La colpa e preterintenzione

Question 1

La colpa

Answer 1

𝗟𝗮 𝗰𝗼𝗹𝗽𝗮 è uno dei tre elementi soggettivi indicati 𝗱𝗮𝗴𝗹𝗶 𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗶 𝟰𝟮 𝗲 𝟰𝟯 𝗱𝗲𝗹 𝗖𝗼𝗱𝗶𝗰𝗲 𝗣𝗲𝗻𝗮𝗹𝗲. La colpa è il secondo criterio normativo di 𝗮𝘁𝘁𝗿𝗶𝗯𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗼𝗹𝗽𝗲𝘃𝗼𝗹𝗲𝘇𝘇𝗮.

Come per il dolo anche per la cosa viene definito quello che è il delitto colposo.

Question 2

Il delitto colposo

Answer 2

Regolato 𝗱𝗮𝗹𝗹’𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝟰𝟯 𝗰𝗼𝗺𝗺𝗮 𝟭 𝗱𝗲𝗹 𝗖𝗼𝗱𝗶𝗰𝗲 𝗣𝗲𝗻𝗮𝗹𝗲 e si ha quando l’evento, anche se preveduto, non è voluto dall’agente e si verifica a causa di negligenza o
imprudenza o imperizia, ovvero per inosservanza di leggi, regolamenti, ordini o discipline.

I delitti colposi si hanno soprattutto nel caso nei delitti contro la vita, contro l’incolumità pubblica e contro l’ambiente.

Question 3

L’attività colposa quotidiane

Answer 3

La realizzazione colposa di fatti illeciti è un qualcosa che potrebbe incorrere nello svolgimento di tutte 𝗮𝘁𝘁𝗶𝘃𝗶𝘁à 𝗾𝘂𝗼𝘁𝗶𝗱𝗶𝗮𝗻𝗲 e di quelle 𝗮𝘁𝘁𝗶𝘃𝗶𝘁à 𝗹𝗲𝗰𝗶𝘁𝗲 𝗺𝗮 𝗿𝗶𝘀𝗰𝗵𝗶𝗼𝘀𝗲 che vengono svolte nella quotidianità da parte di alcuni soggetti come ad esempio l’attività medica o industriale.

Queste attività sono attività rischiose ma allo stesso tempo necessarie.

Question 4

Responsabilità colposa

Answer 4

Quando si parla di responsabilità colposa parliamo dunque del problema di attribuzione della
responsabilità per fatti non volontari in relazione ad eventi che costituiscono rischi che vengono
accettati in quanto necessari per lo svolgimento delle attività quotidiane.

Question 5

Cosa può giustificare sul piano soggettivo un rimprovero riferito ad un fatto illecito che
l’agente non voleva realizzare?

Answer 5

La risposta fornita dal codice penale italiano è che un fatto può essere ascritto a colpa dell’agente in presenza di due condizioni ovvero un :

• 𝗲𝗹𝗲𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗼𝗴𝗴𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗼, dato dalla realizzazione di un comportamento inosservante di regole di comportamento cautelari che possono essere regole di diligenza, di prudenza e di perizia
• 𝗲𝗹𝗲𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝘀𝗼𝗴𝗴𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗼, dato dal fatto che nel momento in cui ha agito il soggetto aveva previsto o doveva prevedere, sulla base delle conoscenze disponibili al momento della commissione dell’evento, il verificarsi
  dell’evento vietato come conseguenza correlata all’inosservanza delle regole cautelari.

L’attribuzione per colpa richiede dunque, oltre che l’elemento oggettivo, quello che è l’elemento soggettivo.

Question 6

Perché questa struttura bifasica della colpa

Answer 6

Questa 𝘀𝘁𝗿𝘂𝘁𝘁𝘂𝗿𝗮 𝗯𝗶𝗳𝗮𝘀𝗶𝗰𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗼𝗹𝗽𝗮 è molto importante perché la colpa non può corrispondere solo ad un elemento oggettivo, in quanto altrimenti non saremmo nel mondo della colpevolezza ma nel mondo della tipicità, ma deve essere caratterizzato da un elemento soggettivo che consiste in uno stato psicologico del reo esistente al momento del compimento dell’evento.

Questo stato psicologico è dato dalla possibilità soggettiva di prevedere l’evento vietato come conseguenza dell’inosservanza delle regole cautelari.

𝗘𝘀𝗲𝗺𝗽𝗶𝗼: 𝘭’𝘢𝘶𝘵𝘰𝘮𝘰𝘣𝘪𝘭𝘪𝘴𝘵𝘢 𝘤𝘩𝘦 𝘱𝘦𝘳𝘤𝘰𝘳𝘳𝘦𝘯𝘥𝘰 𝘢𝘥 𝘢𝘭𝘵𝘢 𝘷𝘦𝘭𝘰𝘤𝘪𝘵à 𝘶𝘯𝘢 𝘴𝘵𝘳𝘢𝘥𝘢 𝘵𝘳𝘢𝘧𝘧𝘪𝘤𝘢𝘵𝘢 𝘪𝘯 𝘱𝘪𝘦𝘯𝘰 𝘨𝘪𝘰𝘳𝘯𝘰
𝘪𝘯𝘷𝘦𝘴𝘵𝘦 𝘶𝘯 𝘱𝘢𝘴𝘴𝘢𝘯𝘵𝘦. 𝘐𝘭 𝘳𝘦𝘰 𝘵𝘪𝘦𝘯𝘦 𝘶𝘯𝘢 𝘤𝘰𝘯𝘥𝘰𝘵𝘵𝘢 𝘪𝘯𝘰𝘴𝘴𝘦𝘳𝘷𝘢𝘯𝘵𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘳𝘦𝘨𝘰𝘭𝘦 𝘤𝘢𝘶𝘵𝘦𝘭𝘢𝘳𝘪 𝘦 𝘪𝘯𝘰𝘭𝘵𝘳𝘦 𝘩𝘢
𝘢𝘨𝘪𝘵𝘰 𝘯𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘱𝘪𝘦𝘯𝘢 𝘳𝘢𝘱𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘵𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘭 𝘱𝘰𝘴𝘴𝘪𝘣𝘪𝘭𝘦 𝘷𝘦𝘳𝘪𝘧𝘪𝘤𝘢𝘳𝘴𝘪 𝘥𝘦𝘭𝘭’𝘦𝘷𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘷𝘪𝘦𝘵𝘢𝘵𝘰.

