I deviatoi Flashcards
Da cosa è costituito un binario? Quant’è la distanza tra due rotaie e come viene detta? in base a cosa vengono misurate le rotaie? quali sono le rotaie più usate da ferrovie?
Il binario è costituito da due rotaie parallele,
appoggiate su appositi sostegni (di regola traverse) e poste tra loro ad una distanza fissa, detta scartamento, che di norma misura 1435 millimetri. Il complesso costituito da massicciata, rotaie e traverse si denomina armamento. Le rotaie hanno dimensioni trasversali diverse e quindi pesi diversi. Il peso per metro lineare delle rotaie contraddistingue il tipo d’armamento. Gli armamenti più comuni sulla rete FS sono 46E4 (ex 46UNI) (kg 46 circa per metro), 50E5 (ex 50UNI), 60E1 (ex 60UNI).
Che cos’è una rotaia, una massicciata e una traversa?
Traversa: Elementi di ancoraggio tra rotaie e massicciata. Massicciata: Strato di pietrisco che viene interposto tra corpo stradale ed armamento con lo scopo di distribuire i carichi verticali e consentire la realizzazione ed il mantenimento delle condizioni geometriche del binario Rotaia: Superficie di rotolamento del veicolo ferroviario
Perché le rotaie sono inclinate di un ventesimo verso l’interno?
I piani di rotolamento delle rotaie ed i cerchioni
hanno una inclinazione di 1/20 e sono convergenti
verso il centro del binario, per ridurre i moti di
serpeggiamento e lo scorrimento fra ruota e
rotaia nei moti in curva.
Che cos’è un’intersezione e come sono denominati i binari che la compongono?
“L’intersezione” è un particolare dispositivo di
armamento rappresentato da un incrocio tra due binari
(entrambi in rettifilo e privi di deviatoi) denominati rami
dell’intersezione, ciascuno dei quali consente ai veicoli
l’attraversamento a raso dell’altro ramo dell’intersezione.
cosa si intende per deviatoio e quali sono le parti che lo compongono?
I deviatoi o scambi sono meccanismi atti a permettere
il passaggio di veicoli da un binario ad altri binari.
Nel deviatoio si distinguono due parti principali: il
cambiamento (telaio degli aghi) e l’incrociamento (cuore).
da cosa è formato il cambiamento di un deviatoio?
Il cambiamento è la parte mobile del deviatoio destinato ad istradare il veicolo sull’uno o sull’altro binario. La sua parte essenziale è costituita da due aghi, i quali sono ricavati da barre speciali ovvero da rotaie appositamente lavorate ed assottigliate ad un’estremità, denominata punta. L’estremità dell’ago, opposta alla punta, si chiama tallone. Gli aghi poggiano su cuscinetti di scorrimento e possono spostarsi girando attorno ad una cerniera che può essere articolata od elastica, in modo da aderire alla rotaia attigua, detta contrago.
Cosa si intende per deviatoio ad aghi legati oppure slegati?
I deviatoi possono essere ad aghi legati o ad aghi slegati. Si dicono ad aghi legati, quando hanno gli aghi collegati meccanicamente alle estremità con tiranti rigidi. Si dicono invece ad aghi slegati, quando non esiste il collegamento rigido suddetto e pertanto gli aghi possono spostarsi indipendentemente fra loro. Gli scambi ad aghi slegati possono avere gli aghi collegati con tiranti a cannocchiale che permettono i necessari movimenti degli aghi.
Che cos’è la tangente di un deviatoio e come varia la velocità con cui si affronta in base all’aumentare di essa?
La tangente (tg) è costituita dall’angolo formato dai due lati del cuore e determina il raggio di curvatura della deviazione; aumentando la tangente diminuisce il raggio della deviazione, di conseguenza, la curva diventa più stretta, imponendo, per tanto una velocità più ridotta.
da cosa è formato l’incrociamento di un deviatoio?
L’incrociamento è la parte del deviatoio, in
corrispondenza della quale le due file di rotaie, che formano il proseguimento degli aghi, vengono ad intersecarsi; dell’incrociamento fa parte il cuore, costituito dalla punta delle rotaie incrociantisi e dalle attigue rotaie a gomito o zampa di lepre. Il passaggio delle ruote sulla punta del cuore è assicurato da due brevi controrotaie, aventi l’estremità a gomito ed attigue alle rotaie esterne dell’incrociamento.
