9. Corteccia cerebrale Flashcards
Corteccia cerebrale (generalità)
divisa dalla sciussura intermisferica in due emisferi simmetrici, suddivisa da profonde scissure in lobi. SCISSURE: lat di Silvio (front-par da temp-occ), centrale di Rolando (front-par), parieto-occipitale.
ALLOCORTEX -> ARCHIPALLIUM (ippocampo) e PALEOPALLIUM (corteccia primitiva lobo olfattorio), in 3 strati con neuroni grandi piramidale
MESOCORTEX -> intermedia, aumento tipi cellulari
ISOCORTEX -> OMOTIPICA (6 strati) ed ETEROTIPICA (non ci sono tutti gli strati)
i 6 strati sono:
1 molecolare (cc gliali e neuroni fusiformi), connessione corteccia e piani sottostanti
2 granulare esterno (multipolari), ricezioni da altre aree corticali e nn talamici
3 piramidale esterno (piramidali), messaggi intercorticali
4 granulare interno (multipolari + fibre orizzontali), messaggi dai nn talamici specifici
5 piramidale interno (cc piramidali grandi), invia messaggi sottocorticali (TE e MS compresi)
6 multiforme (cc fusiformi e assoni discendenti nella sost bianca), connessioni cortico- talamiche e callosali
le CC PIRAMIDALI grandi e medie (V strato) sono eccitatorie glutammatergiche, proiettano a lunga distanza, sono connesse a collaterali inibitori
Lobo frontale
porzione convessa: circonvoluzione precentrale e giro frontale superiore (F1), medio (F2), inferiore (F3 che comprende l’opercolo frontale cioè area di Broca (44))
porzione mediale: lobulo paracentrale, porzione paramediana del giro sup, giro del cingolo ant, corpo calloso, giro subcalloso
AREA MOTORIA PRIMARIA: M1 (area 4): giro precentrale
REGIONE PREMOTORIA (area 6): aff parietali e occipitali, putamen, GP, talamo (VA/VL). Eff aree 4, 8, 1, 5, 39, centri motori inf, putamen, GP
AREA OCULOMOTORIA (area 8): movimenti coniugati degli occhi
REGIONE PREFRONTALE: dorsolat (memoria lavoro esecutive), mediale-cingolata (ideazione creativa e comportamento), orbito-frontale (comportamentali e cognitive)
vascolarizzazione: aa. cerebrale ant, orbitofrontale, del solco prerolandico
SINDROME FRONTALE
PREMOTORIA
DISTURBI TONO MM E MOTILITà:
- lesione area 4 con ipertonia plastica, riflessi arcaici (grasping, suzione, palmo-mentoniero, palmare-plantare, naso-palpebrale, pozl, interazione motoria, perseverazione motoria), emiplegia cortico-premotoria con aprassia melocinetica (impossibile integrazione motoria controlaterale per mov fine), spasticità con iperreflessia (hoffmann), aprassia in marcia, verbale, grafica
- lesione area 6 motoria supplementare: sd controlat con emiparesi, emidisattenzione motoria, aprassia motoria (DD les area 4 perchè regredisce in poche settimane)
DISTURBI STATICA E MARCIA: incapacità di tenere il tronco eretto, retropulsione (anche da seduto, e cade indietro camminando). Definito atassia frontale di Bruns, causato da mancato controllo cortico-ponto-cerebellare dall’area 6
DISTURBI MOTILITà OCULARE CONIUGATA: lesione area oculo-cefalogira (8), con deviazione capo e occhi verso il lato leso
DISTURBI DEL LINGUAGGIO E APRASSIE: lesione area di Broca (44), con afasia motoria ovvero assenza o deficit della produzione del linguaggio
DORSO-LATERALE
o sd da disturbo delle funzioni esecutive con perdita di iniziativa, attenzione e motivazione, senza deficit motori, con problemi anche di comunicazione verbale e non, incapace di formulare piani per future azioniORBITO-FRONTALE
o sd disinibita con deficit attenzione e iperattività, disinibizione emotivo-comportamentale, facilmente distraibile, si focalizza su un obiettivo ma lo cambia spesso, tende a utilizzare oggetti senza apparenti motivi o strategie (affacendamento inoperoso), umore labile, euforia dominante alternata a depressione, mancanza di tatto fino ad aggressività, alterazioni condotta alimentare, sessuale, fino a una sociopatia ed emarginazione
MEDIALE-CINGOLATA
o sd apatica con disturbi della motivazione e iniziativa più gravi della dorso-lat, in caso di lesione bilaterale può sfociare in blocco psicomotorio, indaga con neuroimaging
ROLANDICA ANTERIORE
o sd frontale motoria: provoca sintomi motori controlat irritativi o deficitari.