Question 7

Le regole della responsabilità colposa

Answer 7

𝗡𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗿𝗲𝘀𝗽𝗼𝗻𝘀𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁à 𝗰𝗼𝗹𝗽𝗼𝘀𝗮 regole cautelari vengono in rilievo sul 𝗽𝗶𝗮𝗻𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗼𝗹𝗽𝗲𝘃𝗼𝗹𝗲𝘇𝘇𝗮 e ma prima ancora sul piano 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘁𝗶𝗽𝗶𝗰𝗶𝘁𝗮̀ nel senso che concorrono a precisare il contenuto oggettivo del dovere contenuta dalla norma.

Questo perché il fatto tipico vietato dal diritto penale è composto non solo dalla norma penale che indica il comportamento vietato ma anche dalla 𝗰𝗼𝗺𝗯𝗶𝗻𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 di questa con le regole cautelari pertinenti all’attività presa in considerazione e svolta dal soggetto.

È dunque chiaro che la responsabilità colposa si distingue strutturalmente dalla responsabilità
dolosa.

𝗘𝘀𝗲𝗺𝗽𝗶𝗼: 𝘪𝘭 𝘱𝘳𝘦𝘤𝘦𝘵𝘵𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘪𝘯𝘤𝘳𝘪𝘮𝘪𝘯𝘢 𝘪𝘭 𝘥𝘦𝘭𝘪𝘵𝘵𝘰 𝘥𝘪 𝘰𝘮𝘪𝘤𝘪𝘥𝘪𝘰 𝘤𝘰𝘭𝘱𝘰𝘴𝘰 𝘱𝘳𝘰𝘪𝘣𝘪𝘴𝘤𝘦 𝘥𝘪 𝘤𝘢𝘨𝘪𝘰𝘯𝘢𝘳𝘦 𝘱𝘦𝘳 𝘤𝘰𝘭𝘱𝘢
𝘭𝘢 𝘮𝘰𝘳𝘵𝘦 𝘢𝘭𝘵𝘳𝘶𝘪. 𝘛𝘢𝘭𝘦 𝘱𝘳𝘦𝘤𝘦𝘵𝘵𝘰 𝘤𝘪 𝘪𝘯𝘥𝘪𝘤𝘢 𝘪𝘭 𝘥𝘪𝘷𝘪𝘦𝘵𝘰 𝘣𝘢𝘴𝘦 𝘮𝘢 𝘤𝘪 𝘪𝘮𝘱𝘰𝘯𝘦 𝘭’𝘰𝘴𝘴𝘦𝘳𝘷𝘢𝘯𝘻𝘢 𝘥𝘪 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘦 𝘲𝘶𝘦𝘭𝘭𝘦
𝘳𝘦𝘨𝘰𝘭𝘦 𝘤𝘰𝘮𝘱𝘰𝘳𝘵𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘢𝘭𝘪 𝘤𝘩𝘦 𝘳𝘪𝘥𝘶𝘤𝘰𝘯𝘰 𝘪𝘭 𝘳𝘪𝘴𝘤𝘩𝘪𝘰 𝘥𝘪 𝘤𝘢𝘨𝘪𝘰𝘯𝘢𝘳𝘦 𝘭𝘢 𝘮𝘰𝘳𝘵𝘦 𝘤𝘰𝘭𝘱𝘰𝘴𝘢 𝘥𝘪 𝘶𝘯 𝘴𝘰𝘨𝘨𝘦𝘵𝘵𝘰. 𝘐𝘭
𝘤𝘰𝘯𝘵𝘦𝘯𝘶𝘵𝘰 𝘵𝘪𝘱𝘪𝘤𝘰 𝘥𝘦𝘭 𝘥𝘰𝘷𝘦𝘳𝘦 𝘷𝘪𝘦𝘯𝘦 𝘴𝘱𝘦𝘤𝘪𝘧𝘪𝘤𝘢𝘵𝘰 𝘥𝘢𝘭𝘭𝘦 𝘳𝘦𝘨𝘰𝘭𝘦 𝘱𝘦𝘳𝘵𝘪𝘯𝘦𝘯𝘵𝘪 𝘢𝘭𝘭𝘰 𝘴𝘷𝘰𝘭𝘨𝘪𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘪𝘯 𝘴𝘪𝘤𝘶𝘳𝘦𝘻𝘻𝘢
𝘥𝘪 𝘥𝘦𝘵𝘦𝘳𝘮𝘪𝘯𝘢𝘵𝘦 𝘢𝘵𝘵𝘪𝘷𝘪𝘵à.

