La colpevolezza come elemento strutturale del reato Flashcards

1
Q

La colpevolezza come elemento strutturale del reato

A

Secondo la teoria tripartita il reato si compone di tre elementi fondamentali ovvero la:

  • tipicità
  • l’antigiuridicità
  • colpevolezza

Il problema della colpevolezza riguarda l’individuazione
dei 𝗰𝗿𝗶𝘁𝗲𝗿𝗶 𝘀𝗼𝗴𝗴𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗶 attraverso cui attribuire la 𝗿𝗲𝘀𝗽𝗼𝗻𝘀𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁à di un fatto al suo autore.

La colpevolezza ci dice quando una persona è 𝗿𝗲𝘀𝗽𝗼𝗻𝘀𝗮𝗯𝗶𝗹𝗲 sul 𝗽𝗶𝗮𝗻𝗼 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲.

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2
Q

I criteri di attribuzione di responsabilità

A

Adottati dagli ordinamenti giuridici, derivano da 𝘀𝗰𝗵𝗲𝗺𝗶
𝗱𝗶 𝘃𝗮𝗹𝘂𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 di attribuzione della responsabilità che sono ricorrenti nella vita quotidiana e che
sono elaborati da una data cultura e normalmente acquisiti nei 𝗽𝗿𝗼𝗰𝗲𝘀𝘀𝗶 𝗱𝗶 𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 degli individui.

Si tratti di criteri, quelli penalistici, che accomunano le pratiche di attribuzioni della responsabilità giuridica alle pratiche di attribuzione della responsabilità in altre dimensioni della vita umana, ad esempio sul piano etico o su quello religioso.

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3
Q

I criteri di attribuzione di responsabilità:

Criterio nel diritto penale

A

Esiste un tratto comune tra gli ordinamenti giuridici evoluti sul piano dell’attribuzione della responsabilità giuridica, in particolare penale, caratterizzato dal respingimento del criterio antico in base al quale per attribuire la responsabilità di un fatto era sufficiente che un soggetto l’avesse causato sul piano materiale.

Si trattava della cosiddetta 𝗿𝗲𝘀𝗽𝗼𝗻𝘀𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁à 𝗼𝗴𝗴𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗮.

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4
Q

I criteri di attribuzione di responsabilità:
Criterio nel diritto penale
Responsabilità non meramente oggettiva

A

Nel diritto penale, 𝗹𝗮 𝗿𝗲𝘀𝗽𝗼𝗻𝘀𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁à è 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲,
non può essere meramente oggettiva.
Al giorno d’oggi un fatto può essere attribuito ad un soggetto a condizione che l’evento illecito
possa essere rimproverato all’autore dell’evento.

𝗘𝘀𝗲𝗺𝗽𝗶𝗼: la causazione della morte di una persona non può essere attribuita ad un automobilista che materialmente ha investito una persona, ma sarà necessario che l’evento vietato, ovvero la morte, è rimproverabile all’automobilista e se sussistono determinati presupposti (se l’automobilista era capace di intendere e di volere, oppure se il fatto è stato
commesso con dolo o colpa).

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5
Q

I criteri di attribuzione di responsabilità:

Rimprovero di colpevolezza nei altri ordinamenti

A

Per fondare un 𝗿𝗶𝗺𝗽𝗿𝗼𝘃𝗲𝗿𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗹𝗽𝗲𝘃𝗼𝗹𝗲𝘇𝘇𝗮 si richiede un qualche 𝗰𝗼𝗹𝗹𝗲𝗴𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝘀𝗼𝗴𝗴𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗼 tra il fatto e il suo autore.

Qui troviamo una differenza tra l’attribuzione giuridica della responsabilità nel diritto penale, dove la 𝗿𝗲𝘀𝗽𝗼𝗻𝘀𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁à può essere solo 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲, e
l’attribuzione di responsabilità giuridica, in altri settori dell’orientamento ad esempio nell’ambito civile, in cui 𝗹’𝗮𝘁𝘁𝗿𝗶𝗯𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗿𝗲𝘀𝗽𝗼𝗻𝘀𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁à avviene anche su 𝗯𝗮𝘀𝗲 𝘀𝗼𝗴𝗴𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗮 per rafforzare il livello di tutela di alcuni beni giuridici.

Tale 𝗿𝗲𝘀𝗽𝗼𝗻𝘀𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁à è 𝗮𝗺𝗺𝗲𝘀𝘀𝗮 perché la conseguenza della dichiarazione della responsabilità 𝗶𝗻 𝘀𝗲𝗱𝗲 𝗰𝗶𝘃𝗶𝗹𝗲 comporta 𝘂𝗻’𝗲𝘀𝗯𝗼𝗿𝘀𝗼 𝗺𝗼𝗻𝗲𝘁𝗮𝗿𝗶𝗼 mentre
nel caso del 𝗱𝗶𝗿𝗶𝘁𝘁𝗼 𝗽𝗲𝗻𝗮𝗹𝗲 una 𝗿𝗲𝘀𝘁𝗿𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗹𝗶𝗯𝗲𝗿𝘁à 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲.

