30. Funzioni cerebrali superiori Flashcards

1
Q

MEMORIA (tipi)

A

A BREVE TERMINE (WORKING MEMORY): per compiere operazioni in pochi secondi (es chiamare un numero, inserire un codice), necessita di ripetizioni per poter passare all’immagazzinamento e al ricordo. Consente anche di integrare ricordi dell’esperienza con nuove informazioni esterne. Serve nell’apprendimento della lettura, comprensione, acquisizione vocabolario.

A LUNGO TERMINE: in grado di richiamare una info dopo lungo tempo, capacità vasta:
- ESPLICITA: in cui vi è consapevolezza di apprendimento: EPISODICA (biografica x ricordi personali, prospettica x azioni future e apprendimento didattico), SEMANTICA(conoscenze, enciclopedica). Data da ippocampo e corteccia paraippocampale + amigdala (emozioni legate ai ricordi)
- IMPLICITA: PROCEDURALE, comprende azioni, gesti, comportamenti che dopo aver appreso compiamo in maniera automatica, determinata da condizionamento, innesco visuo-spaziale e memoria procedurale.
work : prefrontale sn (verbale) e dx (visiva)
episodica (limbico + prefrontale)
semantica: temporale inf-lat
implicita procedurale: nuclei base, area 6, cervelletto
la MEMORIA A BREVE è RIVERBERANTE -> il segnale parte da 1 o + neuroni, fa un breve tragitto in cui attiva altre cc per poi tornare al punto di partenza (circuito chiuso che ne spiega la transitorietà)
la MEMORIA A LUNGO è caratterizzata dalla SINTESI DI PROTEINE -> con potenziamento delle connessioni sinaptiche ippocampali
APPRENDIMENTO: trasferimento da breve a lungo di info immagazzinate con sforzo attentivo o per compiti pratici (studio)
MEMORIA: consolidare, conservare, immagazzinare e rievocare info ed esperienze che derivano dall’ambiente o dal pensiero (ricordi)

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2
Q

MEMORIA (deficit)

A

DEFICIT EPISODICA: alzheimer, sd di korsakoff (distruzione corpi mammillari e ippocampo per deficit B1), encefalite temporale, encefaliti AI limbiche, amnesia globale transitoria (dura alcune ore)
DEFICIT SEMANTICA: alzheimer, demenza fronto-temporale
DEFICIT PROCEDURALE: Parkinson e parkinsonismi, PSP (progressive sopranuclear palsy), corea di Huntington, MSAC (atrofia multisistemica cerebellare)
DEFICIT WORKING M.: invecchiamento, danno vascolare, demenza fronto-temporale, SM, demenza a corpi di Lewy, disordini psichiatrici (DOC, ADHD, schizo)

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3
Q

MEMORIA - AMNESIE

A

AMNESIA ANTEROGRADA: incapacità fissare nuovi ricordi per traumi o psicosi
AMNESIA RETROGRADA: incapacità rievocare ricordi da traumi o tossici
AMNESIA MISTA: retroanterograda
AMNESIA SELETTIVA (deficit selettivi per info verbali da lobectomia temporale sn, per riconoscimento visi da lobectomia temporale dx)
AMNESIA GLOBALE: ricordi recenti + antichi in demenze o transitoria
AMNESIA ELETTIVA: del ricordo di un avvenimento, transitorio, psicogena

ALLOAMNESIE: illusioni del ricordo
PARAMNESIE: allucinazione dei ricordo (disturbi mentali)
CONFABULAZIONI: falsi ricordi riempiono lacune mnesiche (demenze, sd di korsakoff, demenza talamica)

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4
Q

LINGUAGGIO (definizioni)

A

LINGUAGGIO: strumento attraverso cui avviene la comunicazione, attraverso la produzione e la comprensione di espressioni simboliche costituite da sequenze intelligibili di suoni articolati, segni grafici e gestuali

ELOQUIO: modalità di produzione dell’espressione verbale, che tiene conto delle caratteristiche dei suoni indipendentemente dal loro significato grazie alla fonazione e all’articolazione

AFASIA: l’alterazione dell’uso dei simboli verbali, in assenza di gravi turbe
intellettive, sensitive o motorie, che si traduce nell’incapacità di elaborare il linguaggio e quindi di produrre e comprendere i messaggi verbali. Si manifesta per lesioni di specifiche aree perisilviane dell’emisfero dominante o durante crisi epilettiche o emicraniche (in forma accessuale) a coscienza integra

