La responsabilità degli enti Flashcards
La responsabilità degli enti
Il diritto penale, al contrario di altri settori dell’ordinamento giuridico, non si rivolge tradizionalmente a enti, o a soggetti di diritto, 𝗱𝗶𝘃𝗲𝗿𝘀𝗶 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗲 𝗳𝗶𝘀𝗶𝗰𝗵𝗲. Non mancano pero ordinamenti esteri in cui è prevista una 𝗿𝗲𝘀𝗽𝗼𝗻𝘀𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁à 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗶𝗻 𝗰𝗮𝗽𝗼 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗲 𝗴𝗶𝘂𝗿𝗶𝗱𝗶𝗰𝗵𝗲.
La responsabilità degli enti
Il problema
Il problema nel prevedere o meno sanzioni in capo a persone giuridiche sta nell’esigenza di contrastare le 𝗽𝗼𝘁𝗲𝗻𝘇𝗶𝗮𝗹𝗶𝘁à 𝗰𝗿𝗶𝗺𝗶𝗻𝗼𝘀𝗲 di strutture organizzate in quanto l’illecito può essere il frutto di scelte o di condizionamenti subiti dal singolo ma che sono connessi al suo operare interno ad una organizzazione e dalle politiche imposte ai singoli in ragione del ruolo
che si hanno nella struttura organizzativa. Per questo si può supporre che il rischio della punizione della persona giuridica possa acquisire rilievo per le decisioni dei soggetti che operano al suo interno.
La responsabilità degli enti
Societas delinquere non potest
Secondo un tradizionale indirizzo dottrinale le persone giuridiche sarebbero però 𝗶𝗻𝗰𝗮𝗽𝗮𝗰𝗶 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗹𝗽𝗲𝘃𝗼𝗹𝗲𝘇𝘇𝗮 e questo si opporrebbe all’introduzione di una loro responsabilità penale.
Nonostante questo una seconda frazione della dottrina ha continuato a domandarsi se la funzione di garanzia del principio di colpevolezza sia davvero un ostacolo insormontabile per la previsione di sanzioni penali a carico di soggetti diversi dalle persone fisiche.
La responsabilità degli enti
Societas delinquere non potest
Compatibilità con il sistema costituzionale
Alcuni elementi di diritto farebbero risultare compatibile con il sistema costituzionale la
responsabilità penale delle persone giuridiche in quanto se questa può stipulare dei contratti, essa potrà violare gli obblighi discendenti dagli stessi. Una volta riconosciuto che gli enti sono soggetti del sistema giuridico sarebbe contraddittorio pretendere per essi una 𝗶𝗺𝗺𝘂𝗻𝗶𝘁à di principio nei confronti del sistema penale.
La responsabilità degli enti
Societas delinquere non potest
La capacità di colpevolezza
𝗟𝗮 𝗰𝗮𝗽𝗮𝗰𝗶𝘁à 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗹𝗽𝗲𝘃𝗼𝗹𝗲𝘇𝘇𝗮 della persona giuridica, che viene negata a livello ideologico da una parte della dottrina, può ritenersi implicita nella configurazione giuridica di un soggetto che è capace di agire.
La responsabilità degli enti
Societas delinquere non potest
Argomenti respinti
Viene respinto anche un altro antico argomento adotto contro la configurazione di una responsabilità penale degli enti ovvero l’obiezione secondo cui la sanzione inflitta ad un ente collettivo finirebbe per colpire anche gli associati estranei al reato.
Anche questa obiezione viene ritenuta superabile in quanto per gli associati l’assoggettamento dell’ente ad una sanzione penale è una semplice questione di perdita patrimoniale uguale a quella che viene in caso di assoggettamento dell’ente a conseguenze civili.
La responsabilità degli enti
Societas delinquere non potest
Il superamento del principio
Nel nostro ordinamento il principio della ‘𝘀𝗼𝗰𝗶𝗲𝘁𝗮𝘀 𝗱𝗲𝗹𝗶𝗻𝗾𝘂𝗲𝗿𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝗽𝗼𝘁𝗲𝘀𝘁’ è stato superato introducendo, mediante il 𝗱. 𝗟𝗴𝘀. 𝟮𝟯𝟭 𝗱𝗲𝗹 𝟮𝟬𝟬𝟭, 𝘂𝗻 𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗺𝗮 𝗱𝗶 𝗿𝗲𝘀𝗽𝗼𝗻𝘀𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁à 𝗱𝗲𝗴𝗹𝗶 𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗰𝗼𝗹𝗹𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗶 𝗱𝗲𝗿𝗶𝘃𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗱𝗮 𝗿𝗲𝗮𝘁𝗼.