Com’è formato un deviatoio semplice? quando si dice un deviatoio destro o sinistro?
Nel deviatoio semplice si ha normalmente un ramo
rettilineo (di più corretto tracciato) ed un ramo deviato.
Il deviatoio si dice sinistro o destro a seconda che il ramo deviato si trovi a sinistra o a destra di chi guardi lo scambio dalla punta verso il tallone.
Un deviatoio si dice disposto per la sinistra (o per la
destra) quando permette il passaggio di veicoli sul ramo di sinistra (o di destra) rispetto a chi guarda il deviatoio dalla punta.
in che posizioni è possibile manovrare un deviatoio? Qual è la posizione normale e da dove si ricava?
Di regola, la posizione normale di un deviatoio è quella
che garantisce maggiormente la sicurezza rispetto ad
eventuali fughe di veicoli ed è, inoltre, quella di maggiore utilizzazione. Tale posizione è quella riportata sul piano schematico della stazione. La posizione opposta è detta rovescia.
com’è formato un deviatoio doppio? com’è formato un deviatoio triplo? cosa si intende per deviatoio simmetrico?
Se i due rami del deviatoio sono entrambi deviati con
uguale curvatura a destra e a sinistra, lo scambio dicesi simmetrico. I deviatoi doppi sono costituiti da due deviatoi semplici, le cui coppie di aghi si seguono immediatamente. Sono tripli, invece i deviatoi costituiti
dall’accoppiamento, nello stesso punto, di due deviatoi
semplici, le cui coppie di aghi poggiano sugli stessi
cuscinetti.
quando un deviatoio viene definito inglese? come può essere un deviatoio inglese? quante coppie di aghi hanno?
Si dicono inglesi i deviatoi applicati in
corrispondenza di intersezioni fra due binari, per
permettere il passaggio anche dall’uno all’altro binario.
Essi possono essere semplici o doppi, a seconda che il
passaggio dall’uno all’altro dei due binari che si tagliano sia possibile da una sola direzione per lato dell’intersezione o da entrambe le direzioni. Lo scambio inglese semplice pertanto ha due sole coppie di aghi , il doppio ne ha quattro.
cosa si intende per comunicazione?
Due deviatoi, situati su due binari generalmente
attigui e paralleli, collegati tra loro in modo da consentire il
passaggio dall’uno all’altro binario, costituiscono una
comunicazione.
Come può essere impegnato un deviatoio da parte del convoglio? cosa si intende per tallonamento?
I deviatoi possono essere percorsi, nella CORRETTA POSIZIONE rispetto al movimento del convoglio, di PUNTA o di CALCIO. Quando, su uno scambio preso di calcio, un veicolo percorre un ramo per il quale non era stato predisposto (FALSA POSIZIONE) il telaio degli aghi, il bordino dei cerchioni forza il telaio stesso costringendolo a modificare la sua posizione; in questo caso lo scambio si dice «TALLONATO».
Che tipo di manovra possono avere i deviatoi?
Il movimento della parte mobile (cambiamento) di un deviatoio può essere realizzato attraverso diversi tipi di meccanismi:
•Manualmente, attraverso un dispositivo a leva azionato da un agente (deviatoio a mano)
•Elettricamente, tramite un motore azionato da un Apparato Centrale situato a distanza dal deviatoio: il motore del deviatoio può essere contenuto in una «cassa di manovra» situata a lato del deviatoio o in una apparecchiatura in traversa, composta da una struttura metallica che costituisce la prima traversa di punta (deviatoio elettromeccanico)
•Per mezzo di attuatori azionati da un fluido in pressione e comandati da un Apparato Centrale (deviatoio oleodinamico). I deviatoi oleodinamici sono manovrati a mezzo di Apparato Centrale. Quando la normativa parla genericamente di deviatoi a manovra elettrica si intendono sia i deviatoi a manovra elettrica di tipo elettromeccanico sia i deviatoi a manovra elettrica di tipo “oleodinamica”.
Come avviene la manovra e l’assicurazione delle parti mobili di un deviatoio oleodinamico? in base a cosa varia il numero di attuatori? di cosa sono sempre provvisti? quando sono tallonabili?