Question 8

Le regole della responsabilità colposa

Regola cautelare

Answer 8

La norma cautelare è una 𝗿𝗲𝗴𝗼𝗹𝗮 𝗽𝗿𝗲𝗰𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗮 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 che dunque indica il comportamento da tenere. Lo schema con cui è costruita una regola cautelare, con riferimento ad un determinato pericolo, serve per indicare il 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗶𝗱𝗼𝗻𝗲𝗼 𝗮𝗱
𝗲𝘃𝗶𝘁𝗮𝗿𝗲 𝘁𝗮𝗹𝗲 𝗽𝗲𝗿𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼.

𝗘𝘀𝗲𝗺𝗽𝗶𝗼: 𝘶𝘯𝘢 𝘳𝘦𝘨𝘰𝘭𝘢 𝘤𝘢𝘶𝘵𝘦𝘭𝘢𝘳𝘦 è 𝘲𝘶𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘤𝘩𝘦 𝘤𝘪 𝘥𝘪𝘤𝘦 𝘪𝘯 𝘱𝘳𝘰𝘴𝘴𝘪𝘮𝘪𝘵à 𝘥𝘪 𝘶𝘯𝘢 𝘴𝘤𝘶𝘰𝘭𝘢 𝘥𝘰𝘣𝘣𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘳𝘢𝘭𝘭𝘦𝘯𝘵𝘢𝘳𝘦 𝘧𝘪𝘯𝘰 𝘢𝘥 𝘢𝘳𝘳𝘪𝘷𝘢𝘳𝘦 𝘢𝘥 𝘢𝘳𝘳𝘦𝘴𝘵𝘢𝘳𝘤𝘪 𝘱𝘦𝘳 𝘦𝘷𝘪𝘵𝘢𝘳𝘦 𝘥𝘪 𝘪𝘯𝘷𝘦𝘴𝘵𝘪𝘳𝘦 𝘶𝘯 𝘱𝘦𝘥𝘰𝘯𝘦.

Dunque la regola cautelare ha una 𝗳𝘂𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗽𝗿𝗲𝘃𝗲𝗻𝘁𝗶𝘃𝗮 nei confronti di eventi tipici e ha un 𝗱𝘂𝗽𝗹𝗶𝗰𝗲 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗲𝗻𝘂𝘁𝗼 𝗱𝗼𝘃𝗲𝗿𝗼𝘀𝗼 in quanto ci dice che dobbiamo 𝗮𝘁𝘁𝗶𝘃𝗮𝗿𝗰𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝗿𝗶𝗰𝗼𝗻𝗼𝘀𝗰𝗲𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗽𝗲𝗿𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 adeguando il nostro comportamento al fine di ridurre, o persino neutralizzare, il pericolo.

Question 9

L’individuazione delle regole cautelari

Answer 9

L’individuazione delle regole cautelari pertinenti al caso concreto avviene sulla base di diversi criteri quali:

• 𝗥𝗲𝗴𝗼𝗹𝗲 𝗽𝗿𝗲𝗱𝗲𝗳𝗶𝗻𝗶𝘁𝗲 𝗲 𝗿𝗶𝗰𝗼𝗻𝗼𝘀𝗰𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶 𝗲𝘅 𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗱𝗮𝗹𝗹’𝗮𝗴𝗲𝗻𝘁𝗲
• 𝗥𝗲𝗴𝗼𝗹𝗲 𝘁𝗲𝗰𝗻𝗶𝗰𝗵𝗲
• 𝗖𝗼𝘀𝘁𝗿𝘂𝗶𝘁𝗲 𝘀𝗲𝗰𝗼𝗻𝗱𝗼 𝗰𝗿𝗶𝘁𝗲𝗿𝗶 𝗱𝗶 𝗽𝗿𝗲𝘃𝗲𝗱𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮̀ 𝗲 𝗽𝗿𝗲𝘃𝗲𝗻𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮̀ 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗲𝘃𝗲𝗻𝘁𝗼
• 𝗔𝗴𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗺𝗼𝗱𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗵𝗼𝗺𝗼 (𝗲𝗶𝘂𝘀𝗱𝗲𝗺 𝗽𝗿𝗼𝗳𝗲𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗶𝘀 𝘃𝗲𝗹 𝗰𝗼𝗻𝗱𝗶𝗰𝗶𝗼𝗻𝗶𝘀)
• 𝗙𝗼𝗿𝗺𝗮𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗿𝗲𝗴𝗼𝗹𝗲 𝗰𝗮𝘂𝘁𝗲𝗹𝗮𝗿𝗶
• 𝗣𝗿𝗶𝗻𝗰𝗶𝗽𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝗮𝗳𝗳𝗶𝗱𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼

Question 10

L’individuazione delle regole cautelari

• 𝗥𝗲𝗴𝗼𝗹𝗲 𝗽𝗿𝗲𝗱𝗲𝗳𝗶𝗻𝗶𝘁𝗲 𝗲 𝗿𝗶𝗰𝗼𝗻𝗼𝘀𝗰𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶 𝗲𝘅 𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗱𝗮𝗹𝗹’𝗮𝗴𝗲𝗻𝘁𝗲

Answer 10

Un soggetto può essere considerato colpevole solo se il soggetto poteva conoscere le regole nel momento in cui ha realizzato il fatto.

