24. Neuroimaging Flashcards
Neuroradiologia, TC e RM
neuroradiologia
- RX: solo per fratture ossee
- ECO TRANSFONTANELLARE: nel bambino se la fontanella non si è fusa, stato encefalo, macrocefalia, idrocefalo congenito
- NEUROANGIOGRAFIA: nella radiologia interventistica (aneurismi e malformazioni av)
TC e RM
Tecniche precise, sicure, versatili. La TC si può fare con o senza mdc, la RM in diverse sequenze.
QUALE SCEGLIERE: in base al quesito clinico, all’RM si vede quasi tutto, alla TC si vede meglio il parenchima. Per l’orecchio interno RM vede i liquidi, la sella turcica si vede alla RM.
MDC: si usa per vedere un danno di BEE o un tumore, il parenchima non cambia col contrasto. Le lesioni talvolta possono essere mascherate col contrasto in caso di emorragia subaracnoidea (vedi tutto bianco e non sai se è una lesione o se è sangue). Lesioni tipiche riscontrate con mdc: ring bianco intorno al glioblastoma multiforme, le piccole strie di una placca attiva di SM, altri ring per es. da mts di adenoK polmonare o il cercine di un ascesso, lesioni ischemiche.
COSA DEVO VEDERE: simmetria encefalo (guardando i ventricoli), se la lesione è intrassiale (nel nevrasse, es glioblastoma) o extrassiale (fuori SNC come un meningioma in dura madre), sopra o sotto tentoriale (tentorio cervelletto)
Quando usare la neuroimaging?
TRAUMI: la TC è fondamentale in acuto, vediamo lesioni t. molli, fratture ossee, ematomi (distingue emorragia epidurale, subdurale, subaracnoidea e intraparenchimale), edema cerebrale (2-3°gg, spianamento solchi cerebrali, cervello pieno senza spazi liquorali), ernie transtentoriali (dislocazioni per ipt endocranica), emorragie troncali, complicanze. La RM non si usa in acuto ma in follow up, evidenzia alterazioni necrotiche del parenchima da danno assonale diffuso (necrosi fibre corticospinali).
ICTUS ISCHEMICO: si usano TC o RM in fase acuta perché è importante ricanalizzare entro 4-6h (dopo danno irreversibile), bisogna escludere la presenza di emorragia (con TC, se non è visibile ricerca segni precoci quali perdita distinzione sostanza grigia e bianca, dei nuclei della base, iperdensità dell’arteria che contiene il trombo), valutazione danno irreversibile del parenchima (alla RM in diffusione, basata sulla diffusione di molecole d’acqua tra i neuroni -> se i neuroni si gonfiano per edema citotossico (cc del core), diventano più grandi e i movimenti delle molecole d’acqua diminuiscono; questo si può vedere entro 6h, alla TC invece 72h. bisogna poi valutare la possibilità di recupero studiando la perfusione tramite RM + bollo di gadolinio; le sequenze in perfusione (parte sofferente) vanno confrontate con quelle in diffusione (parte necrotica) per valutare la possibilità di intervento
NEOPLASIE: gold standard è la RM, utile a distinguere neoplasie intrassiali ed extrassiali, individuare sede, dimensione e compressione di strutture (effetto massa che può causare shift dei ventricoli, erniazione, idrocefalo ostruttivo), informazioni sulla cellularità tramite mdc (astrocitoma assume molto mdc, gloma basso grado non lo assume quasi); in più si possono eseguire spettroscopia (rappresentazione di sostanze chimiche come cholina e n-acetil-aspartato in tumori di alto grado), studi di perfusione (del parenchima rispetto al tumore in cui è aumentata)
STUDIO FUNZIONALE ENCEFALO: con RM, tecnica BOLD che valuta quale aree lavorano per compiere una determinata azione e per capire qual è l’emisfero dominante
NEUROIMAGING AVANZATO
ANGIO-TC: uso Quotidiano in itus ischemico, studio TSA, iniettando mdc a bolo, si aspetta che opacizzi e si scansiona
ANGIO-RM: non si usa il contrasto perché utilizza proprietà intrinseche del corpo, si vedono porzioni di carotide interna che passano nell’osso che alla angioTC si vedono male.
