MT3 UD3 Flashcards

1
Q

Quali tipologie di sistemi di protezione della marcia esistono?

A

Al fine di garantire la protezione della marcia dei treni (rispetto dei segnali, delle riduzioni di velocità, ecc.), sull’infrastruttura ferroviaria nazionale sono implementati i seguenti sistemi:
•sistema europeo di controllo della marcia dei treni, di distanziamento e di segnalamento in cabina di guida ERTMS/ETCS (Livello 1 e Livello 2);
•sistema nazionale di controllo della marcia dei treni SCMT/SSC.
L’esercizio con i sistemi di cui sopra deve svolgersi in conformità alle specifiche Istruzioni emanate a parte dalla Direzione Tecnica.

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2
Q

Quali sono i vincoli che vengono imposti alla marcia dei treni?

A

La marcia del convoglio viene pertanto «condizionata» al rispetto dei vincoli imposti:
•dalla tipologia di veicoli
•dai dati dell’infrastruttura
•dalla necessità di rispettare il termine della «Autorizzazione al Movimento».

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3
Q

Come agiscono i sistemi della protezione della marcia nel caso di superamento dei vincoli imposti? Come varia l’avviso alla gente di condotta in base alla gravità della situazione?

A

Al superamento dei vincoli di marcia, aumentati di opportuni margini, i sistemi di protezione sono strutturati per comandare la disinserzione della trazione e la frenatura d’urgenza per evitare «l’indebito oltre passamento del termine della Autorizzazione al Movimento»: «la condizione più restrittiva porta all’arresto incondizionato del convoglio». A seconda della situazione di esercizio viene richiamata l’attenzione dell’AdC tramite segnalazioni ottiche ed
acustiche disponibili sul cruscotto (DMI)
differenziate a seconda della priorità di azione necessaria. I colori sono: bianco (o grigio), giallo, arancione, rosso.

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4
Q

Come bisogna agire in caso di improvviso del convoglio per superamento dei vincoli di marcia?

A

Verificatosi l’arresto del convoglio per presenza «codici errori, superamento vincoli di marcia, il RdC di giurisdizione e l’AdC intervengono (rispetto alla propria area di responsabilità) mettendo in campo le azioni necessarie per la ripresa della corsa mediante protezione della marcia affidata:
• alla responsabilità diretta dell’essere umano (normativa di riferimento)
• alla tecnologia (aggiornamento delle informazioni tramite SST  SSB).

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5
Q

Come bisogna agire nel caso in cui un treno alla partenza non abbia attivo il sistema della protezione della marcia oppure questo si guasti durante la corsa?

A

Un treno non può partire dalla stazione di origine con il SSB del SCMT o SCMT/SSC guasto.
In tutti i casi in cui durante la corsa del treno si verifichino guasti o anormalità a seguito dei quali la funzione di protezione della marcia del treno/SCMT o SSC), non risulta attiva, il treno può proseguire la
corsa non superando la velocità di 50 km/h, salvo eventuali limitazioni più restrittive, fino al raggiungimento della stazione più idonea a consentire la risoluzione del guasto.

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6
Q

Che differenze hanno i tre livelli di protezione ECTS?

A

LVL 1: Va in sovrapposizione ai sistemi di protezione della marcia «nazionali» con alcune integrazioni.
LVL 2: Impiega tecnologie introdotte con le
STI basandosi sul collegamento GSMR e la localizzazione a mezzo PI
LVL3: Implementa quanto adottato nel L2
con nuove funzioni tra le quali la geolocalizzazione e la verifica dell’integrità treno demandata ai
treni stessi.

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7
Q

Cosa si intende per rallentamenti, di cosa devono essere dotati i binari interessati e cosa deve essere attivo nei treni?

A

Le restrizioni temporanee di velocità eventualmente necessarie, denominate rallentamenti, e i tratti di binario a cui si riferiscono devono essere tempestivamente comunicate ai treni con il sistema di segnalamento. I rallentamenti devono essere protetti dai sistemi di protezione della marcia dei treni.