DOMINANZA EMISFERICA: nei destrimani solitamente il sinistro, nei mancini il destro. Inizia come equipotenzialità dei due emisferi, al 3-4° anno si lateralizza verso un dominante e si conclude al 12-15° anno (infatti fino al 10°aa una emisferectomia per epilessia farmaco resistente non crea afasia)

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5
Q

LINGUAGGIO (aree generali, produzione, comprensione)

A

Nell’emisfero sn centralmente (in destrimani con dominanza sn), in regione presilviana si distinguono:
- AREA DI BROCA (44): anteriore, nell’opercolo rolandico -> produzione del linguaggio -> afasia non fluente
- AREA DI WERNICKE (22): posteriore nella prima circonvoluzione temporale -> comprensione linguaggio -> afasia fluente
- FASCICOLO ARCUATO: unisce le due aree, nella profondità del giro sopramarginale e dell’insula.
Altre aree coinvolte nei disturbi del linguaggio:
- CORTECCE UDITIVE (41)
- CORTECCIA SOMATOSENSITIVA E MOTORIA: terzo inf -> funzionamento mm fonazione
- GIRO ANGOLARE (39) e SOPRAMARGINALE (40): connesse al lobo limbico, sono rispettivamente giro parietale superiore (x comprensione) e giro temporale superiore (x produzione)

Nella produzione di parole e fluidità intervengono:
- AREE ANTERIORI (44,45): frontali per fluidità
- LOBO FRONTALE: strutture mediali per inizio e mantenimento del flusso verbale, controllo emozioni e attenzione -> lesione causa impossibilità a emettere parole
- LOBO TEMPORALE: aree anteriori (20, 21, 38) -> lesione causa incapacità di rievocare nomi propri (38) o propri + comuni (20, 21)

Nella comprensione sono coinvolte:
- AREA POSTERIORE: circonvoluzioni sopramarginale post e temporale sup -> se lesionate si ha incapacità di capire le parole udite, se lesionata la circ temporale sup si ha deficit della comprensione delle parole significative, se lesionata l’area 37 si ha deficit di comprensione semantica maggiore
- TESTA DEL NUCLEO CAUDATO e REGIONE ANT CAPSULA INTERNA EMISFERO SN: causano afasia atipica con linguaggio fluente ma stringato, buona comprensione, anomia
- NUCLEI TALAMICI ANT-LAT: disfonia e afasia sensoriale (fluente, alterata comprensione, normale ripetizione)

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6
Q

LINGUAGGIO - AFASIA DI BROCA

A

L’Area di Broca corrisponde all’area del Linguaggio Espressivo, all’area di Broadman 44 e 45, parte triangolare circonvoluzione frontale ascendente.
L’afasia di Broca è caratterizzata da: emissione discorso NON FLUENTE (poche parole, è una afasia espressiva non fluente), linguaggio AGRAMMATICO (verbi all’infinito, sostantivi al singolare, senza articoli, omissioni nel discorso), preservata la comprensione (parlata e scritta), consapevoli degli errori si arrabbiano (preservata la parte cognitiva parieto-occipitale), possibile DEFICIT MOTORIO (emiparesi dx ed emianopsia omonima con difficoltà nella scrittura)
Classica presentazione da ictus acuto in pronto soccorso è “afasia espressiva ed emiparesi destra”.
Sede lesione: corteccia associativa motoria del lobo frontale + parte posteriore del terzo giro frontale (area 44 e 45). Nei casi più gravi anche regioni premotorie e prefrontali (aree 6, 8, 9, 10 e 46)

