Igiene 06 Hilights 1.14 a Flashcards

1
Q

Calendario vaccinale
Fornisce le indicazioni temporali sugli specifici soggetti da vaccinare. Rappresenta quindi lo strumento per rendere operative, in condizioni di normalità, le strategie vaccinali e conseguire, in modo omogeneo sul territorio, gli obiettivi delle diverse vaccinazioni.
Il calendario deve essere costantemente aggiornato tenendo conto delle conoscenze scientifiche, della situazione epidemiologica delle diverse malattie e della loro evoluzione, delle esigenze organizzative e delle nuove preparazioni vaccinali messe a disposizione dall’industria.
Quello attualmente in vigore è quello del 2017-2019, ma a breve uscirà la versione aggiornata che la Professoressa chiede di imparare.
Si integra per completezza le poche informazioni date dalla Professoressa con la parte di lezione corrispondente dello scorso anno.

A

Calendario vaccinale
Fornisce le indicazioni temporali sugli specifici soggetti da vaccinare. Rappresenta quindi lo strumento per rendere operative, in condizioni di normalità, le strategie vaccinali e conseguire, in modo omogeneo sul territorio, gli obiettivi delle diverse vaccinazioni.
Il calendario deve essere costantemente aggiornato tenendo conto delle conoscenze scientifiche, della situazione epidemiologica delle diverse malattie e della loro evoluzione, delle esigenze organizzative e delle nuove preparazioni vaccinali messe a disposizione dall’industria.
Quello attualmente in vigore è quello del 2017-2019, ma a breve uscirà la versione aggiornata che la Professoressa chiede di imparare.
Si integra per completezza le poche informazioni date dalla Professoressa con la parte di lezione corrispondente dello scorso anno.

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2
Q

I fattori di cui tenere conto, nella formulazione del calendario, si dividono in:
- epidemiologici:

A

I fattori di cui tenere conto, nella formulazione del calendario, si dividono in:
- epidemiologici:

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3
Q

Piano nazionale di prevenzione vaccinale 2017-2019
Da un punto di vista di evoluzione della normativa sul piano nazionale si è partiti con le prime vaccinazioni rese obbligatorie per la difterite (1938), la poliomielite (1966), il tetano (1968) e l’epatite B (1991).
Con l’inizio degli anni 2000 sono stati resi obbligatori i piani nazionali vaccinali e l’ultimo, risalente al 2017-2019, ha stabilito l’attuale calendario vaccinale (nel 2020 era stato previsto un aggiornamento, poi rimandato a causa dell’epidemia da SarsCov-2).

A

Piano nazionale di prevenzione vaccinale 2017-2019
Da un punto di vista di evoluzione della normativa sul piano nazionale si è partiti con le prime vaccinazioni rese obbligatorie per la difterite (1938), la poliomielite (1966), il tetano (1968) e l’epatite B (1991).
Con l’inizio degli anni 2000 sono stati resi obbligatori i piani nazionali vaccinali e l’ultimo, risalente al 2017-2019, ha stabilito l’attuale calendario vaccinale (nel 2020 era stato previsto un aggiornamento, poi rimandato a causa dell’epidemia da SarsCov-2).

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4
Q

Da un punto di vista giuridico vige la trasformazione del decreto-legge n. 73 del 7 giugno 2017 nella legge n. 119 del 31 luglio 2017, che introduce l’obbligo vaccinale per i minori di 16 anni per 10 vaccinazioni e la forte raccomandazione per altre 4: questo servizio deve essere offerto gratuitamente da ogni regione poiché rientra in quelli che sono i livelli essenziali di assistenza.
Questa modifica legislativa è stata resa necessaria poiché prima del 2017 esistevano 22 calendari vaccinali diversi e quindi in diverse regioni esistevano alcune tipologie di vaccini a pagamento.
In aggiunta a quanto detto, sempre nel nostro calendario vaccinale, il nostro piano nazionale vaccinale prevede l’offerta attiva e gratuita della vaccinazione contro Papillomavirus agli undicenni sia di sesso
Igiene – Lezione del 23 mar. 2023 – Pag. 14 di 17

Igiene – Lezione del 23 mar. 2023 – Pag. 15 di 17
femminile che maschile (con l’obbiettivo di abbassare drasticamente la circolazione di quei sierotipi che attualmente sono coinvolti nell’insorgenza dal cancro alla cervice uterina) e dell’anti-meningococcica tetravalente ACWY nell’adolescente.

A

Da un punto di vista giuridico vige la trasformazione del decreto-legge n. 73 del 7 giugno 2017 nella legge n. 119 del 31 luglio 2017, che introduce l’obbligo vaccinale per i minori di 16 anni per 10 vaccinazioni e la forte raccomandazione per altre 4: questo servizio deve essere offerto gratuitamente da ogni regione poiché rientra in quelli che sono i livelli essenziali di assistenza.
Questa modifica legislativa è stata resa necessaria poiché prima del 2017 esistevano 22 calendari vaccinali diversi e quindi in diverse regioni esistevano alcune tipologie di vaccini a pagamento.
In aggiunta a quanto detto, sempre nel nostro calendario vaccinale, il nostro piano nazionale vaccinale prevede l’offerta attiva e gratuita della vaccinazione contro Papillomavirus agli undicenni sia di sesso
Igiene – Lezione del 23 mar. 2023 – Pag. 14 di 17

Igiene – Lezione del 23 mar. 2023 – Pag. 15 di 17
femminile che maschile (con l’obbiettivo di abbassare drasticamente la circolazione di quei sierotipi che attualmente sono coinvolti nell’insorgenza dal cancro alla cervice uterina) e dell’anti-meningococcica tetravalente ACWY nell’adolescente.

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