MT3 UD6 Flashcards

1
Q

Che cos’è la marcatura numerica dei veicoli e a cosa serve?

A

La marcatura numerica dei veicoli è l’elemento indispensabile per l’identificazione degli stessi in ambito nazionale e
internazionale. La marcatura numerica serve inoltre a:
a) verificare che i veicoli siano correttamente immatricolati presso un Paese;
b) rilevare le caratteristiche costruttive e di esercizio dei veicoli.
I veicoli che circolano sulla rete RFI devono essere dotati di marcatura numerica conforme alle indicazioni della presente normativa.

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2
Q

Com’è composta la marcatura numerica dei veicoli viaggiatori? da cosa è costituito il numero di servizio del veicolo?

A

La marcatura numerica dei veicoli viaggiatori è composta da 12 cifre il cui significato è di seguito specificato (Fig.1):
a) codice di attitudine all’interoperabilità (2 cifre);
b) codice identificativo del Paese ove i veicoli sono immatricolati (2 cifre);
c) principali caratteristiche tecniche (4 cifre);
d) numero di serie all’interno del gruppo omogeneo di appartenenza (3 cifre);
e) cifra di autocontrollo (1 cifra).
L’unione delle cifre di cui ai punti c) e d) costituisce il numero di servizio del veicolo. Esse devono essere sottolineate.

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3
Q

Cosa possono avere all’esterno i veicoli viaggiatori e merci?

A

I veicoli, viaggiatori e merci, devono riportare all’esterno iscrizioni e contrassegni indicanti le caratteristiche tecniche (passo, tara, tipo di
freno, massa frenata, posti a sedere, ecc.) e, ove previsto, le scadenze manutentive.
Le iscrizioni di cui sopra sono quelle previste dal RIC, RIV 2000, dal RID.

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4
Q

Cosa sono i mezzi d’opera? Essi sono dotati di trazione autonoma e di cabina di guida? come possono circolare^

A

I mezzi d’opera (MdO) sono rotabili ferroviari utilizzati per la costruzione e la manutenzione dell’infrastruttura ferroviaria, compresi i rilievi diagnostici, e per il soccorso ai treni o la ricognizione in linea; possono
essere dotati o non dotati di trazione autonoma e di cabina di guida. I mezzi d’opera possono circolare:
•come treno o in composizione a treno
•in regime di interruzione.

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5
Q

Dove devono essere iscritti i mezzi d’opera che circolano in regime di interruzione ?

A

I rotabili definiti «Mezzi d’Opera» (MdO) possono circolare in regime di «interruzione della circolazione del binario interessato» ma autorizzati ai sensi di specifiche norme emanate dal GI; i mezzi stessi devono essere iscritti nel RUMO (Registro Unico Mezzi d’Opera) entro i termini di tempo previsti nelle suddette specifiche norme emanate dal GI.

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6
Q

Dove devono essere iscritti i veicoli ferroviari? da cosa sono contrassegnati e chi rilascia tale numero?

A

I rotabili devono essere iscritti nel RIN (Registro di Immatricolazione Nazionale); in tal senso sono contraddistinti dal «numero europeo del
veicolo», composto da dodici cifre, rilasciato dall’ANSF e riportato sulle fiancate del mezzo.

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7
Q

Come sono collegati i veicoli in composizione ai treni? Quali altri sistemi servono a collegare i veicoli?

A

I veicoli in composizione ai treni sono uniti fra di loro mediante gli organi di attacco (ganci e respingenti) e sono collegati mediante la condotta pneumatica del freno continuo (condotta generale). Possono, inoltre, essere collegati mediante:
•la condotta pneumatica dei servizi (condotta principale)
•la condotta A.T.
•le diverse condotte a bassa tensione (B.T.)
•i passaggi d’intercomunicazione (mantici e pedane).

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8
Q

Da chi è attribuita la circolabilità dei veicoli ed in base a cosa?