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7
Q

LINGUAGGIO - AFASIA DI WERNICKE

A

Lesione all’area di comprensione del linguaggio nel lobo temporale post (area di wernicke). Vicino c’è un’area acustica che capisce che il suono ascoltato è una voce che parla quindi si attivano le connessioni con la memoria semantica e visiva delle parole per capire cosa sta dicendo. Se qualcuno parla una lingua sconosciuta so che sta parlando ma non capisco cosa dice perchè manca la memoria semantica, se ho lesione dell’area acustica sento un suono ma non capisco che è una voce che parla. L’afasia di Wernicke è il risultato di 2 deficit linguistici:
- RICONOSCIMENTO PAROLE (area acustica): la sordità verbale pura deriva da lesione bilaterale delle aree acustiche, quindi è rara
- COMPRENSIONE LINGUAGGIO (area di Wernicke): coinvolge area post del linguaggio + afferenze con cortecce associative visive e uditive (memoria + significato parole) con afasia sensoriale transcorticale
Se la lesione coinvolge entrambe le funzioni si ha AFASIA DI COMPRENSIONE -> il pz sembra confuso, gli parli ma non capisce, parla a vanvera in maniera sconnessa con quello che gli viene detto (DD disturbo coscienza)
CARATTERISTICHE: comprensione linguaggio compromessa (verbale e visiva), errori linguaggio (sbaglia le parole e risponde con parole con poco senso alle domande), fluenti, logorroici ma parlano a vuoto, alterata ripetizione frasi/parole, difficoltà lettura e scrittura, deficit campimetrici dx visivi (se si estende alla radiazione ottica dx) con emianopsia lat dx o quadrantopsia sup dx, rari deficit piramidali e sensitivi (con emiipoanestesia), inconsapevolezza del problema (DD Broca) per alterazione carrefour temporoparietooccipitale, che integra tutte le info sensitive e ne da coscienza
L’hub è a sinistra, se si ha danno invece nella controparte destra si può avere alterazione del riconoscimento delle melodie musicale con agnosia uditiva

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8
Q

LINGUAGGIO - AFASIA DI CONDUZIONE

A

Colpisce il FASCICOLO ARCUATO che si trova nel corpo calloso e collega le aree di Broca e di Wernicke con alterazione del passaggio dell’info da area di comprensione all’area espressiva del linguaggio (per dare una risposta dopo aver capito quello che ci è stato detto).
I sintomi sono un mix tra le due forme: linguaggio fluente interrotto da anomie che cerca di superare con frasi fatte, capiscono più o meno quello che gli viene detto, ha problemi di ripetizione di frasi lunghe, riescono a ripetere parole esistenti ma non parole inesistenti che non possiedono nel vocabolario semantico (che è conservato), difficoltà di spelling, lettura a voce alta normale, segni neuro associati (def movimento o sensibilità).
Due forme a seconda della localizzazione:
- anteriore con prevalenza di deficit espressivi con parafrasie
- posteriore con prevalenza di deficit comprensivi

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9
Q

LINGUAGGIO - afasia globale

A

è la più comune, causata da lesione estesa della corteccia (intera regione perisilviana) da occlusione del tratto N1 della cerebrale media sn con AFASIA completa (non capisce, non parla, sembra un coma vigile), non scrive, non legge, non ripete parole, non nomina oggetti, + deficit neurologici quali EMIPLEGIA dx, deficit sensitivo dx, emianopsia omonima dx. Riesce per cose elementari (dolore, fame, caldo, freddo) a comunicare con i segni ma non può imparare il linguaggio dei segni

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10
Q

LINGUAGGIO - afasia anomica

A

Interessata la parte post del lobo temporale inf sn, per la memoria delle parole, tipica di Alzheimer, si ha AFASIA LOGOPENICA (mentre parla si interrompe più volte perchè non gli viene un termine), normale comprensione, ripetizione, lettura e scrittura, difetti neuro presenti (emianopsia lat dx) (altre afasie sialgi 208-209)

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11
Q

APRASSIA - generalità

A

deficit nell’esecuzione di movimenti ben appresi, ma volontari, in assenza di disturbi sensoriali o motori elementari -> non riesce a eseguire un gesto chiesto dall’esaminatore come bere un bicchiere d’acqua, ma riesce a svolgere azioni automatiche quindi se ha sete si versa l’acqua e beve (dissociazione volontario-automatica) -> (gesto volontario implica l’uso di CORTECCE ASSOCIATIVE che sono compromesse).
I GESTI sono: significativi (sequenza motoria espressiva frutto dell’apprendimento es salutare), non significativi (movimenti senza significato es aprire e chiudere mano), transitivi (uso di oggetti), intransitivi (mimici (legati all’umore), simbolici (segno militare o della croce), non significativi).
L’ESECUZIONE richiede richiamo alla memoria delle azioni da svolgere, attivazione corteccia motoria per eseguirlo attraverso l’INTENZIONE di svolgere un movimento (aprassia ideativa) e la composizione di una STRATEGIA per compierlo (aprassia ideomotoria)
Gioca un ruolo fondamentale il carrefour di integrazione temporo-parieto-occipitale per l’integrazione delle info sensoriali che arrivano alle 3 cortecce, poi:
dalla parietale sn -> alla premotoria sn -> controllo lato dx
dalla parietale sn e premotoria sn -> premotoria dx -> controllo lato sn (in modo da avere info combinate sn e dx)
-> lesione parietale sn = aprassia bilaterale, lesione premotoria dx = aprassia sn
Questo ci porta a considerare che ogni tipo di aprassia abbia una sede lesionale specifica:
- aprassia ideatoria per lesioni temporo-parieto-occipitali di sinistra (diffuse e bilaterali)
- aprassia ideomotoria per lesioni della corteccia parietale inferiore e premotoria laterale sinistra, oltre che del corpo calloso (x blocco transito info sn e dx)
- aprassia melocinetica per lesioni sensomotorie dei giri pre e post centrale dei piedi dei giri frontali
superiore, medio ed inferiore