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6
Q

I criteri di attribuzione di responsabilità:

Più garanzia nel diritto penale

A

Ed è proprio nella tipologia del tipo di sanzione conseguente alla dichiarazione della responsabilità penale, ovvero la possibilità di una limitazione della libertà personale del reo che si giustificano le maggiori
garanzie che assistono la responsabilità penale.

E’ proprio la gravità della sanzione penale che
impone un livello maggiore di garanzie che si concretizzano nella subordinazione della
responsabilità all’ 𝗮𝗰𝗰𝗲𝗿𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝘂𝗻 𝗰𝗼𝗹𝗹𝗲𝗴𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝘀𝗼𝗴𝗴𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗼 𝘁𝗿𝗮 𝗹’𝗮𝘂𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗲 𝗹’𝗲𝘃𝗲𝗻𝘁𝗼 𝘃𝗶𝗲𝘁𝗮𝘁𝗼.

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7
Q

I criteri di attribuzione di responsabilità:

Concezione di colpevolezza

A

I presupposti soggettivi della responsabilità penale ritenuti più idonei possono variare a seconda delle concezioni della colpevolezza accolta in un dato ordinamento giuridico.

𝗡𝗼𝗻 𝗲𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲 una 𝗰𝗼𝗻𝗰𝗲𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝘂𝗻𝗶𝘁𝗮𝗿𝗶𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗼𝗹𝗽𝗲𝘃𝗼𝗹𝗲𝘇𝘇𝗮 all’interno della codificazione, legislazione penale da cui emergono 𝗱𝘂𝗲 𝗰𝗼𝗻𝗰𝗲𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗹𝗽𝗲𝘃𝗼𝗹𝗲𝘇𝘇𝗮. A seconda dal modo in cui si
intende la colpevolezza 𝗺𝘂𝘁𝗮𝗻𝗼 𝗹𝗲 𝘀𝗶𝗻𝗴𝗼𝗹𝗲 𝗰𝗼𝗻𝗰𝗲𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝘀𝗼𝗴𝗴𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗶 da cui dipende l’attribuzione della responsabilità penale.

Oggi esiste una 𝘂𝗻𝗮𝗻𝗶𝗺𝗶𝘁à 𝗱𝗶 𝗼𝗽𝗶𝗻𝗶𝗼𝗻𝗶 secondo cui la 𝗰𝗼𝗻𝗰𝗲𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗹𝗲𝗴𝗶𝘁𝘁𝗶𝗺𝗮 è la 𝗰𝗼𝗻𝗰𝗲𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗻𝗼𝗿𝗺𝗮𝘁𝗶𝘃𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗼𝗹𝗽𝗲𝘃𝗼𝗹𝗲𝘇𝘇𝗮 e, dunque, gli ordinamenti giuridici nazionali subordinano la responsabilità penale alle medesime concezioni soggettivi.

  • Concezione psicologica della colpevolezza:
  • Concezione normativa della colpevolezza
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8
Q

I criteri di attribuzione di responsabilità:
Concezione di colpevolezza
• Concezione psicologica della colpevolezza:

A

La colpevolezza è il 𝗻𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗽𝘀𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗰𝗼 tra il
fatto e il suo autore nelle forme del dolo o della colpa. Il 𝗱𝗼𝗹𝗼 e la 𝗰𝗼𝗹𝗽𝗮 rappresentano 𝗶 𝗽𝗿𝗲𝘀𝘂𝗽𝗽𝗼𝘀𝘁𝗶 𝘀𝗼𝗴𝗴𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗶 della responsabilità penale.

In questo caso 𝗻𝗼𝗻 è 𝗿𝗶𝗰𝗵𝗶𝗲𝘀𝘁𝗮 𝗹’𝗶𝗺𝗽𝘂𝘁𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁à, ovvero la 𝗰𝗮𝗽𝗮𝗰𝗶𝘁𝗮 𝗱𝗶 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗻𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗲 𝗱𝗶 𝘃𝗼𝗹𝗲𝗿𝗲, come presupposto per la colpevolezza. Secondo la concezione psicologica la colpevolezza è un 𝗻𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗳𝗮𝘁𝘁𝗼-𝗮𝘂𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗱𝗶 𝘁𝗶𝗽𝗼 𝗻𝗮𝘁𝘂𝗿𝗮𝗹𝗶𝘀𝘁𝗶𝗰𝗼 ossia indica uno 𝘀𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗽𝘀𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗰𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗿𝗲𝗼 che deve poter essere 𝗲𝗺𝗽𝗶𝗿𝗶𝗰𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗮𝗰𝗰𝗲𝗿𝘁𝗮𝘁𝗼 in sede giudiziaria.
Tale concezione inoltre afferma che la colpevolezza è un 𝗻𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗻𝗼𝗻 𝗴𝗿𝗮𝗱𝘂𝗮𝗯𝗶𝗹𝗲 e quindi 𝗶𝗻𝗶𝗻𝗳𝗹𝘂𝗲𝗻𝘁𝗲 𝘀𝘂𝗹𝗹𝗮 𝗾𝘂𝗮𝗻𝘁𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗲𝗻𝗮.
Dunque le motivazioni da cui origina l’azione del reo sono rilevanti dal punto di vista dell’attribuzione del fatto ma irrilevanti dal punto di vista della valutazione della minore o maggiore gravita del fatto