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8
Q

Di cosa devono essere attrezzati i treni per circolare e quando la circolazione è ammessa senza tale sistema?

A

Per circolare, i treni devono essere attrezzati con SSB compatibili con i sottosistemi di
terra (SST) presenti sulle linee da percorrere; la circolazione di convogli non attrezzati con
SSB compatibili è ammessa solo in regime di interruzione, ad eccezione di treni turistici o storici.

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9
Q

Rispetto a cosa realizza un controllo il sistema SCMT?

A

Il Sistema SCMT realizza un controllo della marcia del treno rispetto ai segnali fissi e alla velocità massima ammessa:
•sugli itinerari (arrivo/partenza/transito) delle località di servizio
•dalla linea
•dalla frenatura
•dal materiale rotabile
•ai rallentamenti
•alle riduzioni di velocità diverse dai rallentamenti
•ad altre particolari condizioni di marcia.

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10
Q

Dove può essere applicato il SCMT?

A

Il sistema SCMT è applicabile a tutti i binari di linea (tutti i sistemi di blocco) e a tutti i binari di circolazione delle LdS.

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11
Q

Cosa rende disponibile il sottosistema di terra al treno? Come possono essere tali informazioni? Come vengono integrate tali informazioni nel caso di blocco automatico a correnti codificate?

A

Il SST rende disponibili, sotto forma di informazioni binarie codificate, i dati relativi allo stato degli impianti e delle caratteristiche della linea necessari per il controllo della marcia del treno rispetto ai vincoli di marcia gestiti. I dati possono essere:
•Variabili - Subiscono variazioni in funzione dello stato della circolazione e degli itinerari in atto (di norma i segnali).
•Semifissi - di carattere temporaneo ma che non subiscono variazioni nel periodo di validità (di norma i rallentamenti).
•Fissi - di carattere permanente (velocità della linea, grado di frenatura della linea).
Sulle linee attrezzate con il BAcc per la trasmissione a bordo delle informazioni variabili vengono utilizzate anche le correnti codificate di binario.

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12
Q

Per individuare un rallentamento cosa devono essere posti sul terreno oltre ai segnali? A che distanza?

A

I rallentamenti devono essere segnalati e gestiti con i sistemi di protezione della marcia; la collocazione sul terreno dei segnali di rallentamento deve avvenire contestualmente alla collocazione dei punti informativi del sistema SCMT/SSC. Sono di norma previsti due PI: uno in corrispondenza del segnale di avviso di rallentamento, uno a distanza di 200 mt in precedenza al segnale di avviso di rallentamento; per situazioni particolari oltre ai due precedenti, sono inoltre previsti PI aggiunti.

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13
Q

Che segnali devono essere posti sul terreno in caso di rallentamento?

A

L’attivazione di un rallentamento prevede, per ciascuno dei due sensi di marcia (legale/illegale, sinistra/destra) la posa dei seguenti segnali:
•avviso rallentamento, inizio rallentamento e fine rallentamento
•tavole distanziometriche a sussidio del segnale di avviso rallentamento (almeno 3 e la prima incontrata dal treno ad almeno 300 metri).

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14
Q

Ci sono posti dei punti informativi in caso di riduzione della velocità? Cosa deve sempre specificare l’agente della manutenzione che istituisce una riduzione di velocità?

A

Le riduzioni di velocità sono gestite con la posta di PI precodificati all’inizio e al termine della zona soggetta a
riduzione e in uscita da ogni PdS intermedio interessato alla riduzione stessa; per la zona soggetta a riduzione dovrà essere specificato se è interessato il solo tratto di linea compreso tra due stazioni, il solo ambito stazione o entrambi. Sono considerate riduzioni di velocità anche quelle variazioni determinate nell’Orario di servizio e segnalate secondo RS. L’Agente della Manutenzione che istituisce la riduzione di velocità deve sempre specificare se la riduzione è gestita o meno dal SCMT.

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15
Q

Cosa indica la tabella limite di fermata del sistema SCMT?

