Legittima difesa

Question 1

Legittima difesa

Answer 1

La legittima difesa è regolata 𝐚𝐥𝐥’𝐚𝐫𝐭𝐢𝐜𝐨𝐥𝐨 𝟓𝟐 𝐝𝐞𝐥 𝐂𝐨𝐝𝐢𝐜𝐞 𝐏𝐞𝐧𝐚𝐥𝐞 che asserisce che ‘𝘕𝘰𝘯 𝘦̀
𝘱𝘶𝘯𝘪𝘣𝘪𝘭𝘦 𝘤𝘩𝘪 𝘩𝘢 𝘤𝘰𝘮𝘮𝘦𝘴𝘴𝘰 𝘪𝘭 𝘧𝘢𝘵𝘵𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘦𝘴𝘴𝘦𝘳𝘷𝘪 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘤𝘰𝘴𝘵𝘳𝘦𝘵𝘵𝘰 𝘥𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘯𝘦𝘤𝘦𝘴𝘴𝘪𝘵𝘢̀ 𝘥𝘪 𝘥𝘪𝘧𝘦𝘯𝘥𝘦𝘳𝘦 𝘶𝘯 𝘥𝘪𝘳𝘪𝘵𝘵𝘰
𝘱𝘳𝘰𝘱𝘳𝘪𝘰 𝘰 𝘢𝘭𝘵𝘳𝘶𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘰 𝘪𝘭 𝘱𝘦𝘳𝘪𝘤𝘰𝘭𝘰 𝘢𝘵𝘵𝘶𝘢𝘭𝘦 𝘥𝘪 𝘶𝘯’𝘰𝘧𝘧𝘦𝘴𝘢 𝘪𝘯𝘨𝘪𝘶𝘴𝘵𝘢, 𝘴𝘦𝘮𝘱𝘳𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘭𝘢 𝘥𝘪𝘧𝘦𝘴𝘢 𝘴𝘪𝘢 𝘱𝘳𝘰𝘱𝘰𝘳𝘻𝘪𝘰𝘯𝘢𝘵𝘢 𝘢𝘭𝘭’𝘰𝘧𝘧𝘦𝘴𝘢’

La causa di giustificazione della legittima difesa dunque permette 𝐥’𝐮𝐬𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐟𝐨𝐫𝐳𝐚 𝐟𝐢𝐬𝐢𝐜𝐚 𝐧𝐞𝐢 𝐫𝐚𝐩𝐩𝐨𝐫𝐭𝐢 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐬𝐨𝐠𝐠𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐢 𝐭𝐫𝐚 𝐜𝐢𝐭𝐭𝐚𝐝𝐢𝐧𝐢 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐞 𝐦𝐨𝐝𝐚𝐥𝐢𝐭à 𝐝𝐢 𝐫𝐢𝐬𝐨𝐥𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐮𝐧 𝐜𝐨𝐧𝐟𝐥𝐢𝐭𝐭𝐨.

È un’ipotesi eccezionale in quanto 𝗹’𝘂𝘀𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗳𝗼𝗿𝘇𝗮 all’interno di uno 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐨 𝐥𝐢𝐛𝐞𝐫𝐚𝐥𝐞 è 𝐦𝐨𝐧𝐨𝐩𝐨𝐥𝐢𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐬𝐭𝐚𝐭𝐨 e quindi vietato nei rapporti tra pari tanto è vero che fatti di violenza rappresenta fattispecie tipiche di reato.

Question 2

Legittima difesa:

Per il cittadino

Answer 2

Dal lato della difesa è una 𝗳𝗮𝗰𝗼𝗹𝘁à 𝗲𝗰𝗰𝗲𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 concessa al cittadino privato in deroga al monopolio dello Stato e che trova giustificazione costituzionale in situazione di necessità cogente ossia il cittadino può difendere i propri interessi anche ricorrendo alla forza fisica 𝘀𝗼𝗹𝗼 𝗾𝘂𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗻𝗼𝗻 è 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗲 𝗮𝘁𝘁𝗲𝗻𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝘀𝗼𝗽𝗿𝗮𝗴𝗴𝗶𝘂𝗻𝗴𝗲𝗿𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗳𝗼𝗿𝘇𝗮 𝗽𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗮.

Question 3

Legittima difesa:

La disciplina

Answer 3

Trattandosi di una giustificazione eccezionale nei rapporti interpersonali 𝗹’𝗼𝗽𝗲𝗿𝗮𝘁𝗶𝘃𝗶𝘁à 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗹𝗲𝗴𝗶𝘁𝘁𝗶𝗺𝗮 𝗱𝗶𝗳𝗲𝘀𝗮 è subordinata a 𝗽𝗿𝗲𝗰𝗶𝘀𝗶 𝗲 𝘀𝘁𝗿𝗶𝗻𝗴𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗽𝗿𝗲𝘀𝘂𝗽𝗽𝗼𝘀𝘁𝗶 𝗻𝗼𝗿𝗺𝗮𝘁𝗶𝘃𝗶 che vengono ricavati dall’interpretazione della disposizione 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝟱𝟮 𝗱𝗲𝗹 𝗖𝗼𝗱𝗶𝗰𝗲 𝗣𝗲𝗻𝗮𝗹𝗲.

Question 4

Legittima difesa:

L’analisi della legittima difesa

Answer 4

L’analisi della legittima difesa si distingue tradizionalmente:

• 𝗡𝗲𝗹𝗹’𝗮𝗻𝗮𝗹𝗶𝘀𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗼𝗳𝗳𝗲𝘀𝗮
• 𝗟’𝗮𝗻𝗮𝗹𝗶𝘀𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗱𝗶𝗳𝗲𝘀𝗮

Question 5

Legittima difesa:
L’analisi della legittima difesa
𝗮𝗻𝗮𝗹𝗶𝘀𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗼𝗳𝗳𝗲𝘀𝗮

Answer 5

𝗡𝗲𝗹𝗹’𝗮𝗻𝗮𝗹𝗶𝘀𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗼𝗳𝗳𝗲𝘀𝗮
Possiamo definirli come i 𝗽𝗿𝗲𝘀𝘂𝗽𝗽𝗼𝘀𝘁𝗶 in presenza dei quali il cittadino aggredito è autorizzato ad usare la forza. Innanzitutto, secondo 𝗹’𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝟱𝟮 𝗱𝗲𝗹 𝗖𝗼𝗱𝗶𝗰𝗲 𝗣𝗲𝗻𝗮𝗹𝗲, la legittima difesa si configura nel momento in cui sussiste una 𝘀𝗶𝘁𝘂𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗽𝗲𝗿𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 e quindi il cittadino è autorizzato il ricorso alla forza fisica per 𝘀𝗰𝗼𝗻𝗴𝗶𝘂𝗿𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝗹𝗲𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗲𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗮 di un proprio o altrui interesse.