𝗘𝘀𝗲𝗺𝗽𝗶𝗼: 𝘴𝘦𝘤𝘰𝘯𝘥𝘰 𝘭𝘢 𝘤𝘰𝘯𝘤𝘦𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘱𝘴𝘪𝘤𝘰𝘭𝘰𝘨𝘪𝘤𝘢 𝘶𝘯 𝘧𝘶𝘳𝘵𝘰 𝘳𝘪𝘮𝘢𝘯𝘦 𝘶𝘯 𝘧𝘶𝘳𝘵𝘰 𝘴𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘤𝘩𝘦 𝘱𝘰𝘴𝘴𝘢 𝘦𝘴𝘴𝘦𝘳𝘦 𝘧𝘢𝘵𝘵𝘢 𝘶𝘯𝘢 𝘷𝘢𝘭𝘶𝘵𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘪 𝘮𝘢𝘨𝘨𝘪𝘰𝘳𝘦 𝘰 𝘮𝘪𝘯𝘰𝘳𝘦 𝘨𝘳𝘢𝘷𝘪𝘵à 𝘪𝘯𝘥𝘪𝘱𝘦𝘯𝘥𝘦𝘯𝘵𝘦𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘥𝘢𝘭 𝘮𝘰𝘵𝘪𝘷𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘩𝘢 𝘱𝘰𝘳𝘵𝘢𝘵𝘰
𝘪𝘭 𝘳𝘦𝘰 𝘢 𝘤𝘰𝘮𝘮𝘦𝘵𝘵𝘦𝘳𝘭𝘰.

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9
Q

I criteri di attribuzione di responsabilità:
Concezione di colpevolezza
• Concezione normativa della colpevolezza

A

tale concezione, oggi prevalente, si afferma
successivamente alla concezione psicologica che è una concezione molto elementare che
afferma che per l’attribuzione giuridica di un fatto è sufficiente il dolo e la colpa.

La concezione normativa nasce per 𝗹’𝗲𝘀𝗶𝗴𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗱𝗶 𝗱𝗮𝗿𝗲 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗺𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼𝗿𝗲 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗹𝗲𝘀𝘀𝗶𝘁à 𝗱𝗲𝗹 𝗴𝗶𝘂𝗱𝗶𝘇𝗶𝗼 𝗱𝗶
𝗰𝗼𝗹𝗽𝗲𝘃𝗼𝗹𝗲𝘇𝘇𝗮 𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘀𝘂𝗮 𝗴𝗿𝗮𝗱𝘂𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁à.

𝗘𝘀𝗲𝗺𝗽𝗶𝗼: 𝘯𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘷𝘪𝘵𝘢 𝘲𝘶𝘰𝘵𝘪𝘥𝘪𝘢𝘯𝘢 𝘴𝘪 𝘳𝘪𝘵𝘪𝘦𝘯𝘦 𝘮𝘦𝘯𝘰 𝘨𝘳𝘢𝘷𝘦
𝘶𝘯 𝘧𝘶𝘳𝘵𝘰 𝘤𝘰𝘮𝘮𝘦𝘴𝘴𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘦𝘴𝘪𝘨𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘳𝘪𝘴𝘱𝘦𝘵𝘵𝘰 𝘢 𝘲𝘶𝘦𝘭𝘭𝘰 𝘤𝘰𝘮𝘮𝘦𝘴𝘴𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘢𝘷𝘪𝘥𝘪𝘵à.

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10
Q

I criteri di attribuzione di responsabilità:
Concezione di colpevolezza
• Concezione normativa della colpevolezza
Risposta a 2 problemi

A

La concezione normativa può essere 𝗿𝗶𝘁𝗲𝗻𝘂𝘁𝗮 𝗽𝗶ù 𝗰𝗼𝗻𝗳𝗼𝗿𝗺𝗲 𝗮𝗹 𝗴𝗶𝘂𝗱𝗶𝘇𝗶𝗼 𝗺𝗼𝗿𝗮𝗹𝗲 che viene dato sui fatti della quotidianità. In particolare tale concezione 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗻𝗱𝗲 𝗱𝗮𝗿𝗲 𝗿𝗶𝘀𝗽𝗼𝘀𝘁𝗮 𝗮 𝗱𝘂𝗲 𝗽𝗿𝗼𝗯𝗹𝗲𝗺𝗶 molto
connessi ma concettualmente distinti.

  • 𝗜𝗹 𝗽𝗿𝗶𝗺𝗼 𝗽𝗿𝗼𝗯𝗹𝗲𝗺𝗮 riguarda l’individuazione dei
    presupposti per il giudizio di colpevolezza
  • 𝗜𝗹 𝘀𝗲𝗰𝗼𝗻𝗱𝗼 𝗽𝗿𝗼𝗯𝗹𝗲𝗺𝗮 riguarda la possibilità di assumere la colpevolezza come criterio di valutazione della pena.