A

Conformemente all’apposita procedura di interfaccia emanata a parte, la circolabilità dei veicoli è attribuita da RFI sulla base dei dati riportati nell’autorizzazione alla messa in servizio. Le eventuali limitazioni derivanti dalla circolabilità dei veicoli devono essere gestite da Direzione Produzione, secondo apposite procedure.

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9
Q

Qual è il processo che porta all’inserimento da parte di ANFISA nel RIN?

A

Ciascuna Impresa Ferroviaria a seguito, dell’elaborazione delle DPC (disposizioni particolari di circolazione) per i propri rotabili ferroviari (NB. che deve avvenire nel rispetto della normativa UE e Nazionale vigenti), deve trasmettere la documentazione all’Autorità di Sicurezza Nazionale (per Italia ANSF) per l’iter autorizzativo e l’inserimento nel Registro di Immatricolazione Nazionale (RIN).

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10
Q

Con cosa deve essere compatibile la composizione di un treno e le prescrizioni con cosa devono essere coerenti? la formazione dei treni che fattori devi tenere in conto

A

La composizione di un treno deve essere compatibile con la traccia oraria assegnata. Le prescrizioni relative alla composizione dei treni devono essere coerenti con quanto stabilito nelle Specifiche Tecniche di
Interoperabilità. In ogni caso nella formazione dei treni devono essere tenuti presenti:
a) la massima massa ammessa (Artt. 60 e 61);
b) la massima lunghezza ammessa (Art. 73);
c) la massa frenata (Art. 81) e norme di frenatura;
d) la velocità massima dei veicoli (Art. 66);
e) gli altri eventuali vincoli riguardanti la composizione dei treni.

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11
Q

Cosa si intende per grado di prestazione? da quali numeri sono contrassegnati e quanti ne sono? cosa indica il grado uno? cosa varia all’aumentare dei gradi?

A

Ogni linea, a seconda della resistenza che oppone alla trazione dei treni per le sue caratteristiche altimetriche e planimetriche, è divisa, in ciascuno dei due sensi di marcia, in sezioni di carico alle quali viene attribuito un grado di prestazione contrassegnato da una cifra araba. I gradi di prestazione sono 31 e sono indicati in apposita colonna delle fiancate principali dell’Orario di servizio in corrispondenza dell’inizio dei singoli tratti.
Il grado 1 si riferisce alle linee o tratti di linea pianeggianti o in discesa. Gli altri gradi, in ordine progressivo, sono attribuiti alle linee o tratti di linea con resistenza alla trazione via via crescente in relazione alle livellette in salita ed alle curve.

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12
Q

Cosa si intende per prestazione e prestazione massima di una locomotiva?

A

La prestazione di una locomotiva è il carico in tonnellate che essa può rimorchiare od eventualmente spingere, su un determinato tratto di linea, garantendo il rispetto dell’orario programmato. La prestazione massima di una locomotiva è il carico in
tonnellate che essa può rimorchiare od eventualmente
spingere su un determinato tratto di linea, garantendo
dopo l’arresto la ripresa della corsa da ogni punto con un minimo valore di accelerazione. i dati della prestazione massima delle locomotive NON SARANNO PIÙ DISPONIBILI SULL’ORARIO DI SERVIZIO a far data dal 31/01/2020.

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13
Q

Cosa non deve superare la massa di materiale rimorchiato da un treno? in casi specifici può essere superato tale limite? cosa deve comunicare l’agente addetto alla formazione dei treni all’agente di condotta?

A

La massa del materiale rimorchiato di un treno non deve superare la prestazione della locomotiva. Per giustificate esigenze di servizio la massa rimorchiata può anche superare tale limite senza superare comunque la prestazione massima della locomotiva stessa. L’agente addetto alla formazione treni deve comunicare all’agente di condotta la massa rimorchiata dei treni di materiale ordinario.

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14
Q

In quali gruppi si divide il materiale rimorchiato dai treni? come si ottiene il valore di massa rimorchiata? Quali veicoli non entrano nel conteggio?