L’individuazione delle regole cautelari non è totalmente rimessa alla discrezionalità del giudice che trova un 𝗹𝗶𝗺𝗶𝘁𝗲 nel fatto di potere rimprovera all’imputato solamente l’inosservanza di regole che, nel momento in cui lui ha agito, erano già esistenti e a lui conoscibili.

Question 11

L’individuazione delle regole cautelari

• 𝗥𝗲𝗴𝗼𝗹𝗲 𝘁𝗲𝗰𝗻𝗶𝗰𝗵𝗲

Answer 11

Vengono in rilievo solo le regole tecniche.
Le regole cautelari, si che prescrivono il comportamento da tenere per prevenire un dato evento, ma devono essere 𝗿𝗲𝗴𝗼𝗹𝗲 𝘁𝗲𝗰𝗻𝗶𝗰𝗵𝗲 𝗳𝗼𝗻𝗱𝗮𝘁𝗲 𝘀𝘂 𝘂𝗻 𝘀𝗮𝗽𝗲𝗿𝗲 𝗿𝗲𝗹𝗮𝘁𝗶𝘃𝗼 al mondo dei fatti.

Le regole cautelari che noi utilizziamo nella quotidianità sono regole che si basano su un sapere di base accessibile a tutti. Per altri tipi di attività serve un sapere scientifico molto più sofisticato.

Question 12

L’individuazione delle regole cautelari

• 𝗖𝗼𝘀𝘁𝗿𝘂𝗶𝘁𝗲 𝘀𝗲𝗰𝗼𝗻𝗱𝗼 𝗰𝗿𝗶𝘁𝗲𝗿𝗶 𝗱𝗶 𝗽𝗿𝗲𝘃𝗲𝗱𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮̀ 𝗲 𝗽𝗿𝗲𝘃𝗲𝗻𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮̀ 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗲𝘃𝗲𝗻𝘁𝗼

Answer 12

Per tutte le regole cautelari vale il 𝗰𝗿𝗶𝘁𝗲𝗿𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗿𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗿𝗲𝗴𝗼𝗹𝗮 secondo cui le regole cautelari devono essere costruite secondo 𝗽𝗿𝗲𝘃𝗲𝗱𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮̀ 𝗲 𝗽𝗿𝗲𝘃𝗲𝗻𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮̀.

Questo significa che la colpa consiste nell’inosservanza di regole che avrebbero consentito di evitare il verificarsi di un evento che era prevedibile conseguenza di un determinato comportamento vietato dalla regola cautelare.

Question 13

L’individuazione delle regole cautelari

• 𝗔𝗴𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗺𝗼𝗱𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗵𝗼𝗺𝗼 (𝗲𝗶𝘂𝘀𝗱𝗲𝗺 𝗽𝗿𝗼𝗳𝗲𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗶𝘀 𝘃𝗲𝗹 𝗰𝗼𝗻𝗱𝗶𝗰𝗶𝗼𝗻𝗶𝘀)

Answer 13

Come criterio di imputazione soggettiva, la colpa va riferita alla situazione personale dell’agente nel momento in cui ha agito o nel momento in cui si è astenuto nel fare certe cose.

I criteri di prevedibilità e prevenibilità devono essere calati sulle caratteristiche soggettive del reo.
Le regole cautelari sono regole di carattere generale, ovvero che valgono per tutti e allo stesso tempo la loro individuazione deve essere specificata in relazione al soggetto verso il quale si muove il rimprovero.

Question 14

L’individuazione delle regole cautelari
• 𝗔𝗴𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗺𝗼𝗱𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗵𝗼𝗺𝗼 (𝗲𝗶𝘂𝘀𝗱𝗲𝗺 𝗽𝗿𝗼𝗳𝗲𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗶𝘀 𝘃𝗲𝗹 𝗰𝗼𝗻𝗱𝗶𝗰𝗶𝗼𝗻𝗶𝘀)
Criterio dell’agente

Answer 14

Ci sono due contrapposte esigente, una verso la generalizzazione dell’efficacia delle regole cautelari, 𝘃𝗮𝗹𝗴𝗼𝗻𝗼 𝗽𝗲𝗿 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗶 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘀𝘁𝗲𝘀𝘀𝗮 𝗺𝗮𝗻𝗶𝗲𝗿𝗮 e una contro tendenza secondo cui bisogna individuare 𝗻𝗼𝗿𝗺𝗲 cautelari applicabili al 𝗰𝗮𝘀𝗼 𝘀𝗽𝗲𝗰𝗶𝗳𝗶𝗰𝗼 che il soggetto deve rispettare.

Questa contrapposizione esigenze dell’individuazione e della generalizzazione trova risposta nel 𝗰𝗿𝗶𝘁𝗲𝗿𝗶𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗮𝗴𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗺𝗼𝗱𝗲𝗹𝗹𝗼 secondo cui la specifica regola cautelare violata va determinata in base a quello che
potrebbe determinare un agente modello che svolge una medesima attività svolta dal reo.

L’agente modello quindi può essere 𝗱𝗶𝘃𝗲𝗿𝘀𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝘁𝗼 in base 𝗮𝗹𝗹’𝗮𝘁𝘁𝗶𝘃𝗶𝘁à 𝗰𝗵𝗲 𝗲𝘀𝘀𝗼 𝘀𝘃𝗼𝗹𝗴𝗲 (buon pilota, buon medito ecc…).

