MT3 UD4 Flashcards

1
Q

Cosa si intende per rete mobile GSM-R ed in che anno è stata sviluppata?

A

A partire dal 2004 RFI si è dotata di una propria rete di telefonia mobile GSM-R («R» Railway = ferrovia), un sistema che trasmette sulla banda di frequenze nella gamma dei 900 MHz riservata in Europa alle attività ferroviarie. Il sistema, sviluppato anche nell’ottica di integrazione/interoperabilità del traffico ferroviario europeo, consente sia le tradizionali comunicazioni voce e dati sia lo scambio di informazioni tra i sistemi tecnologici di segnalamento e controllo della circolazione più avanzati tra le reti ferroviarie dei diversi paesi europei che dispongono della stessa tecnologia.

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2
Q

In quali casi viene utilizzata la rete di telefonia ferroviaria? Come avviene il collegamento in galleria?

A

La rete GSM-R di RFI è sviluppata per consentire tutte le comunicazioni (del personale e dei sistemi tecnologici) connesse all’esercizio ferroviario:
• situazioni di normale esercizio
• situazioni di emergenza.
In galleria, le comunicazioni di telefonia radiomobile dei
passeggeri, utenti di alcuni operatori nazionali di telefonia mobile, sono garantite grazie all’uso di ripetitori di segnale GSM.

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3
Q

Che apparecchiature sono utilizzate per lo scambio delle comunicazioni relative alla circolazione? In quali casi si possono anche utilizzare dispositivi differenti?

A

Per lo scambio delle comunicazioni relative alla circolazione dei treni o necessarie in situazioni contingenti, possono essere utilizzate le seguenti apparecchiature:
- telefoni fissi;
- telefoni cellulari;
- telefax.
Non è consentito l’uso di tali apparecchiature per comunicazioni non giustificate da esigenze del servizio ferroviario.
Per lo scambio delle comunicazioni, l’Unità centrale competente può prevedere l’impiego di altre particolari attrezzature diverse.

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4
Q

Qual è il prefisso nazionale GSM-R? Che categorie di utenti GSM-R si possono distinguere?

A

II prefisso telefonico nazionale della rete GSM-R è il numero 313. Le chiamate tra utenti della rete GSM-R possono essere effettuate senza digitazione del prefisso di rete.
Le tipologie di utenti GSM-R possono essere identificate come:
• personale dei treni (Agente di condotta: AdC e Personale di
accompagnamento: PdA);
• personale della circolazione (DCO, DC, DM, deviatori);
• personale della manovra;
• personale della manutenzione (DOTE, altri agenti stabiliti dalla
Unità centrale competente);
• altre tipologie di agenti (personale degli uffici).

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5
Q

Cos’è il numero funzionale? Come è composto?

A

Il numero funzionale è il numero telefonico che identifica in maniera univoca l’identità e il ruolo del personale della circolazione, del personale dei treni e del personale della manutenzione.
Il numero funzionale è composto:
• da una prima parte che indica il tipo di chiamata (es.: verso personale dei treni, della circolazione, della manovra, della manutenzione);
• da una parte centrale che indica l’identificativo dell’agente (es.: numero del treno, identificativo di una località di servizio, ecc.);
• da una parte finale che indica il ruolo svolto dall’agente (es.: agente di condotta, capotreno, DM, DCO, DOTE, ecc.).

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6
Q

Chi sono gli utenti che possono effettuare una chiamata di emergenza? Che priorità ha?

A

La chiamata di emergenza deve essere lanciata solo quando si constati o si venga a conoscenza di un pericolo connesso con la circolazione dei treni.
Gli agenti abilitati all’utilizzo della funzionalità GSM-R “Chiamata di emergenza treni” sono:
• DCO, DC, DM;
• Agente di condotta;
• Personale di accompagnamento (capotreno);
• DOTE;
• Personale della manutenzione che svolge compiti di vigilanza, di scorta mezzi d’opera e di protezione cantieri.
Le chiamate di emergenza assumono massima priorità.

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7
Q

Come avviene la ricezione di una chiamata d’emergenza? Fin dove si estende?

