Gli antiepilettici Flashcards
Definizione di epilessia
Sindrome neurologica cronica caratterizzata da cristi epilettiche spontanee e ricorrenti, ovvero fenomeni parossistici transitori con segni e/o sintomi da eccessiva attività cerebrale sincrona o anomala
Si parla di epilessia con almeno uno tra:
1) Due crisi non provocate a >24h una da altra
2) Una crisi non provocata ad alto rischio di recidiva
3) Diagnosi di sindrome epilettica
Eziopatogenesi di epilessia
All’origine vi possono essere cause:
1) Primarie (es. canalopatie congenite)
2) Secondarie (es. squilibri tra sistemi eccitatori e inibitori, alterazione di fattori fisiologici e ambientali)
Una crisi epilettica origina in un focus, da cui lo spreading è normalmente impedito da meccanismi inibitori dei neuroni adiacenti, ma che può avvenire se le scariche sono tali da far superare il threshold di refrattarietà relativa
Clinica di epilessia
Dipende dall’area colpita:
1) Corteccia motoria: discinesie e convulsioni
2) Ipotalamo: effetti su SNA
3) Formazione reticolare: perdita di coscienza
4) Lobo parietale/occipitale: allucinazioni visive, uditive, olfattive
Tipologie di crisi epilettiche
Le crisi epilettiche possono essere:
1) Parziali (60%): generalmente da alterazioni secondarie; si hanno sintomi psichici e somato-sensoriali
2) Generalizzate (40%): generalmente su base genetica, ulteriormente suddivise in:
- Assenza: perdita di coscienza, senza evidenti sintomi motori
- Cloniche: contrazioni muscolari rapide, senza perdita di coscienza
- Tonico-cloniche: perdita di coscienza e alternarsi di rigidità e contrazioni muscolari rapide
- Atoniche: perdita di coscienza e del tono muscolare
- Spasmi infantili: scosse miocloniche ricorrenti di breve durata
Lo status epilettico è una crisi severa, che persiste per un tempo o una frequenza tale da impedire il recupero dagli attacchi; è associata ad ipertermia ed è potenzialmente fatale
Principi generali del trattamento farmacologico dell’epilessia
L’obiettivo della terapia è ridurre frequenza e/o severità delle crisi
La scelta del farmaco dipende da età, sesso, gravidanza, allattamento, comorbidità e tipo e frequenza della crisi
Il primo step è la rimozione di possibili fattori causali o precipitanti
In caso di una seconda crisi è indicato iniziare una terapia farmacologica tenendo conto dei seguenti principi:
1) Iniziare con farmaco first line
2) Aumentare gradualmente le dosi
3) In caso di inefficacia, sostituire gradualmente il farmaco o aggiungerne un secondo
4) Monitorare i livelli plasmatici del farmaco
5) Aggiungere psicoterapia di supporto
6) I farmaci tradizionali sono più studiati a lungo termine dei recenti, ma tendenzialmente danno maggiori effetti avversi e sono meno efficaci in forme refrattarie
Teratogenicità da antiepilettici
I seguenti antiepilettici sono particolarmente associati a teratogenicità:
1) VPH: spina bifida, sanguinamento fetale, compromissione cognitiva a 3 anni
2) PHT: sindrome fetale da idantoine (anomalie craniofacciali, difetti cardiaci, ritardo), sanguinamento fetale
3) Fenobarbital: sanguinamento fetale
4) CBZ: spina bifida, sanguinamento fetale
5) BZD: labiopalatoschisi
Nella gravida in terapia con questi farmaci è necessario un aggiustamento della terapia e in caso di rischio di spina bifida una profilassi con B12 e in caso di rischio di sanguinamento fetale una profilassi con vitamina K1 alla madre e poi al feto
Principali effetti avversi di antiepilettici
1) Alterazioni umorali
2) Nausea e vomito
3) Sedazione