Tale agente serve per 𝘀𝗲𝗹𝗲𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗿𝗲, 𝗶𝗻𝗱𝗶𝘃𝗶𝗱𝘂𝗮𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗲 𝗿𝗲𝗴𝗼𝗹𝗲 𝗰𝗮𝘂𝘁𝗲𝗹𝗮𝗿𝗶 che avrebbe dovuto rispettare il soggetto agente ma che sono state violate.
Questo paramento viene utilizzato anche per il soggetto che svolge 𝗹’𝗮𝘁𝘁𝗶𝘃𝗶𝘁à 𝗶𝗻 𝗺𝗮𝗻𝗶𝗲𝗿𝗮 𝗼𝗰𝗰𝗮𝘀𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲

𝗘𝘀𝗲𝗺𝗽𝗶𝗼: 𝘶𝘯 𝘳𝘢𝘨𝘢𝘻𝘻𝘪𝘯𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘮𝘰𝘥𝘪𝘧𝘪𝘤𝘢 𝘪𝘭 𝘮𝘰𝘵𝘰𝘳𝘪𝘯𝘰 𝘦 𝘴𝘶𝘤𝘤𝘦𝘴𝘴𝘪𝘷𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘪𝘯𝘷𝘦𝘴𝘵𝘦 𝘶𝘯 𝘱𝘦𝘥𝘰𝘯𝘦 𝘷𝘦𝘳𝘳à
𝘨𝘪𝘶𝘥𝘪𝘤𝘢𝘵𝘰 𝘧𝘢𝘤𝘦𝘯𝘥𝘰 𝘳𝘪𝘧𝘦𝘳𝘪𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘢𝘭𝘭𝘦 𝘯𝘰𝘳𝘮𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘪𝘭 𝘨𝘪𝘶𝘥𝘪𝘤𝘦 𝘢𝘱𝘱𝘭𝘪𝘤𝘢 𝘵𝘦𝘯𝘥𝘦𝘯𝘥𝘰 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘰 𝘥𝘦𝘭 𝘢𝘨𝘦𝘯𝘵𝘦
𝘮𝘰𝘥𝘦𝘭𝘭𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘴𝘷𝘰𝘭𝘨𝘦 𝘭𝘢 𝘧𝘶𝘯𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘪 𝘮𝘦𝘤𝘤𝘢𝘯𝘪𝘤𝘰.

Question 15

L’individuazione delle regole cautelari

• 𝗙𝗼𝗿𝗺𝗮𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗿𝗲𝗴𝗼𝗹𝗲 𝗰𝗮𝘂𝘁𝗲𝗹𝗮𝗿𝗶

Answer 15

Le regole cautelari spesso sono poste da fonti che
fissano il contenuto in testi scritti che hanno un valore normativo.

A ciò fa riferimento 𝗹’𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝟰𝟯 𝗱𝗲𝗹 𝗖𝗼𝗱𝗶𝗰𝗲 𝗣𝗲𝗻𝗮𝗹𝗲 e che nel definire la colpa parla di una colpa per inosservanza di leggi, regolamenti, ordini e discipline.

Quando la colpa consiste nell’inosservanza di regole cautelari codificate, cioè scritte in fonti pubbliche o private, come leggi, regolamenti, ordini o discipline
parliamo di 𝗰𝗼𝗹𝗽𝗮 𝘀𝗽𝗲𝗰𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮.

𝘐𝘭 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘦𝘯𝘶𝘵𝘰 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘳𝘦𝘨𝘰𝘭𝘢 𝘤𝘢𝘶𝘵𝘦𝘭𝘢𝘳𝘦, 𝘱𝘶ò 𝘦𝘴𝘴𝘦𝘳𝘦 𝘧𝘪𝘴𝘴𝘢𝘵𝘰 𝘪𝘯 𝘮𝘢𝘯𝘪𝘦𝘳𝘢 𝘱𝘪ù 𝘰 𝘮𝘦𝘯𝘰 𝘳𝘪𝘨𝘪𝘥𝘢 (𝘳𝘦𝘨𝘰𝘭𝘢 𝘤𝘢𝘶𝘵𝘦𝘭𝘢𝘳𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘵𝘪 𝘥𝘪𝘤𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘤𝘦𝘯𝘵𝘳𝘪 𝘢𝘣𝘪𝘵𝘢𝘵𝘪 𝘯𝘰𝘯 𝘴𝘪 𝘱𝘶ò 𝘢𝘯𝘥𝘢𝘳𝘦 𝘱𝘪ù 𝘥𝘪 50
𝘬𝘮/𝘩) 𝘰 𝘪𝘯 𝘮𝘢𝘯𝘪𝘦𝘳𝘢 𝘱𝘪ù 𝘰 𝘮𝘦𝘯𝘰 𝘦𝘭𝘢𝘴𝘵𝘪𝘤𝘢. (𝘳𝘦𝘨𝘰𝘭𝘢 𝘤𝘩𝘦 𝘵𝘪 𝘥𝘪𝘤𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘪𝘯 𝘱𝘳𝘰𝘴𝘴𝘪𝘮𝘪𝘵à 𝘥𝘪 𝘶𝘯𝘢 𝘴𝘤𝘶𝘰𝘭𝘢
𝘰𝘤𝘤𝘰𝘳𝘳𝘦 𝘢𝘥𝘦𝘨𝘶𝘢𝘳𝘦 𝘭𝘢 𝘷𝘦𝘭𝘰𝘤𝘪𝘵à 𝘦𝘥 𝘦𝘷𝘦𝘯𝘵𝘶𝘢𝘭𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘱𝘳𝘰𝘤𝘦𝘥𝘦𝘯𝘥𝘰 𝘴𝘰𝘵𝘵𝘰 𝘪 50𝘬𝘮/𝘩).