La responsabilità degli enti
Societas delinquere non potest
Il superamento del principio
Il contenuto della disciplina
Tale decreto contiene una disciplina organica del sistema della responsabilità degli enti e contiene:
• 𝗨𝗻𝗮 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲 𝗴𝗲𝗻𝗲𝗿𝗮𝗹𝗲 in cui vengono indicati i soggetti a cui si applica questo nuovo sistema di responsabilità. Oltre a questo vengono indicati:
- criteri di imputazione del reato
- condizioni di esonero da responsabilità dell’ente
- il contenuto dei modelli organizzativi
- la responsabilità dell’ente per le vicende modificative che lo riguardano
- la prescrizione
- un catalogo autonomo di sanzioni
• 𝗨𝗻𝗮 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲 𝘀𝗽𝗲𝗰𝗶𝗮𝗹𝗲 in cui vengono indicati una serie di reati in relazione ai quali può essere affermata la responsabilità dell’ente. Infatti l’ambito di applicazione del decreto, che all’inno veniva applicato solo in relazione ad una serie di delitti dolosi attinenti ai rapporti con la PA, è stato ampliato. Oggi è molto più amplio e si estende alle materie più importanti tra cui
possono essere gli abusi di mercato, i reati transnazionali, i reati societari, i reati ambientali ecc.
• 𝗨𝗻 𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗺𝗮 𝗱𝗶 𝗻𝗼𝗿𝗺𝗲 relativo all’accertamento e all’applicazione delle sanzioni amministrative.
La responsabilità degli enti Societas delinquere non potest Il superamento del principio Il contenuto della disciplina Responsabilità dell'ente
𝗜𝗹 𝗱𝗲𝗰𝗿𝗲𝘁𝗼 𝟮𝟯𝟭 ha creato un 𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗺𝗮 𝗱𝗶 𝗿𝗲𝘀𝗽𝗼𝗻𝘀𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁à 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗲𝗻𝘁𝗲 che si aggiunge, senza sostituire, quello della responsabilità della persona fisica che ha materialmente commesso il reato. La disciplina della responsabilità dell’ente si basa sull’ovvio 𝗰𝗼𝗻𝘃𝗲𝗿𝗴𝗲𝗿𝗲 della responsabilità della persona fisica e dell’ente.
La responsabilità degli enti Societas delinquere non potest Il superamento del principio Il contenuto della disciplina Responsabilità dell'ente Responsabilità autonoma
Tuttavia la responsabilità dell’ente è una responsabilità autonoma disciplinata da un sistema autonomo di responsabilità rispetto a quello della persona fisica in quanto, come stabilito 𝗱𝗮𝗹𝗹’𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝟴 𝗱𝗲𝗹 𝗱𝗲𝗰𝗿𝗲𝘁𝗼 ‘𝘓𝘢 𝘳𝘦𝘴𝘱𝘰𝘯𝘴𝘢𝘣𝘪𝘭𝘪𝘵𝘢̀ 𝘥𝘦𝘭𝘭’𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘴𝘶𝘴𝘴𝘪𝘴𝘵𝘦 𝘢𝘯𝘤𝘩𝘦 𝘲𝘶𝘢𝘯𝘥𝘰: 𝘭’𝘢𝘶𝘵𝘰𝘳𝘦 𝘥𝘦𝘭 𝘳𝘦𝘢𝘵𝘰 𝘯𝘰𝘯 𝘦̀ 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘪𝘥𝘦𝘯𝘵𝘪𝘧𝘪𝘤𝘢𝘵𝘰 𝘰 𝘯𝘰𝘯 𝘦̀ 𝘪𝘮𝘱𝘶𝘵𝘢𝘣𝘪𝘭𝘦 𝘰 𝘪𝘭 𝘳𝘦𝘢𝘵𝘰 𝘴𝘪 𝘦𝘴𝘵𝘪𝘯𝘨𝘶𝘦 𝘱𝘦𝘳 𝘶𝘯𝘢 𝘤𝘢𝘶𝘴𝘢 𝘥𝘪𝘷𝘦𝘳𝘴𝘢 𝘥𝘢𝘭𝘭’𝘢𝘮𝘯𝘪𝘴𝘵𝘪𝘢.’
In ragione di questa stretta connessione della responsabilità dell’ente con il reato che ne è il
presupposto il 𝗱𝗲𝗰𝗿𝗲𝘁𝗼 𝟮𝟯𝟭, pur parlando di responsabilità amministrativa, ha stabilito la
competenza del giudice penale assicurando all’ente le stesse garanzie difensive previste per l’imputato persona fisica.
