I criteri soggettivi di imputazione del reato

Question 1

I criteri soggettivi di imputazione del reato

Answer 1

I criteri soggettivi di imputazione del reato previsti dal Codice Penale sono:
• 𝗗𝗼𝗹𝗼;
• 𝗖𝗼𝗹𝗽𝗮;
• 𝗣𝗿𝗲𝘁𝗲𝗿𝗶𝗻𝘁𝗲𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲.(ha un ruolo marginale.)

Il Codice Penale disciplina 𝗶𝗹 𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗺𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗶𝗺𝗽𝘂𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝘀𝗼𝗴𝗴𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗿𝗲𝗮𝘁𝗼 agli 𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗶 𝟰𝟮 𝗲 𝟰𝟯, disponendo un sistema distinto per i 𝗱𝗲𝗹𝗶𝘁𝘁𝗶 e per le 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗮𝘃𝘃𝗲𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶.

𝗟’𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝟰𝟮, 𝗰𝗼𝗺𝗺𝗮 𝟮 𝗱𝗲𝗹 𝗖𝗼𝗱𝗶𝗰𝗲 𝗣𝗲𝗻𝗮𝗹𝗲 asserisce che: “𝘕𝘦𝘴𝘴𝘶𝘯𝘰 𝘱𝘶ò 𝘦𝘴𝘴𝘦𝘳𝘦 𝘱𝘶𝘯𝘪𝘵𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘶𝘯 𝘧𝘢𝘵𝘵𝘰 𝘱𝘳𝘦𝘷𝘦𝘥𝘶𝘵𝘰 𝘥𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘭𝘦𝘨𝘨𝘦 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘪𝘵𝘵𝘰, 𝘴𝘦 𝘯𝘰𝘯 𝘭’𝘩𝘢 𝘤𝘰𝘮𝘮𝘦𝘴𝘴𝘰 𝘤𝘰𝘯 𝘥𝘰𝘭𝘰, 𝘴𝘢𝘭𝘷𝘰 𝘪 𝘤𝘢𝘴𝘪 𝘥𝘪 𝘥𝘦𝘭𝘪𝘵𝘵𝘰 𝘱𝘳𝘦𝘵𝘦𝘳𝘪𝘯𝘵𝘦𝘯𝘻𝘪𝘰𝘯𝘢𝘭𝘦 𝘰 𝘤𝘰𝘭𝘱𝘰𝘴𝘰 𝘦𝘴𝘱𝘳𝘦𝘴𝘴𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘱𝘳𝘦𝘷𝘦𝘥𝘶𝘵𝘪 𝘥𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘭𝘦𝘨𝘨𝘦.”
𝗟’𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝟰𝟮, 𝗰𝗼𝗺𝗺𝗮 𝟰 𝗱𝗲𝗹 𝗖𝗼𝗱𝗶𝗰𝗲 𝗣𝗲𝗻𝗮𝗹𝗲 asserisce che: ”𝘕𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘢𝘷𝘷𝘦𝘯𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘤𝘪𝘢𝘴𝘤𝘶𝘯𝘰 𝘳𝘪𝘴𝘱𝘰𝘯𝘥𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘱𝘳𝘰𝘱𝘳𝘪𝘢 𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘰𝘥 𝘰𝘮𝘪𝘴𝘴𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘤𝘰𝘴𝘤𝘪𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘦 𝘷𝘰𝘭𝘰𝘯𝘵𝘢𝘳𝘪𝘢, 𝘴𝘪𝘢 𝘦𝘴𝘴𝘢 𝘥𝘰𝘭𝘰𝘴𝘢 𝘰 𝘤𝘰𝘭𝘱𝘰𝘴𝘰.”

Question 2

I criteri soggettivi di imputazione del reato:
I delitti:
La distinzione tra reato doloso e colposo

Answer 2

Si legge 𝗻𝗲𝗹𝗹’𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝟰𝟯, 𝘂𝗹𝘁𝗶𝗺𝗼 𝗰𝗼𝗺𝗺𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗖𝗼𝗱𝗶𝗰𝗲
𝗣𝗲𝗻𝗮𝗹𝗲 che asserisce che: “𝘚𝘪 𝘢𝘱𝘱𝘭𝘪𝘤𝘢 𝘢𝘭𝘵𝘳𝘦𝘴ì 𝘢𝘭𝘭𝘦 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘢𝘷𝘷𝘦𝘯𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪, 𝘰𝘨𝘯𝘪 𝘲𝘶𝘢𝘭𝘷𝘰𝘭𝘵𝘢 𝘱𝘦𝘳 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘦 𝘭𝘢
𝘭𝘦𝘨𝘨𝘦 𝘱𝘦𝘯𝘢𝘭𝘦 𝘧𝘢𝘤𝘤𝘪𝘢 𝘥𝘪𝘱𝘦𝘯𝘥𝘦𝘳𝘦 𝘥𝘢 𝘵𝘢𝘭𝘦 𝘥𝘪𝘴𝘵𝘪𝘯𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘶𝘯 𝘲𝘶𝘢𝘭𝘴𝘪𝘢𝘴𝘪 𝘦𝘧𝘧𝘦𝘵𝘵𝘰 𝘨𝘪𝘶𝘳𝘪𝘥𝘪𝘤𝘰.”

Le 2 disposizioni ci dicono che nelle 𝗻𝗼𝗿𝗺𝗲 𝗱𝗶 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲 𝘀𝗽𝗲𝗰𝗶𝗮𝗹𝗲 che prevedono 𝗱𝗲𝗹𝗶𝘁𝘁𝗶, il requisito del 𝗱𝗼𝗹𝗼 𝗻𝗼𝗻 𝗵𝗮 𝗯𝗶𝘀𝗼𝗴𝗻𝗼 𝗱𝗶 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝗲𝘀𝗽𝗿𝗲𝘀𝘀𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗺𝗲𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝘁𝗼 essendo stabilito una volta per tutte dalla disposizione 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝟰𝟮. I delitti sono di default dolosi e punibili a titolo di dolo.

Il requisito 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗼𝗹𝗽𝗮 𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗿𝗲𝘁𝗲𝗿𝗶𝗻𝘁𝗲𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲, invece richiede una 𝗽𝗿𝗲𝘃𝗶𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗹𝗲𝗴𝗮𝗹𝗲 𝗲𝘀𝗽𝗿𝗲𝘀𝘀𝗮 𝗮𝗱 𝗵𝗼𝗰, ossia possono essere puniti per colpa o per preterintenzione solamente i delitti per i quali la norma incriminatrice preveda espressamente la colpa e la preterintenzione come 𝗰𝗿𝗶𝘁𝗲𝗿𝗶 𝗱𝗶 𝗶𝗺𝗽𝘂𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝘀𝗼𝗴𝗴𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗶 𝘂𝗹𝘁𝗲𝗿𝗶𝗼𝗿𝗶, 𝗮𝗴𝗴𝗶𝘂𝗻𝘁𝗶𝘃𝗶 𝗿𝗶𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗮𝗹 𝗱𝗼𝗹𝗼.