IRRITATIVI: abbiamo crisi jacksoniane motorie (manifestazioni epilettiche particolari circoscritte con scosse tonico-cloniche soprattutto a mano ed emivolto poi progredisce alle altre aree dell’omunculus (progressione jacksoniana) senza perdita di coscienza
DEFICIT: di forza con monoparesi/plegia ad AS, AI o emivolto, compromissione movimenti fini, inizia con flaccidità, diventa spasticità, all’emivolto non è isolata da associata all’AS, si associano anche turbe del linguaggio. Talvolta può assumere distribuzione segmentale con emiparesi simile a una paralisi periferica (DD perchè è difficile che a lv corticale sia così estesa da prendere entrambi gli arti, spesso è solo sup o inf)
NB: è difficile la DD tra paraplegia AAII causata da una lesione interemisferica bilaterale (MENINGIOMA DELLA GRANDE FALCE CEREBRALE) da quella data da una lesione midollare -> di solito il problema è midollare, se non si trova allora indagare la presenza di un meningioma (DOM ESAME!)
Lobo parietale
Contrae connessioni funzionali con lobi vicini quindi spesso sono sd combinate con temporale e occipitale, rara parietale pure (sd rolandica post)
AREA SI (3,2,1): circonvoluzione postcentrale con aff VMP/L (lemnischi)
AREE PAR POST (5,7): sensitivo-psichiche associative connesse con NVP talamo
AREE PAR INF (40 giro sopramarginale, 39 giro angolare) connesse con pulvinar (processi gnosici ossia riconoscimento percezioni in base a esperienze passate.
La mappa sensitiva è formata da 4 rappresentazioni:
- stimolo SI: intorpidimento, parestesie
- stimolo SII: come sopra bilaterale + impulso a muoversi
- ablazione SI: perdita sens controlat non permanente
- ablazione SII: no deficit sensitivi apprezzabili
SINDROME PARIETALE
ROLANDICA POSTERIORE
Aree sensitive primarie 3,2,1 con CRISI JACKSONIANE SENSITIVE (distribuzione come le motorie) con formicolio fastidioso, a cui si aggiunge emi-ipoestesia controlat spesso distale, deficit sensitivo superficiale poco compromesse (termodol, tattile), sensibilità profonde più colpite (cinestesico-posturale e discriminative). Prevalentemente emi-ipoestesia epicritica controlaterale (perdo temporaneamente le sensibilità semplici)
SD DA LESIONE DEL LOBULO PARIETALE SUPERIORE
Aree parietali post 5 e 7 con sintomi simil rolandica, con compromissione delle SENS DISCRIMINATIVE, fenomeno dell’estinzione (di due sintomi tattili se ne percepisce solo uno, toccando le mani percepisce solo dal lato malato, dallo stesso lato (mano e piede) avverte solo il prossimale), a topografia però meno precisa (interessa tutto l’emicorpo controlat o a volte solo AAII). Sensibilità elementari integre, sensibilità complesse compromesse (agnosia tattile o visiva, stereoagnosia (tridimensione))
SD DA LESIONE DEL LOBULO PARIETALE INFERIORE
Aree parietali inferiori 39 e 40 (funzioni gnosiche e prassiche), causano disturbi dello SCHEMA corporeo (difetto attenzione per emispazio ed emisoma controlaterali), NEGLIGENZA che può essere anosognosia (nega l’infermità), anosodiaforia (indifferenza vs patologia), emisomatoagnosia (dimenticanza emicorpo affetto) o totale estraneità dell’emicorpo. Lesioni dell’emisfero dominante danno DISTURBI SOMATOGNOSICI con sd di gerstmann (agnosia digitale, agrafia, acalculia e alessia) e anche DISTURBI PRASSICI con aprassia ideatoria (non so come fare un movimento), ideomotoria (so cosa fare ma non come farlo). Per lesioni delle radiazioni ottiche si possono avere disturbi campimetrici controlat (quadrantopsie), possibili disturbi gustativi se colpita l’area 43 vicina, disturbi vestibolari
SINDROME OPERCOLARE
OPERCOLO
Opercolo frontale -> estremità caudale della circonvoluzione frontale inferiore (area 44 F3)
Opercolo parietale -> piede circonvoluzioni pre e post rolandiche
Opercolo temporale -> parte rostrale circonvoluzione temporale superiore
SINDROME OPERCOLARE
Le funzioni sono poco chiare ma i sintomi sono ben descritti seppur rari. Si ha PARALISI LABIO-GLOSSO-FARINGO-LARINGO-BRACHIALE con deficit centrale dei nn cranici V (def masticazione, aumento riflesso masseterino), VII (paresi centrale inf), IX-XI (paresi faringo-laringo-palatina), XII (paresi linguale), disartria, disfonia, disfagia, pianto e riso spastico (in lesioni bilaterali), dissociazione automatico-volontaria del deficit motorio. Cause: occlusione embolica o trombotica dei rr terminali dell’a. cerebrale media.