La legittima difesa può essere attuata sia per la 𝗽𝗿𝗼𝘁𝗲𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝘂𝗻 𝗱𝗶𝗿𝗶𝘁𝘁𝗼 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗼 𝗼 𝗱𝗶 𝘂𝗻 𝗱𝗶𝗿𝗶𝘁𝘁𝗼 𝗮𝗹𝘁𝗿𝘂𝗶 (in questo caso si parla di 𝘀𝗼𝗰𝗰𝗼𝗿𝘀𝗼 𝗱𝗶𝗳𝗲𝗻𝘀𝗶𝘃𝗼).
Il profilo da mettere in rilievo è che si può invocare la
legittima difesa sia per difendere un 𝗱𝗶𝗿𝗶𝘁𝘁𝗼 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲, come la vita, sia quando occorra 𝘁𝘂𝘁𝗲𝗹𝗮𝗿𝗲 𝘂𝗻 𝗯𝗲𝗻𝗲 𝗽𝗮𝘁𝗿𝗶𝗺𝗼𝗻𝗶𝗮𝗹𝗲, come nell’ipotesi di uno scippo.

𝗘𝘀𝗲𝗺𝗽𝗶𝗼: nell’ipotesi dello scippo per strada il ladro riesce a sottrarre il portafoglio da un passante che si getta all’inseguimento del ladro. Fino a che il ladro non fa perdere le proprie tracce, acquisendo quella che viene definita signoria autonoma sul bene mobile sottratto, la vittima dello scippo può inseguire il ladro ed eventualmente usare la forza necessaria per
riappropriarsi del bene sottratto.

La diversa rilevanza costituzionale del diritto esposto a pericolo è rilevante sul piano della valutazione della
proporzionalità della difesa.

𝗘𝘀𝗲𝗺𝗽𝗶𝗼: nell’ipotesi del marito che maltratta quotidianamente la moglie. Una sera il marito
torna ubriaco da un Pub come spesso accade. L’esperienza della vita quotidiana dimostra che
tutte le volte che il marito torna a casa ubriaco a seguito maltratta la moglie. La moglie, stanca dei
trattamenti subiti dal marito, decide di ucciderlo. Lo aspetta dietro la porta per uccidere con un
arma da taglio. Nella situazione descritta sussiste l’attualità del pericolo? La risposta della magistratura è che in questi casi non siamo in presenza di un pericolo imminente e attuale e per questo motivo l’azione della donna non può essere giustificata dalla legittima difesa.

Question 6

Legittima difesa:
L’analisi della legittima difesa
𝗮𝗻𝗮𝗹𝗶𝘀𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗼𝗳𝗳𝗲𝘀𝗮, requisiti

Answer 6

• Il pericolo dal quale il soggetto si difende deve essere cagionato dalla 𝗰𝗼𝗻𝗱𝗼𝘁𝘁𝗮 𝘂𝗺𝗮𝗻𝗮, attiva o omissiva, di un soggetto terzo.
• 𝗟’𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝟱𝟮 inoltre precisa che l’offesa dalla quale il soggetto si difende deve essere ingiusta.
  Si parla di offesa ingiusta quando l’offesa non è prodotta da un comportamento che costituisce
  esercizio di una causa di giustificazione
• Un ulteriore requisito dell’offesa è 𝗹’𝗮𝘁𝘁𝘂𝗮𝗹𝗶𝘁à. 𝗟’𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝟱𝟮, infatti, fa riferimento a quello che
  viene definito un 𝗽𝗲𝗿𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝗮𝘁𝘁𝘂𝗮𝗹𝗲 ovvero un 𝗽𝗲𝗿𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝗶𝗺𝗺𝗶𝗻𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗱𝗶 𝗱𝗮𝗻𝗻𝗼. Quando il pericolo
  non è più attuale la vittima non può più usare la forza per riacquisire il suo diritto.

𝗘𝘀𝗲𝗺𝗽𝗶𝗼: immaginiamo l’ipotesi in cui una persona viene sequestrata e viene rinchiusa in
sgabuzzino sotterraneo. La vittima di questo sequestro decide di liberarsi aggredendo la persona
che gli porta tutti i giorni da mangiare. Le lesione personali cagionate a questa persona dal
sequestrato possono essere giustificate dalla legittima difesa? Si, le lesioni sono rese lecite
dall’operatività della legittima difesa in quanto si può ritenere sussistente un pericolo attuale dal
momento che il reato di sequestro rappresenta un reato permanente il pericolo per la libertà
personale è per definizione permanente

Question 7

Legittima difesa:
L’analisi della legittima difesa
𝗟’𝗮𝗻𝗮𝗹𝗶𝘀𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗱𝗶𝗳𝗲𝘀𝗮, requisiti

Answer 7

Per quanto riguarda i requisiti della difesa abbiamo:

• 𝗟𝗮 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗿𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲: costretto è il soggetto che si difende in quanto subisce la situazione perché non ne è l’artefice. Non è costretto alla difesa chi la situazione di pericolo l’ha provocata, come chi insulta un soggetto pericoloso, chi l’ha consapevolmente accettata, come chi ha accettato la sfida di amore da parte di un rivale, oppure non l’ha evitata pur avendone la possibilità.

• 𝗟𝗮 𝗻𝗲𝗰𝗲𝘀𝘀𝗶𝘁𝗮 𝗰𝗼𝗴𝗲𝗻𝘁𝗲: la necessità è l’inevitabilità dell’atto realizzato per la salvezza del bene
giuridico offeso dall’aggressore. La necessità e l’assenza di modalità alternative per tutelare il
bene aggredito. L’azione tipica è dunque necessitata quando è l’unica di cui dispone la vittima aggredita per preservare il proprio interesse.

• 𝗟𝗮 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗼𝗿𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗶𝘁à: la difesa è giustificata se e solo se si mantiene entro i limiti della proporzionalità rispetto all’offesa recata al soggetto che si difende.
La difesa si ritiene proporzionata se l’offesa che essa reca è pari o di poco superiore all’offesa recata dall’aggressione. La valutazione di gravita dell’offesa deve tenere conto non solo dell’importanza del bene ma anche l’intensità dell’offesa.

Question 8

Legittima difesa:

Legittima difesa nel domicilio

Answer 8

𝗡𝗲𝗹 𝟮𝟬𝟬𝟲 𝗹’𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝟱𝟮 𝗱𝗲𝗹 𝗖𝗼𝗱𝗶𝗰𝗲 𝗣𝗲𝗻𝗮𝗹𝗲 è stato 𝗿𝗶𝗳𝗼𝗿𝗺𝗮𝘁𝗼 aggiungendo l’ipotesi particolare della 𝗹𝗲𝗴𝗶𝘁𝘁𝗶𝗺𝗮 𝗱𝗶𝗳𝗲𝘀𝗮 𝗻𝗲𝗹 𝗱𝗼𝗺𝗶𝗰𝗶𝗹𝗶𝗼.

