MT4 UD9 Flashcards
Cosa si intende per rallentamento?
Sono limitazioni di velocità imposte ai treni in particolari circostanze, in relazione alle necessità del Settore
Infrastrutture (es: risanamento dei binari, lavori di diverso genere sui binari stessi, presenza di strutture che non consentono per quel tratto di linea il rispetto della velocità massima ammessa o della velocità «assegnata» ai treni dall’Orario di Servizio, ecc.)
Che tipologia di rallentamento vi possono essere in base alla loro programmazione? Quali rallentamenti non possono essere indicati nell’orario di servizio?
I rallentamenti possono essere indicati nell’Orario di Servizio / Fiancata di Linea nella colonna “Velocità massima” con apposito segno convenzionale (triangolo nero), oppure NON INDICATI IN ORARIO Da prescriversi ai treni con il «M.3» (ordine di rallentamento). Non possono essere indicati nell’orario di servizio i rallentamenti posti sulle linee banalizzate oppure su quelle non banalizzate a doppio binario quando interessanti un solo binario.
Di che tipologia possono essere i rallentamenti in base alla loro posizione?
Rispetto alla loro ubicazione sul terreno, possono essere:
•FISSI
•SPOSTABILI, All’interno di due cippi chilometrici e per un’estesa massima di tre chilometri - quattro per i rallentamenti lunghi oltre 1000 metri - il rallentamento può essere spostato.
•CONTIGUI Uno successivo all’altro ma con DIVERSE VELOCITA’
•RAVVICINATI Si seguono a breve distanza l’uno dall’altro in modo tale che il secondo rallentamento abbia inizio non oltre i 1000/1200 metri e non prima di 400 metri dalla fine del primo rallentamento.
Quali segnali prevede un rallentamento?
L’attivazione di un rallentamento prevede, per ciascuno dei due sensi di marcia (legale/illegale, sinistra/destra) la posa dei seguenti segnali:
•avviso rallentamento, inizio rallentamento e fine rallentamento
•tavole distanziometriche a sussidio del segnale di avviso rallentamento (almeno 3 e la prima incontrata dal treno ad almeno 300 metri).
Come devono essere gestiti in base ai sistemi di protezione della marcia e come deve avvenire la posa di segnali in caso di rallentamenti programmati?
I rallentamenti programmati ed attivati mediante L65 e M50 devono essere sempre gestiti con SCMT, mentre la posa disegna li deve avvenire sempre in assenza di circolazione.
Come deve avvenire la consegna delle prescrizioni di rallentamento qualora non sia possibile utilizzare la modalità informatizzata?
Con la procedura informatizzata ASTER M3-M40
vengono prodotti e consegnati ai treni i moduli «M.3»
di colore bianco. In tutti i casi nei quali non è possibile produrre le prescrizioni di rallentamento con la procedura informatizzata, esse devono essere praticate con moduli cartacei.
Qual è il processo da parte del CUM e RUC che porta all’ attivazione di un nuovo rallentamento?
- Il Responsabile territoriale di giurisdizione in ambito manutenzione (Capo Unità Manutentiva - CUM), notifica gli estremi del rallentamento al RUC (*) tramite il «L.65» ATTIVAZIONE.
- Il Responsabile territoriale di giurisdizione in ambito circolazione (Responsabile Unità Circolazione – RUC) traduce i contenuti del «L.65» nel «M.50» ATTIVAZIONE e notifica gli estremi del rallentamento a il Nucleo Territoriale M3M40 e le LdS interessate dal rallentamento - attigue al tratto o alla sola LdS interessata se il rallentamento ricade tutto nell’ambito della stessa.
Come deve comportarsi un regolatore della circolazione che riceve M50?
Il regolatore che riceve il «M.50» ATTIVAZIONE:
•conferma il ricevimento e l’ottemperanza al RUC di giurisdizione
•lascia esplicita annotazione nelle consegne (M.55 in modo che il DM subentrante sia richiamato sulla variazione delle disposizioni permanenti)
•il RdC interessato ritiene attivato il Rallentamento alla data e ora prevista dal «M.50» (NB. salvo comunicazione registrata da parte NTM3M40 in situazioni contingenti).
Come deve comportarsi regolatore del nucleo territoriale che riceve M50?
Il regolatore del nucleo M3M40 che riceve il «M.50» ATTIVAZIONE:
•Inserisce il rallentamento «M.50» ATTIVAZIONE nel sistema informatizzato «ASTER M3M40»
•Verifica (NB. salvo comunicazione registrata da parte NTM3M40 in situazioni contingenti).
Mediante quale modulo si dà prescrizione di rallentamento ai treni e da parte di quali località? Quali prescrizioni bisogna dare in caso di linea a doppio binario?
L’avviso, con il «M.3», deve essere dato a tutti i treni che, a partire dalle ore 00.00 del giorno interessato, impegnano il tratto soggetto al rallentamento:
•d’iniziativa dalle stazioni che compilano il RPM
•d’iniziativa dalle stazioni «interessate» in caso di treni in ritardo o in anticipo (anche non aventi fermata), solamente nel caso in cui gli stessi treni ne fossero effettivamente interessati. Di norma, su tutte le linee a doppio binario i treni devono essere in possesso delle prescrizioni di rallentamento per entrambi i binari.