Question 3

I criteri soggettivi di imputazione del reato:
Contravvenzioni:
La distinzione tra reato doloso e colposo

Answer 3

Il 𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗺𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗶𝗺𝗽𝘂𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝘀𝗼𝗴𝗴𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗮𝘃𝘃𝗲𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 è 𝗱𝗶𝘃𝗲𝗿𝘀𝗼, dolo e colpa 𝗻𝗼𝗻
𝗵𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗯𝗶𝘀𝗼𝗴𝗻𝗼, nelle norme di parte speciale che prevedono contravvenzioni, di 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗺𝗲𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝘁𝗶 essendo stabiliti dalla disposizione dell’articolo 42, comma 4.

Le contravvenzioni sono di default punibili sia per dolo che per colpa. In questo caso, 𝗻𝗼𝗻 è 𝗻𝗲𝗰𝗲𝘀𝘀𝗮𝗿𝗶𝗮, per la responsabilità colposa una 𝗲𝘀𝗽𝗿𝗲𝘀𝘀𝗮 𝗽𝗿𝗲𝘃𝗶𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗹𝗲𝗴𝗴𝗲 che la preveda in quanto la responsabilità colposa come anche la responsabilità dolosa sono previste dalla disposizione generale 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝟰𝟮, 𝗰𝗼𝗺𝗺𝗮 𝟰.

Question 4

I criteri soggettivi di imputazione del reato:

La distinzione tra reato doloso e colposo

Answer 4

La distinzione tra dolo e colpa, non rileva solo ai fini dell’attribuzione della responsabilità per un
fatto commesso, ma rileva altresì 𝘀𝘂𝗹 𝗽𝗶𝗮𝗻𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗼𝗺𝗺𝗶𝘀𝘂𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗲𝗻𝗮 𝗶𝗻 𝘀𝗲𝗻𝘀𝗼 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗼.

Ai sensi 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝟭𝟯𝟯 𝗱𝗲𝗹 𝗖𝗼𝗱𝗶𝗰𝗲 𝗽𝗲𝗻𝗮𝗹𝗲 (commisurazione della pena) asserisce che: “𝘐𝘭
𝘨𝘪𝘶𝘥𝘪𝘤𝘦 𝘥𝘦𝘷𝘦 𝘵𝘦𝘯𝘦𝘳 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘰 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘨𝘳𝘢𝘷𝘪𝘵à 𝘥𝘦𝘭 𝘳𝘦𝘢𝘵𝘰, 𝘥𝘦𝘴𝘶𝘯𝘵𝘢: (…) 𝘥𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘪𝘯𝘵𝘦𝘯𝘴𝘪𝘵à 𝘥𝘦𝘭 𝘥𝘰𝘭𝘰 𝘰 𝘥𝘢𝘭 𝘨𝘳𝘢𝘥𝘰
𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘤𝘰𝘭𝘱𝘢.”

Question 5

I criteri soggettivi di imputazione del reato:

Dolo

Answer 5

Il dolo è il principale 𝗰𝗿𝗶𝘁𝗲𝗿𝗶𝗼 𝗻𝗼𝗿𝗺𝗮𝘁𝗶𝘃𝗼 𝗱𝗶 𝗮𝘁𝘁𝗿𝗶𝗯𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗼𝗹𝗽𝗲𝘃𝗼𝗹𝗲𝘇𝘇𝗮 per un fatto di
reato. Il Codice Penale fornisce la definizione di dolo 𝗮𝗹𝗹’𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝟰𝟯, 𝗰𝗼𝗺𝗺𝗮 𝟭 il quale asserisce che: Il delitto: ‘‘È 𝘥𝘰𝘭𝘰𝘴𝘰, 𝘰 𝘴𝘦𝘤𝘰𝘯𝘥𝘰 𝘭’𝘪𝘯𝘵𝘦𝘯𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦, 𝘲𝘶𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘭’𝘦𝘷𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘥𝘢𝘯𝘯𝘰𝘴𝘰 𝘰 𝘱𝘦𝘳𝘪𝘤𝘰𝘭𝘰𝘴𝘰, 𝘤𝘩𝘦 è 𝘪𝘭 𝘳𝘪𝘴𝘶𝘭𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘥𝘦𝘭𝘭’𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘰𝘥 𝘰𝘮𝘪𝘴𝘴𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘦 𝘥𝘢 𝘤𝘶𝘪 𝘭𝘢 𝘭𝘦𝘨𝘨𝘦 𝘧𝘢 𝘥𝘪𝘱𝘦𝘯𝘥𝘦𝘳𝘦 𝘭’𝘦𝘴𝘪𝘴𝘵𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘥𝘦𝘭 𝘥𝘦𝘭𝘪𝘵𝘵𝘰, è 𝘥𝘢𝘭𝘭’𝘢𝘨𝘦𝘯𝘵𝘦 𝗽𝗿𝗲𝘃𝗲𝗱𝘂𝘁𝗼 𝗲 𝘃𝗼𝗹𝘂𝘁𝗼 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘤𝘰𝘯𝘴𝘦𝘨𝘶𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘱𝘳𝘰𝘱𝘳𝘪𝘢 𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘰𝘥 𝘰𝘮𝘪𝘴𝘴𝘪𝘰𝘯𝘦.”

Question 6

I criteri soggettivi di imputazione del reato:

Dolo, due stati psicologici

Answer 6

Il dolo si compone di due stati psicologici che il Codice definisce:
- 𝗽𝗿𝗲𝘃𝗶𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲
E’ usata come sinonimo di rappresentazione, di conoscenza di dati di realtà
conformi agli elementi tipici della situazione descritta dal legislatore.

• 𝘃𝗼𝗹𝗼𝗻𝘁à

Trattandosi di criteri di imputazione soggettiva di un fatto materiale, gli 𝘀𝘁𝗮𝘁𝗶 𝘀𝗼𝗴𝗴𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗼𝗻𝗴𝗼𝗻𝗼 𝗶𝗹 𝗱𝗼𝗹𝗼 𝗱𝗲𝘃𝗼𝗻𝗼 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝗲𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗶 cioè essersi realizzati concretamente a livello 𝗽𝘀𝗶𝗰𝗵𝗶𝗰𝗼 nell’agente nel momento in cui ha realizzato il fatto.

