pneumoconiosi Flashcards

1
Q

definizione

A

malattie polmonari croniche interstiziali o infiltrative

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2
Q

LOCALIZZAZIONE INTERESSAMENTO

A

frequente interessamento della pleura, prevalentemente di tipo professionale

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3
Q

CAUSE

A
  • secondarie all’inalazione e conseguente accumulo nel polmone di polveri minerali o organiche
  • Prevalentemente cause di tipo lavorativo
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4
Q

PATTERN PREVALENTE

A

di tipo restrittivo

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5
Q

COSA SI INTENDE PER PNEUMOCONIOSI

A

è stato coniato originariamente per descrivere la reazione polmonare non neoplastica all’inalazione di polveri minerali presenti nell’ambiente lavorativo.

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6
Q

ULTERIORI ENTITA’ COMPRESE DAL TERMINE PNEUMOCONIOS

A

omprende anche malattie indotte da particelle sia organiche sia inorganiche, da fumi e da vapori chimici.

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7
Q

COSA LIMITA DIFFUSIONE DELLA PNEUMOCONIOSI

A

Le leggi che limitano l”esposizione dei lavoratori hanno determinato una marcata diminuzione delle patologie dovute dall’inalazione di polveri. Sebbene le pneumoconiosi siano causate da un`esposizione occupazionale ben definita a sostanze specifiche presenti nell’aria, anche le polveri atmosferiche inquinanti hanno effetti dannosi sulla popolazione, soprattutto nelle aree urbane.

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8
Q

fattori di rischio

A
  • popolazioni esposte a elevati livelli di particelle inquinanti dell’aria ambientale..
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9
Q

tipi prinicpali

A
  • SILICOSI
  • ANTRACOSI
  • ASBESTOSI
  • BERILLIOSI
  • POLMONE DEL CONTADINO
  • BISSINOSI
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10
Q

da che cosa dipende sviluppo pneumoconiosi

A

(1) dalla quantità di polvere trattenuta nei polmoni e nelle vie respiratorie;
(2) da dimensioni, forma e quindi galleggiabilità delle particelle;
(3) Caratteristiche fisico chimiche delle particelle inalate, difficilmente vengono eliminate dalla clearance polmonare dalla solubilità e reattività biochimica delle particelle;
4( concomitanza di altri quadri patologici polmonari o abitudini dannose, fumo

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11
Q

DA CHE COSA DIPENDE LA QUANTITA’ DI POLVERE TRATTENUTA NEI POLMONI

A

La quantità di polvere trattenuta nei polmoni è determinata dalla sua concentrazione nell’aria, dalla durata dell”esposizione e dall’efficacia dei meccanismi di clearance.

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12
Q

QUALI SONO LE PARTICELLE PIU’ DANNOSE

A

Le particelle più dannose hanno un diametro compreso tra 1 e 5 uni poiché possono raggiungere le piccole vie aeree terminali e i sacchi alveolari e si possono localizzare nei setti.

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13
Q

MACROFAGI, CONDIZIONI NORMALI

A

In condizioni normali, i macrofagi intra-alveolari sono presenti in piccola quantità, ma quando la polvere raggiunge gli spazi alveolari, aumentano. La protezione da parte della fagocitosi delle particelle può tuttavia essere sovrastata dalla grande quantità di polvere prodotta da specifiche interazioni chimiche delle particelle con le cellule

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14
Q

DA CHE COSA SONO INFLUENZATE LA SOLUBILITA’ E LA CITOTOSSICITA’ DELLE PARTICELLE

A

sono notevolmente influenzate dalle loro dimensioni e modificano la natura della risposta polmonare. In linea generale, tanto più piccola è la particella, maggiore è la probabilità che finisca nei liquidi polmonari e che raggiunga rapidamente i livelli tossici; naturalmente, tutto ciò dipende dalla solubilità dell’agente.

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15
Q

QUALI SONO QUINDI LE PARTICELLE CHE DETERMINANO PIU’ FACILMENTE DANNO POLMONARE ACUTO

A

le particelle più piccole sono quelle che causano più facilmente un danno polmonare acuto.
- Le particelle più grandi, invece, resistono alla dissoluzione e possono persistere all’interno del parenchima polmonare per anni. Questi fenomeni tendono a determinare una pneumoconiosi fibrosante, peraltro tipica della silicosi. PAG 224

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16
Q

SORTI POSSIBILI ALTRE PARTICELLE,

A
  • Alcune delle particelle possono essere catturate dalle cellule epiteliali oppure attraversare l’epitelio e interagire direttamente con i fibroblasti e i macrofagi del tessuto interstiziale.
  • Alcune possono raggiungere i linfatici mediante drenaggio diretto o trasportate dai macrofagi migranti, stimolando una risposta immunitaria contro i componenti delle particelle e/o contro le proteine dell’organismo modificate dalle stesse.
17
Q

COSA AMPLIFICA I COMPONENTI DELLE PARTICELLE

A

Tale risposta amplifica l’intensità e la durata della reazione locale.

18
Q

QUALI SOSTANZE PEGGIORANO GLI EFFETTI DELLE POLVERI MINERALI INALATE

A
  • il fumo di tabacco peggiori gli effetti di tutte le polveri minerali inalate,
  • gli effetti dell’asbesto risultano particolarmente amplificati.
  • Inoltre, gli effetti delle particelle inalate non sono confinati solo al polmone, poiché le particelle di soluto possono essere trasportate nel sangue e stimolare reazioni infiammatorie sistemiche.
19
Q

PERCENTUALE DEI PZ ESPOSTI CHE SVILUPPANO MALATTIE RESPIRATORIE PROFESSIONALI,

A
  • solo una piccola percentuale di persone esposte sviluppa malattie respiratorie professionali che implicano una predisposizione genetica.
20
Q
  • A QUALI PATOLOGIE PREDISPONE LA VARIAZIONE GENETICA DELLE PROTEINE SIERICHE
A
  • è connessa con la predisposizione a sviluppare silicosi, bronchite cronica e asma professionale.