2. Anamnesi ed EO neurologico Flashcards
ANAMNESI NEUROLOGICA
Raccolta tramite ascolto e domande rivolte a pz e parente (x eventuali omissioni)
ANAMNESI FISIOLOGICA
INFO: età, preferenza manuale (importante per disturbi emisferici es afasia a dx nel mancino e viceversa), scolarità, occupazione, storia sociale e storia di malattia
OSSERVA: modo di vestire, igiene, affetti, linguaggio, pensiero, percezioni
VIGILANZA: normale, assopito, comatoso (tramite GCS)
FUNZIONI COGNITIVE: orientamento spazio temporale
FARMACI: quali assume per possibile sovradosaggio o interferenza, anche alcol, fumo, droghe
ANAMNESI PATOLOGICA PROSSIMA
della patologia in corso, sintomi, insorgenza, localizzazione, durata (importante per capire quale parte di SN è interessata)
INSORGENZA: improvvisa (ictus, epilessia), acuta, graduale (emicrania), subacuta, lenta (m. neurodegeneratica)
PRODROMI: es nell’emicrania con scotomia scintillante dell’aura, stanchezza, ecc
ANDAMENTO: rapidamente/lentamente ingravescente, ingravescente a gradini (ripetuti infarti cerebrali), stabile, migliorativo, ricorrente (SM)
LOCALIZZAZIONE: omogenea (molti ictus), progressione omuncolare (epilessia jacksoniana) o ascendente (guillian-barrè), distretti lontani
INTENSITà: modesta (TIA), severa (emicrania), catastrofica (cefalea a grappolo, ESA, nevralgia trigemino)
DURATA: 2m-1h (epilessia, TIA), 1h-1g (TIA, emicrania), giorni (ictus minore, guillain barrè), mesi (trauma cranico), cronica (demenze, SLA, miastenia, miopatie)
RISOLUZIONE: improvvisa (nevralgia trigemino), graduale (epilessia)
POSTUMI: post critico (epilessia), pronta ripresa (sincope), reliquati (ictus), restitutio (emicrania)
RIPETIZIONE DELL’EVENTO: se si ripete, come lo fa
ANAMNESI PATOLOGICA REMOTA
precedenti malattie, interventi, ricoveri, terapie che possono chiarire la patologia attuale
ANAMNESI FAMILIARE
patologie nei parenti più prossimi
EO NEUROLOGICO
FUNZIONI SUPERIORI
come si chiama, orientamento spazio temporale, altre domande autobiografiche (valutano linguaggio, memoria, orientamento), MMSE (test che valuta possibile deterioramento cognitivo)
NERVI CRANICI
- VISTA: campo visivo (muovere le mani per delimitarne la grandezza), motilità oculare (spostando dito davanti), rima palpebrale, pupilla con riflessi (luce causa miosi), acuità visiva
- TRIGEMINO: toccare temporale e masseteri mentre si fa masticare il pz e toccare i 3 punti corrispondenti alle 3 branche
- FACIALE: sorriso, corrugazione fronte, mimica (ipomimia nel parkinson, incongruità nel pz psichiatrico), sensibilità,
- STATOACUSTICO: prove con diapason al centro x bilateralità, sulla mastoide per la trasmissione ossea
- OLFATTIVO
- VESTIBOLO: prova di Romberg (in piedi a occhi chiusi si osservano eventuali oscillazioni), prova degli indici (con braccia tese e indici tesi si può avere una deviazione di un braccio)
- GLOSSOFARINGEO, VAGO, ACCESSORIO: pronunciare parole (x disartria), deglutire, aprire bocca e pronunciare A (alza il palato in modo simmetrico)
FORZA
- GLOBALE: se sta in piedi e cammina o ha astenia
- SEGMENTARIA: si valuta con prove antigravitarie:
Mingazzini: a occhi chiusi, braccia stese a palmi in su o gambe flesse, negativo se lo tiene per almeno 30sec
Barrè: gambe flesse ad angolo retto, positivo se c’è slivellamento di un arto
Mano cava: palmi mani in avanti e dita divaricate, positivo se la mano assume forma cava
Segno della pronazione: arti superiori tesi avanti con palmi in alto e occhi chiusi, si ha pronazione se c’è deficit di forza.
NB: paresi deficit parziale di forza, plegia assenza di forza
MRC: valuta la forza muscolare da 0 (contrazione muscolare assente) a 5 (forza piena)
TONO MUSCOLARE
- ISPEZIONE: osservazione
- PALPAZIONE: valutazione consistenza
- MOBILIZZAZIONE PASSIVA: di flesso-estensione, intra o extra rotazione valutando resistenza al movimento e ampiezza massima
- BALLOTTAMENTO: ampiezza oscillazioni passive
RIFLESSI PROFONDI
BICIPITE: si mette un dito sul tendine distale del bicipite per tenerlo teso e si percuote con il martelletto sul dito dell’esaminatore per trasmettere la percussione
TRICIPITE: si percuote il tendine posteriormente all’articolazione del gomito
RADIO-FLESSORE: si percuote l’avambraccio nel suo terzo distale
CUBITO-PRONATORE: ponendo due dita sul polso (faccia palmare) e dando un lieve colpetto si ha contrazione e pronazione della mano
PATELLARE-ROTULEO: a pz seduto con gambe a ciondoloni si percuote il tendine rotuleo e si ha estensione della gamba
ACHILLEO: percussione del tendine d’Achille, si assiste alla flessione del piede
MANDIBOLARE: mettere indice o pollice sul mento (pz a bocca leggermente aperta) e colpirlo.