A

La ricezione della chiamata di emergenza, senza altra
comunicazione già in corso, viene evidenziata da una particolare suoneria e dall’attivazione della funzione “viva voce” sul telefono dell’agente ricevente. Al fine di limitare l’estensione della chiamata d’emergenza, le linee ferroviarie sono suddivise in aree predefinite.
La chiamata di emergenza generata dal DM, dal personale della manutenzione, dall’agente di condotta e dal personale di accompagnamento (capotreno) viene diffusa nell’area predefinita di cui sopra all’interno della quale è localizzato l’originatore della chiamata; i DC/DCO possono generare chiamate di emergenza relative a ciascuna area di loro giurisdizione.

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8
Q

Quali sono gli adempimenti dell’Adc e del RdC in caso di chiamata di emergenza?

A

L’AdC che riceve una chiamata di emergenza deve prontamente ridurre la velocità di marcia a 30 km/h; deve porsi in ascolto non intervenendo nella comunicazione, a meno che debba fornire elementi
di rilevante importanza ai fini della sicurezza o correggere errori determinanti che abbia rilevato dalla conversazione in corso. I DM che hanno generato o ricevuto una chiamata di emergenza non devono far proseguire i treni e pertanto disporranno immediatamente a via impedita i segnali di partenza che si trovassero eventualmente a via libera. I segnali stessi devono rimanere a via impedita fino a che i DM non ricevano dal DCO/DC la comunicazione telefonica di cessazione dell’emergenza.

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9
Q

Come avviene il termine di una chiamata d’emergenza?

A

Il DCO/DC, a seguito dell’adozione dei provvedimenti che si rendessero eventualmente necessari per garantire la sicurezza in relazione ai motivi che hanno originato l’emissione della chiamata di emergenza, diramerà sollecitamente agli altri agenti il termine della stessa con comunicazione verbale: “CHIAMATA DI EMERGENZA TERMINATA.” Il DC/DCO, subito dopo aver comunicato la cessazione dell’emergenza, deve sempre effettuare anche la chiusura della
chiamata.

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10
Q

Come è formata la tabella di identificazione inizio copertura rete GSM-R?

A

Tabella rettangolare di colore bianco recante il simbolo di un telefono, la sigla “GSM-R” e la sigla dello Stato verso il quale il treno è diretto. Serve per segnalare all’agente di condotta il punto di inizio copertura della rete GSM-R del Gestore confinante.

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11
Q

Come deve essere lo scambio di informazioni inerenti alla sicurezza della circolazione qualora il rispetto delle indicazioni non sia vincolato da appositi dispositivi di sicurezza?

A

Lo scambio di informazioni inerenti alla sicurezza della circolazione tra operatori, sia quando si succedono che quando si interfacciano nello svolgimento delle attività, deve essere tracciato e registrato qualora il rispetto delle eventuali indicazioni impartite non sia vincolato da appositi dispositivi di sicurezza.

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12
Q

In quali maniere può essere fornita un’informazione relativa alla sicurezza della circolazione?

A

Alcune informazioni inerenti alla sicurezza possono essere comunicate per iscritto oppure in
forma cosiddetta “verbale registrata” o di “accordi verbali registrati”. Le comunicazioni per iscritto comprendono l’orario di servizio e gli specifici moduli/protocolli trasmessi secondo l’ITLC.

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13
Q

Quando vengono utilizzate le comunicazioni verbali registrate? Quando vengono utilizzati gli accordi verbali registrati? Come vengono definite le informazioni scambiate per iscritto, forma verbale registrata o con accordi verbali registrati?

A

Le comunicazioni cosiddette “verbali registrate” riguardano comunicazioni tra Regolatore della
circolazione e Agente di condotta. Le comunicazioni denominate “accordi verbali registrati” invece riguardano comunicazioni tra Regolatore della circolazione e agenti della manutenzione. Le
informazioni inerenti alla sicurezza scambiate per iscritto oppure in forma cosiddetta “verbale
registrata” o di “accordi verbali registrati” sono definite comunicazioni registrate.

