pneumoconiosi Flashcards
definizione
malattie polmonari croniche interstiziali o infiltrative
LOCALIZZAZIONE INTERESSAMENTO
frequente interessamento della pleura, prevalentemente di tipo professionale
CAUSE
- secondarie all’inalazione e conseguente accumulo nel polmone di polveri minerali o organiche
- Prevalentemente cause di tipo lavorativo
PATTERN PREVALENTE
di tipo restrittivo
COSA SI INTENDE PER PNEUMOCONIOSI
è stato coniato originariamente per descrivere la reazione polmonare non neoplastica all’inalazione di polveri minerali presenti nell’ambiente lavorativo.
ULTERIORI ENTITA’ COMPRESE DAL TERMINE PNEUMOCONIOS
omprende anche malattie indotte da particelle sia organiche sia inorganiche, da fumi e da vapori chimici.
COSA LIMITA DIFFUSIONE DELLA PNEUMOCONIOSI
Le leggi che limitano l”esposizione dei lavoratori hanno determinato una marcata diminuzione delle patologie dovute dall’inalazione di polveri. Sebbene le pneumoconiosi siano causate da un`esposizione occupazionale ben definita a sostanze specifiche presenti nell’aria, anche le polveri atmosferiche inquinanti hanno effetti dannosi sulla popolazione, soprattutto nelle aree urbane.
fattori di rischio
- popolazioni esposte a elevati livelli di particelle inquinanti dell’aria ambientale..
tipi prinicpali
- SILICOSI
- ANTRACOSI
- ASBESTOSI
- BERILLIOSI
- POLMONE DEL CONTADINO
- BISSINOSI
da che cosa dipende sviluppo pneumoconiosi
(1) dalla quantità di polvere trattenuta nei polmoni e nelle vie respiratorie;
(2) da dimensioni, forma e quindi galleggiabilità delle particelle;
(3) Caratteristiche fisico chimiche delle particelle inalate, difficilmente vengono eliminate dalla clearance polmonare dalla solubilità e reattività biochimica delle particelle;
4( concomitanza di altri quadri patologici polmonari o abitudini dannose, fumo
DA CHE COSA DIPENDE LA QUANTITA’ DI POLVERE TRATTENUTA NEI POLMONI
La quantità di polvere trattenuta nei polmoni è determinata dalla sua concentrazione nell’aria, dalla durata dell”esposizione e dall’efficacia dei meccanismi di clearance.
QUALI SONO LE PARTICELLE PIU’ DANNOSE
Le particelle più dannose hanno un diametro compreso tra 1 e 5 uni poiché possono raggiungere le piccole vie aeree terminali e i sacchi alveolari e si possono localizzare nei setti.
MACROFAGI, CONDIZIONI NORMALI
In condizioni normali, i macrofagi intra-alveolari sono presenti in piccola quantità, ma quando la polvere raggiunge gli spazi alveolari, aumentano. La protezione da parte della fagocitosi delle particelle può tuttavia essere sovrastata dalla grande quantità di polvere prodotta da specifiche interazioni chimiche delle particelle con le cellule
DA CHE COSA SONO INFLUENZATE LA SOLUBILITA’ E LA CITOTOSSICITA’ DELLE PARTICELLE
sono notevolmente influenzate dalle loro dimensioni e modificano la natura della risposta polmonare. In linea generale, tanto più piccola è la particella, maggiore è la probabilità che finisca nei liquidi polmonari e che raggiunga rapidamente i livelli tossici; naturalmente, tutto ciò dipende dalla solubilità dell’agente.
QUALI SONO QUINDI LE PARTICELLE CHE DETERMINANO PIU’ FACILMENTE DANNO POLMONARE ACUTO
le particelle più piccole sono quelle che causano più facilmente un danno polmonare acuto.
- Le particelle più grandi, invece, resistono alla dissoluzione e possono persistere all’interno del parenchima polmonare per anni. Questi fenomeni tendono a determinare una pneumoconiosi fibrosante, peraltro tipica della silicosi. PAG 224