Igiene 08 Hilights 1.4 a Flashcards

1
Q
  • Classe III
    La classe III corrisponde ad una serie di patologie, tra cui tubercolosi, lebbra, AIDS e rosolia congenita. L’AIDS fu introdotta come patologia negli anni ’80 e ad oggi interessa monitorare l’andamento delle infezioni controllate dalla terapia; la tubercolosi è stata una patologia con spesso un’origine di carattere lavorativo.
    PARENTESI
    La rosolia fa parte del complesso TORCH (complesso di patogeni che possono determinare non un danno alla madre, ma al bambino), se nel primo trimestre una donna che non è immunizzata in modo naturale o in modo artificiale viene esposta al contagio, si possono presentare la sindrome rubeolica del feto, l’aborto o delle gravissime malformazioni.
    FINE PARENTESI

igiene – Lezione del 31 mar. 2023 – Pag. 5 di 11 Nella Classe III il flusso è sovrapponibile al flusso della classe II, ciò che cambia è che per ciascuna delle
patologie di questa classe è prevista una specifica scheda. Per la classe I e II c’è una scheda comune, per la
classe III, invece, ciascuna delle patologie ha una propria specifica scheda che va anche ad indagare ulteriori informazioni di natura epidemiologica, compresa la potenziale correlazione con una trasmissione collegata al lavoro.

A
  • Classe III
    La classe III corrisponde ad una serie di patologie, tra cui tubercolosi, lebbra, AIDS e rosolia congenita. L’AIDS fu introdotta come patologia negli anni ’80 e ad oggi interessa monitorare l’andamento delle infezioni controllate dalla terapia; la tubercolosi è stata una patologia con spesso un’origine di carattere lavorativo.
    PARENTESI
    La rosolia fa parte del complesso TORCH (complesso di patogeni che possono determinare non un danno alla madre, ma al bambino), se nel primo trimestre una donna che non è immunizzata in modo naturale o in modo artificiale viene esposta al contagio, si possono presentare la sindrome rubeolica del feto, l’aborto o delle gravissime malformazioni.
    FINE PARENTESI

igiene – Lezione del 31 mar. 2023 – Pag. 5 di 11 Nella Classe III il flusso è sovrapponibile al flusso della classe II, ciò che cambia è che per ciascuna delle
patologie di questa classe è prevista una specifica scheda. Per la classe I e II c’è una scheda comune, per la
classe III, invece, ciascuna delle patologie ha una propria specifica scheda che va anche ad indagare ulteriori informazioni di natura epidemiologica, compresa la potenziale correlazione con una trasmissione collegata al lavoro.