Qual è il processo che porta alla cessazione di un rallentamento? A quali treni bisogna dare M3 in caso di cessazione di rallentamento?
Per attivare la cessazione di un determinato rallentamento, il processo è il medesimo attuato per l’attivazione. Dunque, verranno utilizzati sempre L65 e M50. L’avviso, con il «M.3», deve essere dato a tutti i treni che, fino alle ore 00.00 del giorno interessato, impegnano il tratto soggetto al rallentamento.
Qualora un rallentamento non sia gestito da sistema di protezione della marcia, cosa deve notificare ai treni interessati il regolatore della circolazione? Fino a che punto bisogna rispettare la velocità notificata?
In caso di urgenza, qualunque agente della manutenzione può disporre per un rallentamento, attenendosi alle norme del RS. In tale evenienza, fino a quando il rallentamento non venga gestito dal sistema SCMT/SSC attivo sul tratto di linea interessato, il Regolatore della circolazione deve notificare ai treni interessati, con comunicazione registrata, una
riduzione di velocità pari alla velocità del rallentamento, da rispettare a partire dal punto in cui avviene la notifica e fino al primo cippo chilometrico o località di servizio ubicati oltre il termine del rallentamento stesso: “NON SUPERATE VELOCITÀ DI …. KM/H DA …. A …”.
la necessità di prescrivere treni una riduzione di velocità in caso di rallentamento non c’è stato dal sistema di protezione della marcia quando cessa?
La necessità di prescrivere ai treni quest’ultima riduzione di velocità cesserà quando l’agente
della manutenzione avrà notificato con comunicazione registrata al Regolatore della circolazione che il rallentamento è gestito dal sistema SCMT/SSC attivo sul tratto di linea e di conseguenza il rallentamento verrà notificato nei modi d’uso.
Chi fornisce la prescrizione i treni in caso di rallentamenti non ancora gestiti dal sistema informatizzato?
Nel caso in cui le prescrizioni non siano gestite dal sistema informatico per cause contingenti, le
stesse devono essere notificate ai treni dal Regolatore della circolazione della stazione limitrofa
al tratto interessato, direttamente o dando incarico a precedente stazione, senza oltrepassare la prima stazione capotronco, con conferma treno per treno o per tutti i treni successivi ad uno specifico, secondo la successione d’orario nella stazione incaricata.
Cosa si intende per rallentamento improvviso?
Un rallentamento si deve considerare improvviso fino al momento in cui l’agente che ha segnalato la necessità del rallentamento, riceve conferma scritta dalle due stazioni attigue abilitate o da dirigente della stessa stazione in caso cui in rallentamento ricade esclusivamente nell’ambito di una stazione abilitata, che i treni saranno avvisati.
Come viene regolarizzato un rallentamento improvviso? Come saranno fornite le prescrizioni ai treni?
La REGOLARIZZAZIONE DI UN RALLENTAMENTO IMPROVVISO avviene nel seguente modo:
•CUM Notifica gli estremi del rallentamento al RUC tramite il «L.65» di REGOLARIZZAZIONE
•RUC, traduce i contenuti del «L.65» nel «M.50» di REGOLARIZZAZIONE e notifica gli estremi del rallentamento a il Nucleo Territoriale M3M40 e le LdS interessate dal rallentamento - attigue al tratto o alla sola LdS interessata se il rallentamento ricade tutto nell’ambito della stessa. Il nucleo territoriale comunicare con le LdS interessate dal rallentamento per conferma della data in cui il sistema informatizzato «ASTER M3-M40» renderà disponibile le prescrizioni in maniera automatica. Fino ad allora, le prescrizioni di rallentamento saranno notificate ai treni direttamente dagli RdC interessati o dandone incarico a precedente opportuna stazione.
Cosa deve fare il regolatore della circolazione qualora un rallentamento non gestito da sistema di protezione della marcia ricada completamente nell’ambito di una località di servizio? dove devono essere fermati treni prima di notificarli?
Qualora il rallentamento non gestito dal sistema di protezione ricada completamente
nell’ambito di una località di servizio, la riduzione di velocità di cui al precedente comma può
essere limitata all’itinerario (di arrivo, partenza o transito) comprendente per intero l’estesa del
rallentamento, con la seguente comunicazione registrata: “NON SUPERATE VELOCITÀ DI ….
KM/H SULL’ITINERARIO DI ….. (ARRIVO OPPURE PARTENZA OPPURE TRANSITO) A ……, PER
RALLENTAMENTO NON GESTITO DAL SISTEMA DI PROTEZIONE DELLA MARCIA”.
In tal caso i treni devono essere preventivamente fermati al segnale che comanda tale itinerario
e, dopo la notifica della riduzione di velocità, fatti proseguire disponendo il segnale a via libera.
Come viene gestito un rallentamento in deviata inferiore ai 30 km/h e cosa bisogna attuare al binario interessato dal rallentamento?
Non è gestibile con l’aspetto dei segnali. Deve essere interrotta la circolazione sul binario interessato dal rallentamento. E’ possibile proseguire la marcia solo in corretto tracciato con la disposizione a via libera del segnale.