DD con sindrome pseudobulbare che consiste in eventuale deficit piramidale (omolat alle alterazioni dei nn cranici), assenza di turbe delle funzioni mentali e sfinteri, raro riso e pianto spastico, ageusia. In entrambe sono assenti segni di denervazione dei mm cranio-facciali (presenti nelle lesioni bulbari).
SINDROME TEMPORALE
Nel LOBO TEMPORALE si trova neocortex e zone più antiche di allocortex indicate come rinencefalo, oggi come sistema limbico
LESIONE DI UN SETTORE TEMPORALE PROPRIAMENTE DETTO:
- DISTURBI UDITIVI: lesioni a lv T1 (circonvoluzione temporale superiore, area 41 e 42 che ricevono dal corpo genicolato mediale info dalle coclee), una lesione irritativa causa paracusie (percezione abnorme) o allucinazioni uditive, una lesione deficitaria con ipoacusia bilaterale (se unilaterale + marcata controlat)
- DISTURBI VESTIBOLARI ED EQUILIBRIO: tumori temporali con vertigini persistenti o parossistiche associate ad allucinazioni uditive o illusionali (es cadere nel vuoto) durante crisi epilettiche temporali. atassia temporale simile alla frontale con retropulsione ± lateropulsione; più tardivi deviazione marcia, caduta controlat al lato colpito, adiadococinesia, tremori intenzionali
- DISTURBI VISIVI: interessa le radiazioni ottiche con quadrantopsia omonima superiore controlat, lesioni irritative causano allucinazioni (anche di ricordi) (DD allucinazioni occipitali perché le temporali occupano l’intero campo visivo)
- AFASIA DI WERNICKE: e aprassia ideatoria per lesioni sn
LESIONE DI UN SETTORE LIMBICO PALEOCORTICALE (complesso olfattivo e amigdaoloideo)
- DISTURBI OLFATTIVI E GUSTATIVI: di tipo irritativo con allucinazioni olfattive e gustative sgradevoli, fugati, talvolta associati a stati emotivi (ansia, paura, terrore), x lesione temporale profonda
- DISTURBI VEGETATIVI E ORO-GENITALI: tipo irritativo con sintomi delle crisi epilettiche temporali (aura epigastrica, crisi vegetative, crisi orofaringee), nei danni bilaterali si ha aumento delle condotte orali e sessuali, docilità, aumento reazioni agli stimoli visivi (incessante manipolazione oggetti)
LESIONE DI UN SETTORE LIMBICO ARCHICORTICALE (complesso settale), prevalgono sintomi psichici:
- DISTURBI SFERA EMOTIVA: parossistici (x focolai epilettogeni temporali mediali con collera, aggressività, depressione o euforia, associati a crisi epigastriche o neurovegetative), permanenti (lesioni circoscritte unilat con alterazioni del carattere e labilità emotiva)
- CRISI PSICOMOTORIE: alterazioni stato coscienza con perdita di contatto o rapporto con l’ambiente, automatismi mimici, gestuali e verbali
- DISTURBI MEMORIA E PERCEZIONE TEMPO: lesioni profonde (del peduncolo temporale) causano disturbi della memoria, lesioni bilaterali causano alterata percezione del tempo (sembra scorrere velocissimo o arrestarsi, non riesce a collocare gli avvenimenti della propria esistenza nel tempo)
- DISTURBI FUNZIONI INTELLETTIVE E COGNITIVE: lesioni dell’emisfero sn con deficit prove intellettive verbali, di apprendimento verbale, riduzione capacità operative. lesioni dell’emisfero dx con alterata integrazione intellettiva visuo-spaziale e dei processi di integrazione visiva, uditiva e tattile
Lobo occipitale
AREA VISIVA PRIMARIA O STRIATA (17): corrisponde alle labbra della scissura calcarina, polo e porzione lat del lobo, formata da koniocortex (proiezioni aff genicolo-striate a somatotopia precisa che decorrono sulla superficie lat del ventricolo lat (radiazioni ottiche), distinto in porzione superiore o parietale (labbro superiore) e latero-inf o temporale (labbro inferiore)
AREA VISIVA SECONDARIA O PARASTRIATA (18): attorno all’area striata a funziona associativa
AREA PERISTRIATA (19): ancora più esterna, prosegue nel lobo temporale (come circonvoluzione occipito-tempo) sia nel giro paraippocampale.