Question 7

Qual è il livello di comprensione del fatto necessario ad integrare il dolo?

Answer 7

La pretesa di una conoscenza effettiva del fatto, fa sorgere in relazione ad alcune tipologie di
reato l’interrogativo in merito a quale sia il livello di conoscenza richiesto.

La questione si pone per i 𝗿𝗲𝗮𝘁𝗶 𝗱𝗲𝘀𝗰𝗿𝗶𝘁𝘁𝗶 mediante il ricorso ad elementi normativi.

Gli 𝗲𝗹𝗲𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗻𝗼𝗿𝗺𝗮𝘁𝗶𝘃𝗶 sono elementi con cui vengono descritte le fattispecie tipiche di reato e per la cui comprensione l’interprete deve far riferimento a 𝗻𝗼𝗿𝗺𝗲 𝗲𝘅𝘁𝗿𝗮-𝗽𝗲𝗻𝗮𝗹𝗲 a volte 𝗻𝗼𝗻 𝗴𝗶𝘂𝗿𝗶𝗱𝗶𝗰𝗵𝗲 che attribuiscono senso, significato alla parola dell’elemento normativo impiegato nella descrizione del tipo criminoso.

𝗘𝘀𝗲𝗺𝗽𝗶𝗼: 𝘪𝘭 𝘤𝘰𝘯𝘤𝘦𝘵𝘵𝘰 𝘥𝘪 𝘢𝘭𝘵𝘳𝘶𝘪𝘴𝘵𝘢 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘤𝘰𝘴𝘢 𝘮𝘰𝘣𝘪𝘭𝘦 𝘯𝘦𝘪 𝘳𝘦𝘢𝘵𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘰 𝘪𝘭 𝘱𝘢𝘵𝘳𝘪𝘮𝘰𝘯𝘪𝘰. 𝘐𝘭 𝘥𝘰𝘭𝘰 𝘥𝘦𝘭 𝘧𝘶𝘳𝘵𝘰,
𝘢𝘥 𝘦𝘴𝘦𝘮𝘱𝘪𝘰, 𝘦𝘴𝘪𝘨𝘦 𝘶𝘯𝘢 𝘤𝘰𝘯𝘰𝘴𝘤𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘦𝘧𝘧𝘦𝘵𝘵𝘪𝘷𝘢 𝘥𝘦𝘭 𝘳𝘦𝘰 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘥𝘪𝘴𝘤𝘪𝘱𝘭𝘪𝘯𝘢 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘱𝘳𝘰𝘱𝘳𝘪𝘦𝘵à.

𝗟’𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝟲𝟮𝟰 asserisce che: ”𝘊𝘩𝘪𝘶𝘯𝘲𝘶𝘦 𝘴’𝘪𝘮𝘱𝘰𝘴𝘴𝘦𝘴𝘴𝘢 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘤𝘰𝘴𝘢 𝘮𝘰𝘣𝘪𝘭𝘦 𝘢𝘭𝘵𝘳𝘶𝘪, 𝘴𝘰𝘵𝘵𝘳𝘢𝘦𝘯𝘥𝘰𝘭𝘢 𝘢 𝘤𝘩𝘪 𝘭𝘢 𝘥𝘦𝘵𝘪𝘦𝘯𝘦, 𝘢𝘭 𝘧𝘪𝘯𝘦 𝘥𝘪 𝘵𝘳𝘢𝘳𝘯𝘦 𝘱𝘳𝘰𝘧𝘪𝘵𝘵𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘴é 𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘢𝘭𝘵𝘳𝘪.”

Question 8

Ai 𝗳𝗶𝗻𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗼𝗻𝗳𝗶𝗴𝘂𝗿𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁à 𝗱𝗲𝗹 𝗱𝗼𝗹𝗼, il dolo del furto 𝗲𝘀𝗶𝗴𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝗰𝗼𝗻𝗼𝘀𝗰𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗲𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗱𝗶𝘀𝗰𝗶𝗽𝗹𝗶𝗻𝗮:

• della proprietà e delle regole che consentono il trasferimento della medesima?
  o
• ancora il dolo dei delitti di falso documentale?
  o
• ancora nei reati di evento il reo deve avere una
  conoscenza effettiva dei meccanismi causali?
  ——————————–
  Immaginiamo lo sversamento di sostanze
  inquinanti da parte di una fabbrica, perché l’imprenditore risponde dei reati commessi durante
  lo sversamento è necessario che abbiamo una conoscenza effettiva dei meccanismi fisiologici che cagionano la compromissione dell’ecosistema su cui impattano le sostanze inquinanti?

Answer 8

Per la dottrina, ai fini del dolo, 𝗻𝗼𝗻 è 𝗿𝗶𝗰𝗵𝗶𝗲𝘀𝘁𝗮 𝘂𝗻𝗮 𝗰𝗼𝗻𝗼𝘀𝗰𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗲𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗺𝗲𝗰𝗰𝗮𝗻𝗶𝘀𝗺𝗼 𝗰𝗮𝘂𝘀𝗮𝗹𝗲, è sufficiente una 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗿𝗲𝗻𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗹𝗮𝗶𝗰𝗮, che corrisponde a quella 𝘁𝗶𝗽𝗶𝗰𝗮 𝗱𝗶 𝘂𝗻𝗮 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗮 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗲.

𝗘𝘀𝗲𝗺𝗽𝗶𝗼: Il dolo del furto, non richiede che la gente conosca la disciplina della proprietà, è sufficiente, perché ci sia dolo, è che la gente colga nell’oggetto del furto i caratteri propri di una cosa altrui. Ad esempio una bicicletta parcheggiata fuori dal bar, senza catene, e che non abbia caratteristiche esteriori che la facciano apparire come abbandonata dal proprietario. Senz’altro è un bene mobile che può essere percepito come altrui e dunque l’autore del furto risponderà per dolo qualora se ne appropri anche a prescindere dal fatto che egli conosca o ignori la disciplina codicistica della proprietà-

𝗘𝘀𝗲𝗺𝗽𝗶𝗼: il dolo del falso comunale, non richiede che la gente conosca il concetto legale di documento e sussume in tale concetto l’oggetto della sua attività di falsificazione. E’ sufficiente che la gente colga nell’oggetto della falsificazione i caratteri che fanno di una scrittura un documento in senso giuridico.