A

Sulle linee attrezzate con il Sistema di Controllo della Marcia dei Treni (SCMT) determinati segnali di partenza possono essere preceduti da una apposita tabella a fondo bianco ad alto potere rifrangente recante, dipinta in nero, la scritta “LIMITE FERMATA SCMT”.
In corrispondenza di tale tabella il personale di condotta, in servizio con i rotabili (mezzi di trazione, carrozze pilota o rimorchi) attrezzati con apparecchiatura SCMT inserita ed efficiente, deve arrestarsi con i treni in arrivo o attestarsi con i treni in partenza.

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16
Q

Com’è formato il picchetto indicatore di un punto informativo posticipato? In quali casi può essere applicato?

A

Picchetto a sezione circolare con testa a
semisfera dipinto in colore arancione, bianco
e nero, ad alto potere rifrangente. Viene installato in determinate località di servizio, dotate di Punti Informativi ubicati a valle del segnale di partenza (PI posticipati), come ad esempio negli scali muniti di
segnale di partenza comune a più binari ma
sprovvisti di indicatori bassi di partenza o di
segnali bassi luminosi atti a fornire la segnalazione delle luci bianche lampeggianti oppure in località di servizio munite di binari attrezzati per la partenza dei treni con il rotabile di testa oltre il segnale.

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17
Q

Che tipologia di controlli effettua un sistema SSC? Da quali sottosistemi di terra è costituito?

A

Il Sistema realizza un supporto alla condotta del treno effettuando un controllo tramite soglie di velocità; in caso di superamento dei limiti imposti
dai vincoli di marcia, aumentato di opportuni margini, il sistema comanda la disinserzione della trazione e la frenatura d’emergenza. SSC è costituito due sottosistemi SSB (Sotto Sistema di Bordo) e SST (Sotto Sistema di Terra). Oltre ai PI tradizionali, il sistema comprende delle antenne chiamate «Trasponder» (TAG).

18
Q

A che distanza dal segnale si trova un trasponder? Qual è la differenza con un trasponder configurabile?

A

Il tag è un dispositivo elettronico che fornisce informazioni di tipo fisso installato circa 100 m a monte del segnale di avviso (ove richiesto) e trasmette l’informazione funzionalmente legata al successivo segnale. Il tag configurabile: è un dispositivo elettronico che fornisce informazioni di tipo fisso, svolge la funzione di ricalibrazione odometrica lungo linea.

19
Q

Cosa indica la tabella limite di fermata del sistema SSC?

A

Sulle linee attrezzate con il Sistema di Supporto alla Condotta dei treni (SSC) determinati segnali di partenza possono essere preceduti da una apposita tabella a fondo bianco ad alto potere rifrangente recante, dipinta in nero, la scritta “LIMITE FERMATA SSC”.
In corrispondenza di tala tabella il personale di condotta, in servizio con i rotabili (mezzi di trazione, carrozze pilota o rimorchi) attrezzati con apparecchiatura SSC inserita ed efficiente, deve
arrestarsi con i treni in arrivo o attestarsi con i treni in partenza.

20
Q

Quali sono le funzioni svolte dal sistema ETCS di livello uno? È installato insieme a quali segnali?

A

Le funzioni svolte dal sistema ETCS L1 sono:
•la gestione del distanziamento dei treni in accordo con il regime di circolazione presente (NB. non si introduce il BRA)
•il segnalamento in cabina di guida dei veicoli (NB. disponibilità di vari stati operativi del ETCS)
•il controllo della marcia del treno.
Il sistema ETCS L1 è installato in sovrapposizione al sistema di controllo della marcia del treno di tipo nazionale (SCMT) e non modifica i sistemi di esercizio e i regimi di circolazione delle linee su cui è installato Dunque la postazione del RdC non cambia rispetto a quanto invece accade per ETCS L2.

21
Q

Quali sono gli Stati operativi previsti per i sistemi ERTMS/ETCS?