A

Il materiale rimorchiato dei treni si divide in tre gruppi:
•veicoli ordinari per treni viaggiatori: carrozze, bagagliai, postali, cellulari e carri riscaldatori;
•veicoli ordinari per treni merci: carri di tutti i tipi, compresi carri speciali come carri gru, carri soccorso
•locomotive, ETR, ATR, automotori e mezzi leggeri che viaggiano inattivi e relativi rimorchi.
La massa rimorchiata, prestazione utilizzata dei treni, si ottiene sommando la massa lorda (tara più carico) dei
veicoli carichi, la tara dei veicoli vuoti, la massa virtuale o reale (secondo le specifiche DPC) dei mezzi di trazione inattivi in composizione. Non entra nel computo la massa dei mezzi di trazione attivi o trainanti se stessi.

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15
Q

Come possono essere le locomotive in composizione ai treni? Qual è il numero massimo di locomotive che si possono utilizzare in un solo treno?

A

Le locomotive in composizione ai treni possono essere:
-attive, utilizzate per la trazione del materiale rimorchiato;
-trainanti se stesse, non utilizzate per la trazione del materiale rimorchiato;
-inattive, rimorchiate.
Per la trazione dei treni in nessun caso possono impiegarsi più di tre locomotive.

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16
Q

In base al numero delle locomotive, che tipologia di trazione possiamo avere?

A

In base al numero delle locomotive, possiamo avere:
•TRENI IN SEMPLICE TRAZIONE, o la locomotiva è ubicata in testa, ad eccezione di treni effettuati con materiale appositamente attrezzato per i quali la locomotiva può essere intercalata o in coda.
•TRENI IN DOPPIA TRAZIONE PER RINFORZO, le due locomotive di regola devono essere ubicate in testa al treno (doppia trazione in testa).
•TRIPLA TRAZIONE PER RINFORZO, di regola le locomotive devono essere ubicate due in testa ed una in coda. Per i treni merci è ammesso ubicare due locomotive in testa ed una intercalata; solo eccezionalmente e per particolari servizi sono ammesse una locomotiva in testa e due intercalate purché riunite.

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17
Q

Cosa si intende per doppia trazione simmetrica oppure intercalata? che distanza tra le due locomotive vi deve essere in caso di doppia trazione intercalata?

A

Qualora la circolabilità o la resistenza degli organi di attacco non consentano la doppia trazione in testa o si debbano soddisfare particolari esigenze di esercizio, le due locomotive possono essere disposte:
•una in testa ed una in coda (doppia trazione simmetrica);
•una in testa ed una tra il materiale rimorchiato (doppia trazione intercalata). In caso di doppia trazione intercalata la locomotiva intercalata deve essere distanziata da quella di testa di almeno dieci assi.

18
Q

Quando si ha una trazione multipla mista? dove deve essere ubicata la locomotiva diesel?

A

La trazione multipla mista si verifica quando nello stesso treno siano insieme utilizzate locomotive appartenenti a differenti sistemi di trazione
(diesel ed elettrica). Di norma la trazione multipla mista deve essere evitata. Su linee elettrificate la locomotiva diesel potrà essere ubicata in testa, preferibilmente dopo la locomotiva elettrica, oppure in coda.

19
Q

Quali limiti non deve superare la massa di un treno? in quali casi è possibile andare oltre il limite massimo di tonnellate previste e quale valore non si deve comunque mai superare?

A

La massa di un treno non deve superare tali limiti:
a) massima prestazione dei mezzi di trazione utili per il suo rimorchio;
b) massima massa ammessa dalla resistenza degli organi di attacco;
c) massima massa ammessa dalla frenatura;
d) 1600 t.
Qualora si presenti l’esigenza di effettuare treni di massa rimorchiata superiore a 1600 t, la Direzione
Produzione deve elaborare un’idonea analisi di rischio e trasmetterla alla Direzione Tecnica, al fine
dell’eventuale nulla osta di quest’ultima per la parte di competenza (mai oltre 2500t).