Question 9

E’ un’affievolimento questo della pregnanza soggettiva degli stati che compongono il dolo, è un arretramento della soglia della tutela nell’imputazione di fatti?

Answer 9

Secondo la dottrina no, perché sarebbe 𝗶𝗿𝗿𝗲𝗮𝗹𝗶𝘀𝘁𝗶𝗰𝗼 pretendere dalla gente, ai fini del dolo, 𝘂𝗻’𝗲𝘀𝗽𝗹𝗶𝗰𝗶𝘁𝗮 𝗿𝗶𝗳𝗹𝗲𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝘀𝘂𝗶 𝘀𝗶𝗻𝗴𝗼𝗹𝗶 𝗲𝗹𝗲𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗳𝗮𝘁𝘁𝗶𝘀𝗽𝗲𝗰𝗶𝗲.

E’ sufficiente che l’autore del fatto si renda conto di compiere un 𝗳𝗮𝘁𝘁𝗼 𝗶𝗹𝗹𝗲𝗰𝗶𝘁𝗼. Diversamente, pretendendo un livello di conoscenza più elevato, si correrebbe il rischio di produrre un’effetto di indebolimento della capacità della norma di intimidire e orientare gli individui attraverso il precetto penale.

Question 10

Oggetto del dolo

Answer 10

Il dolo è lo stato soggettivo che avvince un fatto al suo autore, dunque 𝗼𝗴𝗴𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗱𝗼𝗹𝗼 è il 𝗳𝗮𝘁𝘁𝗼 𝘁𝗶𝗽𝗶𝗰𝗼 𝗱𝗶 𝗿𝗲𝗮𝘁𝗼.

Question 11

Oggetto del dolo, la disciplina

Answer 11

L’articolo 42 descrive l’oggetto del dolo come evento dannoso o pericoloso da cui dipende l’esistenza del delitto, ma come afferma la dottrina unanime oggetto
del dolo è 𝗹’𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗼 𝗳𝗮𝘁𝘁𝗼 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗶𝘁𝘂𝘁𝗶𝘃𝗼 𝗱𝗶 𝗿𝗲𝗮𝘁𝗼 comprendendo, non solo l’evento vietato, ma tutti gli elementi essenziali.

Question 12

Oggetto del dolo, l’intera esecuzione del atto

Answer 12

Questo non significa che un’eventuale 𝗿𝗶𝗽𝗲𝗻𝘀𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗿𝗲𝗼, dopo che è iniziata l’esecuzione del reato, possa escludere il dolo. Il dolo deve 𝗰𝗼𝗽𝗿𝗶𝗿𝗲 𝗹’𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗮 𝗲𝘀𝗲𝗰𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗳𝗮𝘁𝘁𝗼, il soggetto deve essersi rappresentato, aver voluto il fatto nella sua unitarietà normativa.

Se dopo che il soggetto si è rappresentato, e ha voluto il fatto, ha un ripensamento, 𝗻𝗼𝗻 è 𝘀𝘂𝗳𝗳𝗶𝗰𝗶𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗮
𝗲𝘀𝗰𝗹𝘂𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗱𝗼𝗹𝗼.

𝗘𝘀𝗲𝗺𝗽𝗶𝗼: Si pensi al terrorista, che dopo aver collocato la bomba, prevedendone e volendone l’esplosione si penta e cerchi senza successo di disinnescarla. Il terrorista risponderà di omicidio doloso, anche se si è pentito. Se riesce a disinnescare la bomba, risponderà di tentato omicidio ma pur sempre l’omicidio portentato sarà iscritto a titolo doloso perché nel mento in cui ha dato avvio al processo causale si era rappresentato il fatto nella sua unitarietà.

Question 13

I criteri soggettivi di imputazione del reato:

Oggetto del dolo, la volontà del fatto

Answer 13

Nei 𝗱𝗲𝗹𝗶𝘁𝘁𝗶 𝗱𝗶 𝗲𝘃𝗲𝗻𝘁𝗼 casualmente orientati, ai fini della configurabilità del dolo, ha rilievo 𝗹𝗮 𝘃𝗼𝗹𝗼𝗻𝘁à 𝗱𝗲𝗹 𝗳𝗮𝘁𝘁𝗼 𝗻𝗲𝗹 𝗺𝗼𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗶𝗻 𝗰𝘂𝗶 𝘀𝗶 è 𝗶𝗻𝗻𝗲𝘀𝗰𝗮𝘁𝗼 𝗶𝗹 𝗽𝗿𝗼𝗰𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗰𝗮𝘀𝘂𝗮𝗹𝗲.

Question 14

Forme del dolo

Answer 14

Abbiamo il:

• 𝐃𝐨𝐥𝐨 𝐠𝐞𝐧𝐞𝐫𝐢𝐜𝐨
• 𝐃𝐨𝐥𝐨 𝐬𝐩𝐞𝐜𝐢𝐟𝐢𝐜𝐨
• 𝐃𝐨𝐥𝐨 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐧𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞
• 𝐃𝐨𝐥𝐨 𝐝𝐢𝐫𝐞𝐭𝐭𝐨
• 𝐃𝐨𝐥𝐨 𝐚𝐥𝐭𝐞𝐫𝐧𝐚𝐭𝐢𝐯𝐨
• 𝐃𝐨𝐥𝐨 𝐞𝐯𝐞𝐧𝐭𝐮𝐚𝐥𝐞

Question 15

Forme del dolo:

- 𝐃𝐨𝐥𝐨 𝐠𝐞𝐧𝐞𝐫𝐢𝐜𝐨

Answer 15

Viene definito 𝗱𝗼𝗹𝗼 𝗴𝗲𝗻𝗲𝗿𝗶𝗰𝗼 la forma normale del dolo, quella per intenderci che corrisponde alla definizione generale. Ai fini della configurabilità del dolo, sono di regola 𝗶𝗿𝗿𝗶𝗹𝗲𝘃𝗮𝗻𝘁𝗶 effetti, emozioni e motivi di qualsiasi natura che stanno a monte della decisione di agire o che accompagnano la realizzazione del fatto.

Sono 𝗶𝗿𝗿𝗶𝗹𝗲𝘃𝗮𝗻𝘁𝗶, nel senso che 𝗻𝗼𝗻 𝗲𝘀𝗰𝗹𝘂𝗱𝗼𝗻𝗼, 𝗻𝗼𝗻
𝗳𝗼𝗻𝗱𝗮𝗻𝗼 𝗶𝗹 𝗱𝗼𝗹𝗼.