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14
Q

Cosa si intende per dispiaccio e che tipologie ci sono? Cosa si intende per notizie?

A

Per dispacci s’intendono tutte quelle comunicazioni firmate, registrate per iscritto e trasmesse secondo le
modalità previste dalla presente Istruzione.
Sono denominati dispacci di movimento le comunicazioni scambiate per la circolazione dei treni; sono denominati dispacci di servizio le comunicazioni scambiate per motivi diversi.
Per notizie si intendono tutte le altre comunicazioni telefoniche non aventi forma di dispaccio, né di
comunicazione verbale registrata.

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15
Q

Come devono essere compilati i dispacci? Da cosa sono formati? Come è formato il preambolo?

A

I dispacci devono essere compilati con chiarezza, precisione e firmati. I dispacci sono composti da: preambolo, indirizzo, testo, numero, firma e ora di trasmissione. Il mittente è tenuto a trasmettere il dispaccio insieme con gli estremi di registrazione. Il preambolo comprende le seguenti indicazioni: posto ricevente, posto mittente e data di presentazione del dispaccio (giorno, ora e minuti).

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16
Q

Come avvengono le comunicazioni fra regolatore e agente di condotta inerenti alla sicurezza? Che condizioni tecniche devono essere rispettate?

A

Le comunicazioni fra Regolatore della circolazione e Agente di condotta inerenti alla sicurezza della circolazione possono essere scambiate in forma verbale registrata. Devono essere rispettate le seguenti condizioni tecniche:
•il Sistema Centrale di Registrazione (SCR) di RFI deve essere attivo e correttamente funzionante
•la cabina di guida del convoglio deve essere dotata di apparecchiatura Cab-Radio efficiente o, in alternativa, deve essere prevista la dotazione di un telefono cellulare GSM-R efficiente da utilizzare in caso di malfunzionamento dell’apparecchiatura CabRadio.
•La registrazione è da considerare attiva e correttamente funzionante solo nel caso di esistenza di un tono (bip) che verrà ricevuto nel corso della comunicazione.

17
Q

Quando sono utilizzate gli accordi verbali registrati? Che procedura bisogna seguire?

A

Gli accordi verbali registrati sono da utilizzare nei rapporti tra RdC e AM per lavori di manutenzione o riparazione devono essere disciplinati con norme di dettaglio dalle Unità Periferiche con i seguenti criteri:
•l’AM deve richiedere il benestare al DM precisando l’ente o il meccanismo interessato
•il DM deve adottare le cautele necessarie eventualmente disattivando gli automatismi per la formazione degli itinerari
•l‘AM al termine deve riattivare precisando i meccanismi interessati.

18
Q

Come devono essere trasmessi i dispacci? Cosa si intende per collazionamento e cosa deve trasmettere per ultimo il ricevente?

A

La trasmissione dei dispacci deve essere fatta lentamente e chiaramente, in modo che il ricevente possa trascriverli parola per parola mentre li riceve. I numeri dei treni devono essere sempre enunciati a cifre separate (es.: sette, cinque, tre) e trascritti in cifre.
Il ricevente, a trasmissione ultimata, deve effettuare sempre il collazionamento del dispaccio, ripetendolo per intero ed indicando per ultimo il numero che esso è venuto ad assumere nel suo protocollo (numero di controllo). Il trasmittente trascrive tale numero
nell’apposita finca del protocollo, in corrispondenza al primo rigo occupato dal dispaccio, a conferma della avvenuta trasmissione.

19
Q

Cosa si intende per numero di controllo e a cosa serve?

A

Il numero di controllo è un numero sotto forma di frazione formato da il numero progressivo del dispaccio, e un numero saltuario composto da due cifre da 0 1 a 99. Esso serve per identificare univocamente ogni dispaccio, infatti ognuno di essi avrà un numero di controllo differente, Sia dal lato del ricevente che del trasmittente.

20
Q

Come sono detti i documenti usati per lo scambio di dispacci? Quando vengono usati i moduli: M100, M100b, M100S, M100VL?