Secondo questa teoria ‘colpevolezza è riprovevolezza’ e dunque la colpevolezza corrisponde alla rimproverabilità soggettiva del fatto al suo autore.
Si definisce 𝗰𝗼𝗹𝗽𝗲𝘃𝗼𝗹𝗲 l’agire per cui si può muovere un rimprovero normativo e quindi la violazione di una norma giuridica.

Quindi il 𝗿𝗲𝗼 è colpevole se 𝗵𝗮 𝘀𝗰𝗲𝗹𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗮𝗴𝗶𝗿𝗲 in
violazione di una norma pur potendo agire diversamente. Tale concezione prevede che il 𝗿𝗲𝗼 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗮 𝘀𝗰𝗲𝗴𝗹𝗶𝗲𝗿𝗲 𝘀𝗲 𝗲 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝗮𝗴𝗶𝗿𝗲 e quindi prevede l’autodeterminatezza come criterio di valutazione di colpevolezza.

La colpevolezza dunque, non è soltanto un nesso psicologico, ma 𝗿𝗲𝘀𝘁𝗮 𝘂𝗻 𝗻𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗻𝗮𝘁𝘂𝗿𝗮𝗹𝗶𝘀𝘁𝗶𝗰𝗼, come nella concezione psicologica, ma è anche un 𝗻𝗲𝘀𝘀𝗼
𝗻𝗼𝗿𝗺𝗮𝘁𝗶𝘃𝗼 in quanto il fatto coincide come un fatto commesso in violazione di una norma penale.
𝗜 𝗽𝗿𝗲𝘀𝘂𝗽𝗽𝗼𝘀𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗿𝗲𝘀𝗽𝗼𝗻𝘀𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁à, dolo,
colpa ed esigibilità del comportamento che identifica la possibilità di pretendere da un soggetto che ha violato la legge un comportamento conforme alla norma.

𝗘𝘀𝗲𝗺𝗽𝗶𝗼: il furto è sempre furto indipendentemente dai motivi per cui viene commesso ma in base ai motivi che portano al furto può variare la misurazione della pena.

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11
Q

I criteri di attribuzione di responsabilità:

Funzioni della colpevolezza secondo le teorie sulla pena

A

Abbiamo diverse 𝗳𝘂𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗼𝗹𝗽𝗲𝘃𝗼𝗹𝗲𝘇𝘇𝗮 in relazione alla punizione di un fatto e quindi la 𝗿𝗮𝗴𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗰𝘂𝗶 𝗹𝗮 𝗿𝗲𝘀𝗽𝗼𝗻𝘀𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁à 𝗽𝗲𝗻𝗮𝗹𝗲 è 𝘀𝘂𝗯𝗼𝗿𝗱𝗶𝗻𝗮𝘁𝗮 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗼𝗹𝗽𝗲𝘃𝗼𝗹𝗲𝘇𝘇𝗮.

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12
Q

I criteri di attribuzione di responsabilità:
Funzioni della colpevolezza secondo le teorie sulla pena
Teoria retributiva

A

• Dal punto di vista della 𝘁𝗲𝗼𝗿𝗶𝗮 𝗿𝗲𝘁𝗿𝗶𝗯𝘂𝘁𝗶𝘃𝗮 la colpevolezza del reo è la 𝗴𝗶𝘂𝘀𝘁𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝘀𝘁𝗲𝘀𝘀𝗮
𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗲𝗻𝗮 e quindi la 𝗰𝗼𝗹𝗽𝗲𝘃𝗼𝗹𝗲𝘇𝘇𝗮 ha la funzione di giustificare l’attribuzione della pena al responsabile.
Questo perché se la 𝗽𝗲𝗻𝗮 è 𝗴𝗶𝘂𝘀𝘁𝗮 retribuzione di un male commesso da un soggetto in grado di decidere 𝘁𝗿𝗼𝘃𝗮 𝗶𝗹 𝘀𝘂𝗼 𝗳𝗼𝗻𝗱𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 in quello che è la 𝗰𝗼𝗹𝗽𝗲𝘃𝗼𝗹𝗲𝘇𝘇𝗮.

Quindi 𝗰𝗼𝗹𝗽𝗲𝘃𝗼𝗹𝗲𝘇𝘇𝗮 è 𝗳𝗼𝗻𝗱𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗲𝗻𝗮.

Se il fatto non è rimproverare al suo autore
(ad esempio non commesso con dolo o colpa) la comminazione di una sanzione penale non ha alcun senso nei confronti di chi ha agito senza poter tenere un comportamento diverso per le più svariate ragioni.