MPR, 3D: Tecniche di ricostruzione multiplanari, es in chirurgia maxillo facciale ricostruzione 3D di frattura mandibolare
RM-DWI: in diffusione, studia i moti Browniani -> normalmente le molecole di acqua Libere di muoversi; il movimento diminuisce in caso di ictus ischemico per edema citotossico. Si usa molto in patologia neoplastica e in base al grado vi sarà cellularità aumentata con diffusione ristretta.
RM-DTI: In diffusione anisotropica, per studiare l’anisotropia frazionaria (FA) Indice di perdita assonale e direzionalità delle fibre da 0 (nel liquor no direzionalità ma diffusione libera) a 1 (in sostanza bianca compatta, molta direzionalità). Utile per valutare zone peritumorali poiché alla T2 si vede iperintensità uguale nell’edema e l’infiltrazione, discriminabile in base alla FA.
BOLD-fMRI: Si usa pre chirurgia, BOLD: livelli di ossigenazione dipendenti. se vi è un’area del cervello in cui aumenta la richiesta di O2 perchè si attiva, aumenta anche la perfusione, e questo aumenta il rapporto tra ossiHb e deossiHb. L’ossiHb è diamagnetica e non turba il segnale, mentre la deossi è paramagnetica e lo riduce. Vi è una differenza di segnale tra le aree attivate e non attivate (del 3-5%, bassa, bisogna fare almeno 100 misurazioni per tradurla in immagini).
SPETTROSCOPIA RM: fornisce un’analisi quantitativa e semiquantitativa dei metaboliti normali e patologici in single Voxel e multiVoxel. I parametri più importanti sono:
* Colina: turnover di membrana e proliferazione cellulare.
* N-acetilaspartato: marker di integrità e densità neuronale, diminuito nelle malattie demielinizzanti.
* Creatina: marker di metabolismo energetico.
* Mio-Inositolo: marker gliale, elevato nei tumori di basso grado.
RADIOLOGIA INTERVENTISTICA
Si utilizzano come metodiche l’angiografia, la guida TC, la guida eco.
I principali trattamenti/procedure endovascolari del distretto cranio-caudale sono:
* Embolizzazioni di fistole AV durali.
* Trattamento di aneurismi cerebrali.
* Embolizzazioni di MAV cerebrali.
* Disostruzione di arterie intracraniche (stroke).
* Stenting carotideo e intracranico.
* Embolizzazione di tumori del capo-collo.
* Sampling venoso intracranico.
Vi sono delle terapie che vengono applicate nel distretto vertebro-midollare:
* Embolizzazione di fistole AV durali spinali e MAV perimidollari: molto rare.
* Vertebroplastiche e cifoplastiche: in seguito ad osteoporosi e crolli vertebrali.
* Trattamento percutaneo di ernie discali.
* Biopsie vertebrali.
Il neuroradiologo interventista tratta quasi tutti gli aneurismi intracranici (solitamente ant -> carotide int, cerebrali media e inf, raramente post -> aa vertebrale e basilare), Il neurochirurgo solo se è associato ematoma intraparenchimale o aneurisma ACM (x visuale, Rischio ostruzione collaterali). Il trattamento consiste in microcateterizzazione da femorale (1,2mm di catetere) all’aneurisma dove si inseriscono spirali di platino che consentono trombizzazione. l’obiettivo del trattamento è modificare il flusso nella aneurisma, compattare le spirali ed estromettere la neurisma dal circolo arterioso. Ehi gli aneurismi col colletto ampio possono far scappare i filamenti di platino ma si può impedire tramite BAC (balloon-assisted coiling: inserire palloncino che esclude l’aneurisma dal circolo, posizione filamenti, rimozione palloncino), stent (Strutture metalliche confinano le fibre di platino nell’aneurisma), flow diverter (stand a maglie fitte che deviano il flusso in modo che nell’aneurisma si crei stasi e trombizzazione, i piccoli fori della maglia permettono di deviare il flusso senza occludere eventuali collaterali. Complicanze (rare): tromboembolia (4-28%), emorragie (0-10%), coil migration (migrazione filamenti platino in un’arteria normale, evitato con i meccanismi di cui sopra).