Question 16

L’individuazione delle regole cautelari
• 𝗙𝗼𝗿𝗺𝗮𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗿𝗲𝗴𝗼𝗹𝗲 𝗰𝗮𝘂𝘁𝗲𝗹𝗮𝗿𝗶
Leggi pertinenti

Answer 16

𝗟’𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝟰𝟯 richiama tutte 𝗹𝗲𝗴𝗴𝗶 pertinenti alla circolare della strada, al traffico aeromarittimo, in materia di igiene e sicurezza, in materia di polizia mineraria, tutela dell’ambiente, tutela alimentare ecc.

Per 𝗿𝗲𝗴𝗼𝗹𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶 si intende un atto normativo di carattere generale emanato da un’autorità pubblica.

Per 𝗼𝗿𝗱𝗶𝗻𝗶 𝗲 𝗱𝗶𝘀𝗰𝗶𝗽𝗹𝗶𝗻𝗲 si intendono atti normativi rispettivamente di carattere individuale (ordini) e di carattere generale (discipline) che possono essere emanati sia da autorità pubbliche che private, si deve trattare, in ogni caso, di soggetti investiti di un ruolo di
garanzia della sicurezza di date situazioni o attività.

Question 17

L’individuazione delle regole cautelari
• 𝗙𝗼𝗿𝗺𝗮𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗿𝗲𝗴𝗼𝗹𝗲 𝗰𝗮𝘂𝘁𝗲𝗹𝗮𝗿𝗶
Colpa generica

Answer 17

Parliamo di 𝗰𝗼𝗹𝗽𝗮 𝗴𝗲𝗻𝗲𝗿𝗶𝗰𝗮 quando la violazione corrisponde a una violazione di regole cautelari non scritte, adeguate alle concrete circostanze di tempo e luogo secondo il parametro dell’agente modello.

Dunque anche le regole cautelari non scritte vengono in rilievo per il giudizio di colpa. La 𝗳𝗼𝗿𝗺𝗮𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲
𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗿𝗲𝗴𝗼𝗹𝗲 𝗰𝗮𝘂𝘁𝗲𝗹𝗮𝗿𝗶 fornisce 𝗺𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼𝗿 𝗰𝗲𝗿𝘁𝗲𝘇𝘇𝗮 per capire le regole cautelari relative a un determinato settore, ma allo stesso tempo non rappresenta un 𝗰𝗿𝗶𝘁𝗲𝗿𝗶𝗼 𝗲𝘀𝗮𝘂𝘀𝘁𝗶𝘃𝗼 dal punto di vista della tutela di interessi fondamentali proprio perché non sono rigide ma presentano dei profili di elasticità o di genericità che aprono uno spazio ad una possibile rilevanza di regole
cautelari non scritte che vadano ad implementare il contenuto di queste regole.

Question 18

L’individuazione delle regole cautelari

• 𝗣𝗿𝗶𝗻𝗰𝗶𝗽𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝗮𝗳𝗳𝗶𝗱𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼

Answer 18

E’ un criterio che si applica in tutte le attività di gruppo che coinvolgono più persone come la circolazione stradale o l’attività medica d’equipe. In queste
attività ogni agente può fare affidamento sul fatto che il comportamento dell’altra persona sia conforme alle regole cautelari.

Questo principio è attenuato per un soggetto investito da doveri di prevenzione e neutralizzazione.