RIFLESSI SUPERFICIALI
CUTANEO-PLANTARE: strisciando un pggetto appuntito ma non lesiovo sulla pianta del piede si assiste alla flessione delle dita. Quano è patologico si ha l’estensione delle dita (r. di Babinski)
R DI CHADDOK: analogo al Babinski ma elicitato strisciando lateralmente al piede
R DI OPPENHEIM: analogo al Babinski ma elicitato strisciando la cresta tibiale con due dita dal ginocchio alla caviglia
ADDOMINALI: si strofinano i 4 quadranti addominali dalla periferia verso l’ombelico e si ottiene una lieve contrazione dei muscoli addominali con spostamento dell’ombelico omolateralmente al lato della stimolazione.
CORNEALE: si evoca stimolando la cornea con un batuffolo di cotone
FARINGEO: evita che i liquidi vadano in faringe e si innesca automaticamente quando deglutiamo. I soggetti che hanno lesione ai nervi coinvolti hanno reflusso
RIFLESSI PATOLOGICI
HOFFMANN: colpendo leggermente verso il basso l’unghia del dito medio si evoca una flessione involontaria della falange distale del pollice e dell’indice
BABINSKI: quando il r. cutaneo-plantare diventa patologico, estensione dita piede
R DI CHADDOK: analogo al Babinski ma elicitato strisciando lateralmente al piede
R DI OPPENHEIM: analogo al Babinski ma elicitato strisciando la cresta tibiale tra ginocchio e caviglia
SEGNO DI GONDA: rapida e forzata flessione delle ultime due dita
SEGNO DI GORDON: compressione violenta dei mm del polpaccio
RIFLESSI ARCAICI
sono fisiologici nel neonato ma patologici nell’adulto
PALMO-MENTONIERO: grattando l’eminenza tenar con il martelletto si ha la contrazione di mm mandibolari o labbra
GLABELLARE: si picchietta la fronte con l’indice per indurre l’ammiccamento. Normalmente ognuno dei 5 tocchi induce un singolo ammiccamento, poi il riflesso si estingue. L’ammiccamento persiste nei pz con disfunzione cerebrale diffusa.
R. DI SUZIONE: tamburellando con un abbassalingua tra le labbra si evoca la protrusione delle labbra
GRASPING: la stimolazione leggera del palmo della mano fa sì che le dita si flettano ed afferrino il dito dell’esaminatore
FN DELLA CALAMITA: palmo e piede seguono l’oggetto che li tocca
R. PALMARE-PLANTARE: accentuazione concavità palmo o pianta se stimolato tattilmente con strisciamento
FN DI POTZL: contrazione quadricipite femorale per flessione passiva della coscia sul bacino
ITERAZIONE MOTORIA: il movimento passivo imposto a un arto continua finchè la mano dell’operatore lo tocca
PERSEVERAZIONE MOTORIA: difficoltà a interrompere una sequenza iniziata dietro ordine
SENSIBILITà
TATTILE: a occhi chiusi si toccano gli arti alternandoli chiedendo se la sensazione è uguale
DOLORIFICA: con un ago sterile
PROPRIOCEZIONE: braccio avanti pollice su, far afferrare il pollice con l’altro braccio
VIBRAZIONI: con diapason appoggiato sull’arto
COORDINAZIONE
GLOBALE: prova di Romberg -> pz in piedi con braccia tese, se oscilla a occhi aperti c’è atassia di informazione, se oscilla a occhi aperti e chiusi c’è atassia cerebellare
SEGMENTARIA: test indice naso, calcagno-ginocchio-tibia, past pointing (posto su sedia rotante, ruotato 10 volte da un lato poi l’altro, toccare la punta dell’indice dell’esaminatore)
MOVIMENTI INVOLONTARI
TIC, tremori, movimenti coreici, movimenti atetosici, ballismo, fascicolazioni, miochimie, mioclonie, distonie, camptocormia
ANDATURA
ATASSICA CEREBELLARE: a zig zag, tende a cadere da un lato, uguale a occhi chiusi
ATASSICA SENSITIVO: cammina a gambe divaricate, flette esageratamente il ginocchio e al passo poggia pesantemente il tallone, la chiusura degli occhi peggiora la deambulazione
FALCIANTE: cammina con un arto rigido e uno che compie movimento rotatorio (emiparesi da ictus ischemico cronico)
PARKINSONIANA: striscia i piedi al suolo col tronco piegato avanti
A FORBICI: arti rigidi flessi addotti (paraparesi spastiche da lesioni midollari)
A PICCOLI PASSI: con piedi divaricati e lentamente (paralisi pseudobulbare)
ANSERINA: cammina tramite inclinazione del bacino con andatura dondolante e piedi in fuori (distrofie)
ANTALGICA: passo accorciato dal lato interessato
STREPPANTE O EQUINA: il piede interessato pende con le dita verso il basso (lesione di nervo periferico)
COREICA: movimenti involontari aritmici afinalistici rapidi come una danza grottesca
SEGNI MENINGEI
RIGOR NUCALIS
BRUDZINSKI DEL CAPO (TIPO I): paziente supino, con dita incrociate dietro la nuca e gambe allineate, con la mano si flette la nuca del paziente e con l’altra si impedisce il sollevarsi del tronco. È positivo se il paziente flette le ginocchia (segno di irritazione meningea)
BRUDZINSKI CONTROLATERALE (TIPO II): paziente supino, si flette passivamente una gamba sul petto. È positivo se si flette di riflesso anche l’altra gamba
KERNIG: paziente seduto, cerca di flettere le cosce sul bacino, il medico si oppone al movimento bloccando le ginocchia con la mano, questo evoca dolore lungo il rachide.
LASEGUE: paziente supino, si flettono passivamente le cosce sul bacino a gamba estesa, questo provoca la distensione delle radici dei nervi cranici provocando dolore in caso di loro irritazione (in particolare per stiramento del nervo sciatico).