La responsabilità degli enti Societas delinquere non potest Il superamento del principio Il contenuto della disciplina L'inquadramento teorico della responsabilità
Il dibattito della dottrina si è focalizzato 𝘀𝘂𝗹𝗹’𝗶𝗻𝗾𝘂𝗮𝗱𝗿𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝘁𝗲𝗼𝗿𝗶𝗰𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗿𝗲𝘀𝗽𝗼𝗻𝘀𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁à domandandosi se ci si trovasse davanti a una responsabilità 𝗮𝗺𝗺𝗶𝗻𝗶𝘀𝘁𝗿𝗮𝘁𝗶𝘃𝗮, come previsto dal
titolo del 𝗱𝗲𝗰𝗿𝗲𝘁𝗼 𝟮𝟴𝟭, o se si tratti di una 𝗿𝗲𝘀𝗽𝗼𝗻𝘀𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁à 𝗽𝗲𝗻𝗮𝗹𝗲.
La questione non è solo teorica dal momento che la qualificazione di un istituto giuridico ha rilevanza dal punto di vista normativo e pratico in quanto dalla sua soluzione discende l’applicazione di un determinato modello di disciplina. La formula della responsabilità amministrativa porterebbe ad inquadrare la responsabilità degli enti all’interno del sistema dell’illecito amministrativo ma si riduce ad una etichetta carica di significati simbolici che si rileva in concreto neutra se si guarda alla disciplina dei numerosi istituti penalistici che trovano in essa applicazione.
La responsabilità degli enti Societas delinquere non potest Il superamento del principio Il contenuto della disciplina L'inquadramento teorico della responsabilità Sottosistema autonomo
Possiamo dire se si guarda alla sostanza della disciplina della responsabilità degli enti ci si trova difronte a un 𝘀𝗼𝘁𝘁𝗼𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗺𝗮 𝗮𝘂𝘁𝗼𝗻𝗼𝗺𝗼, sia dalla responsabilità degli enti sia da quella penale, che si trova all’interno di un 𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗺𝗮 𝗽𝘂𝗻𝗶𝘁𝗶𝘃𝗼 ovvero un sistema complesso comprensivo sia del sistema dell’illecito penale sia del sistema dell’illecito amministrativo. Il legislatore dunque, preferendo parlare di responsabilità amministrativa e non penale, ha fatto una scelta strategica ricca di implicazioni
comunicative.
L’etichetta di responsabilità amministrativa vuol trasmettere un messaggio di 𝗺𝗶𝗻𝗼𝗿 𝗴𝗿𝗮𝘃𝗶𝘁à rispetto alla responsabilità penale e per questo motivo la responsabilità degli enti è stata accettata nel contesto culturale del paese.