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13
Q

I criteri di attribuzione di responsabilità:
Funzioni della colpevolezza secondo le teorie sulla pena
Concezione preventiva

A

Se si analizza la funzione della colpevolezza secondo la 𝗰𝗼𝗻𝗰𝗲𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗽𝗿𝗲𝘃𝗲𝗻𝘁𝗶𝘃𝗮 si arriva ad un risultato diverso.
Il 𝗿𝗮𝗽𝗽𝗼𝗿𝘁𝗼 𝘁𝗿𝗮 𝗿𝗲𝘀𝗽𝗼𝗻𝘀𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁à 𝗲 𝗹𝗮 𝗰𝗼𝗹𝗽𝗲𝘃𝗼𝗹𝗲𝘇𝘇𝗮 è più 𝗽𝗿𝗼𝗯𝗹𝗲𝗺𝗮𝘁𝗶𝗰𝗼 guardandolo nell’ottica della teoria della prevenzione generale. Dire che un soggetto è
responsabile solo se questi può essere rimproverato per aver scelto di agire come ha agito è
coerente all’idea general-preventiva, perché i 𝗰𝗼𝗻𝗰𝗲𝘁𝘁𝗶 𝗽𝗲𝗻𝗮𝗹𝗶 si rivolgono agli individui proprio quali 𝘀𝘁𝗿𝘂𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗽𝘀𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗰𝗮 con la pretesa di ottenere dall’individuo un comportamento di un dato tipo, cioè di orientarne le scelte.

Le 𝗲𝘀𝗶𝗴𝗲𝗻𝘇𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗱𝗲𝘁𝗲𝗿𝗿𝗲𝗻𝘇𝗮 potrebbero essere 𝗺𝗲𝗴𝗹𝗶𝗼 𝘀𝗼𝗱𝗱𝗶𝘀𝗳𝗮𝘁𝘁𝗲 da una punizione che sia sganciata dalla colpevolezza, in cui la 𝗿𝗲𝘀𝗽𝗼𝗻𝘀𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁à è 𝗰𝗼𝗹𝗹𝗲𝗴𝗮𝘁𝗮 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗿𝗲𝗮𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗺𝗮𝘁𝗲𝗿𝗶𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗳𝗮𝘁𝘁𝗼.

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14
Q

I criteri di attribuzione di responsabilità:

Teoria preventiva

A

Se la pena è intesa come strumento di prevenzione di futuri atteggiamenti dannosi essa non trova una
giustificazione nella colpevolezza ma un limite.

Il legislatore trova 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗼𝗹𝗽𝗲𝘃𝗼𝗹𝗲𝘇𝘇𝗮 𝘂𝗻 𝗹𝗶𝗺𝗶𝘁𝗲 posto a garanzia della libertà del cittadino che limita il 𝗽𝗼𝘁𝗲𝗿𝗲 𝗰𝗼𝗲𝗿𝗰𝗶𝘁𝗶𝘃𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗦𝘁𝗮𝘁𝗼.

Quindi la colpevolezza, secondo dal 𝘁𝗲𝗼𝗿𝗶𝗮 𝗽𝗿𝗲𝘃𝗲𝗻𝘁𝗶𝘃𝗮, non costituisce fondamento della pena ma un limite alla possibilità dello Stato di punire il cittadino.

Agganciando la responsabilità alla colpevolezza si 𝗶𝗻𝗰𝗿𝗲𝗺𝗲𝗻𝘁𝗮 𝗶𝗹 𝗹𝗶𝘃𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗱𝗶 𝘁𝘂𝘁𝗲𝗹𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗹𝗶𝗯𝗲𝗿𝘁à in quanto in questa maniera si assicura che 𝗹𝗮 𝗿𝗲𝘀𝗽𝗼𝗻𝘀𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁à 𝗱𝗶 𝘂𝗻 𝗰𝗶𝘁𝘁𝗮𝗱𝗶𝗻𝗼 𝗱𝗶𝗽𝗲𝗻𝗱𝗲 𝗱𝗮 𝗹𝘂𝗶 e quindi nessuno potrà essere punito per una responsabilità oggettiva

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15
Q

I criteri di attribuzione di responsabilità:

La colpevolezza

A

La colpevolezza ha una 𝗱𝘂𝗽𝗹𝗶𝗰𝗲 𝗻𝗮𝘁𝘂𝗿𝗮 in quanto il termine colpevolezza indica 𝗱𝘂𝗲 𝗼𝗴𝗴𝗲𝘁𝘁𝗶 𝗱𝗶𝘃𝗲𝗿𝘀𝗶. Si può parlare di colpevolezza sia come 𝗲𝗹𝗲𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗶𝘁𝘂𝗶𝘃𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗿𝗲𝗮𝘁𝗼 sia come 𝗽𝗿𝗶𝗻𝗰𝗶𝗽𝗶𝗼 𝗴𝗶𝘂𝗿𝗶𝗱𝗶𝗰𝗼 𝗱𝗶 𝗿𝗶𝗹𝗶𝗲𝘃𝗼 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗶𝘁𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲.

La colpevolezza, in quanto principio, costituisce il 𝗽𝗮𝗿𝗮𝗺𝗲𝘁𝗿𝗼 rispetto al quale valutare la legittimità costituzionale delle norme penali in relazione al problema della conformità al principio di colpevolezza.