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12
Q

APRASSIA IDEATIVA

A

Non sa cosa fare per compiere una determinata azione, è un disturbo bilaterale, non riesce a programmare l’azione quindi non sa neanche come descrivere la sequenza del gesto. Ad esempio, con la prova del lavaggio dei denti, il pz può iniziare e non concludere, può saltare tappe (spazzola senza dentifricio), invertirne l’ordine (strofina denti con tubo dentifricio), aggiungere azioni estranee (strofina i vestiti). Non si associa necessariamente a demenza

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13
Q

APRASSIA IDEOMOTORIA

A

Incapacità del paziente di attivare la corretta sequenza motoria, pur riuscendo ad attivare la rappresentazione mentale, ti dice come può compiere un’azione ma non riesce a eseguirla su comando mentre i gesti automatici sono quasi completamente preservati (dissociazione volontario-automatica), il gesto richiesto può essere sostituito da una sequenza poco riconoscibile oppure può essere riconoscibile ma deformato da errori di direzione del movimento, è consapevole dei propri errori e si sforza per eseguire il gesto corretto. Può essere unilaterale (spesso arti sn) o bilaterale (arti + movimenti cranio-facciali, corrugazione fronte se sup; bocca, lingua e mimica se inf)

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14
Q

APRASSIA MELOCINETICA DI KLEIST

A

Aprassia di esecuzione pura che coinvolge la destrezza manuale, con movimenti volontari unilaterali goffi, grossolani, imprecisi, spesso presente nella sindrome corticobasale, è rara.
Caratteristiche: unilaterale, interessa attività manuali, assenza di dissociazione volontario-automatica, progettazione conservata, limitazione dell’esecuzione di gesti complessi, il tutto va in DD con una paresi da cui si differenzia per assenza di ipostenia e riduzione di attività spontanea e iniziativa motoria
Dg: per slatentizzarla far roteare una moneta con le prime 3 dita della mano, tapping test (premere tasto con indice più rapidamente possibile), altri gesti manuali complessi

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15
Q

APRASSIA BUCCO-FACCIALE

A

O aprassia orale, è incapace ad eseguire su comando gesti con le labbra simbolici e non simbolici, frequente associazione con afasia non fluente dovuta a lesioni adiacenti.
Dg: facendo soffiare, fischiare, dare un bacio, pernacchia, schiocco labbra, muovere la lingua contro i denti, schiocco lingua, raschiare la gola

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16
Q

APRASSIA - diagnosi

A

Prima escludere deficit fasici di comprensione (difficoltà esecuzione comandi vocali) e deficit gnosici (difficoltà riconoscimento e utilizzo oggetti)
PROVE DI GESTUALITà: settore cranico (occhi, fronte, mostrare lingua, sbadiglio, bacio, schiocco, soffio), gesti transitivi (usare forbici, lavare i denti), intransitivi (segno croce, saluto militare), gesti non significativi (formare un cerchio unendo pollice e indice). Effettuando prove su imitazione, comando verbale.
Valutare esistenza di DISSOCIAZIONE AUTOMATICO-VOLONTARIA: interrotto da pause, aggiunge o toglie elementi alla sequenza, sbaglia la sequenza

17
Q

APRASSIA - altre forme

A

APRASSIA COSTRUTTIVA: disturbo della capacità di combinare ed organizzare singole parti di un disegno in un insieme ordinato, senza alterazione di percezione di forma o della visione. Si chiede di fare un disegno e si individuano 3 forme: lieve (non riesce a fare un cubo in prospettiva, 3D), moderato (non riesce a disegnare una casa in 2D), grave (non riesce a riprodurre alcuna forma). In alcuni casi sono presenti alterazioni visuo-spaziali (deficit localizzazione nello spazio extrapersonale, eminattenzione, disturbi memoria topografica) per compromissione nella capacità di manipolare dati spaziali con errori di rotazione o ignorare metà disegno (eminattenzione).
Due forme:
- DA LESIONE EMISFERICA DX: difetto analisi rapporti visuo-spaziali, rapporti, orientamento sbagliati, omissioni
- DA LESIONE EMISFERICA SN: deficit motori o esecutivi, disegno semplificato