La disciplina della legittima difesa domiciliare è stata poi riformata da un 𝘀𝗲𝗰𝗼𝗻𝗱𝗼 𝗽𝗮𝗰𝗰𝗵𝗲𝘁𝘁𝗼 𝘀𝗶𝗰𝘂𝗿𝗲𝘇𝘇𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝟮𝟬𝟭𝟵. 𝗟’𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝟱𝟮 definisce l’ambito di
applicazione di questa particolare ipotesi di legittima difesa richiamando il 𝗱𝗲𝗹𝗶𝘁𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝘃𝗶𝗼𝗹𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗱𝗼𝗺𝗶𝗰𝗶𝗹𝗶𝗼.
Possiamo dire dunque che la la legittima difesa domiciliare si configura 𝗻𝗲𝗴𝗹𝗶 𝘀𝘁𝗲𝘀𝘀𝗶 𝗰𝗮𝘀𝗶 𝗶𝗻 𝗰𝘂𝗶 𝘀𝗶 𝗰𝗼𝗻𝗳𝗶𝗴𝘂𝗿𝗮 𝗶𝗹 𝗱𝗲𝗹𝗶𝘁𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝘃𝗶𝗼𝗹𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗱𝗼𝗺𝗶𝗰𝗶𝗹𝗶𝗼 (𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝟲𝟭𝟰 𝗱𝗲𝗹 𝗖𝗼𝗱𝗶𝗰𝗲 𝗣𝗲𝗻𝗮𝗹𝗲).

La legittima difesa nel domicilio trova applicazione quando l’aggressione si verifica in un 𝗹𝘂𝗼𝗴𝗼 𝗱𝗶 𝗽𝗿𝗶𝘃𝗮𝘁𝗮 𝗱𝗶𝗺𝗼𝗿𝗮 o nelle 𝗮𝗽𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲𝗻𝗲𝗻𝘇𝗲 𝗱𝗶 𝗲𝘀𝘀𝗶 oppure in 𝗹𝘂𝗼𝗴𝗵𝗶 𝗽𝗿𝗶𝘃𝗮𝘁𝗶 𝗻𝗼𝗿𝗺𝗮𝗹𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗮𝗽𝗲𝗿𝘁𝗶 𝗮 𝘁𝗲𝗿𝘇𝗶, 𝗶𝗻 𝗰𝘂𝗶 𝘀𝗶 𝗲𝘀𝗲𝗿𝗰𝗶𝘁𝗮 𝘂𝗻’𝗮𝘁𝘁𝗶𝘃𝗶𝘁𝗮̀ 𝗰𝗼𝗺𝗺𝗲𝗿𝗰𝗶𝗮𝗹𝗲, 𝗽𝗿𝗼𝗳𝗲𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗼 𝗶𝗺𝗽𝗿𝗲𝗻𝗱𝗶𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮𝗹𝗲.

Question 9

Legittima difesa:

Legittima difesa nel domicilio, due ipotesi di applicazione

Answer 9

l’articolo 52 contempla 𝗱𝘂𝗲 𝗶𝗽𝗼𝘁𝗲𝘀𝗶 di applicazione della legittima difesa domiciliare a seconda che l’intrusione del domicilio altrui avvenga con :

• 𝗺𝗼𝗱𝗮𝗹𝗶𝘁à 𝘃𝗶𝗼𝗹𝗲𝗻𝘁𝗲
• 𝗺𝗼𝗱𝗮𝗹𝗶𝘁à 𝗻𝗼𝗻 𝘃𝗶𝗼𝗹𝗲𝗻𝘁𝗲

In entrambi i casi la disciplina subisce un irrigidimento
che sottrae al giudice la possibilità di valutare alcuni dei presupposti normativi cui è subordinata l’operatività della legittima difesa.

Questa sottrazione della valutazione discrezionale da parte del giudice è tanto più evidente nel caso della intrusione violenta.

Question 10

Legittima difesa:

Legittima difesa nel domicilio, la disciplina

Answer 10

𝗟’𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝟱𝟮 𝗰𝗼𝗺𝗺𝗮 𝟮 disciplina la 𝗹𝗲𝗴𝗶𝘁𝘁𝗶𝗺𝗮 𝗱𝗶𝗳𝗲𝘀𝗮 𝗱𝗼𝗺𝗶𝗰𝗶𝗹𝗶𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗻 𝗰𝗮𝘀𝗼 𝗱𝗶 𝗶𝗻𝘁𝗿𝘂𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝘃𝗶𝗼𝗹𝗲𝗻𝘁𝗮 asserendo che ‘𝘕𝘦𝘪 𝘤𝘢𝘴𝘪 𝘱𝘳𝘦𝘷𝘪𝘴𝘵𝘪 𝘥𝘢𝘭𝘭’𝘢𝘳𝘵𝘪𝘤𝘰𝘭𝘰 614, 𝘱𝘳𝘪𝘮𝘰 𝘦 𝘴𝘦𝘤𝘰𝘯𝘥𝘰 𝘤𝘰𝘮𝘮𝘢, 𝘴𝘶𝘴𝘴𝘪𝘴𝘵𝘦 𝘴𝘦𝘮𝘱𝘳𝘦 𝘪𝘭 𝘳𝘢𝘱𝘱𝘰𝘳𝘵𝘰 𝘥𝘪 𝘱𝘳𝘰𝘱𝘰𝘳𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘪 𝘤𝘶𝘪 𝘢𝘭 𝘱𝘳𝘪𝘮𝘰 𝘤𝘰𝘮𝘮𝘢 𝘥𝘦𝘭 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘢𝘳𝘵𝘪𝘤𝘰𝘭𝘰 𝘴𝘦 𝘵𝘢𝘭𝘶𝘯𝘰 𝘭𝘦𝘨𝘪𝘵𝘵𝘪𝘮𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘪𝘯 𝘶𝘯𝘰 𝘥𝘦𝘪 𝘭𝘶𝘰𝘨𝘩𝘪 𝘪𝘷𝘪 𝘪𝘯𝘥𝘪𝘤𝘢𝘵𝘪 𝘶𝘴𝘢 𝘶𝘯’𝘢𝘳𝘮𝘢 𝘭𝘦𝘨𝘪𝘵𝘵𝘪𝘮𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘥𝘦𝘵𝘦𝘯𝘶𝘵𝘢 𝘰 𝘢𝘭𝘵𝘳𝘰 𝘮𝘦𝘻𝘻𝘰 𝘪𝘥𝘰𝘯𝘦𝘰 𝘢𝘭 𝘧𝘪𝘯𝘦 𝘥𝘪 𝘥𝘪𝘧𝘦𝘯𝘥𝘦𝘳𝘦: 𝘭𝘢 𝘱𝘳𝘰𝘱𝘳𝘪𝘢 𝘰 𝘭𝘢 𝘢𝘭𝘵𝘳𝘶𝘪 𝘪𝘯𝘤𝘰𝘭𝘶𝘮𝘪𝘵𝘢̀ 𝘰𝘱𝘱𝘶𝘳𝘦 𝘪 𝘣𝘦𝘯𝘪 𝘱𝘳𝘰𝘱𝘳𝘪 𝘰
𝘢𝘭𝘵𝘳𝘶𝘪, 𝘲𝘶𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘯𝘰𝘯 𝘷𝘪 𝘦̀ 𝘥𝘦𝘴𝘪𝘴𝘵𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘦 𝘷𝘪 𝘦̀ 𝘱𝘦𝘳𝘪𝘤𝘰𝘭𝘰 𝘥’𝘢𝘨𝘨𝘳𝘦𝘴𝘴𝘪𝘰𝘯𝘦.’