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16
Q

I criteri di attribuzione di responsabilità:

La Costituzione

A

La Costituzione riconosce la colpevolezza quale 𝗽𝗿𝗶𝗻𝗰𝗶𝗽𝗶𝗼 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗶𝘁𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗻𝗲𝗹𝗹’𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝟮𝟳
𝗰𝗼𝗺𝗺𝗮 𝟮.
La Costituzione parla della questione penale in maniera espressa nell’articolo 25 (da sapere) e nell’articolo 27(da sapere).
𝗟’𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝟮𝟳 asserisce che ‘𝘓𝘢 𝘳𝘦𝘴𝘱𝘰𝘯𝘴𝘢𝘣𝘪𝘭𝘪𝘵𝘢̀ 𝘱𝘦𝘯𝘢𝘭𝘦 𝘦̀
𝘱𝘦𝘳𝘴𝘰𝘯𝘢𝘭𝘦’.

L’interpretazione di questo articolo sta nelle parole della Corte Costituzionale che ha definito la
responsabilità penale come una “𝗿𝗲𝘀𝗽𝗼𝗻𝘀𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁à 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗳𝗮𝘁𝘁𝗼 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗼” (Corte cost. n.
364 del 1988).
Questa decisione ha dichiarato la 𝗽𝗮𝗿𝘇𝗶𝗮𝗹𝗲 𝗶𝗹𝗹𝗲𝗴𝗶𝘁𝘁𝗶𝗺𝗶𝘁à 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗶𝘁𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝟱 del Codice Penale in materia di errore o di ignoranza della legge penale.

La Corte ha definito il contenuto normativo del principio di colpevolezza declinato come richiesta
che la responsabilità penale deve essere intesa come 𝗿𝗲𝘀𝗽𝗼𝗻𝘀𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁à 𝗽𝗲𝗿 𝗳𝗮𝘁𝘁𝗼 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗲 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗼.
La Corte prende posizione a favore della concezione normativa della colpevolezza e a favore del legame tra colpevolezza e teoria general-preventiva del diritto penale, arrivando ad affermare che la colpevolezza costituisce 𝗱𝗶𝗿𝗶𝘁𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗽𝗿𝗼𝘁𝗲𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 ovvero un limite al potere punitivo dello Stato a garanzia delle libertà del cittadino, in primis di quella personale.

17
Q

I criteri di attribuzione di responsabilità:
La Costituzione
Responsabilità per fatto proprio

A

𝗥𝗲𝘀𝗽𝗼𝗻𝘀𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁à 𝗽𝗲𝗿 𝗳𝗮𝘁𝘁𝗼 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗼 significa che può essere attribuito penalmente ad un soggetto un fatto che è stato commesso materialmente da lui (𝗽𝗶𝗮𝗻𝗼 𝗼𝗴𝗴𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗼) e non da altre persone.

Si fa derivare da tale idea di responsabilità un 𝗱𝗶𝘃𝗶𝗲𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗿𝗲𝘀𝗽𝗼𝗻𝘀𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁à per fatto altrui. Questa è la ragione per cui i 𝗴𝗲𝗻𝗶𝘁𝗼𝗿𝗶 𝗻𝗼𝗻 𝗿𝗶𝘀𝗽𝗼𝗻𝗱𝗼𝗻𝗼 𝗽𝗲𝗻𝗮𝗹𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗱𝗲𝗶 𝗿𝗲𝗮𝘁𝗶 𝗰𝗼𝗺𝗺𝗲𝘀𝘀𝗶 𝗱𝗮𝗹 𝗳𝗶𝗴𝗹𝗶𝗼 mentre 𝗿𝗶𝘀𝗽𝗼𝗻𝗱𝗼𝗻𝗼 𝗶𝗻 𝗮𝗺𝗯𝗶𝘁𝗼 𝗰𝗶𝘃𝗶𝗹𝗲 dei fatti illeciti commessi dal figlio.

Il fatto colpevole invece è il fatto attribuibile all’autore sul 𝗽𝗶𝗮𝗻𝗼 𝘀𝗼𝗴𝗴𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗼 sulla base di alcuni criteri
soggettivi.

18
Q

I criteri di attribuzione di responsabilità:
La Costituzione
Le qualificazioni

A

Queste qualificazioni sono importanti perché attraverso la proclamazione del principio di colpevolezza, si può ritenere che 𝗹’𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝟮𝟳 abbiamo assegnato 𝘃𝗮𝗹𝗼𝗿𝗲 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗶𝘁𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 non solo al principio di colpevolezza ma anche ai correlati divieti della responsabilità per fatto altrui e della responsabilità oggettiva.

La Corte ha dichiarato, in più situazioni, 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗶𝘁𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗹𝗲𝗴𝗶𝘁𝘁𝗶𝗺𝗲 𝗻𝗼𝗿𝗺𝗲 𝗽𝗲𝗻𝗮𝗹𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝗳𝗶𝗻𝗶𝘃𝗮𝗻𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝗮𝘁𝘁𝗿𝗶𝗯𝘂𝗶𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝗿𝗲𝘀𝗽𝗼𝗻𝘀𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁à 𝗽𝗲𝗻𝗮𝗹𝗲 𝘀𝘂 𝗯𝗮𝘀𝗲 𝗼𝗴𝗴𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗮 sollevando il giudice dall’onere di accertare dolo, colpa o imputabilità.

