54. Sonno Flashcards

1
Q

Generalità sonno

A

3 fasi non REM progressivamente più lente, 1 fase REM simile alla veglia rapida, con atonia muscolare dal locus ceruleus (per non muoversi durante i sogni, se non funziona vi è un disturbo comportamentale del sonno REM) il sonno profondo predomina all’inizio e decade esponenzialmente verso la fine

PRESSIONE DEL SONNO
è il bisogno di andare a dormire, determinata dal processo omeostatico S, ogni ora di veglia aumenta la pressione che viene scaricata rapidamente durante il sonno. in caso di deprivazione la notte successiva si recupera aumentando le onde delta quindi la fase 3. il processo si altera per esempio se si addormenta davanti alla tv perchè scarica il processo S ed è più difficile addormentarsi dopo

RITMO CIRCADIANO
il processo S è sincronizzato col ritmo circadiano C, ovvero, periodi alterni di alta o bassa propensione al sonno che dipendono dall’attività elettrica del cervello e dal controllo ormonale (serotonina e melatonina)
in presenza di luce viene prodotta melanopsina che impedisce alle vie del tratto retino-ipotalamico di produrre melatonina, l’assenza di luce invece induce produzione di melatonina

EVOLUZIONE DEL SONNO
Il neonato dorme di più per immaturità del ritmo circadiano e delle vie retino-ipotalamiche, tende ad avere sonno REM con twitching muscolari, piccole scosse miocloniche importanti per la maturazione sinaptica dell’encefalo. Durante il giorno avviene l’apprendimento e per consolidarle vengono formate nuove sinapsi durante il sonno per permettere nuovo apprendimento

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2
Q

Insonnia

A

INSONNIA BAMBINO
difficoltà ad addormentarsi come nella SLEEP ONSET ASSOCIATION TYPE in cui è condizionato da un’azione senza la quale non va a letto, non assecondarlo, la LIMIT SETTING per cui se lo si fa giocare di sera si ritarda il picco di melatonina e farà fatica ad addormentarsi presto il giorno dopo. Altri problemi: mantenere il sonno, risveglio precoce.
Bisogna far addormentare il bambino nel suo letto, a orari costanti, non correre da lui se piange (crea un associazione), non fare il bagnetto perchè aumenta la T) terapia cognitivo-comportamentale, e se necessario melatonina, antistaminici, sedativo-ipnotici

INSONNIA ADOLESCENTE
i disturbi sono più accentuati per il ritardo fisiologico del picco di melatonina, è necessario rilassamento e buio completo, evitare dolci, prendere luce durante al mattino, svegliarsi sempre alla stessa ora, la deprivazione di sonno può sviluppare pulsioni che portano anche a gesti sconsiderati e pericolosi

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3
Q

PARASONNIE

A

non-REM
- risvegli confusionali: si sveglia dice qualcosa e si riaddormenta
- terrore notturno: sembra sveglio è agitato, non è orientato, dura molti minuti (fino a 10m, DD epilessia che dura 1m), non serve calmare il bambino anzi è peggio
- sleep walking: sonnambulismo, si alza, usa oggetti, non ricordano quello che è successo.
in questi casi il cervello metà dorme (attività delta in ippocampo e area prefrontale) e metà è sveglio (attività beta e alfa in corteccia motoria, amigdala, giro del cingolo), fattori scatenanti sono febbre, rumore, apnee notturne

REM
- paralisi del sonno: il soggetto è sveglio e cosciente ma atonico, si ha spesso al risveglio, si accompagna a volte con
- allucinazioni ipnagogiche (al risveglio) o ipnopompiche (all’addormentamento) caratterizzate da illusioni visive, uditive e tattili mentre è paralizzato del tutto, accompagnate da attivazione limbica che genera paura (durata breve)

Dg: anamnesi clinica e familiare, presenza di apnee (russamento), polisonnografia con parametri vitali

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