A

Gli Stati operativi del sotto sistema di bordo sono: full supervision, limited supervision, on sight, staff responsible, modulo nazionale, trip, isolation.

22
Q

Cosa si intende per FS, LS, OS?

A

FS: È realizzato in automatico dal Sistema che gestisce Autorizzazioni al Movimento in FS per un determinato
percorso controllato dal Sistema stesso.
LS: È realizzato in automatico dal Sistema che Sistema gestisce Autorizzazioni al Movimento in LS per un
determinato percorso controllato dal Sistema stesso; a differenza del modo FS, nel modo LS non sono
visualizzate le informazioni relative alla velocità permessa e alla distanza obiettivo.
OS: È realizzato in automatico dal Sistema; il Sistema gestisce Autorizzazioni al Movimento per un determinato
percorso da effettuare con marcia a vista non superando la velocità prevista dalla normativa vigente di 30 km/h.

23
Q

Cosa si intende per SR, TRIP, ISO, SCMT?

A

SR: Si attiva a seguito di apposita operazione da parte del AdC previa specifica prescrizione; in Staff Responsible il movimento del treno è subordinato anche alla operatività dell’agente di condotta prevista dalle apposite Istruzioni. (max 50km/h)
TRIP: È realizzato dal Sistema in relazione all’attivazione della frenatura di emergenza riarmabile a treno fermo; nello stato Trip il bordo richiede il riconoscimento della condizione di treno fermo (riarmo del freno).
MN: È il modo utilizzato quando la protezione della marcia del treno è affidata al SCMT, il cui SSB è integrato oppure interfacciato con il SSB ETCS
ISO: È realizzato in modo automatico con la disinserzione delle apparecchiature del SSB ETCS e l’azionamento di un apposito dispositivo di esclusione; tale stato è segnalato in cabina di guida.

24
Q

Com’è formata la tabella di transizione di livello ETCS?

A

Nelle linee munite di attrezzature atte a realizzare il sistema ERTMS/ETCS i punti in cui avviene la transizione di livello sono individuati a terra per mezzo delle tabelle di transizione di livello ETCS. Il segnale di transizione di livello ETCS è costituito da una tabella quadrata a fondo bianco recante in colore nero gli acronimi LT (Level Transition) ETCS. Tabelle analoghe presenti sui tratti di linea esercitati con ERTMS/ETCS L2.

25
Q

Come cambiano i segnali di abbassamento ed alzamento archetti su linee dotate di sistema ERTMS/ETCS, essendo conformi agli standard europei?

A

A differenza dei classici segnali di abbassamento oh alzamento archetti oltre che inizio e fine di tratto neutro, i segnali conformi agli standard europei hanno uno sfondo blu.

26
Q

Quali segnali vengono utilizzati per indicare l’inizio o la fine di linea attrezzate con sistema ERTMS/ETCS L2?

A

Per indicare l’inizio e la fine di una linea munita di attrezzature atte a realizzare il sistema ERTMS/ETCS si espongono tabelle a sfondo bianco, con contorno nero (tratteggiato se è avviso posto ad opportuna distanza) per indicare l’inizio. Per la fine la stessa tabella viene sbarrata.

27
Q

Com’è formata la tabella di inizio missione su una linea ETCS? com’è formata la tabella di individuazione del termine dell’itinerario di partenza per linee attrezzate con ETCS?

A

Nelle località di servizio, ubicate sulle linee munite di attrezzature atte a realizzare il sistema ERTMS/ETCS L2 i segnali imperativi di partenza di determinati binari appositamente attrezzati per lo Start of Mission sono preceduti da un’apposita tabella a fondo bianco ad alto potere rifrangente recante, dipinta in nero,
la scritta “START”. Su tali binari la procedura di inizio missione (Start of Mission) deve essere eseguita con il treno attestato in precedenza a tale tabella. Tabella di colore bianco recante, in nero, la dicitura «LINEA»
sovrastata da una freccia.

28
Q

Come viene indicato il cippo chilometrico sul line attrezzate con ETCS? quale tabella viene posta in precedenza di un posto di esodo e a che distanza?