𝗘𝘀𝗲𝗺𝗽𝗶𝗼: 𝘯𝘰𝘯 𝘳𝘪𝘴𝘱𝘰𝘯𝘥𝘦 𝘥𝘪 𝘰𝘮𝘪𝘤𝘪𝘥𝘪𝘰 𝘥𝘰𝘭𝘰𝘴𝘰, 𝘪𝘭 𝘯𝘪𝘱𝘰𝘵𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘮𝘪𝘳𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘢𝘭𝘭’𝘦𝘳𝘦𝘥𝘪𝘵à 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘰 𝘻𝘪𝘰, 𝘭𝘰 𝘤𝘰𝘯𝘷𝘪𝘯𝘤𝘦 𝘢𝘥 𝘶𝘯 𝘯𝘰𝘳𝘮𝘢𝘭𝘦 𝘷𝘪𝘢𝘨𝘨𝘪𝘰 𝘪𝘯 𝘢𝘦𝘳𝘦𝘰 𝘴𝘱𝘦𝘳𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘤𝘳𝘰𝘭𝘭𝘪. 𝘕𝘦𝘭 𝘤𝘢𝘴𝘰 𝘪𝘯 𝘤𝘶𝘪 𝘭’𝘢𝘦𝘳𝘦𝘰 𝘱𝘳𝘦𝘤𝘪𝘱𝘪𝘵𝘪 𝘪𝘭 𝘯𝘪𝘱𝘰𝘵𝘦 𝘯𝘰𝘯 𝘳𝘪𝘴𝘱𝘰𝘯𝘥𝘦𝘳à 𝘥𝘦𝘭𝘭’𝘰𝘮𝘪𝘤𝘪𝘥𝘪𝘰 𝘥𝘰𝘭𝘰𝘴𝘰.

Question 16

Forme del dolo:

- 𝐃𝐨𝐥𝐨 𝐬𝐩𝐞𝐜𝐢𝐟𝐢𝐜𝐨

Answer 16

Vi sono, tuttavia, 𝗻𝗼𝗿𝗺𝗲 𝗱𝗶 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲 𝘀𝗽𝗲𝗰𝗶𝗮𝗹𝗲 che danno 𝗿𝗶𝗹𝗲𝘃𝗮𝗻𝘇𝗮 𝗮 𝗳𝗶𝗻𝗮𝗹𝗶𝘁à 𝘀𝗼𝗴𝗴𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗲 𝘀𝗽𝗲𝗰𝗶𝗳𝗶𝗰𝗵𝗲 𝗲 𝘂𝗹𝘁𝗲𝗿𝗶𝗼𝗿𝗶 rispetto alla realizzazione del fatto avuto di mira.

Si guardi ad esempio a quell’ampia categoria di norme caratterizzate dalla presenza di formule quali, al fine di, allo scopo di e simili in cui il legislatore richiede che la gente commetta il fatto avendo di mira un risultato ulteriore, si parla di 𝗿𝗲𝗮𝘁𝗶 𝗮 𝗱𝗼𝗹𝗼 𝘀𝗽𝗲𝗰𝗶𝗳𝗶𝗰𝗼, specifico nel senso che il reo vuole il fatto di reato, ma come mezzo per il conseguimento di un 𝗿𝗶𝘀𝘂𝗹𝘁𝗮𝘁𝗼 𝘂𝗹𝘁𝗲𝗿𝗶𝗼𝗿𝗲 𝗲 𝘀𝗽𝗲𝗰𝗶𝗳𝗶𝗰𝗼 (delitto di sequestro di persona a scopo di estorsione, articolo 630 del Codice Penale, oppure all’articolo 624 delitto di furto).

Question 17

Forme del dolo:
- 𝐃𝐨𝐥𝐨 𝐬𝐩𝐞𝐜𝐢𝐟𝐢𝐜𝐨
Conseguimento del profitto

Answer 17

𝗡𝗲𝗶 𝗿𝗲𝗮𝘁𝗶 𝗮 𝗱𝗼𝗹𝗼 𝘀𝗽𝗲𝗰𝗶𝗳𝗶𝗰𝗼, per la consumazione del reato, 𝗻𝗼𝗻 è 𝗻𝗲𝗰𝗲𝘀𝘀𝗮𝗿𝗶𝗼 𝗶𝗹 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗲𝗴𝘂𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗽𝗿𝗼𝗳𝗶𝘁𝘁𝗼, il quale deve comunque rappresentare una finalità soggettiva dell’autore.

Il risultato ulteriore e specifico vive come 𝗳𝗶𝗻𝗮𝗹𝗶𝘁à 𝘀𝗼𝗴𝗴𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗿𝗲𝗼, ma non concorre 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗱𝗲𝗳𝗶𝗻𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝘁𝗶𝗽𝗼 𝗰𝗿𝗶𝗺𝗶𝗻𝗼𝘀𝗼. Il dolo specifico costituisce elemento di delimitazione del reato, nel senso che se manca il dolo specifico, ad esempio, in luogo del delitto di sequestro di persona a scopo di estorsione si applica il 𝗺𝗲𝗻𝗼 𝗴𝗿𝗮𝘃𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗶𝘁𝘁𝗼 𝗰𝗼𝗺𝘂𝗻𝗲 di sequestro di
persona.

Tra le 2 fattispecie incriminatrici vi è 𝘂𝗻’𝗮𝗺𝗽𝗶𝗮 𝘀𝗼𝘃𝗿𝗮𝗽𝗽𝗼𝗻𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁à in quanto il fatto consiste nel sequestro di persona, in entrambe le ipotesi, solo che quando il sequestro è commesso con finalità estorsiva si configura il delitto del più grave 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝟲𝟯𝟬, quando invece manca il dolo specifico si applica la meno grave fattispecie 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝟲𝟬𝟱.

Question 18

Forme del dolo:

- 𝐃𝐨𝐥𝐨 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐧𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞

Answer 18

La forma più grave di dolo è il 𝗱𝗼𝗹𝗼 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 ovvero il dolo che, ad esempio, accompagna
la realizzazione dell’omicidio dell’uomo politico e della sua scorta.

Il dolo intenzionale copre sia l’omicidio dell’uomo politico sia quello della scorta. Il dolo si considera 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 anche quando il soggetto agente non si sia rappresentato l’evento come conseguenza certa della sua condotta.

𝗘𝘀𝗲𝗺𝗽𝗶𝗼: agisce con dolo intenzionale anche chi, al fine di uccidere, esplode un colpo di arma da fuoco in direzione della vittima designata da una lontananza che rende problematico ma possibile centrare il suo bersaglio.