La norma sottrae al giudice a possibilità di 𝘃𝗮𝗹𝘂𝘁𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗿𝗮𝗽𝗽𝗼𝗿𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗼𝗿𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝘁𝗿𝗮 𝗹’𝗼𝗳𝗳𝗲𝘀𝗮 𝗲 𝗹𝗮 𝗱𝗶𝗳𝗲𝘀𝗮 presumendo che il rapporto di proporzione suscita in ogni caso in presenza dei requisiti indicati.

Nel caso dell’intrusione non violenta il legislatore presume ex lege, e quindi senza la possibilità
di valutazione da parte del giudice, 𝗹’𝗲𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗱𝗶 𝘂𝗻 𝗿𝗮𝗽𝗽𝗼𝗿𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗼𝗿𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝘁𝗿𝗮 𝗹’𝗼𝗳𝗳𝗲𝘀𝗮 𝗲 𝗹𝗮 𝗱𝗶𝗳𝗲𝘀𝗮.

Question 11

Legittima difesa:

Legittima difesa nel domicilio con intrusione non violenta, requisiti

Answer 11

Tuttavia il giudice deve valutare la sussistenza di tutti gli altri requisiti della legittima difesa:

• 𝗹𝗲𝗴𝗶𝘁𝘁𝗶𝗺𝗶𝘁𝗮̀ 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝘀𝘂𝗹 𝗹𝘂𝗼𝗴𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗮𝗴𝗴𝗿𝗲𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲
• 𝗹𝗲𝗴𝗶𝘁𝘁𝗶𝗺𝗶𝘁𝗮̀ 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗱𝗲𝘁𝗲𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗮𝗿𝗺𝗮
• 𝗽𝗲𝗿𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 per incolumità propria o altrui
• 𝗽𝗲𝗿𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 per beni patrimoniali propri o altrui
• 𝗺𝗮𝗻𝗰𝗮𝗻𝘇𝗮 𝗱𝗶 𝗱𝗲𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗻𝘇𝗮 ovvero l’attualità del pericolo per i beni
• 𝗽𝗲𝗿𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝗱’𝗮𝗴𝗴𝗿𝗲𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 ovvero un pericolo non attuale per l’incolumità propria o altrui

Question 12

Legittima difesa:

Legittima difesa nel domicilio con intrusione violenta

Answer 12

In questo caso il legislatore ha fatto una scelta di estremo rigore per l’aggressore e di estremo
favore per chi si difende disponendo che 𝗮𝗴𝗶𝘀𝗰𝗲 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗿𝗲 𝗶𝗻 𝘀𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗹𝗲𝗴𝗶𝘁𝘁𝗶𝗺𝗮 𝗱𝗶𝗳𝗲𝘀𝗮 colui che
pone un atto per respingere l’intrusione posta in essere, 𝗰𝗼𝗻 𝘃𝗶𝗼𝗹𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗼 𝗺𝗶𝗻𝗮𝗰𝗰𝗶𝗮 𝗱𝗶 𝘂𝘀𝗼 𝗱𝗶 𝗮𝗿𝗺𝗶 𝗼 𝗱𝗶 𝗮𝗹𝘁𝗿𝗶 𝗺𝗲𝘇𝘇𝗶 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗳𝗶𝘀𝗶𝗰𝗮, da parte di una o più persone.

Quando l’aggressione è violenta il legislatore ha deciso non solo di presumere il requisito della proporzionalità della difesa di presumere la sussistenza di tutti requisiti richiesti per la legittima difesa.
I requisiti dell’offesa e della difesa, in caso di intrusione violenta, sono sempre presunti per legge.

Question 13

Può essere messa a repentaglio la vita dell’aggressore o possono essere cagionate lesioni gravi in luoghi privati, anche solo per evitare lesioni di modesta entità?