20
Q

La massima massa rimorchiata ammessa dagli organi di attacco da cosa dipende? In caso di locomotive intercalata da dove si calcola la massa rimorchiata?

A

La massima massa rimorchiata ammessa dagli organi di attacco è indicata nelle Tabelle 20, 21 e 22 e
dipende dal grado di prestazione più elevato della linea o tratto di linea percorso dai treni stessi. Per i treni di materiale ordinario con locomotiva intercalata la massa del materiale rimorchiato a seguito di tale locomotiva non deve superare la massima massa ammessa dalla Tabella 20.

21
Q

Quali limiti di velocità non possono mai essere superati dei treni?

A

Con i treni e con i mezzi di trazione isolati in nessun caso possono essere superati i limiti di velocità consentiti:
•dalla linea o tratto di linea
•dal mezzo di trazione
•dall’ubicazione del mezzo di trazione nel treno o da particolari condizioni di esercizio
•dal tipo di veicoli in composizione
•dalla frenatura
•da particolari prescrizioni;
•da prescrizioni di carattere antinfortunistico.

22
Q

In base a cosa varia la velocità massima a messa dalla linea? i ranghi su quali valori si basano?

A

La velocità massima consentita su ciascun tratto di linea è impostata su limiti riferiti a due, tre o quattro ranghi di velocità massima, a loro volta riferiti a specifici valori di accelerazione non compensata (anc).
I ranghi di velocità massima sono i seguenti:
•rango A cui è associato un valore di anc = 0,6 m/s2 ;
•rango B cui è associato un valore di anc = 0,8 m/s2 ;
•rango C cui è associato un valore di anc = 1,0 m/s2 ;
•rango P cui è associato un valore di anc = 1,8 m/s2.
I mezzi di trazione isolati, esclusi i mezzi
leggeri/ETR/ATR, circolano al rango A.

23
Q

Dove viene indicata la velocità massima ammessa per i mezzi di trazione?
Dove viene indicata la velocità massima per i veicoli di materiale viaggiatori e per i carri merci?

A

La velocità massima dei mezzi di trazione è riportata nelle relative DPC; per i veicoli non dotati di DPC sono riportate nelle Tabelle della PGOS.
I veicoli per treni di materiale viaggiatori provvisti della
marcatura uniforme hanno indicata su ambo i lati della cassa la velocità massima ammessa. La velocità massima dei carri definita nella STI «carri merci» o
dal RIV è indicata nella Tabella 34; detta velocità deve essere stabilita tenendo conto anche delle loro condizioni di carico e delle linee da percorrere.

24
Q

Che cos’è un grado di frenatura? da che i numeri sono indicati e quanti ne sono?

A

Le linee, nei riguardi della frenatura, sono divise in tratti per ciascuno dei due sensi di circolazione, in relazione alle rispettive pendenze. A ciascun tratto è assegnato un grado di frenatura e viene indicato nell’apposita colonna delle fiancate dei quadri orario in corrispondenza dell’inizio dei singoli tratti.

25
Q

Cosa si intende per grado di frenatura sussidiario?

A

Sulle linee in salita o comprendenti tratti in salita deve essere assicurata, in caso di arresto del treno, la immobilità del materiale contro possibili retrocessioni. A tale riguardo al grado principale pertinente alla linea nel senso di marcia considerato viene attribuito un indice (grado sussidiario) corrispondente al grado di frenatura principale pertinente al verso opposto.
Gli indici sono espressi in cifre arabe.

26
Q

Che tipologia di frenatura esistono? come viene suddivisa a sua volta la frenatura continua? da che dispositivo viene integrato il freno continuo automatico?