𝗘𝘀𝗲𝗺𝗽𝗶𝗼: 𝘰𝘨𝘯𝘪 𝘰𝘱𝘦𝘳𝘢𝘵𝘰𝘳𝘦 𝘴𝘢𝘯𝘪𝘵𝘢𝘳𝘪𝘰 𝘴𝘪 𝘤𝘰𝘮𝘱𝘰𝘳𝘵𝘢 𝘧𝘢𝘤𝘦𝘯𝘥𝘰 𝘢𝘧𝘧𝘪𝘥𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘴𝘶𝘭𝘭𝘢 𝘴𝘤𝘳𝘶𝘱𝘰𝘭𝘰𝘴𝘢 𝘰𝘴𝘴𝘦𝘳𝘷𝘢𝘯𝘻𝘢
𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘳𝘦𝘨𝘰𝘭𝘦 𝘥𝘢 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘦 𝘥𝘪 𝘶𝘯 𝘤𝘰𝘮𝘱𝘢𝘨𝘯𝘰. 𝘘𝘶𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘴𝘶𝘤𝘤𝘦𝘥𝘦 𝘧𝘪𝘯𝘰 𝘢𝘭 𝘮𝘰𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘪𝘯 𝘤𝘶𝘪 𝘯𝘰𝘯 𝘴𝘪 𝘷𝘦𝘳𝘪𝘧𝘪𝘤𝘢𝘯𝘰 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘤𝘪𝘳𝘤𝘰𝘴𝘵𝘢𝘯𝘻𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘳𝘦𝘯𝘥𝘰𝘯𝘰 𝘤𝘩𝘪𝘢𝘳𝘢 𝘭𝘢 𝘮𝘢𝘯𝘤𝘢𝘯𝘻𝘢 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘴𝘤𝘳𝘶𝘱𝘰𝘭𝘰𝘴𝘢 𝘰𝘴𝘴𝘦𝘳𝘷𝘢𝘯𝘻𝘢 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘯𝘰𝘳𝘮𝘦. 𝘕𝘦𝘭 𝘮𝘰𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘪𝘯 𝘤𝘶𝘪 𝘴𝘪 𝘤𝘢𝘱𝘪𝘴𝘤𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘪𝘭 𝘤𝘰𝘮𝘱𝘢𝘨𝘯𝘰 𝘯𝘰𝘯 𝘱𝘶ò 𝘰𝘴𝘴𝘦𝘳𝘷𝘢𝘳𝘦 𝘭𝘦 𝘳𝘦𝘨𝘰𝘭𝘦 𝘤𝘢𝘶𝘵𝘦𝘭𝘢𝘳𝘪 𝘴𝘤𝘢𝘵𝘵𝘦𝘳à 𝘢 𝘴𝘶𝘰 𝘤𝘢𝘳𝘪𝘤𝘰 𝘭’𝘰𝘣𝘣𝘭𝘪𝘨𝘰 𝘥𝘪 𝘮𝘰𝘥𝘪𝘧𝘪𝘤𝘢𝘳𝘦 𝘪𝘭 𝘱𝘳𝘰𝘱𝘳𝘪𝘰 𝘤𝘰𝘮𝘱𝘰𝘳𝘵𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘦𝘷𝘪𝘵𝘢𝘳𝘦 𝘪 𝘳𝘪𝘴𝘤𝘩𝘪 𝘤𝘩𝘦 𝘥𝘦𝘳𝘪𝘷𝘢𝘯𝘰 𝘥𝘢𝘭𝘭’𝘪𝘮𝘱𝘰𝘴𝘴𝘪𝘣𝘪𝘭𝘪𝘵à 𝘥𝘪 𝘢𝘧𝘧𝘪𝘥𝘢𝘳𝘴𝘪 𝘢𝘭𝘭’𝘰𝘱𝘦𝘳𝘢𝘵𝘰𝘳𝘦 𝘴𝘢𝘯𝘪𝘵𝘢𝘳𝘪𝘰 𝘱𝘰𝘤𝘰 𝘭𝘶𝘤𝘪𝘥𝘰.

Question 19

Funzione di garanzia delle regole cautelari

Answer 19

Da quanto detto emerge in maniera evidente che le regole cautelari assolvono alla medesima 𝗳𝘂𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗴𝗮𝗿𝗮𝗻𝘇𝗶𝗮 del 𝗽𝗿𝗶𝗻𝗰𝗶𝗽𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝗹𝗲𝗴𝗮𝗹𝗶𝘁𝗮̀ 𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗽𝗿𝗶𝗻𝗰𝗶𝗽𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗹𝗽𝗲𝘃𝗼𝗹𝗲𝘇𝘇𝗮, dal momento che, dovendo soddisfare 𝗲𝘀𝗶𝗴𝗲𝗻𝘇𝗲 𝗱𝗶 𝗱𝗲𝘁𝗲𝗿𝗺𝗶𝗻𝗮𝘁𝗲𝘇𝘇𝗮 e di 𝗽𝗿𝗲𝘃𝗶𝗮 𝗰𝗼𝗻𝗼𝘀𝗰𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮̀, sono funzionali alla protezione del bene giuridico tutelato e della libertà d’agire dell’individuo.

Questa idea garantistica delle regole cautelari è condivisa con il principio di legalità il cui valore
generale è quello di indicare al cittadino quale siano i comportamenti leciti e quali quelli illeciti.

Un rimprovero per avere cagionato causalmente un evento potrà essere mosso nei confronti dell’agente solo se esistevano delle regole predefinite e conoscibili dall’agente e in grado di impedire il verificarsi dell’evento. In assenza di queste condizioni, il rimprovero per colpa non è compatibile con l’idea stessa di colpevolezza come rimproverabilità per un fatto proprio e colpevole.

Question 20

Giudizio di colpa

Answer 20

𝗜𝗹 𝗽𝗿𝗼𝗯𝗹𝗲𝗺𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗮𝗰𝗰𝗲𝗿𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 si pone solo in relazione dei delitti di evento. In considerazione
di questo dottrina e giurisprudenza hanno indicato
𝘁𝗿𝗲 𝗳𝗮𝘀𝗶 𝗻𝗲𝗹 𝗴𝗶𝘂𝗱𝗶𝘇𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗹𝗽𝗮:

• 𝗚𝗶𝘂𝗱𝗶𝘇𝗶𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗻𝗲𝘀𝘀𝗼 𝘁𝗿𝗮 𝗰𝗼𝗹𝗽𝗮 𝗲𝗱 𝗲𝘃𝗲𝗻𝘁𝗼
• 𝗚𝗶𝘂𝗱𝗶𝘇𝗶𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗿𝗲𝘃𝗲𝗱𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁à 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗲𝘃𝗲𝗻𝘁𝗼
• 𝗚𝗶𝘂𝗱𝗶𝘇𝗶𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗲𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗱𝗶 𝘂𝗻 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗮𝗹𝘁𝗲𝗿𝗻𝗮𝘁𝗶𝘃𝗼 𝗹𝗲𝗰𝗶𝘁𝗼

Question 21

Giudizio di colpa

• 𝗚𝗶𝘂𝗱𝗶𝘇𝗶𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗿𝗲𝘃𝗲𝗱𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁à 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗲𝘃𝗲𝗻𝘁𝗼

Answer 21

Per l’imputazione colposa il giudice deve accertare che l’evento costituisca la realizzazione di un rischio specifico che la regola cautelare tende a prevenire.