Il dolo intenzionale è la forma più pregnante di dolo e per questo motivo i problemi circa la configurabilità del dolo si pongono per tutte le altre ipotesi in cui la rappresentazione o la volontà del fatto non abbiano una tale intensità.

Question 19

Si può parlare di volontà criminosa anche quando la realizzazione del fatto illecito non sia ,
come nel dolo intenzionale, l’obiettivo dell’agente?

Answer 19

Dottrina e giurisprudenza rispondono a questa domanda con una risposta affermativa fissando
determinate condizioni per la configurabilità del dolo.

𝗘𝘀𝗲𝗺𝗽𝗶𝗼: si pensi alla persona che, al fine di riscuotere il premio assicurativo, incendia una casa nonostante fosse a conoscenza che al suo interno ci fossero delle persone che rischieranno la morte. Il dolo del delitto di incendio è un dolo intenzionale in quanto rappresentava la finalità perseguita dal reo all’ordine di riscuotere il premio. Nella vicenda viene però commesso un altro reato che è rappresentato dalla morte di alcune persone. La morte degli abitanti dell’edificio non è una finalità dell’agente il quale però sceglie di agire con la consapevolezza che la sua azione avrà conseguenze letali per chi abita all’interno del palazzo. Anche la morte di tali persone sarà
imputata a dolo del soggetto agente mediante quello che viene definito dolo diretto.

Question 20

Forme del dolo:

- 𝐃𝐨𝐥𝐨 𝐝𝐢𝐫𝐞𝐭𝐭𝐨

Answer 20

Il 𝗱𝗼𝗹𝗼 𝗱𝗶𝗿𝗲𝘁𝘁𝗼 si configura quando la realizzazione del fatto tipico è conseguenza certa o altamente probabile della condotta, rappresentata e voluta dall’agente.

Nell’esempio appena fatto il reo risponderà per dolo intenzionale del delitto di incendio mentre risponderà per dolo diretto che ha portato alla morte delle persone presenti all’interno del palazzo.

La pena per i due reati verrà commisurata anche in relazione alla diversa intensità del dolo nelle due ipotesi.

Question 21

Forme del dolo:

- 𝐃𝐨𝐥𝐨 𝐚𝐥𝐭𝐞𝐫𝐧𝐚𝐭𝐢𝐯𝐨

Answer 21

Il concetto di 𝗱𝗼𝗹𝗼 𝗮𝗹𝘁𝗲𝗿𝗻𝗮𝘁𝗶𝘃𝗼 è un concetto 𝗱𝗲𝘀𝗰𝗿𝗶𝘁𝘁𝗶𝘃𝗼, e non normativo.
Si verifica dolo alternativo quando il soggetto agente, aggredendo altri, vuole offendere l’integrità dell’aggredito ma per lui resta 𝗶𝗻𝗱𝗶𝗳𝗳𝗲𝗿𝗲𝗻𝘁𝗲 il tipo di lesione realizzata.

Il dolo è alternativo perché il soggetto agente accetta, come 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶 𝗲𝘃𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗰𝗼𝗻𝗻𝗲𝘀𝘀𝗶 𝗰𝗮𝘂𝘀𝗮𝗹𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 alla sua
condotta, conseguenze di diversa natura accomunate solo dal fatto di rappresentare delle forme
di aggressione all’integrità fisica della vittima.

Question 22

Forme del dolo:

- 𝐃𝐨𝐥𝐨 𝐞𝐯𝐞𝐧𝐭𝐮𝐚𝐥𝐞

Answer 22

La forma di dolo più complessa è senza dubbio il 𝗱𝗼𝗹𝗼 𝗲𝘃𝗲𝗻𝘁𝘂𝗮𝗹𝗲. Tale figura è ammessa da una
buona parte della dottrina e dalla giurisprudenza anche se tuttavia si discute sui suoi contenuti e sui limiti della sua configurabilità. In dottrina abbiamo anche chi ritiene che il dolo eventuale andrebbe abbandonato in ragione del innumerevoli incertezze che ne definiscono il contenuto e il limite.

Question 23

Forme del dolo:
- 𝐃𝐨𝐥𝐨 𝐞𝐯𝐞𝐧𝐭𝐮𝐚𝐥𝐞
Può essere considerato voluto un fatto non rientrante negli scopi dell’agente, né previsto come certo?

Answer 23

𝗟𝗮 𝗰𝗼𝗻𝗳𝗶𝗴𝘂𝗿𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁à 𝗱𝗲𝗹 𝗱𝗼𝗹𝗼 𝗲𝘃𝗲𝗻𝘁𝘂𝗮𝗹𝗲 ha a che fare con una casistica nella quale si pone la questione del 𝗰𝗼𝗻𝗳𝗶𝗻𝗲 𝗺𝗶𝗻𝗶𝗺𝗼 della forma più grave di imputazione soggettiva.

Questo perché, tra le diverse forme di dolo, il dolo eventuale è quello in cui gli stati soggettivi della
rappresentazione e della volizione del fatto sono meno facili da individuare. Nella costruzione del dolo eventuale occorre valorizzare quegli elementi della rappresentazione e della volizione che rendono più evidenti gli stati soggettivi del reo affinché lo stato soggettivo che accompagna la realizzazione del fatto sia più simile al dolo piuttosto che alla colpa.

La casistica in cui si è posto il problema dell’individuazione del dolo eventuale riguarda le 𝗮𝘁𝘁𝗶𝘃𝗶𝘁à 𝗶𝗹𝗹𝗲𝗰𝗶𝘁𝗲 delle quali sono derivati 𝗲𝘃𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗽𝗶ù 𝗴𝗿𝗮𝘃𝗶 rispetto a quelli avuti di mira dall’agente.