19
Q

Perchè norme analoghe in passato erano previste?

A

Perchè quando il legislatore penale nel 1930 ha emano il Codice ha previsto la possibilità della
responsabilità oggettiva nei casi previsti dalla legge.

𝗟’𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝟰𝟮, 𝗰𝗼𝗺𝗺𝗮 𝟯 dice che: ‘‘𝘓𝘢 𝘭𝘦𝘨𝘨𝘦 𝘥𝘦𝘵𝘦𝘳𝘮𝘪𝘯𝘢 𝘪 𝘤𝘢𝘴𝘪 𝘯𝘦𝘪 𝘲𝘶𝘢𝘭𝘪 𝘭’𝘦𝘷𝘦𝘯𝘵𝘰 è 𝘱𝘰𝘴𝘵𝘰 𝘢𝘭𝘵𝘳𝘪𝘮𝘦𝘯𝘵𝘪
𝘢 𝘤𝘢𝘳𝘪𝘤𝘰 𝘥𝘦𝘭𝘭’𝘢𝘨𝘦𝘯𝘵𝘦, 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘤𝘰𝘯𝘴𝘦𝘨𝘶𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘴𝘶𝘢 𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘰𝘥 𝘰𝘮𝘪𝘴𝘴𝘪𝘰𝘯𝘦.”

La stessa norma, nel 1930, che 𝗲𝗿𝗮 𝗮𝗺𝗺𝗲𝘀𝘀𝗮 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗹𝗮 𝗿𝗲𝘀𝗽𝗼𝗻𝘀𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁à 𝗼𝗴𝗴𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗮 nelle ipotesi indicate nel Codice e infatti contiene norme tuttora vigenti che sono almeno formalmente costruite come ipotesi di responsabilità oggettiva.

Successivamente l’elaborazione degli studiosi del diritto penale e soprattutto la giurisprudenza
della Corte Costituzionale ha riconosciuto al principio della responsabilità personale un significato pregnante nel senso che vi ho indicato e sulla base di ciò la Corte ha comunicato a 𝗱𝗲𝗽𝘂𝗿𝗮𝗿𝗲 il Codice 𝗱𝗮 𝗻𝗼𝗿𝗺𝗲 𝗶𝗹𝗹𝗶𝗯𝗲𝗿𝗮𝗹𝗶 che attribuivano la responsabilità su base oggettiva.

20
Q

I criteri di attribuzione di responsabilità:

I presupposti della colpevolezza sono:

A
  • 𝗟’𝗶𝗺𝗽𝘂𝘁𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁à
  • 𝗜𝗹 𝗱𝗼𝗹𝗼, 𝗹𝗮 𝗰𝗼𝗹𝗽𝗮 𝗲 𝗹𝗮 𝗽𝗿𝗲𝘁𝗲𝗿𝗶𝗻𝘁𝗲𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲
  • 𝗟𝗮 𝗰𝗼𝗻𝗼𝘀𝗰𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁à 𝗱𝗲𝗹 𝗽𝗿𝗲𝗰𝗲𝘁𝘁𝗼 (𝗲𝘀𝗶𝗴𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁à 𝗱𝗲𝗹 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼)

L’ordine con cui sono indicati tali presupposti riflette un 𝗼𝗿𝗱𝗶𝗻𝗲 𝗹𝗼𝗴𝗶𝗰𝗼 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗿𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗿𝗲𝗮𝘁𝗼 𝗲 𝘀𝘂𝗹 𝗺𝗼𝗱𝗼 𝗱𝗶 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗻𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗴𝗶𝘂𝗱𝗶𝘇𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝗿𝗶𝗺𝗽𝗿𝗼𝘃𝗲𝗿𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁à.
Questo stesso ordine teorico-logico ha una 𝗿𝗶𝗹𝗲𝘃𝗮𝗻𝘇𝗮 𝗽𝗿𝗮𝘁𝗶𝗰𝗮 𝗰𝗼𝗻𝗰𝗿𝗲𝘁𝗮 in quanto nel giudicare la colpevolezza di un soggetto il giudice verifica:

  • prima se il soggetto è imputabile
  • poi si accerta se il fatto è stato commesso
    con dolo, colpa o preterintenzione
  • infine accerta la sussistenza di eventuali scusanti come l’ignoranza della legge che rendono non esigibile il comportamento prescritto.
21
Q

I criteri di attribuzione di responsabilità:

L’idea della responsabilità e colpevolezza

A

Le 𝗶𝗱𝗲𝗲 𝗱𝗶 𝗿𝗲𝘀𝗽𝗼𝗻𝘀𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁à, 𝗰𝗼𝗹𝗽𝗲𝘃𝗼𝗹𝗲𝘇𝘇𝗮 𝗲 𝗽𝗲𝗻𝗮 sono legate all’idea di 𝘂𝗼𝗺𝗼 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝘀𝗼𝗴𝗴𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗺𝗼𝗿𝗮𝗹𝗲.