APRASSIA DELL’ABBIGLIAMENTO: incapacità di eseguire gli atti per vestirsi, perdita di automaticità senza alterazioni ideatorie o ideomotorie, nei casi più lievi riesce dopo vari tentativi. si associa spesso a disturbi sensoriali, della valutazione spaziale, dello schema corporeo, caratteristici delle lesioni dell’emisfero dx. A volte associato a eminattenzione per l’emilato sn, a volte incapacità di guidare i movimenti nello spazio (disturbo bilaterale)

APRASSIA DELLA MARCIA: diminuzione o perdita della capacità di usare correttamente gli AAII nella marcia, in assenza di paresi, atassia o disturbi motori funzionali, dovuto ad un’alterazione del tono e della postura, per lesioni cortico-sottocorticali, spesso associato a sd parkinsoniana. A letto o seduto muove le gambe, quando deve camminare si inchioda a terra, può essere presente per tutta la marcia, solo all’inizio e poi migliorare, ricomparire con ostacoli (gradino, porta)

APRASSIA DELLO SGUARDO: il malato è incapace di effettuare movimenti oculari intenzionali e di mantenere la fissazione di una mira indicata dall’esaminatore, pur potendo muovere lo sguardo in ogni direzione, in assenza di paralisi dei mm. oculari estrinseci.

18
Q

AGNOSIA - definizione

A

Incapacità di riconoscere gli oggetti (visivi, uditivi e tattili) percepiti come “presenze” ma senza potergli attribuire un significato

19
Q

AGNOSIA TATTILE

A

O ASTEROAGNOSIA, la decodifica avviene nel lobulo parietale superiore, non riconoscono un oggetto se messo in mano a occhi chiusi, nonostante percepiscano di avere qualcosa in mano

20
Q

AGNOSI UDITIVA

A

Sento dei rumori, sento una musica, ma non so che rumore sia oppure sento dei suoni ma non capisco che sia musica. Spesso associata a disturbi del linguaggio, 3 forme: GLOBALE (rumori, suoni, parole non sono identificate), PER I SUONI NON VERBALI (sordità psichica), PER I SUONI MUSICALI (amusia sensoriale). Si distinguono anche una forma APPERCETTIVA (non riconosce suoni identici, lesione emisfero dx), ASSOCIATIVA (riconosce che due suoni sono identici ma non sa a cosa corrispondono, lesione emisfero sn). Di solito è causata da lesione delle aree associative acustiche bilaterali

21
Q

AGNOSIA VISIVA

A

Vedo le cose (corteccia calcarina) ma non decodifico, non capisco cosa sto vedendo (lesione corteccia occipitale), si distingue:
- AGNOSIA APPERCETTIVA: non percepiscono e non riconoscono un oggetto, nonostante possano valutarne forma, dimensioni, contorni -> lesione parieto-temporo-occipitale bilaterale
- AGNOSIA SIMULTANEA: incapacità di cogliere il significato complesso di un’immagine, percepisce le varie componenti ma non l’oggetto nell’insieme
- AGNOSIA ASSOCIATIVA: incapace di riconoscere visivamente un oggetto, ma possono valutarne contorni, indicare un oggetto simile -> lesione par-temp-occ bilat
- AFASIA OTTICA: incapacità di denominare un oggetto presentato per via visiva, mentre è conservato il riconoscimento per via uditiva e tattile
- AGNOSIA SPAZIALE: ignora oggetti di metà spazio (spesso sn) associato a perdita di memoria topografica (non si orizzonta nell’ambiente perchè non riconosce i punti di riferimento)
- PROSOPOAGNOSIA: non riconosce i volti di persone conosciute, identificabili comunque per abbigliamento, tono voce, statura)
- DISTURBI PERCETTIVI PER COLORI: DISCOMATOPSIA (colori offuscati) o ACROMATOPSIA (incapacità di distinguere i colori) -> lesione giro linguale o fusiforme bilaterale
- DISTURBI ASSOCIATIVI PER COLORI: ANOMIA (incapacità di nominare un colore in assenza di afasia), AMNESIA PER COLORI (incapacità di rievocare i colori di un oggetto) -> lesione emisfero sn