A

La frenatura dei treni può essere continua (freno continuo automatico) o combinata (freno continuo e freno elettrico del mezzo di trazione). La frenatura continua può essere:
-Tipo viaggiatori (ad azione immediata);
-Tipo merci (ad azione rallentata).
Sullo stesso treno possono in determinati casi essere utilizzati promiscuamente il freno tipo merci e quello tipo viaggiatori realizzando la cosiddetta frenatura
continua mista.
Su alcuni veicoli l’apparecchiatura del freno continuo è integrata dal dispositivo Alta Velocità (AV), a funzionamento automatico, che consente, senza particolari dispositivi di comando a mano, di elevarne
l’azione frenante.

27
Q

Come può essere integrata l’apparecchiatura del freno continuo sui veicoli merci?

A

In molti veicoli merci l’apparecchiatura del freno continuo è integrata dai seguenti dispositivi:
•Merci-Viaggiatori (G-P)
•Vuoto-Carico (V-C)
•Piano-Montagna (P-M)
•Autocontinuo (A), che consente di variare automaticamente la massa frenata al variare del carico.

28
Q

Qual è l’ordine delle operazioni che un manovratore deve effettuare per agganciare o sganciare i veicoli?

A

I manovratori devono agganciare e sganciare gli organi di attacco e accoppiare e distaccare le condotte dei veicoli. I manovratori, dopo aver unito gli organi di attacco, devono collegare nell’ordine:
•le condotte pneumatiche (del freno e dei servizi);
•le condotte elettriche;
•i passaggi di intercomunicazione.
I manovratori per il distacco dei veicoli devono operare in senso inverso.

29
Q

Di che tipologia di condotta a bassa tensione possono essere dotati i veicoli?
Da cosa sono costituiti i passaggi di intercomunicazione dei veicoli?

A

I veicoli possono essere muniti dei seguenti tipi di condotte elettriche B.T. (Bassa Tensione):
•condotta a 13/18 conduttori, utilizzata, di regola, per il comando dell’illuminazione, della sonorizzazione, delle porte e per il telecomando di determinate locomotive;
•condotta a 78 conduttori, utilizzata, di regola, per il telecomando dei treni navetta;
•condotte per il comando multiplo delle automotrici.
I passaggi di intercomunicazione dei veicoli sono costituiti dalle pedane di passaggio e dai mantici di riparo. Questi ultimi possono essere del tipo
a soffietto o tubolare in gomma.

30
Q

Come si calcola la percentuale di massa frenata e cosa indica? come avviene l’ arrotondamento di eventuali cifre decimali?

A

L’efficacia della frenatura su di un treno è determinata dalla massa frenata disponibile sullo stesso (locomotive e veicoli) in rapporto della sua massa totale (massa da frenare). Il valore di questo rapporto determina la percentuale di massa frenata del treno. L’arrotondamento di eventuali cifre decimali risultanti dal calcolo deve essere effettuato all’unità in favore della sicurezza, dunque sempre per difetto.

31
Q

Che cos’è la massa frenata di un veicolo e come può essere rispetto alla massa totale di esso? dove viene indicata la massa frenata dei veicoli rimorchiati muniti di freno continuo?

A

La massa frenata di un veicolo è la massa che agli effetti della frenatura gli viene attribuita: essa rappresenta l’efficacia del freno, si esprime in tonnellate ed è riportata anche nelle DPC del veicolo.
Il valore della massa frenata del veicolo può essere inferiore, uguale o superiore alla massa reale del veicolo stesso. La massa frenata dei veicoli rimorchiati muniti di freno continuo è di regola indicata sui
longheroni o sulla parte inferiore della cassa.

32
Q

Cosa si intende per massa da frenare e come si calcola il valore?

A

La massa da frenare (Mdf) nei treni serviti da freno continuo è data dalla somma delle masse totali (tara + carico) di tutti i veicoli, mezzi di trazione compresi, comunque in composizione.

33
Q

In base a quali valori cambia la velocità massima assoluta ammessa rispetto alla frenatura?

A

La velocità massima assoluta ammessa rispetto alla
frenatura è data dalla Tabella B, in relazione al grado principale di frenatura (con o senza indice sussidiario) del tratto di linea, alla percentuale di massa frenata esistente nel treno ed al tipo di freno in azione.