Il diritto penale è costruito su una 𝗰𝗼𝗻𝗰𝗲𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗮𝗻𝘁𝗿𝗼𝗽𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗰𝗮 dell’uomo, ovvero all’idea
dell’uomo come soggetto morale capace di autodeterminarsi liberamente nel bene o nel male.

Per questo l’uomo può essere ritenuto responsabile di aver 𝘃𝗶𝗼𝗹𝗮𝘁𝗼 𝘂𝗻 𝗽𝗿𝗲𝗰𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗽𝗲𝗻𝗮𝗹𝗲.
La 𝗰𝗮𝗽𝗮𝗰𝗶𝘁à 𝗱𝗶 𝗮𝘂𝘁𝗼𝗱𝗲𝘁𝗲𝗿𝗺𝗶𝗻𝗮𝗿𝘀𝗶 presupposta dal diritto penale è la 𝗰𝗮𝗽𝗮𝗰𝗶𝘁𝗮 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗻𝗲𝗹𝗹’𝘂𝗼𝗺𝗼 𝗮𝗱𝘂𝗹𝘁𝗼 che può venire meno in particolari condizioni.

22
Q

I criteri di attribuzione di responsabilità:

L’imputabilità

A

𝗟’𝗶𝗺𝗽𝘂𝘁𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁à è 𝗰𝗮𝗽𝗮𝗰𝗶𝘁à 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗹𝗽𝗲𝘃𝗼𝗹𝗲𝘇𝘇𝗮, ci dice la letteratura penalistica, ovvero un insieme di 𝗰𝗮𝗽𝗮𝗰𝗶𝘁à 𝘀𝗼𝗴𝗴𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗲 che consentono al giudice di muovere al reo un rimprovero normativo di colpevolezza in assenza delle quali il rimprovero di colpevolezza non ha alcun senso.

Tali capacita soggettive sono indicate 𝗱𝗮𝗹𝗹’𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝟴𝟱 𝗱𝗲𝗹 𝗖𝗼𝗱𝗶𝗰𝗲 𝗣𝗲𝗻𝗮𝗹𝗲 che asserisce che
‘𝘕𝘦𝘴𝘴𝘶𝘯𝘰 𝘱𝘶𝘰̀ 𝘦𝘴𝘴𝘦𝘳𝘦 𝘱𝘶𝘯𝘪𝘵𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘶𝘯 𝘧𝘢𝘵𝘵𝘰 𝘱𝘳𝘦𝘷𝘦𝘥𝘶𝘵𝘰 𝘥𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘭𝘦𝘨𝘨𝘦 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘳𝘦𝘢𝘵𝘰, 𝘴𝘦, 𝘢𝘭 𝘮𝘰𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘪𝘯 𝘤𝘶𝘪
𝘭𝘰 𝘩𝘢 𝘤𝘰𝘮𝘮𝘦𝘴𝘴𝘰 𝘯𝘰𝘯 𝘦𝘳𝘢 𝘪𝘮𝘱𝘶𝘵𝘢𝘣𝘪𝘭𝘦. 𝘌̀ 𝘪𝘮𝘱𝘶𝘵𝘢𝘣𝘪𝘭𝘦 𝘤𝘩𝘪 𝘩𝘢 𝘭𝘢 𝐜𝐚𝐩𝐚𝐜𝐢𝐭𝐚̀ 𝐝’𝐢𝐧𝐭𝐞𝐧𝐝𝐞𝐫𝐞 𝐞 𝐝𝐢 𝐯𝐨𝐥𝐞𝐫𝐞’.

𝗟’𝗶𝗺𝗽𝘂𝘁𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁à che interessa al giudice è quella che 𝘀𝘂𝘀𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲 𝗮𝗹 𝗺𝗼𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗼𝗺𝗺𝗶𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗿𝗲𝗮𝘁𝗼.

23
Q

La capacità di intendere

A

Si fa riferimento alla capacità di normale percezione della realtà alla capacita di normale percezione del proprio comportamento.

𝘕𝘰𝘯 𝘩𝘢 𝘤𝘢𝘱𝘢𝘤𝘪𝘵à 𝘥𝘪 𝘪𝘯𝘵𝘦𝘯𝘥𝘦𝘳𝘦 𝘪𝘭 𝘴𝘰𝘨𝘨𝘦𝘵𝘵𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘴𝘪 𝘣𝘶𝘵𝘵𝘢 𝘥𝘢𝘭 𝘣𝘢𝘭𝘤𝘰𝘯𝘦 𝘱𝘦𝘯𝘴𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘥𝘪 𝘴𝘢𝘱𝘦𝘳 𝘷𝘰𝘭𝘢𝘳𝘦.

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Q

La capacita di volere

A

Viene intesa come la capacita di autodeterminarsi e la capacita di scegliere di scegliere come agire in maniera coerente alla rappresentazione della realtà data.

Come esempio si può pensare all’ipotesi di minorenni che commettono un reato, come un furto
in un supermercato, in concorso con degli amici.