Per i deviatoi a manovra elettrica di tipo
oleodinamica, la manovra e l’assicurazione delle parti
mobili del deviatoio viene effettuata per mezzo di
dispositivi oleodinamici detti “attuatori”; per
l’assicurazione è inoltre presente un fermadeviatoio sulla punta di ogni ago. Gli attuatori, che sono azionabili esclusivamente per mezzo di centraline oleodinamiche per la movimentazione del telaio degli aghi e, in alcuni casi, della punta del cuore, devono essere assimilati, ai fini dell’assicurazione, alle casse di manovra elettriche di tipo permanentemente intallonabile.
Il numero degli attuatori può variare in base alla tangente del deviatoio
Cosa si intende e dove si trova il cuore mobile?
Alcuni tipi di deviatoi, che possono essere percorsi ad alta velocità, hanno la punta del cuore mobile: il dispositivo è atto ad annullare lo spazio nocivo presente sui deviatoi tradizionali garantendo la continuità del piano di rotolamento,
Che cos’è un fermascambio? dove devono essere installati? quando un fermascambio viene considerato di sicurezza?
I fermascambi sono dispositivi atti ad assicurare in
una determinata posizione i deviatoi.
Tutti i deviatoi manovrati a mano ubicati sui binari di
circolazione delle stazioni, nonché tutti i deviatoi in piena linea, devono sempre essere muniti di fermascambi di sicurezza.
Da un punto di vista tecnico, un fermascambio è considerato di sicurezza quando garantisce l’immobilizzazione dell’ago e il controllo della posizione.
Da cosa è formato un fermascambio a chiave? da cosa è assicurato il corretto posizionamento del deviatoio?
Il fermascambio a chiave è una serratura costituita da due parti fondamentali:
•dalla serratura che contiene un catenaccio il quale può essere sollevato o abbassato facendo ruotare l’apposita chiave nella serratura
•da una staffa collegata al corrispondente ago.
L’estrazione di una chiave garantisce che il deviatoio si trovi nella posizione estrema voluta e che sia immobilizzato nella posizione stessa.
cosa si intende per ferma scambi gemelli o coniugati? Quanti ferma scambi vengono applicati ai deviatoi inglesi doppi ad aghi slegati?
Il fermascambio a chiave tipo FS può essere applicato
ad entrambi gli aghi di uno stesso telaio oppure ad un ago solo dello scambio a mano.
Nel primo caso, i due fermascambi si dicono gemelli
e lo scambio può essere assicurato per l’uno e per l’altro dei due rami cui dà accesso; nel secondo caso, il fermascambio si dice singolo e lo scambio può essere assicurato soltanto per un ramo.
Nei deviatoi inglesi doppi ad aghi slegati, un unico
fermascambio è sufficiente ad assicurare entrambi gli aghi accosti di un lato.
Dove devono essere inserite le chiavi che se rendono libere dai fermascambi o dalle serrature di sicurezza?
Le chiavi che si rendono libere dai fermascambi o dalle serrature di sicurezza, quando i relativi dispositivi sono assicurati nella posizione voluta, devono essere introdotte in altri apparecchi di sicurezza (fermascambi, serrature, banchi di manovra, serrature centrali, ecc.).
Cosa si intende per dispositivo CEP? cosa permette di controllare e come si realizza il controllo nel posto di manovra?
I deviatoi a mano possono essere provvisti di speciali dispositivi elettrici che permettono, dal posto di manovra dei segnali, di controllare la posizione dell’ago del deviatoio e, cioè, se esso è accostato o distaccato dal relativo contrago. Tale dispositivo viene denominato “Controllo elettrico permanente di posizione degli aghi (c.e.p.)”. Il dispositivo è costituito da una scatola applicata al contrago. Il controllo realizzato da tale dispositivo si manifesta, nel posto di manovra dei segnali, mediante segnalazione ottica.
Cosa si intende per dispositivo CEF? cosa permette di controllare e come si realizza il controllo nel posto di manovra?
Il fermascambio a chiave può essere integrato da un
dispositivo di controllo denominato “Controllo elettrico
permanente cumulativo della posizione del deviatoio e di efficienza del fermascambio (c.e.f.)”. Esso è contenuto in apposita appendice della scatola del fermascambio stesso.
Il dispositivo permette di controllare la posizione
dell’ago del deviatoio e, cioè, se esso è accostato o
discostato dal relativo contrago ed anche l’efficienza del fermascambio che assicura l’ago al contrago. Detto
controllo si manifesta mediante segnalazione ottica nel
posto di manovra dei segnali oppure sul posto (c.e.f. sul posto).