𝗘𝘀𝗲𝗺𝗽𝗶𝗼: 𝘳𝘪𝘴𝘱𝘰𝘯𝘥𝘦 𝘥𝘪 𝘰𝘮𝘪𝘤𝘪𝘥𝘪𝘰 𝘥𝘰𝘭𝘰𝘴𝘰 𝘢 𝘵𝘪𝘵𝘰𝘭𝘰 𝘥𝘪 𝘥𝘰𝘭𝘰 𝘦𝘷𝘦𝘯𝘵𝘶𝘢𝘭𝘦 𝘪𝘭 𝘳𝘢𝘱𝘪𝘯𝘢𝘵𝘰𝘳𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘱𝘦𝘳 𝘴𝘧𝘶𝘨𝘨𝘪𝘳𝘦
𝘢𝘭𝘭’𝘢𝘳𝘳𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘴𝘪 𝘧𝘢𝘤𝘤𝘪𝘢 𝘴𝘤𝘶𝘥𝘰 𝘥𝘪 𝘶𝘯 𝘰𝘴𝘵𝘢𝘨𝘨𝘪𝘰 𝘳𝘢𝘱𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘵𝘢𝘯𝘥𝘰𝘴𝘪 𝘭𝘢 𝘱𝘰𝘴𝘴𝘪𝘣𝘪𝘭𝘪𝘵à 𝘤𝘩𝘦 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘷𝘦𝘯𝘨𝘢 𝘤𝘰𝘭𝘱𝘪𝘵𝘰 𝘢 𝘮𝘰𝘳𝘵𝘦 𝘥𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘳𝘦𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘢𝘭𝘭’𝘢𝘶𝘵𝘰𝘳𝘪𝘵à 𝘱𝘶𝘣𝘣𝘭𝘪𝘤𝘢? 𝘓𝘢 𝘮𝘰𝘳𝘵𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭’𝘰𝘴𝘵𝘢𝘨𝘨𝘪𝘰 𝘯𝘰𝘯 è 𝘭𝘰 𝘴𝘤𝘰𝘱𝘰 𝘥𝘦𝘭𝘭’𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦
𝘯é 𝘶𝘯 𝘦𝘷𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘳𝘢𝘱𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘤𝘰𝘯 𝘤𝘦𝘳𝘵𝘦𝘻𝘻𝘢 𝘥𝘢 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘦 𝘥𝘦𝘭 𝘳𝘦𝘰. 𝘋𝘢 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘤𝘢𝘴𝘰 𝘤𝘢𝘱𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘪𝘭 𝘥𝘰𝘭𝘰 𝘦𝘷𝘦𝘯𝘵𝘶𝘢𝘭𝘦 𝘴𝘪 𝘤𝘰𝘭𝘭𝘰𝘤𝘩𝘪 𝘯𝘦𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘧𝘪𝘯𝘪 𝘥𝘦𝘭 𝘥𝘰𝘭𝘰 𝘢𝘷𝘷𝘪𝘤𝘪𝘯𝘢𝘯𝘥𝘰𝘴𝘪 𝘮𝘰𝘭𝘵𝘪𝘴𝘴𝘪𝘮𝘰 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘤𝘰𝘭𝘱𝘢.

𝗘𝘀𝗲𝗺𝗽𝗶𝗼: 𝘳𝘪𝘴𝘱𝘰𝘯𝘥𝘦 𝘥𝘪 𝘰𝘮𝘪𝘤𝘪𝘥𝘪𝘰 𝘥𝘰𝘭𝘰𝘴𝘰 𝘢 𝘵𝘪𝘵𝘰𝘭𝘰 𝘥𝘪 𝘥𝘰𝘭𝘰 𝘦𝘷𝘦𝘯𝘵𝘶𝘢𝘭𝘦 𝘭𝘰 𝘴𝘱𝘢𝘤𝘤𝘪𝘢𝘵𝘰𝘳𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘷𝘦𝘯𝘥𝘢 𝘦𝘳𝘰𝘪𝘯𝘢 𝘵𝘢𝘨𝘭𝘪𝘢𝘵𝘢 𝘤𝘰𝘯 𝘴𝘰𝘴𝘵𝘢𝘯𝘻𝘦 𝘷𝘦𝘯𝘦𝘧𝘪𝘤𝘩𝘦?
A questo gruppo di attività se ne aggiunge un altro composto da quelle 𝗮𝘁𝘁𝗶𝘃𝗶𝘁à 𝗶𝗹𝗹𝗲𝗰𝗶𝘁𝗲 dalle quali derivi un pericolo per terze persone

Question 24

Forme del dolo:
- 𝐃𝐨𝐥𝐨 𝐞𝐯𝐞𝐧𝐭𝐮𝐚𝐥𝐞
Costruzione teorica

Answer 24

Il dolo eventuale è una 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗿𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝘁𝗲𝗼𝗿𝗶𝗰𝗮 𝗲 𝗴𝗶𝘂𝗿𝗶𝘀𝗽𝗿𝘂𝗱𝗲𝗻𝘇𝗶𝗮𝗹𝗲. La giurisprudenza utilizza
pacificamente il criterio del dolo eventuale e ha fornito dei 𝗰𝗿𝗶𝘁𝗲𝗿𝗶 𝗱𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗶𝗺𝗶𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗰𝗼𝗻𝗰𝗲𝘁𝘁𝗼.

Affinché possa parlarsi di dolo eventuale deve sussistere, secondo tali criteri, un 𝗿𝗮𝗽𝗽𝗼𝗿𝘁𝗼 𝗽𝘀𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗰𝗼 𝗲𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗼 𝗲 𝗿𝗲𝗮𝗹𝗲 tra il soggetto agente e l’evento in termine di rappresentazione e volontà come richiesto dalla definizione generale di dolo.

Questo aspetto è ripetutamente affermato dalla cassazione fino alla sentenza a sezioni unite del 2014.
Tale sentenza rappresenta un 𝘁𝗮𝘀𝘀𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗻𝘇𝗶𝗮𝗹𝗲 per capire se in determinate situazioni si può
configurare un dolo nella forma del dolo eventuale.

Question 25

Forme del dolo:
- 𝐃𝐨𝐥𝐨 𝐞𝐯𝐞𝐧𝐭𝐮𝐚𝐥𝐞
Costruzione teorica, la cassazione

Answer 25

La Cassazione ha ribadito che per parlare di
dolo eventuale ‘𝘐𝘭 𝘳𝘦𝘢𝘭𝘪𝘻𝘻𝘢𝘳𝘴𝘪 𝘥𝘦𝘭𝘭’𝘦𝘷𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘥𝘦𝘷𝘦 𝘤𝘰𝘴𝘵𝘪𝘵𝘶𝘪𝘳𝘦 𝘶𝘯𝘢 𝘱𝘳𝘰𝘴𝘱𝘦𝘵𝘵𝘪𝘷𝘢 𝘴𝘶𝘧𝘧𝘪𝘤𝘪𝘦𝘯𝘵𝘦𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘤𝘰𝘯𝘤𝘳𝘦𝘵𝘢, 𝘤𝘢𝘳𝘢𝘵𝘵𝘦𝘳𝘪𝘻𝘻𝘢𝘵𝘢 𝘥𝘢 𝘶𝘯’𝘢𝘱𝘱𝘳𝘦𝘻𝘻𝘢𝘣𝘪𝘭𝘦 𝘭𝘪𝘷𝘦𝘭𝘭𝘰 𝘥𝘪 𝘱𝘳𝘰𝘣𝘢𝘣𝘪𝘭𝘪𝘵𝘢̀’.