La responsabilità degli enti Societas delinquere non potest Il superamento del principio Il contenuto della disciplina L'inquadramento teorico della responsabilità Disciplina dell'applicazione
𝗟’𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝟭 𝗱𝗲𝗹 𝗱𝗲𝗰𝗿𝗲𝘁𝗼 𝟮𝟴𝟭 prevede l’ambito di applicazione soggettivo della responsabilità e
prevede che ‘𝘓𝘦 𝘥𝘪𝘴𝘱𝘰𝘴𝘪𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘪𝘯 𝘦𝘴𝘴𝘰 𝘱𝘳𝘦𝘷𝘪𝘴𝘵𝘦 𝘴𝘪 𝘢𝘱𝘱𝘭𝘪𝘤𝘢𝘯𝘰 𝘢𝘨𝘭𝘪 𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘧𝘰𝘳𝘯𝘪𝘵𝘪 𝘥𝘪 𝘱𝘦𝘳𝘴𝘰𝘯𝘢𝘭𝘪𝘵𝘢̀ 𝘨𝘪𝘶𝘳𝘪𝘥𝘪𝘤𝘢
𝘦 𝘢𝘭𝘭𝘦 𝘴𝘰𝘤𝘪𝘦𝘵𝘢̀ 𝘦 𝘢𝘴𝘴𝘰𝘤𝘪𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘢𝘯𝘤𝘩𝘦 𝘱𝘳𝘪𝘷𝘦 𝘥𝘪 𝘱𝘦𝘳𝘴𝘰𝘯𝘢𝘭𝘪𝘵𝘢̀ 𝘨𝘪𝘶𝘳𝘪𝘥𝘪𝘤𝘢. 𝘕𝘰𝘯 𝘴𝘪 𝘢𝘱𝘱𝘭𝘪𝘤𝘢𝘯𝘰 𝘢𝘭𝘭𝘰 𝘚𝘵𝘢𝘵𝘰, 𝘢𝘨𝘭𝘪 𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘱𝘶𝘣𝘣𝘭𝘪𝘤𝘪 𝘵𝘦𝘳𝘳𝘪𝘵𝘰𝘳𝘪𝘢𝘭𝘪, 𝘢𝘨𝘭𝘪 𝘢𝘭𝘵𝘳𝘪 𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘱𝘶𝘣𝘣𝘭𝘪𝘤𝘪 𝘯𝘰𝘯 𝘦𝘤𝘰𝘯𝘰𝘮𝘪𝘤𝘪 𝘯𝘰𝘯𝘤𝘩𝘦́ 𝘢𝘨𝘭𝘪 𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘤𝘩𝘦 𝘴𝘷𝘰𝘭𝘨𝘰𝘯𝘰 𝘧𝘶𝘯𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘥𝘪 𝘳𝘪𝘭𝘪𝘦𝘷𝘰 𝘤𝘰𝘴𝘵𝘪𝘵𝘶𝘻𝘪𝘰𝘯𝘢𝘭𝘦’
Il decreto nella parte generale riconosce valenza ad alcuni principi fondamentale del diritto punitivo tra cui, in particolare, al 𝗽𝗿𝗶𝗻𝗰𝗶𝗽𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝗹𝗲𝗴𝗮𝗹𝗶𝘁à asserendo che ‘𝘓’𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘯𝘰𝘯 𝘱𝘶𝘰̀ 𝘦𝘴𝘴𝘦𝘳𝘦 𝘳𝘪𝘵𝘦𝘯𝘶𝘵𝘰 𝘳𝘦𝘴𝘱𝘰𝘯𝘴𝘢𝘣𝘪𝘭𝘦 𝘱𝘦𝘳 𝘶𝘯 𝘧𝘢𝘵𝘵𝘰 𝘤𝘰𝘴𝘵𝘪𝘵𝘶𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘳𝘦𝘢𝘵𝘰 𝘴𝘦 𝘭𝘢 𝘴𝘶𝘢 𝘳𝘦𝘴𝘱𝘰𝘯𝘴𝘢𝘣𝘪𝘭𝘪𝘵𝘢̀ 𝘢𝘮𝘮𝘪𝘯𝘪𝘴𝘵𝘳𝘢𝘵𝘪𝘷𝘢 𝘪𝘯 𝘳𝘦𝘭𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘢 𝘲𝘶𝘦𝘭 𝘳𝘦𝘢𝘵𝘰 𝘦 𝘭𝘦 𝘳𝘦𝘭𝘢𝘵𝘪𝘷𝘦 𝘴𝘢𝘯𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘯𝘰𝘯 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘦𝘴𝘱𝘳𝘦𝘴𝘴𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘱𝘳𝘦𝘷𝘪𝘴𝘵𝘦 𝘥𝘢 𝘶𝘯𝘢 𝘭𝘦𝘨𝘨𝘦 𝘦𝘯𝘵𝘳𝘢𝘵𝘢 𝘪𝘯 𝘷𝘪𝘨𝘰𝘳𝘦 𝘱𝘳𝘪𝘮𝘢 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘤𝘰𝘮𝘮𝘪𝘴𝘴𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘭 𝘧𝘢𝘵𝘵𝘰’.
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Societas delinquere non potest
Successioni di leggi penali
Proseguendo 𝗹’𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝟯 regola il tema della 𝘀𝘂𝗰𝗰𝗲𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗹𝗲𝗴𝗴𝗶 𝗽𝗲𝗻𝗮𝗹𝗶 𝗻𝗲𝗹 𝘁𝗲𝗺𝗽𝗼 affermato
il criterio dell’applicazione della legge più favorevole nei medesimi termini previsti 𝗱𝗮𝗹𝗹’𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝟮 𝗱𝗲𝗹 𝗖𝗼𝗱𝗶𝗰𝗲 𝗣𝗲𝗻𝗮𝗹𝗲.