Answer 13

𝗟’𝗮𝗿𝘁 𝟱𝟯 𝗱𝗲𝗹 𝗰𝗼𝗱𝗶𝗰𝗲 𝗽𝗲𝗻𝗮𝗹𝗲 regola 𝗹’𝘂𝘀𝗼 𝗹𝗲𝗴𝗶𝘁𝘁𝗶𝗺𝗼 𝗱𝗶 𝗺𝗲𝘇𝘇𝗶 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗳𝗶𝘀𝗶𝗰𝗮 𝗱𝗮 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗽𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗵𝗲 𝗮𝘂𝘁𝗼𝗿𝗶𝘁à dicendo che
‘𝘍𝘦𝘳𝘮𝘦 𝘭𝘦 𝘥𝘪𝘴𝘱𝘰𝘴𝘪𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘦𝘯𝘶𝘵𝘦 𝘯𝘦𝘪 𝘥𝘶𝘦 𝘢𝘳𝘵𝘪𝘤𝘰𝘭𝘪 𝘱𝘳𝘦𝘤𝘦𝘥𝘦𝘯𝘵𝘪, 𝘯𝘰𝘯 𝘦̀ 𝘱𝘶𝘯𝘪𝘣𝘪𝘭𝘦 𝘪𝘭 𝘱𝘶𝘣𝘣𝘭𝘪𝘤𝘰 𝘶𝘧𝘧𝘪𝘤𝘪𝘢𝘭𝘦 𝘤𝘩𝘦, 𝘢𝘭 𝘧𝘪𝘯𝘦 𝘥𝘪 𝘢𝘥𝘦𝘮𝘱𝘪𝘦𝘳𝘦 𝘶𝘯 𝘥𝘰𝘷𝘦𝘳𝘦 𝘥𝘦𝘭 𝘱𝘳𝘰𝘱𝘳𝘪𝘰 𝘶𝘧𝘧𝘪𝘤𝘪𝘰, 𝘧𝘢 𝘶𝘴𝘰 𝘰𝘷𝘷𝘦𝘳𝘰 𝘰𝘳𝘥𝘪𝘯𝘢 𝘥𝘪 𝘧𝘢𝘳 𝘶𝘴𝘰 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘢𝘳𝘮𝘪 𝘰 𝘥𝘪 𝘶𝘯 𝘢𝘭𝘵𝘳𝘰 𝘮𝘦𝘻𝘻𝘰 𝘥𝘪 𝘤𝘰𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘧𝘪𝘴𝘪𝘤𝘢, 𝘲𝘶𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘷𝘪 𝘦̀ 𝘤𝘰𝘴𝘵𝘳𝘦𝘵𝘵𝘰 𝘥𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘯𝘦𝘤𝘦𝘴𝘴𝘪𝘵𝘢̀ 𝘥𝘪 𝘳𝘦𝘴𝘱𝘪𝘯𝘨𝘦𝘳𝘦 𝘶𝘯𝘢 𝘷𝘪𝘰𝘭𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘰 𝘥𝘪 𝘷𝘪𝘯𝘤𝘦𝘳𝘦 𝘶𝘯𝘢 𝘳𝘦𝘴𝘪𝘴𝘵𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘢𝘭𝘭’𝘈𝘶𝘵𝘰𝘳𝘪𝘵𝘢̀ 𝘰 𝘤𝘰𝘮𝘶𝘯𝘲𝘶𝘦 𝘥𝘪
𝘪𝘮𝘱𝘦𝘥𝘪𝘳𝘦 𝘭𝘢 𝘤𝘰𝘯𝘴𝘶𝘮𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘪 𝘥𝘦𝘭𝘪𝘵𝘵𝘪 𝘥𝘪 𝘴𝘵𝘳𝘢𝘨𝘦, 𝘥𝘪 𝘯𝘢𝘶𝘧𝘳𝘢𝘨𝘪𝘰, 𝘴𝘰𝘮𝘮𝘦𝘳𝘴𝘪𝘰𝘯𝘦, 𝘥𝘪𝘴𝘢𝘴𝘵𝘳𝘰 𝘢𝘷𝘪𝘢𝘵𝘰𝘳𝘪𝘰,
𝘥𝘪𝘴𝘢𝘴𝘵𝘳𝘰 𝘧𝘦𝘳𝘳𝘰𝘷𝘪𝘢𝘳𝘪𝘰, 𝘰𝘮𝘪𝘤𝘪𝘥𝘪𝘰 𝘷𝘰𝘭𝘰𝘯𝘵𝘢𝘳𝘪𝘰, 𝘳𝘢𝘱𝘪𝘯𝘢 𝘢 𝘮𝘢𝘯𝘰 𝘢𝘳𝘮𝘢𝘵𝘢 𝘦 𝘴𝘦𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘳𝘰 𝘥𝘪 𝘱𝘦𝘳𝘴𝘰𝘯𝘢. 𝘓𝘢 𝘴𝘵𝘦𝘴𝘴𝘢
𝘥𝘪𝘴𝘱𝘰𝘴𝘪𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘴𝘪 𝘢𝘱𝘱𝘭𝘪𝘤𝘢 𝘢 𝘲𝘶𝘢𝘭𝘴𝘪𝘢𝘴𝘪 𝘱𝘦𝘳𝘴𝘰𝘯𝘢 𝘤𝘩𝘦, 𝘭𝘦𝘨𝘢𝘭𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘳𝘪𝘤𝘩𝘪𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘥𝘢𝘭 𝘱𝘶𝘣𝘣𝘭𝘪𝘤𝘰 𝘶𝘧𝘧𝘪𝘤𝘪𝘢𝘭𝘦, 𝘨𝘭𝘪
𝘱𝘳𝘦𝘴𝘵𝘪 𝘢𝘴𝘴𝘪𝘴𝘵𝘦𝘯𝘻𝘢. 𝘓𝘢 𝘭𝘦𝘨𝘨𝘦 𝘥𝘦𝘵𝘦𝘳𝘮𝘪𝘯𝘢 𝘨𝘭𝘪 𝘢𝘭𝘵𝘳𝘪 𝘤𝘢𝘴𝘪, 𝘯𝘦𝘪 𝘲𝘶𝘢𝘭𝘪 𝘦̀ 𝘢𝘶𝘵𝘰𝘳𝘪𝘻𝘻𝘢𝘵𝘰 𝘭’𝘶𝘴𝘰 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘢𝘳𝘮𝘪 𝘰 𝘥𝘪 𝘶𝘯
𝘢𝘭𝘵𝘳𝘰 𝘮𝘦𝘻𝘻𝘰 𝘥𝘪 𝘤𝘰𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘧𝘪𝘴𝘪𝘤𝘢’.

𝗟𝗮 𝗳𝘂𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 di tale articolo è da una parte quella di 𝗴𝗮𝗿𝗮𝗻𝘁𝗶𝗿𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝘀𝗳𝗲𝗿𝗮 𝗱𝗶 𝗹𝗲𝗴𝗶𝘁𝘁𝗶𝗺𝗶𝘁𝗮̀ 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗼𝗲𝗿𝗰𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗮 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗳𝗼𝗿𝘇𝗮 𝗽𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗮, al di fuori dell’ambito
già coperto dalla legittima difesa o dall’adempimento del dovere, nelle situazioni in cui la coercizione sia strumentale all’adempimento di doveri d’ufficio mentre dall’altra costituisce una 𝗴𝗮𝗿𝗮𝗻𝘇𝗶𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗰𝗶𝘁𝘁𝗮𝗱𝗶𝗻𝗼 delimitando, nel contempo, le condizioni in cui la libertà o l’integrità personale dei cittadini possano essere esposte a pericolo da un uso legittimo delle coercizione fisica.

Question 14

L’uso della coercizione fisica da parte dell’autorità

Answer 14

La reazione difensiva di un agente di polizia aggredito nello svolgimento delle proprie attività è regolata dalla legittimo difesa (𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝟱𝟮 𝗱𝗲𝗹 𝗖𝗼𝗱𝗶𝗰𝗲 𝗣𝗲𝗻𝗮𝗹𝗲).

L’esecuzione di un provvedimento restrittivo della libertà personale costituisce adempimento di un dovere scriminante e non è dunque 𝗰𝗼𝗽𝗲𝗿𝘁𝗼 𝗱𝗮𝗹𝗹’𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝟱𝟯 ma dall’articolo 51.