4) Atassia e tremori
5) Eruzioni cutanee
6) Iponatriemia
7) Alterazioni del peso corporeo
8) Osteoporosi
Proprietà farmacologiche e indicazioni di PHT
Bloccante di NaV in modo attività-dipendente, stabilizzando il canale in stato inattivo
Lento assorbimento OS, metabolismo epatico con CYP3A4, CYP2D6, CYP2C9 (induzione enzimatica), motivo per cui importante dare dosi non-elevate
Cinetica non-regolare per numerose interazioni e variabilità nella risposta
First line treament per status epilettico
Può dare effetti avversi su vari livelli:
1) Neurologico (dose-dipendente): nausea, vomito, tremori, insonnia
2) Ematologico (anemia, leucopenia, piastrinopenia)
3) Cardiovascolari: disturbi di conduzione
4) Cutaneo: eruzioni cutanee
Proprietà farmacologiche e indicazioni di CBZ
Bloccante di NaV in modo attività-dipendente, stabilizzando il canale in stato inattivo
Completo ma lentissimo assorbimento OS, metabolismo epatico con CYP3A4 (potente induzione enzimatica)
Oxcarbazepina è profarmaco metabolizzato a licarbazepina, con medesimo meccanismo d’azione ma ridotto impegno epatico, dunque più adatta in polifarmacoterapia
Indicata in crisi parziali e secondariamernte genralizzate e controindicata in assenze perché può peggiorare il quadro
Può dare anemia aplastica, agranulocitosi, psicosi, disturbi di conduzione, SJS e teratogenicità; possibile assunzione in allattamento ma sospensione se alterazioni in bambino
Proprietà farmacologiche e indicazioni di VPH
Modulatore negativo di NaV e GAT-1 e modulatore positivo di GAD
Assorbimento OS totale e rapido, elevato legame alle proteine, metabolismo epatico con CYP2C9 e UGT (inibizione enzimatica di entrambi), escrezione renale e con latte materno
Indicato in assenze e sindrome di Lennox-Gastaut
Può dare IE iperammoniemica nei primi 6 mesi di trattamento, soprattutto in bambini <3 anni
Controindicata con ASA per azione antiaggregante anche di VPH
Proprietà farmacologiche e indicazioni di TPX
Modulatore negativo di NaV, CaV, AMPAR e KAR e modulatore positivo di GABA-A
Escrezione renale in gran parte immodificato ed emivita di 10-24h
Indicato in crisi parziali e sindrome di Lennox-Gastaut
Può dare miopia acuta e glaucoma ad angolo chiuso in <1 mese da inizio trattamento
Proprietà farmacologiche e indicazioni di LTG
Bloccante di NaV e CaV
Metabolismo epatico con CYP3A4 ed escrezione renale (50% immodificato)
First line treatment in crisi parziali, assenze, toniche, tonico-cloniche e sindrome rolandica benigna
Può dare reazioni cutanee anche gravi
Proprietà farmacologiche e indicazioni di GBP
Analogo di GABA, con meccanismo d’azione ignoto
Farmacocinetica non-lineare, con biodisponibilità diminuita all’aumentare della dose
Indicato in crisi parziali e sindrome rolandica benigna
Anche per trattamento di vampate di calore in menopausa e del dolore neuropatico
Ben tollerato
Proprietà farmacologiche e indicazioni di PGB
Bloccante di alcuni CaV, con elevata biodisponibilità OS e assente legame alle proteine
Indicata in crisi parziali e nel trattamento del dolore neuropatico
Proprietà farmacologiche e indicazioni di LEV
Inibitore dell’esocitosi di NT mediante legame a SV2a
Indicato in crisi parziali e sindrome rolandica benigna
Proprietà farmacologiche e indicazioni di VGT
Inibitore irreversibile di GABA-T
Indicata in sindrome di West
Può dare riduzione dell’acuità visiva, sonnolenza e aumento ponderale
Proprietà farmacologiche e indicazioni di TGB
Inibitore di GAT-1
Indicato in crisi parziali
Può dare sonnolenza