Le info provenienti dal corpo genicolato lat si distribuiscono alla corteccia in due sistemi:
- SISTEMA VENTRALE o via occipito-temporale: domanda “cosa vedo” dipende da integrità area 17
- SISTEMA DORSALE o via occipito-parietale: domanda “dove lo vedo” (relazioni spaziali), integrità 18-19
vascolarizzazione: aa. cerebrale post
SINDROME OCCIPITALE
- DISTURBI DELLA FUNZIONE VISIVA PRIMARIA: irritazione area 17 con metamorfopsia (percezione distorta immagini), micro/macropsia (più piccoli o grandi), poliopsia (del numero), tele/pelopsie (posizione nello spazio), allucinazioni elementari (scotomi scintillanti, macchie rotonde colorate nel contesto di epilessia occ). Focolai in aree 17+18 causano allucinazioni più complesse, vivaci e colorate, anche nell’emicampo cieco. Distruzione dell’area 17 causa cecità di un emicampo o un quadrante, il pz nega il problema e da la colpa all’illuminazione per es), distruzioni bilaterali causa cecità completa detta corticale con riflesso fotomotore conservato, motilità oculare coniugata conservata, possibili allucinazioni.
- DISTURBI DELLA MOTILITà OCULARE RIFLESSA: lesione aree 18-19, con paralisi dello sguardo involontario, perdita riflesso di fissazione ammiccamento convergenza e accomodazione, nistagmo ottico-cinetico
- DISTURBI GNOSICI: agnosia visiva per oggetti e immagini, prosopoagnosia per colori, alessia senza agrafia
- DISTURBI DELLA PERCEZIONE DEL TEMPO: fenomeno della perseverazione visiva o palinopsia (persistente percezione di un oggetto anche dopo che è uscito dal campo visivo)
- DISTURBI PSICHICI: deficit memoria a breve, confusione, turbe affettive e del carattere
Corpo calloso
formazione commessurale costituita da fibre trasversali che connettono le parti omologhe
della neocorteccia dei due emisferi, ad eccezione di T2 e dei poli temporali, collegati tramite la commissura
bianca anteriore.
Anteroposteriormente si suddivide in:
- GINOCCHIO: fibre frontali
- CORPO: fibre frontali, temporo-parietali, occipitali
- SPLENIO: fibre occipitali
Le connessioni callose sono maggiori nelle aree associative rispetto alle motorie e sensitive, delle motorie sono maggiori quelle per i movimenti bilaterali
SINDROME CORPO CALLOSO
SINDROME CALLOSA CLASSICA (lesione callosa e adiacenti):
- DISTURBI PSICHICI: irritabilità, alterazioni umore, apatia verso la propria malattia, disturbi della memoria),
- DISTURBI PRASSICI: aprassia ideomotoria unilaterale sx (nei destimani), aprassia bucco-linguo-facciale, che spiega l’amimia e la disartria
- DISTURBI GNOSICI (agnosia per i colori, alessia…)
-DISTURBI MOTORI E DELL’EQUILIBRIO (paresi bilaterale e atassia callosa)
-DISTURBI DELLE FUNZIONI SFINTERICHE
SINDROME DA DISCONNESSIONE CALLOSA (sezione chirurgica) con:
- sintomi da disconnessione dell’emisfero minore dal dominante: non passano info dal dominante all’altro con anomia stereognosica (incapacità di attribuire un nome a oggetti palpati a occhi chiusi con mano non dominante), alessia emicampo minore (mancato riconoscimento di lettere nell’emicampo minore), aprassia ideomotoria (impossibile eseguire un gesto che è eseguibile solo per imitazione)
- sintomi da indipendenza dei due emisferi: ignoranza ed estraneità verso un emisfero quindi di un emicorpo: segno della mano estranea (non riconosciuta come propria se toccata mentre in pz ha gli occhi chiusi), stupore del pz per disturbi unilaterali (si stupisce della disgrafia della mano debole), impossibilità di imitare a occhi chiusi un gesto imposto dall’esaminatore, difficoltà a esprimere verbalmente i propri sentimenti (emisfero dx che controlla emozioni, sn linguaggio quindi non si integrano)