34
Q

Qual è la percentuale di massa frenata minima di cui deve godere un treno nella stazione di origine o dove viene modificata la composizione?

A

Nella stazione di origine, o dove viene modificata la composizione, è vietato far partire i treni con percentuale di massa frenata complessiva inferiore al 50 %; tale percentuale di massa frenata deve essere ammessa dalla Tabella B rispetto al grado di frenatura principale del tratto di linea. In caso di guasto del freno continuo durante il viaggio devono essere osservate le norme vigenti. È anche vietato far partire i treni con percentuale di massa frenata nella parte rimorchiata e nella seconda metà (comprese nel computo le locomotive ubicate in coda) inferiore ai valori indicati nella Tabella 36 riferiti ai gradi di frenatura principali e sussidiari del tratto di linea interessato.

35
Q

Qual è il numero massimo di assi consecutivi non frenati e quando siamo un’eccezione al limite? Qual è il valore minimo di massa frenata del veicolo di coda o degli ultimi due insieme riuniti? in quali casi il limite di massa frenata può scendere e a quale valore?

A

I veicoli con freno efficiente devono essere, per quanto possibile, intercalati tra quelli non frenati. In composizione ai treni non sono ammessi più di dieci assi consecutivi non frenati; tale limite può essere
superato purché gli assi appartengano tutti allo stesso veicolo. La massa frenata del veicolo di coda o degli ultimi due veicoli insieme riuniti non deve di norma essere inferiore a 17 t. Qualora la metà posteriore del treno sia composta di soli veicoli vuoti, la massa frenata del veicolo di coda o degli ultimi due veicoli può essere ridotta a 10 t.

36
Q

Qual è la massima lunghezza ammessa di un treno rispetto alla tipologia di frenatura?

A

La lunghezza massima in metri di un treno rispetto alla frenatura è:
•Frenatura continua tipo viaggiatori e frenatura continua mista 660 metri
•Frenatura continua tipo merci, 1000 metri.

37
Q

In quale documento viene indicata la percentuale minima di massa frenata che deve avere un treno per rispettare il programma ad orario?

A

La massa frenata rappresenta quindi la capacità frenante che deve avere il treno per rispettare l’impostazione d’orario; per i treni con orario programmato quindi, la percentuale di massa frenata prescritta è prevista nell’intestazione della Scheda Treno. Ne consegue che una percentuale di massa frenata effettiva inferiore al valore la prescritta può determinare una riduzione di velocità.

38
Q

A chi hai affidato il rilevamento di dati caratteristici dei veicoli in composizione al treno?

A

Il rilevamento dei dati caratteristici dei veicoli in composizione al treno ai fini della compilazione dei documenti treno e delle eventuali prescrizioni tecniche, è affidato ad agenti addetti alla formazione treni in possesso di specifica abilitazione.

39
Q

Quando il personale addetto alla formazione dei treni deve comunicare per iscritto la composizione dei treni merci? quando deve comunicare per iscritto la composizione dei treni viaggiatori?

A

Il personale addetto alla formazione treni deve comunicare per iscritto agli agenti designati dalla Rete Ferroviaria Italiana in base a disposizioni locali (DM, DCO, DU, ecc.), la composizione di tutti i treni merci.
La composizione dei treni viaggiatori deve essere comunicata solo nel caso di variazioni rispetto a quella programmata.

40
Q

In quali maniere il personale addetto alla formazione dei treni può comunicare la composizione al regolatore? In quali casi è obbligato a comunicare per iscritto?

A

Il personale addetto alla formazione dei treni può comunicare il regolatore la composizione mediante:
•PICWEB
•Modulo di comunicazione composizione treni con consegna diretta, comunicazione registrata oppure trascrizioni dati attraverso lo specifico Registro.
COMUNICAZIONE SEMPRE PER ISCRITTO quando in composizione al convoglio risultano presenti:
•Trasporti Eccezionali
•Merci Pericolose
•Trasporti Combinati e Codificati.