A

Tabella rettangolare a fondo bianco con bordo nero ad alto potere rifrangente. Il numero superiore indica la progressiva chilometrica, il numero inferiore la progressiva ettometrica. La freccia verticale blu indica aumento (punta verso l’alto) o diminuzione (punta verso il basso) della progressiva chilometrica. La freccia orizzontale nera indica il binario a cui si riferisce. Nei posti di Esodo, in precedenza alla tabella di avviso, sono installate tabelle rettangolari biettometriche a fondo bianco con bordo
nero e una striscia verticale di colore giallo ad alto potere rifrangente. Tali tabelle sono in numero di tre equidistanti fra loro ed installate entro una
distanza massima di 600 m dalla tabella di avviso del posto di esodo.

29
Q

Su linee attrezzate con ETCS da chi viene fornita la teorizzazione al movimento? Come il treno aggiorna la sua posizione?

A

La marcia del treno in Area ETCS L2 è consentita dalla:
•concessione di MA da parte di RBC
•ricezione delle stesse da parte del treno. Il RBC concede nuove estensioni di MA in base alla posizione del treno e alla disponibilità delle sezioni di blocco e degli itinerari nei PdS. Il treno aggiorna continuamente la sua posizione al RBC con l’invio dei Position Report (passaggio su PI) ed effettua continuamente la ricalibrazione odometrica.

30
Q

Quali consensi sono necessarie affinché un treno posso essere inoltrato da linea tradizionale a linea attrezzata con ETRMS/ETCS?

A

Affinché un treno possa essere inoltrato in una linea attrezzata con ETCS sono necessari:
•consenso del dirigente centrale operativo
•consenso connessione radio block center
•consenso Movement Authority

31
Q

Come viene alimentata la linea aerea di contatto in una linea attrezzata con ETCS? da quali parti è costituita una linea aerea di contatto e il feeder dov’è posto? Quali sono le tensioni della catenaria e del feeder? avvia nel sezionamento della linea aerea? a chi affidata la manovra dei sezionatori?

A

L’alimentazione della linea di contatto (LdC) è
derivata da sottostazioni elettriche che distano fra
loro circa 50 Km. La LdC è costituita dalla catenaria, sovrastante il binario, e dal feeder, parallelo al binario,
normalmente sospesi agli stessi sostegni.
La tensione nominale verso terra della catenaria è di
25 KVca, come quella del feeder che però è in
opposizione di fase (-25 KVca).
La linea di contatto è suddivisa in tratti elettricamente sezionabili mediante sezionatori bipolari o unipolari presenti nelle sottostazioni. La linea di contatto può essere sezionata ma i punti di sezionamento sono realizzati prescindendo dalla posizione
dei segnali imperativi.
LA MANOVRA DEI SEZIONATORI È DI ESCLUSIVA COMPETENZA DEL PERSONALE DEGLI IMPIANTI ELETTRICI
ABILITATO.

32
Q

Ogni quanto è posto un punto di cambio fase? Come può essere il tratto neutro interessato?

A

I PCF sono situati in linea ad ogni punto in cui varia la fase della tensione, in area ERTMS/ETCS L2 sono posizionati ogni 24 Km circa. È realizzato attraverso un tratto neutro (TN) che può essere:
•ATTIVO stato di disalimentato: il PCF separa l’alimentazione della LdC a monte da quella a valle dello stesso. In tal caso può essere percorso da treni a trazione elettrica con pantografo in presa e carichi disinseriti (assorbimento nullo).
•DISATTIVO stato di alimentato: il PCF mantiene la stessa alimentazione a monte e a valle e può essere percorso da treni a trazione elettrica con pantografo in presa e carichi normalmente inseriti.

33
Q

Che cos’è un posto di cambio tensione e dove si trova? Come deve essere affrontato dal treno e quanto è lungo? Da che tratti è composto il punto di cambio tensione? in che modalità viene affrontato il tratto neutro?