Generalmente, possiamo dire che le attività svolte dalle forze dell’ordine sono rese lecite della causa di giustificazione dell’adempimento di un obbligo imposto da una norma giuridica o da un ordine legittimo imposto dalla pubblica autorità. Al di fuori di questi casi
l’utilizzo della coercizione fisica è legittimo solo nel caso in cui è necessario allo scopo di respingere una violenza o di vincere una resistenza all’autorità.

𝗘𝘀𝗲𝗺𝗽𝗶𝗼: 𝘯𝘦𝘭 𝘤𝘢𝘴𝘰 𝘪𝘯 𝘤𝘶𝘪 𝘰𝘤𝘤𝘰𝘳𝘳𝘦 𝘦𝘴𝘦𝘨𝘶𝘪𝘳𝘦 𝘶𝘯 𝘱𝘳𝘰𝘷𝘷𝘦𝘥𝘪𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘳𝘦𝘴𝘵𝘳𝘪𝘵𝘵𝘪𝘷𝘰 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘭𝘪𝘣𝘦𝘳𝘵à 𝘱𝘦𝘳𝘴𝘰𝘯𝘢𝘭𝘦
𝘵𝘢𝘭𝘦 𝘢𝘵𝘵𝘰 è 𝘨𝘪𝘶𝘴𝘵𝘪𝘧𝘪𝘤𝘢𝘵𝘰 𝘥𝘢𝘭𝘭’𝘢𝘥𝘦𝘮𝘱𝘪𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘥𝘪 𝘶𝘯 𝘥𝘰𝘷𝘦𝘳𝘦. 𝘐𝘮𝘮𝘢𝘨𝘪𝘯𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘱𝘦𝘳 𝘭’𝘦𝘴𝘦𝘤𝘶𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘪 𝘵𝘢𝘭𝘦
𝘱𝘳𝘰𝘷𝘷𝘦𝘥𝘪𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘰𝘤𝘤𝘰𝘳𝘳𝘦 𝘪𝘮𝘱𝘪𝘦𝘨𝘢𝘳𝘦 𝘭𝘢 𝘧𝘰𝘳𝘻𝘢 𝘧𝘪𝘴𝘪𝘤𝘢 𝘱𝘦𝘳 𝘷𝘪𝘯𝘤𝘦𝘳𝘦 𝘭𝘢 𝘳𝘦𝘴𝘪𝘴𝘵𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘱𝘦𝘳𝘴𝘰𝘯𝘢 𝘥𝘢 𝘤𝘰𝘦𝘳𝘤𝘪𝘳𝘦. 𝘐𝘯 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘤𝘢𝘴𝘰 𝘮𝘦𝘯𝘵𝘳𝘦 𝘭’𝘰𝘣𝘣𝘭𝘪𝘨𝘰 𝘥𝘪 𝘦𝘴𝘦𝘨𝘶𝘪𝘳𝘦 𝘶𝘯 𝘱𝘳𝘰𝘷𝘷𝘦𝘥𝘪𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘳𝘦𝘴𝘵𝘳𝘪𝘵𝘵𝘪𝘷𝘰 è 𝘨𝘪𝘶𝘴𝘵𝘪𝘧𝘪𝘤𝘢𝘵𝘰
𝘥𝘢𝘭𝘭’𝘢𝘥𝘦𝘮𝘱𝘪𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘥𝘪 𝘶𝘯 𝘥𝘰𝘷𝘦𝘳𝘦 𝘦 𝘲𝘶𝘪𝘯𝘥𝘪 𝘥𝘢𝘭𝘭’𝘢𝘳𝘵𝘪𝘤𝘰𝘭𝘰 51, 𝘭𝘢 𝘱𝘰𝘴𝘴𝘪𝘣𝘪𝘭𝘪𝘵à 𝘥𝘪 𝘶𝘵𝘪𝘭𝘪𝘻𝘻𝘢𝘳𝘦 𝘭𝘢 𝘧𝘰𝘳𝘻𝘢 𝘧𝘪𝘴𝘪𝘤𝘢
𝘷𝘪𝘦𝘯𝘦 𝘨𝘪𝘶𝘴𝘵𝘪𝘧𝘪𝘤𝘢𝘵𝘢 𝘥𝘢𝘭𝘭’𝘢𝘳𝘵𝘪𝘤𝘰𝘭𝘰 53.

Question 15

L’uso della coercizione fisica da parte dell’autorità,

I limiti

Answer 15

𝗟’𝗼𝗽𝗲𝗿𝗮𝘁𝗶𝘃𝗶𝘁à di questa particolare causa di giustificazione è 𝘀𝘂𝗯𝗼𝗿𝗱𝗶𝗻𝗮𝘁𝗮 𝗮𝗹 𝗿𝗶𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗱𝗶
𝗽𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗮𝗿𝗶 𝗽𝗿𝗲𝘀𝘂𝗽𝗽𝗼𝘀𝘁𝗶 𝗻𝗼𝗿𝗺𝗮𝘁𝗶𝘃𝗶 che hanno a che fare con la 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗲𝘁𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗮𝗴𝗲𝗻𝘁𝗲, legalmente attribuita, a far uso della coercizione fisica e quindi può essere fatta valere solo dagli 𝗮𝗴𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗳𝗼𝗿𝘇𝗮 𝗽𝘂𝗯𝗯𝗹𝗶𝗰𝗮 mentre non può essere fatta valere dalle guardie giurate per le quali l’uso della forza è contenuto nei ristretti limiti della legittima difesa.

Question 16

Legittima difesa:

Stato di necessità

Answer 16

Lo stato di necessita viene regolato 𝗱𝗮𝗹𝗹’𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝟱𝟰 𝗱𝗲𝗹 𝗖𝗼𝗱𝗶𝗰𝗲 𝗣𝗲𝗻𝗮𝗹𝗲 che asserisce che ‘𝘕𝘰𝘯 𝘦̀ 𝘱𝘶𝘯𝘪𝘣𝘪𝘭𝘦 𝘤𝘩𝘪 𝘩𝘢 𝘤𝘰𝘮𝘮𝘦𝘴𝘴𝘰 𝘪𝘭 𝘧𝘢𝘵𝘵𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘦𝘴𝘴𝘦𝘳𝘷𝘪 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘤𝘰𝘴𝘵𝘳𝘦𝘵𝘵𝘰 𝘥𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘯𝘦𝘤𝘦𝘴𝘴𝘪𝘵𝘢̀ 𝘥𝘪 𝘴𝘢𝘭𝘷𝘢𝘳𝘦 𝘴𝘦́ 𝘰𝘥 𝘢𝘭𝘵𝘳𝘪 𝘥𝘢𝘭 𝘱𝘦𝘳𝘪𝘤𝘰𝘭𝘰 𝘢𝘵𝘵𝘶𝘢𝘭𝘦 𝘥𝘪 𝘶𝘯 𝘥𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘨𝘳𝘢𝘷𝘦 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘱𝘦𝘳𝘴𝘰𝘯𝘢, 𝘱𝘦𝘳𝘪𝘤𝘰𝘭𝘰 𝘥𝘢 𝘭𝘶𝘪 𝘯𝘰𝘯 𝘷𝘰𝘭𝘰𝘯𝘵𝘢𝘳𝘪𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘤𝘢𝘶𝘴𝘢𝘵𝘰, 𝘯𝘦́ 𝘢𝘭𝘵𝘳𝘪𝘮𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘦𝘷𝘪𝘵𝘢𝘣𝘪𝘭𝘦, 𝘴𝘦𝘮𝘱𝘳𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘪𝘭 𝘧𝘢𝘵𝘵𝘰 𝘴𝘪𝘢 𝘱𝘳𝘰𝘱𝘰𝘳𝘻𝘪𝘰𝘯𝘢𝘵𝘰 𝘢𝘭 𝘱𝘦𝘳𝘪𝘤𝘰𝘭𝘰’.

Molti dei requisiti dello stato di necessità, come possiamo vedere, sono 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗶 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗹𝗲𝗴𝗶𝘁𝘁𝗶𝗺𝗮 𝗱𝗶𝗳𝗲𝘀𝗮.
Lo stato di necessità opera solo quando siamo in presenza di un 𝗴𝗿𝗮𝘃𝗲 𝗱𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗮 𝗱𝗲𝗿𝗶𝘃𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗱𝗮 𝘂𝗻 𝗽𝗲𝗿𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝗱𝗲𝘃𝗲 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝘃𝗼𝗹𝗼𝗻𝘁𝗮𝗿𝗶𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲

Question 17

Legittima difesa:

Stato di necessità, l’elementi di specialità

Answer 17

La presenza di elementi di specialità dello stato di necessita rispetto alla legittima difesa circoscrive ancora di più l’ambito di applicazione dello stato di necessità rispetto all’ambito di applicazione della
legittima difesa.

Questa scelta del legislatore è dovuta alla particolare specificità del contesto in cui si verifica la
legittima difesa o lo stato di necessità.

L’azione derivante dallo stato di necessità è un 𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲
𝘃𝗼𝗹𝘁𝗮 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗼 𝘂𝗻 𝘁𝗲𝗿𝘇𝗼 𝗶𝗻𝗻𝗼𝗰𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗲𝘀𝘁𝗲𝗿𝗻𝗼 𝗮𝗹 𝗽𝗲𝗿𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝗱𝗮 𝗰𝘂𝗶 𝗹𝗮 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗮 𝘀𝗶 𝘀𝗮𝗹𝘃𝗮.

𝗘𝘀𝗲𝗺𝗽𝗶𝗼: due alpinisti che si trovano in difficoltà appesi su una parete con una fune che non sin
grado di reggere il peso di entrambi ancora per lungo tempo. Agisce in stato di necessità il
soggetto che per primo taglia la corda facendo precipitare il compagno di cordata. In questa
ipotesi la vittima dell’omicidio è innocente in quanto non è a lui imputabile il pericolo da cui chi
agisce in stato di necessità intende salvarsi.

Question 18

Legittima difesa:

Stato di necessità, il limite

Answer 18

𝗘𝘀𝗲𝗺𝗽𝗶𝗼: un soggetto per difendersi da un sequestro scappa utilizzando una macchina altrui. La vittima della sottrazione della automobile, e quindi del danno patrimoniale, è un terzo innocente in quanto non è colui che ha generato l’offesa da cui la persona cerca di salvarsi.

Sul concetto di 𝗻𝗼𝗻 𝘃𝗼𝗹𝗼𝗻𝘁𝗮𝗿𝗶𝗮 𝗰𝗮𝘂𝘀𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗽𝗲𝗿𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 ci viene in aiuto l’esempio secondo cui l’articolo 54 non si applica in favore dell’automobilista indisciplinato che deve costretto ad una manovra di emergenza pericolosa per gli altri.
Tale manovra di emergenza è generata da un
proprio comportamento imprudente che ha generato per dei soggetti terzi innocenti un pericolo di danno per i propri interessi.

Proprio perché il soggetto colpito dall’azione necessitata è un 𝘀𝗼𝗴𝗴𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗶𝗻𝗻𝗼𝗰𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗹’𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼
𝟮𝟬𝟰𝟱 𝗱𝗲𝗹 𝗰𝗼𝗱𝗶𝗰𝗲 𝗰𝗶𝘃𝗶𝗹𝗲 prevede che ‘𝘈𝘭 𝘥𝘢𝘯𝘯𝘦𝘨𝘨𝘪𝘢𝘵𝘰 𝘦̀ 𝘥𝘰𝘷𝘶𝘵𝘢 𝘶𝘯’𝘪𝘯𝘥𝘦𝘯𝘯𝘪𝘵𝘢̀, 𝘭𝘢 𝘤𝘶𝘪 𝘮𝘪𝘴𝘶𝘳𝘢 𝘦̀ 𝘳𝘪𝘮𝘦𝘴𝘴𝘢 𝘢𝘭𝘭’𝘦𝘲𝘶𝘰 𝘢𝘱𝘱𝘳𝘦𝘻𝘻𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘥𝘦𝘭 𝘨𝘪𝘶𝘥𝘪𝘤𝘦’
Questo articolo mette in evidenza una sorta di
illiceità civile del fatto compiuto in stato di necessità. Tale fatto però viene considerato totalmente lecito nell’ambito del diritto penale.