Dunque il fatto vietato non è ne una finalità del reo ne una conseguenza certa della condotta ma deve essersi realizzato concretamente nella rappresentazione della volontà del soggetto come una conseguenza della
sua condotta suscettibile di verificarsi con un apprezzabile livello di probabilità.

La corte continua dicendo che ‘𝘐𝘭 𝘴𝘰𝘨𝘨𝘦𝘵𝘵𝘰, 𝘤𝘪𝘰𝘦̀, 𝘴𝘪 𝘥𝘦𝘷𝘦 𝘦𝘴𝘴𝘦𝘳𝘦 𝘤𝘩𝘪𝘢𝘳𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘳𝘢𝘱𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘵𝘢𝘵𝘢 𝘭𝘢 𝘴𝘪𝘨𝘯𝘪𝘧𝘪𝘤𝘢𝘵𝘪𝘷𝘢 𝘱𝘰𝘴𝘴𝘪𝘣𝘪𝘭𝘪𝘵𝘢̀ 𝘥𝘦𝘭 𝘷𝘦𝘳𝘪𝘧𝘪𝘤𝘢𝘳𝘴𝘪 𝘥𝘦𝘭𝘭’𝘦𝘷𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘤𝘰𝘯𝘤𝘳𝘦𝘵𝘰, 𝘦 𝘤𝘪𝘰̀ 𝘯𝘰𝘯𝘰𝘴𝘵𝘢𝘯𝘵𝘦, 𝘥𝘰𝘱𝘰 𝘢𝘷𝘦𝘳 𝘤𝘰𝘯𝘴𝘪𝘥𝘦𝘳𝘢𝘵𝘰 𝘪𝘭 𝘧𝘪𝘯𝘦 𝘱𝘦𝘳𝘴𝘦𝘨𝘶𝘪𝘵𝘰 𝘦 𝘭’𝘦𝘷𝘦𝘯𝘵𝘶𝘢𝘭𝘦 𝘱𝘳𝘦𝘻𝘻𝘰 𝘥𝘢 𝘱𝘢𝘨𝘢𝘳𝘦, 𝘴𝘪 𝘴𝘪𝘢 𝘥𝘦𝘵𝘦𝘳𝘮𝘪𝘯𝘢𝘵𝘰 𝘢𝘥 𝘢𝘨𝘪𝘳𝘦 𝘤𝘰𝘮𝘶𝘯𝘲𝘶𝘦, 𝘢𝘯𝘤𝘩𝘦 𝘢 𝘤𝘰𝘴𝘵𝘰
𝘥𝘪 𝘤𝘢𝘶𝘴𝘢𝘳𝘦 𝘭’𝘦𝘷𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘭𝘦𝘴𝘪𝘷𝘰, 𝘢𝘥𝘦𝘳𝘦𝘯𝘥𝘰 𝘢𝘥 𝘦𝘴𝘴𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘪𝘭 𝘤𝘢𝘴𝘰 𝘪𝘯 𝘤𝘶𝘪 𝘴𝘪 𝘷𝘦𝘳𝘪𝘧𝘪𝘤𝘩𝘪’.

In conclusione possiamo dire che 𝘀𝘂𝘀𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲 𝗱𝗼𝗹𝗼 𝗲𝘃𝗲𝗻𝘁𝘂𝗮𝗹𝗲 in capo all’agente che, consapevole di
innescare con la propria condotta una 𝘀𝗶𝘁𝘂𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗽𝗲𝗿𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝗰𝗼𝗻𝗰𝗿𝗲𝘁𝗼 𝗲 𝗼𝗴𝗴𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗴𝗿𝗮𝘃𝗲 per un bene giuridico, decide comunque di agire valutando 𝗹’𝗼𝗳𝗳𝗲𝘀𝗮 𝘁𝗶𝗽𝗶𝗰𝗮 come un 𝗽𝗿𝗲𝘇𝘇𝗼 𝗮𝗰𝗰𝗲𝘁𝘁𝗮𝗯𝗶𝗹𝗲 𝗱𝗮 𝗽𝗮𝗴𝗮𝗿𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗶𝗹 𝗿𝗮𝗴𝗴𝗶𝘂𝗻𝗴𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗿𝗶𝘀𝘂𝗹𝘁𝗮𝘁𝗼.

𝘚𝘰𝘯𝘰 𝘪𝘳𝘳𝘪𝘭𝘦𝘷𝘢𝘯𝘵𝘪 𝘨𝘭𝘪 𝘦𝘷𝘦𝘯𝘵𝘶𝘢𝘭𝘪 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘪 𝘴𝘰𝘨𝘨𝘦𝘵𝘵𝘪𝘷𝘪 𝘥𝘦𝘭 𝘳𝘦𝘰 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘭𝘢 𝘴𝘱𝘦𝘳𝘢𝘯𝘻𝘢 𝘰 𝘭𝘢 𝘥𝘪𝘴𝘢𝘱𝘱𝘳𝘰𝘷𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘭’𝘦𝘷𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘯𝘰𝘯 𝘴𝘪 𝘷𝘦𝘳𝘪𝘧𝘪𝘤𝘩𝘪.

Question 26

L’accertamento del dolo

Answer 26

La giurisprudenza e la dottrina asseriscono che, sul piano dell’accertamento, il dolo, pur essendo un fatto psichico interno all’agente, deve essere 𝗮𝗰𝗰𝗲𝗿𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗼𝗹𝘁𝗿𝗲 𝗼𝗴𝗻𝗶 𝗿𝗮𝗴𝗶𝗼𝗻𝗲𝘃𝗼𝗹𝗲 𝗱𝘂𝗯𝗯𝗶𝗼 a prescindere dal livello dell’accertamento di questo criterio soggettivo.

L’accertamento del dolo avviene, di regola, in 𝘃𝗶𝗮 𝗴𝗶𝗻𝗱𝗶𝘇𝗶𝗮𝗿𝗶𝗮 e si basa su elementi esterni, empiricamente riscontrabili, aventi valore sintomatico, e su massime di esperienza.

Il dolo, essendo lo stato soggettivo che si manifesta nella mente reo, può essere dimostrato solo
valorizzando degli elementi che sono in grado di illuminare il modo in cui il soggetto ha voluto il
fatto.