A

In corrispondenza dei punti di confine fra linee di contatto alimentate a 25 kVca e linee di contatto alimentate a 3 kVcc è realizzato un particolare sezionamento della catenaria, denominato POC (Posto di Cambio tensione) che, per entrambi i sistemi elettrici, comprende un primo tratto disalimentato ed isolato da terra ed un secondo tratto disalimentato e collegato francamente a terra (PERMANENTEMENTE NEUTRI). La lunghezza del tratto da percorrere ad archetti abbassati è di circa 110 metri. Sono situati sulle interconnessioni ad opportuna distanza dal Punto di Confine ed in area ERTMS/ETCS L2. I treni a trazione elettrica che transitano in corrispondenza di un POC, dove la linea cambia tensione, devono avere il pantografo abbassato. Le operazioni di «abbassamento/alzamento pantografo» vengono gestite in automatico dal Sotto Sistema di Bordo (Full Supervision) e/o manualmente dal AdC (Staff Responsible).

34
Q

Esistono portali nei posti di servizio di una linea ETCS? quale modalità non è mai concessa in caso di punto di cambio tensione? A cosa serve la segnaletica nelle linee ETCS? Come vengono gestiti i rallentamenti su linee ETCS?

A

Nei Posti di Servizio (PM, PC, PJ) non esistono i portali, ma possono esistere PCF. La segnaletica della LdC diviene fondamentale quando si debba gestire un movimento in degrado in linea o in un
PdS con il AdC che si comporta in relazione alle prescrizioni impartite dal DCO. In presenza di POC non sono mai concesse Autorizzazioni al Movimento in On Sight (OS). Sulla tratta di linea controllata con sistema ETCS L2 i RALLENTAMENTI e gli ABBASSAMENTI PANTOGRAFI SONO GESTITI COMPLETAMENTE DAL SISTEMA RBC NON VENGONO NOTIFICATI AL PERSONALE DEI TRENI E NON VENGONO SEGNALATI SUL TERRENO.

35
Q

Cosa si intende per stazione di collegamento e quali normative sono previste? Come deve essere considerata una stazione di collegamento per i treni confinante?

A

Le Stazioni di collegamento tra le reti rappresentano i punti di contatto tra Gestori Infrastruttura (Regionali e Transfrontalieri). Per ciascun punto di contatto sono previsti:
•Convenzione tra Stati/Gestori Infrastruttura
•Allegati tecnici con definizione
•Normativa di riferimento (anche in relazione ai SPMT)
•Procedure per percorsi di formazione del personale impiegato in attività di sicurezza
•Procedure di monitoraggio del servizio/tenuta sotto controllo della documentazione SGS.
Ai fini della Norma di riferimento, i treni da/per le Reti confinanti, devono considerare la LdS «Stazione di
collegamento» come stazione origine/termine corsa.

36
Q

In quali casi è ammessa la circolazione di treni non dotati di sistema della protezione della marcia?

A

Sulle linee attrezzate con SCMT/SSC, la circolazione di convogli non attrezzati con SSB compatibili con i dispositivi del SST è inoltre ammessa sui binari in esercizio nei seguenti casi:
•treni composti con veicoli storici o turistici, per i quali valgono le norme riportate in allegato n. 3;
•treni delle “ferrovie regionali” che accedono in stazioni in comune con l’infrastruttura ferroviaria nazionale. Gli arrivi di tali treni nelle suddette stazioni devono avvenire su itinerari indipendenti da movimenti di altri treni o manovre, non superando comunque la velocità di 30 km/h. Qualora ciò non fosse possibile, il Regolatore della circolazione deve disporre affinché siano sospesi gli altri movimenti contemporanei di treni o manovre sui binari non indipendenti da quello percorso dal treno stesso.

37
Q

Quali sono i requisiti minimi tecnici affinché un treno storico possa circolare?

A

Sono ammessi a circolare esclusivamente convogli con:
•massa frenata pari ad almeno il 75%
•Velocità max non è mai superiore a 70 km/h
•In cabina di guida deve essere presente AdC ed un altro agente
•Il personale del treno deve avere un collegamento telefonico con i RdC.