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Q
  • Classe IV
    La classe IV si riferisce a delle semplici
    parassitosi, che tuttavia possono mettere
    in grossa difficoltà sia il sistema scolastico
    che il sistema ospedaliero (scabbia,
    pidocchi ecc.). Possono essere addirittura
    particolarmente pericolose, come nel caso
    delle tossinfezioni alimentari, le quali
    non solo determinano la necessità di un
    intervento da parte del servizio di igiene e di
    sanità pubblica, per identificare l’alimento
    contaminato, quindi la sorgente, ma anche
    spesso dei carabinieri del NAS. Questo
    per comprendere se, all’origine della
    produzione di quell’alimento, ci possano
    essere delle non conformità nel rispetto
    delle norme igienico sanitarie vigenti, piuttosto che problematiche di accidentale contaminazione degli impianti di produzione e allestimento degli alimenti per consumo umano. Quindi la classe IV è quella in cui si fa intervenire il personale dell’unità operativa di igiene o anche dei tecnici dell’igiene, per la disinfestazione dai parassiti coinvolti.
    Con l’epidemia di encefalopatia bovina (Creutzfeldt-jakob) è stata introdotta, attraverso il decreto del ministro, una scheda particolare di notifica e anche la definizione di una serie di centri riconosciuti per la diagnosi di questo tipo di patologia. La neuropatologia dell’azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona è uno dei centri internazionali di riferimento per la diagnosi di questo tipo di infezione data dal prione. Il grande problema di questa malattia è il fatto che il riscontro diagnostico, ossia l’autopsia effettuata ai fini di valutare le tipologie di lesione sul paziente, necessita, per l’elevatissima resistenza di questo patogeno alle tradizionali metodologie di disinfezione e sterilizzazione, di un ambiente dedicato.
A
  • Classe IV
    La classe IV si riferisce a delle semplici
    parassitosi, che tuttavia possono mettere
    in grossa difficoltà sia il sistema scolastico
    che il sistema ospedaliero (scabbia,
    pidocchi ecc.). Possono essere addirittura
    particolarmente pericolose, come nel caso
    delle tossinfezioni alimentari, le quali
    non solo determinano la necessità di un
    intervento da parte del servizio di igiene e di
    sanità pubblica, per identificare l’alimento
    contaminato, quindi la sorgente, ma anche
    spesso dei carabinieri del NAS. Questo
    per comprendere se, all’origine della
    produzione di quell’alimento, ci possano
    essere delle non conformità nel rispetto
    delle norme igienico sanitarie vigenti, piuttosto che problematiche di accidentale contaminazione degli impianti di produzione e allestimento degli alimenti per consumo umano. Quindi la classe IV è quella in cui si fa intervenire il personale dell’unità operativa di igiene o anche dei tecnici dell’igiene, per la disinfestazione dai parassiti coinvolti.
    Con l’epidemia di encefalopatia bovina (Creutzfeldt-jakob) è stata introdotta, attraverso il decreto del ministro, una scheda particolare di notifica e anche la definizione di una serie di centri riconosciuti per la diagnosi di questo tipo di patologia. La neuropatologia dell’azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona è uno dei centri internazionali di riferimento per la diagnosi di questo tipo di infezione data dal prione. Il grande problema di questa malattia è il fatto che il riscontro diagnostico, ossia l’autopsia effettuata ai fini di valutare le tipologie di lesione sul paziente, necessita, per l’elevatissima resistenza di questo patogeno alle tradizionali metodologie di disinfezione e sterilizzazione, di un ambiente dedicato.
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5
Q
  • Classe V
    La classe V comprende le zoonosi, anche oggi possono avvenire dei fenomeni per cui ci sia una trasmissione dall’animale all’uomo di particolari patogeni e su questo esiste un sistema veterinario particolarmente solido nel contesto del Servizio sanitario nazionale.
    Questo è un esempio di scheda di segnalazione di malattia infettiva. C’è la simbologia del telefono ad indicare che l’invio deve essere immediato e della busta ad indicare che l’invio può essere differito. C’è inoltre una succinta, ma abbastanza esaustiva, raccolta di dati che riguardano il paziente; questi sono fondamentali per l’azienda sanitaria locale e quindi per il dipartimento di prevenzione e per il servizio di igiene,

igiene – Lezione del 31 mar. 2023 – Pag. 6 di 11
nel momento in cui si dovesse attivare una inchiesta epidemiologica alla ricerca dei contatti e della sorgente da cui può essere originato il contagio. C’è poi anche un’utile tabellina con indicato il tempo di isolamento contumaciale per le diverse principali malattie infettive, da rispettare prima di reinserire il soggetto in comunità. È importante che sia identificabile e contattabile il notificatore, per cui si chiede che venga lasciato il suo numero di telefono.

A
  • Classe V
    La classe V comprende le zoonosi, anche oggi possono avvenire dei fenomeni per cui ci sia una trasmissione dall’animale all’uomo di particolari patogeni e su questo esiste un sistema veterinario particolarmente solido nel contesto del Servizio sanitario nazionale.
    Questo è un esempio di scheda di segnalazione di malattia infettiva. C’è la simbologia del telefono ad indicare che l’invio deve essere immediato e della busta ad indicare che l’invio può essere differito. C’è inoltre una succinta, ma abbastanza esaustiva, raccolta di dati che riguardano il paziente; questi sono fondamentali per l’azienda sanitaria locale e quindi per il dipartimento di prevenzione e per il servizio di igiene,

igiene – Lezione del 31 mar. 2023 – Pag. 6 di 11
nel momento in cui si dovesse attivare una inchiesta epidemiologica alla ricerca dei contatti e della sorgente da cui può essere originato il contagio. C’è poi anche un’utile tabellina con indicato il tempo di isolamento contumaciale per le diverse principali malattie infettive, da rispettare prima di reinserire il soggetto in comunità. È importante che sia identificabile e contattabile il notificatore, per cui si chiede che venga lasciato il suo numero di telefono.

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