A

I documenti utilizzati per lo scambio dei dispacci, denominati protocolli.
-M.100 - utilizzato per la corrispondenza telefonica fra
Dirigenti Movimento e fra questi e i Dirigenti Centrali Operativi.
-M.100 b - utilizzato per lo scambio della corrispondenza telefonica fra stazioni e altre località di servizio, fra posti diversi nell’ambito di una stazione, nonchè fra stazioni e personale dei treni/manutenzione
-M.100 S - utilizzato dai Dirigenti Movimento per
la trasmissione di dispacci di successione dei treni
-. M.100 VL - utilizzato dai Dirigenti Movimento nei casi di circolazione in regime di blocco telefonico.

21
Q

Come deve essere trascritto il numero di controllo in caso di dispaccio diretto a più destinazioni?

A

Se il dispaccio è diretto a più destinazioni, i vari numeri di controllo devono essere trascritti sempre nella suddetta finca, uno sotto l’altro, ed ognuno preceduto dalla sigla della stazione cui si riferisce, annullando, se necessario, le righe corrispondenti che non risultassero occupate dal testo del dispaccio stesso

22
Q

In quali casi avremo una circolare? Come si trasmette e cosa si indica nel preambolo del dispaccio?

A

Occorrendo trasmettere contemporaneamente a più destinatari lo stesso dispaccio, qualora l’intero contenuto interessi tutti i destinatari, la stazione trasmittente dovrà preavvisare ciascun ricevente con la parola circolare, da trasmettersi appena ricevuta la
risposta al segnale di chiamata. In tal caso, nel preambolo, con riferimento alla destinazione si apporrà la sigla “cc”.

23
Q

Cosa sono i moduli M45 e M45a? Come comunica l’AM in caso di operazioni in cui non è previsto l’uso di suddetti moduli?

A

M45 Serve all’AM per comunicare al DM o all’AI, l’esecuzione di lavori che possono pregiudicare la sicurezza dell’esercizio, sia su apparecchiature di piazzale che hanno influenza su deviatoi, segnali ecc. sia su apparecchiature interne del banco e della cabina. Sull’M45, sono indicati i deviatoi, i segnali e altri meccanismi interessati che non devono essere impegnati da treni o comunque utilizzati per la circolazione o per le manovre.
M45A è il modulo che deve essere compilato da parte dell’AM a seguito dell’emissione di M45 (V.), per la “riconsegna” degli enti al settore circolazione e per dare avviso del regolare funzionamento dei meccanismi su cui sono stati effettuati interventi.
Tutte le comunicazioni scritte che gli agenti addetti all’esercizio dell’impianto e l’A.M. devono scambiarsi fra loro e per le quali non è prescritto l’uso dei moduli M.45, M.45a ed M.40 MAN, devono avvenire mediante l’uso del modulo M.40.

24
Q

Cos’è il Sistema Telefonico Integrato?

A

Il Sistema Telefonico Integrato (STI) rappresenta il livello più alto di tecnologia applicato alla gestione/controllo della sicurezza della circolazione ferroviaria. Esso consente di effettuare chiamate verso circuiti di telefonia selettiva, sistemi di
diffusione sonora, utenze radiomobili, reti fisse del gestore telefonico pubblico oppure rete privata fissa FS. Il Sistema di Telefonia Selettiva Integrata (STSI) costituisce la versione evoluta del STI.

25
Q

Quali sono le funzioni del Sistema Telefonico Integrato?

A

Il Sistema Telefonico Integrato (STI) permette di gestire:
•Gestione chiamate verso molteplici circuiti di telefonia
•Coordinamento e supervisione di funzionalità avanzate di chiamata
•Diagnostica in tempo reale del sistema di rete
•Gestione dinamica delle macchine FAX
•Configurazione dinamica delle varie postazioni operative
•Organizzazione avanzata per sistemi di informazione al pubblico
•Personalizzazione di rubriche telefoniche
•Registrazione locale delle chiamate
•Registrazione legale su supporto digitale ridondato
•un unico terminale a disposizione del Regolatore della Circolazione (RdC).