in monoterapia o in associazione a metformina o insulina
Può dare ritenzione idrica, aumento ponderale e aumento del rischio di HF; non dà ipoglicemia
Controindicato in HF congestizio
Proprietà farmacologiche e indicazioni dell’acarbosio
Inibitore di α-glucosidasi, enzima necessario per la digestione e l’assorbimento di saccarosio e amidi
Indicato prima dei pasti in T2DM e prediabete, soprattutto in associazione a metformina
Può dare diarrea, flatulenza e addominalgia
Proprietà farmacologiche e indicazioni della pramlintide
Analogo dell’amilina, peptide associato a insulina, in grado di rallentare svuotamento gastrico, stimolare sazietà e inibire la secrezione inappropriata di glucagone
Indicato SC in T2DM e T1DM, con buona efficacia nella riduzione di iperglicemia post-prandiale, HbA1c e peso
Ha elevato costo e può dare nausea; gli effetti a lungo termine sono ignoti