22
Q

DISTURBI SPAZIALI - definizione

A

SPAZIO EXTRAPERSONALE: difficoltà di utilizzare le info derivate dallo spazio esterno
SPAZIO PERSONALE: difficoltà riferite al proprio spazio corporeo o al riconoscimento di parti di esso
Differisce dall’agnosia per coinvolgimento di diverse modalità sensoriali (vista, tatto, udito, motoria, intellettuale)

23
Q

DISTURBI SPAZIALI EXTRAPERSONALI

A

Oltre alle alterazioni grafomotorie di natura spaziale ed ai disturbi visocostruttivi (già descritti nell’aprassia costruttiva), comprendono le alterazioni visuospaziali, associate alla lesione nell’area temporo-parietooccipitale, soprattutto nell’emisfero dx, talora bilateralmente

NEGLET: agnosia per lo spazio, ignorano lo spazio attorno e il loro corpo (emisomatoagnosia). Da lesione dell’emisfero dx, spesso alla giunzione temporo-parietale dx (lato dx = lobi parietali dx+sn, lato sn = lobo parietale dx). La vista è conservata ma ignora quello che vede dal lato affetto, ha gli occhi deviati verso il lato sano e ignora che l’altra parte sia malata (ha paresi ma non lo sa), tipico dell’ictus parietale dx. Non sa descrivere metà di una piazza o non mangia metà piatto.

DISTURBI DELLA LOCALIZZAZIONE NELLO SPAZIO: associati a disturbi della valutazione di direzione, distanza, steropsi (percezione profondità), nei casi gravi urta gli oggetti perchè non ne percepisce la distanza e la profondità

DISTURBI DELL’ORIENTAMENTO TOPOGRAFICO: non riesce a descrivere gli spazi familiari (es disposizione mobili in casa), riconoscere un luogo famoso da una foto o localizzare una città importante sulla mappa (è un’amnesia selettiva, le altre capacità mnesiche sono conservate)

SD DI BALINT: disattenzione visiva per stimoli extramaculari (restringimento del campo visivo, non discrimina un cerchio e un punto al centro di esso) + aprassia sguardo (non sa orientare lo sguardo verso un punto periferico) + atassia ottica (disturbo coordinazione visuo-motoria nel raggiungere un oggetto mirato) + talvolta disturbi valutazione distanze

24
Q

DISTURBI SPAZIALI PERSONALI

A

Lo schema corporeo è la rappresentazione mentale del proprio corpo nelle singole parti, nell’insieme e in rapporto con lo spazio esterno. Disturbi:

SD DELL’ARTO FANTASMA: disturbo positivo ovvero illusione dell’esistenza di una parte del corpo che non c’è più dopo amputazione e sensazione di poterlo ancora controllare, di percepire ogni tipo di sensazione. Da lesione delle vie sensoriali, tende a scomparire gradualmente.

AUTOTOPOAGNOSIA: impossibilità di indicare parti sia del proprio corpo che di quello altrui, generalmente bilaterale, interferisce con le attività quotidiane. Da lesione parietale sn, in corso di neoplasie o lesioni vascolari

SD DI GERSTMANN: comprende agnosia digitale (incapacità denominare e mostrare dita proprie o altrui), disorientamento dn-sn (confonde dx con sn e viceversa), acalculia (incapacità di svolgere operazioni aritmetiche), agrafia (non riesce a scrivere nonostante sappia leggere). Lesione parietale sn.

EMISOMATOAGNOSIA: perdita di coscienza di appartenenza di metà del proprio corpo controlaterale alla lesione, da lesione parietale dx, pz è consapevole o meno. è colpito anche da paralisi perchè ignora gli arti di quel lato. Nei casi lievi si associa anosodiaforia (indifferenza o minimizzazione della gravità del disturbo). Si associano alloestesia e allucinazioni cenestesiche (è convinto di muovere l’arto paretico ma non è così). Nei casi da trauma e vascolari si ha riadattamento lento in cui prende coscienza del deficit, nei casi da tumori e degenerazioni c’è peggioramento progressivo più o meno associato a decadimento mentale.

25
Q

DISARTRIA

A

Difficoltà nell’articolazione della parola:
- CEREBELLARE: parole scandite con linguaggio esplosivo
- DISTURBI 1°MN: disartria spastica o pseudobulbare con voce nasale, aspra, sforzata
- DISTURBI 2°MN: disartria bulbare o flaccida con debolezza mm facciale, voce lenta
- MALATTIE EXTRAPIRAMIDALI: disartria ipocinetica con voce monotona, enfasi ridotta e tendenza alla festinazione del linguaggio (aumenta progressivamente la velocità)