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Societas delinquere non potest
Criteri di imputazione all’ente
𝗟’𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝟱 𝗱𝗲𝗹 𝗱𝗲𝗰𝗿𝗲𝘁𝗼 regola i criteri di imputazione con cui il reato commesso dalla persona fisica può essere imputato all’ente. L’articolo in analisi asserisce che ‘𝘓’𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘦̀ 𝘳𝘦𝘴𝘱𝘰𝘯𝘴𝘢𝘣𝘪𝘭𝘦 𝘱𝘦𝘳 𝘪 𝘳𝘦𝘢𝘵𝘪 𝘤𝘰𝘮𝘮𝘦𝘴𝘴𝘪 𝘯𝘦𝘭 𝘴𝘶𝘰 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐞𝐬𝐬𝐞 o a suo 𝐯𝐚𝐧𝐭𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨: 𝘥𝘢 𝘱𝘦𝘳𝘴𝘰𝘯𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘳𝘪𝘷𝘦𝘴𝘵𝘰𝘯𝘰 𝘧𝘶𝘯𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘥𝘪 𝘳𝘢𝘱𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘵𝘢𝘯𝘻𝘢, 𝘥𝘪 𝘢𝘮𝘮𝘪𝘯𝘪𝘴𝘵𝘳𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘰 𝘥𝘪 𝘥𝘪𝘳𝘦𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭’𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘰 𝘥𝘪 𝘶𝘯𝘢 𝘴𝘶𝘢 𝘶𝘯𝘪𝘵𝘢̀ 𝘰𝘳𝘨𝘢𝘯𝘪𝘻𝘻𝘢𝘵𝘪𝘷𝘢 𝘥𝘰𝘵𝘢𝘵𝘢 𝘥𝘪 𝘢𝘶𝘵𝘰𝘯𝘰𝘮𝘪𝘢 𝘧𝘪𝘯𝘢𝘯𝘻𝘪𝘢𝘳𝘪𝘢 𝘦 𝘧𝘶𝘯𝘻𝘪𝘰𝘯𝘢𝘭𝘦 𝘯𝘰𝘯𝘤𝘩𝘦́ 𝘥𝘢 𝘱𝘦𝘳𝘴𝘰𝘯𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘦𝘴𝘦𝘳𝘤𝘪𝘵𝘢𝘯𝘰, 𝘢𝘯𝘤𝘩𝘦 𝘥𝘪 𝘧𝘢𝘵𝘵𝘰, 𝘭𝘢 𝘨𝘦𝘴𝘵𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘦 𝘪𝘭 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘰𝘭𝘭𝘰 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘰 𝘴𝘵𝘦𝘴𝘴𝘰 ( 𝘪 𝘤𝘰𝘴𝘪𝘥𝘥𝘦𝘵𝘵𝘪 𝐬𝐨𝐠𝐠𝐞𝐭𝐭𝐢 𝐚𝐩𝐢𝐜𝐚𝐥𝐢) 𝘰 𝘥𝘢 𝘱𝘦𝘳𝘴𝘰𝘯𝘦 𝘴𝘰𝘵𝘵𝘰𝘱𝘰𝘴𝘵𝘦 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘥𝘪𝘳𝘦𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘰 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘷𝘪𝘨𝘪𝘭𝘢𝘯𝘻𝘢 𝘥𝘪 𝘶𝘯𝘰 𝘥𝘦𝘪 𝘴𝘰𝘨𝘨𝘦𝘵𝘵𝘪 𝘢𝘱𝘪𝘤𝘢𝘭𝘪 (𝘀𝗼𝗴𝗴𝗲𝘁𝘁𝗶 𝘀𝘂𝗯𝗮𝗹𝘁𝗲𝗿𝗻𝗶).’
La distinzione interna tra questi soggetti acquista rilievo ai fini della determinazione delle condizioni in presenza delle quali 𝘃𝗶𝗲𝗻𝗲 𝗲𝘀𝗰𝗹𝘂𝘀𝗮 la responsabilità dell’ente.
Si ha 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗲𝘀𝘀𝗲 nel momento in cui il fatto di reato è stato commesso per avvantaggiare l’ente o se appare funzionale alla gestione dell’ente mentre il 𝘃𝗮𝗻𝘁𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 a valutato ex post in base agli effetti derivanti dal reato. La responsabilità sussiste anche se il soggetto agente abbia perseguito un interesse proprio ed un interesse dell’ente. Viene però precisato dall’articolo che ‘𝘓’𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘯𝘰𝘯 𝘳𝘪𝘴𝘱𝘰𝘯𝘥𝘦 𝘴𝘦 𝘭𝘦 𝘱𝘦𝘳𝘴𝘰𝘯𝘦 𝘪𝘯𝘥𝘪𝘤𝘢𝘵𝘦 𝘯𝘦𝘭 𝘤𝘰𝘮𝘮𝘢 1 𝘩𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘢𝘨𝘪𝘵𝘰 𝘯𝘦𝘭𝘭’𝘪𝘯𝘵𝘦𝘳𝘦𝘴𝘴𝘦 𝘦𝘴𝘤𝘭𝘶𝘴𝘪𝘷𝘰 𝘱𝘳𝘰𝘱𝘳𝘪𝘰 𝘰 𝘥𝘪 𝘵𝘦𝘳𝘻𝘪’.