38
Q

Come viene annunciato un treno storico e cosa devono verificare i regolatori della stazione di origine e delle stazioni limite?

A

L’annuncio avviene secondo modalità previste per i treni straordinari (art. 13 RCT), trasmesso con dispaccio a parte rispetto ad altri eventuali annunci di circolazione, specificando che trattasi di “treno storico”.
Il RdC della stazione di origine deve verificare la congruenza del dispaccio di annuncio ricevuto dal DC/DCO con i dati di composizione ricevuti per iscritto dal personale dell’IF addetto alla formazione/preparazione dei treni. Il RdC della stazione limite di sezione DC/DCO deve verificare la congruenza del dispaccio di annuncio ricevuto dai DC/DCO.

39
Q

Quale regime bisogna aggiungere a quello elettrico in caso di circolazione di treno storico?

A

Nelle linee in dirigenza locale la circolazione dei treni storici dovrà avvenire con il blocco telefonico, in aggiunta al blocco elettrico (NB. Su linee con servizio «a spola» valgono le norme in vigore per tale sistema). Nell linee in telecomando (CTC, SCC o ACCM), la circolazione dovrà avvenire previo accertamento della libertà della tratta con il regime del «giunto telefonico», in aggiunta al blocco elettrico.

40
Q

Cosa deve sempre notificare il regolatore della circolazione ad un treno storico? Come bisogna agire in caso di lavori sul binario attiguo rispetto quello su cui avviene la circolazione del treno storico?

A
Il RdC (DM/DCO), ferme restando le norme comuni in caso di anormalità al blocco elettrico o al segnale di partenza, notifica l’Autorizzazione alla partenza di cui all’art.24 RS con la seguente formula: «Si autorizza partenza treno storico …. dal binario ….».
Qualora sul binario attiguo a quello che deve percorrere il treno storico sia in atto un’interruzione (programmata o accidentale), al treno stesso dovrà essere praticata la seguente prescrizione: «Non superate velocità di 30 km/h emettendo ripetuti fischi da … a … per possibile presenza personale al lavoro sul binario attiguo».
41
Q

Come avviene l’arrivo in stazione di un treno storico? Qual è la velocità da mantenere al segnale di avviso? Come devono comunicare il secondo agente e il regolatore una volta superato il segnale di avviso?

A

L’AdC deve regolare la corsa a partire dalla distanza di circa 400 m. dal segnale di avviso in modo da portare il treno storico alla velocità di 30 km/h in corrispondenza del segnale di avviso stesso, comunque disposto; Al superamento di detto segnale di avviso il secondo agente deve darne tempestiva comunicazione verbale al RdC, che di conseguenza provvede a disporre a via libera il segnale di protezione, se nulla osta NB: Il RdC, nel predisporre l’itinerario di arrivo o di transito, deve inibire la disposizione a via libera del segnale di protezione fino al ricevimento della comunicazione da parte del secondo agente del treno storico stesso, di superamento del segnale di avviso.

42
Q

Quale deve essere la velocità massima di un treno storico in corrispondenza del segnale di protezione di una stazione? A che velocità deve essere percorso l’intero itinerario di arrivo e in quali casi può aumentare la velocità?

A

L’AdC deve regolare la marcia in avvicinamento al segnale di protezione, anche se disposto a via libera, in modo da portare il treno storico alla velocità di 10 km/h, a partire da una distanza maggiore o uguale a 200 metri dal segnale di protezione stesso, rispettandone l’aspetto. In ogni caso l’itinerario di arrivo dovrà essere percorso non superando la velocità di 10 km/h, ad eccezione del caso di segnali di protezione e partenza disposti per il libero transito. I PROVVEDIMENTI DI CIRCOLAZIONE DEVONO INTERNDERSI APPLICABILI IN AVVICINAMENTO ALLE LOCALITÀ DI SERVIZIO NELLE QUALI I CONVOLGI ABBIANO O NON LA FERMATA.