𝗟’𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝟱𝟰 si conclude asserendo che ‘𝘘𝘶𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘥𝘪𝘴𝘱𝘰𝘴𝘪𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘯𝘰𝘯 𝘴𝘪 𝘢𝘱𝘱𝘭𝘪𝘤𝘢 𝘢 𝘤𝘩𝘪 𝘩𝘢 𝘶𝘯 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘪𝘤𝘰𝘭𝘢𝘳𝘦 𝘥𝘰𝘷𝘦𝘳𝘦 𝘨𝘪𝘶𝘳𝘪𝘥𝘪𝘤𝘰 𝘥𝘪 𝘦𝘴𝘱𝘰𝘳𝘴𝘪 𝘢𝘭 𝘱𝘦𝘳𝘪𝘤𝘰𝘭𝘰. 𝘓𝘢 𝘥𝘪𝘴𝘱𝘰𝘴𝘪𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘱𝘳𝘪𝘮𝘢 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘦 𝘥𝘪 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘢𝘳𝘵𝘪𝘤𝘰𝘭𝘰 𝘴𝘪 𝘢𝘱𝘱𝘭𝘪𝘤𝘢 𝘢𝘯𝘤𝘩𝘦 𝘴𝘦 𝘭𝘰 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘥𝘪 𝘯𝘦𝘤𝘦𝘴𝘴𝘪𝘵𝘢̀ 𝘦̀ 𝘥𝘦𝘵𝘦𝘳𝘮𝘪𝘯𝘢𝘵𝘰 𝘥𝘢𝘭𝘭’𝘢𝘭𝘵𝘳𝘶𝘪 𝘮𝘪𝘯𝘢𝘤𝘤𝘪𝘢; 𝘮𝘢, 𝘪𝘯 𝘵𝘢𝘭 𝘤𝘢𝘴𝘰, 𝘥𝘦𝘭 𝘧𝘢𝘵𝘵𝘰 𝘤𝘰𝘮𝘮𝘦𝘴𝘴𝘰 𝘥𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘱𝘦𝘳𝘴𝘰𝘯𝘢 𝘮𝘪𝘯𝘢𝘤𝘤𝘪𝘢𝘵𝘢 𝘳𝘪𝘴𝘱𝘰𝘯𝘥𝘦 𝘤𝘩𝘪 𝘭’𝘩𝘢 𝘤𝘰𝘴𝘵𝘳𝘦𝘵𝘵𝘢 𝘢 𝘤𝘰𝘮𝘮𝘦𝘵𝘵𝘦𝘳𝘭𝘰.’

Question 19

L’eccesso colposo

Answer 19

Viene disciplinato 𝗱𝗮𝗹𝗹’𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝟱𝟱 𝗱𝗲𝗹 𝗖𝗼𝗱𝗶𝗰𝗲 𝗣𝗲𝗻𝗮𝗹𝗲. L’articolo in questione
si applica nelle ipotesi in cui chi agisce in presenza di una causa di giustificazione ecceda i limiti previsti dalla scriminante.
‘𝘘𝘶𝘢𝘯𝘥𝘰, 𝘯𝘦𝘭 𝘤𝘰𝘮𝘮𝘦𝘵𝘵𝘦𝘳𝘦 𝘢𝘭𝘤𝘶𝘯𝘰 𝘥𝘦𝘪 𝘧𝘢𝘵𝘵𝘪 𝘱𝘳𝘦𝘷𝘦𝘥𝘶𝘵𝘪 𝘥𝘢𝘨𝘭𝘪 𝘢𝘳𝘵𝘪𝘤𝘰𝘭𝘪 51, 52, 53 𝘦 54, 𝘴𝘪 𝘦𝘤𝘤𝘦𝘥𝘰𝘯𝘰 𝘤𝘰𝘭𝘱𝘰𝘴𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘪 𝘭𝘪𝘮𝘪𝘵𝘪 𝘴𝘵𝘢𝘣𝘪𝘭𝘪𝘵𝘪 𝘥𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘭𝘦𝘨𝘨𝘦 𝘰 𝘥𝘢𝘭𝘭’𝘰𝘳𝘥𝘪𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭’𝘈𝘶𝘵𝘰𝘳𝘪𝘵à 𝘰𝘷𝘷𝘦𝘳𝘰 𝘪𝘮𝘱𝘰𝘴𝘵𝘪 𝘥𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘯𝘦𝘤𝘦𝘴𝘴𝘪𝘵à, 𝘴𝘪 𝘢𝘱𝘱𝘭𝘪𝘤𝘢𝘯𝘰 𝘭𝘦 𝘥𝘪𝘴𝘱𝘰𝘴𝘪𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘤𝘦𝘳𝘯𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘪 𝘥𝘦𝘭𝘪𝘵𝘵𝘪 𝘤𝘰𝘭𝘱𝘰𝘴𝘪, 𝘴𝘦 𝘪𝘭 𝘧𝘢𝘵𝘵𝘰 è 𝘱𝘳𝘦𝘷𝘦𝘥𝘶𝘵𝘰 𝘥𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘭𝘦𝘨𝘨𝘦 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘪𝘵𝘵𝘰 𝘤𝘰𝘭𝘱𝘰𝘴𝘰.’

𝗘𝘀𝗲𝗺𝗽𝗶𝗼: se una persona di notte sta attraversando un vicolo buio e di fronte a se vede avvicinarsi una persona che si muove nella direzione opposta e che sembra impugnare uno strumento contundente o comunque un’arma che il soggetto non riesce ad identificare con precisione. Temendo che la persona che gli si avvicina voglia aggredirlo, per primo lo aggredisce ritenendo di trovarsi in una situazione di pericolo attuale per un bene personale o patrimoniale.

Si applica 𝗹’𝗲𝗰𝗰𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗰𝗼𝗹𝗽𝗼𝘀𝗼 qualora il soggetto che si è difeso ha erroneamente valutata la situazione ravvisando gli estremi di un pericolo attuale che non erano sussistenti nel caso specifico.

Question 20

L’eccesso colposo:

L’applicazione da parte del giudice

Answer 20

In caso di eccesso colposo, come detto 𝗱𝗮𝗹𝗹’𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝟱𝟱 si applicano le 𝗱𝗶𝘀𝗽𝗼𝘀𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗰𝗼𝗻𝗰𝗲𝗿𝗻𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗶𝘁𝘁𝗶 𝗰𝗼𝗹𝗽𝗼𝘀𝗶 in quanto al soggetto è imputabile un errore di valutazione della situazione per cui ha agito.

Se il giudice accerta un errore di fatto sui presupposti della legittima difesa potrà condannare la persona per lesioni personali colpose.

Se però il soggetto avesse cagionato un altro 𝗿𝗲𝗮𝘁𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗾𝘂𝗮𝗹𝗲 𝗶𝗹 𝗰𝗼𝗱𝗶𝗰𝗲 𝗽𝗲𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝗽𝗿𝗲𝘃𝗲𝗱𝗲 𝗹’𝗶𝗽𝗼𝘁𝗲𝘀𝗶 𝗰𝗼𝗹𝗽𝗼𝘀𝗮 l’errore nella rappresentazione della situazione non comporta una responsabilità penale in quanto
manca l’ipotesi colposa del medesimo reato.

Nella peggiore delle ipotesi il soggetto, avendo agito al di fuori dei casi di legittima difesa, potrebbe essere chiamato in sede civile per il 𝗿𝗶𝘀𝗮𝗿𝗰𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗶 𝗱𝗮𝗻𝗻𝗶 𝗽𝗮𝘁𝗿𝗶𝗺𝗼𝗻𝗶𝗮𝗹𝗶 eventualmente cagionati alla vittima.