Se l’evento concretamente cagionato non rientra nel tipo di eventi alla cui prevenzione rivolta alla regola il suo verificarsi non può essere attribuito a sua colpa.

Anche la colpa, come il dolo, è un elemento soggettivo di attribuzione della responsabilità e quindi con il dolo condivide uno dei 2 stati psichici di cui è composto il dolo. La colpa è solo rappresentazione senza la volontà.

Question 22

Giudizio di colpa

• 𝗚𝗶𝘂𝗱𝗶𝘇𝗶𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗲𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗱𝗶 𝘂𝗻 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗮𝗹𝘁𝗲𝗿𝗻𝗮𝘁𝗶𝘃𝗼 𝗹𝗲𝗰𝗶𝘁𝗼

Answer 22

L’evento deve essere conseguenza di un comportamento commesso in violazione di una regola cautelare pertinente al caso.
Il giudice deve verificare che il comportamento alternativo lecito, e quindi conforme alla regola cautelare, non avrebbe portato all’evento dannoso.

Se l’osservanza delle regole cautelari non avrebbe comunque evitato il fatto, quest’ultimo non può essere imputato all’agente.

𝗘𝘀𝗲𝗺𝗽𝗶𝗼: Il crollo di un edificio, costruito in violazione delle regole antisismiche, è crollato in seguito ad un terremoto e nel quale rimangono uccise numerose persone. La responsabilità che viene in rilievo è quella del costruttore dell’edificio per inosservanza per colpa specifica. La responsabilità per colpa del costruttore è esclusa se l’edificio sarebbe ugualmente crollato in
seguito al terremoto qualora l’edificio fosse stato costruito con l’osservanza delle regole, in quanto l’evento non era impedibile.

Question 23

La colpa

Graduabilità della colpa

Answer 23

Cosi come il dolo, la colpa è 𝗴𝗿𝗮𝗱𝘂𝗮𝗯𝗶𝗹𝗲 secondo una scala di gravità che assume rilievo, come nel dolo, ai fini della commisurazione della pena ai sensi 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝟭𝟯𝟯 𝗱𝗲𝗹 𝗖𝗼𝗱𝗶𝗰𝗲 𝗣𝗲𝗻𝗮𝗹𝗲.

Question 24

La colpa

La colpa cosciente

Answer 24

La colpa cosciente costituisce una circostanza aggravante ai sensi 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝟲𝟭 𝗱𝗲𝗹 𝗖𝗼𝗱𝗶𝗰𝗲
𝗣𝗲𝗻𝗮𝗹𝗲, si parla di tale colpa quando il soggetto è consapevole di agire in modo inosservante di
una regola cautelare e il verificarsi di un evento vietato è una delle possibili conseguenze della condotta, ma ciò nonostante ritiene di poterlo evitare.

Question 25

La colpa

La colpa incosciente

Answer 25

Si parla di 𝗰𝗼𝗹𝗽𝗮 𝗶𝗻𝗰𝗼𝘀𝗰𝗶𝗲𝗻𝘁𝗲 quando il soggetto non si rende conto di violare una regola cautelare e dunque che la sua condanna espone rischio beni giuridici altrui.

Question 26

Preterintenzione

Answer 26

La preterintenzione si compone di una 𝗰𝗼𝗻𝗱𝗼𝘁𝘁𝗮 𝗮 𝗯𝗮𝘀𝗲 𝗱𝗼𝗹𝗼𝘀𝗮 volta a commettere un dato tipo di reato e di un 𝗲𝘃𝗲𝗻𝘁𝗼 che integra un delitto più grave.

𝗟’𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝟰𝟯, 𝗰𝗼𝗺𝗺𝗮 𝟭 𝗱𝗲𝗹 𝗖𝗼𝗱𝗶𝗰𝗲 𝗣𝗲𝗻𝗮𝗹𝗲, il delitto è ‘‘𝘱𝘳𝘦𝘵𝘦𝘳𝘪𝘯𝘵𝘦𝘯𝘻𝘪𝘰𝘯𝘢𝘭𝘦, 𝘰 𝘰𝘭𝘵𝘳𝘦 𝘭’𝘪𝘯𝘵𝘦𝘯𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦, 𝘲𝘶𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘥𝘢𝘭𝘭’𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘰𝘥 𝘰𝘮𝘪𝘴𝘴𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘳𝘪𝘷𝘢 𝘶𝘯 𝘦𝘷𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘥𝘢𝘯𝘯𝘰𝘴𝘰 𝘱𝘦𝘳𝘪𝘤𝘰𝘭𝘰𝘴𝘰 𝘱𝘪ù 𝘨𝘳𝘢𝘷𝘦 𝘥𝘪 𝘲𝘶𝘦𝘭𝘭𝘰 𝘷𝘰𝘭𝘶𝘵𝘰 𝘥𝘢𝘭𝘭’𝘢𝘨𝘦𝘯𝘵𝘦”.

Sono pochissime i delitti preterintenzionali, uno di questi è 𝗹’𝗼𝗺𝗶𝗰𝗶𝗱𝗶𝗼 𝗽𝗿𝗲𝘁𝗲𝗿𝗶𝗻𝘁𝗲𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲.
Chiunque con atti diretti a commettere uno dei delitti preveduti 𝗱𝗮𝗹𝗹’𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝟱𝟴𝟭(𝗽𝗲𝗿𝗰𝗼𝘀𝘀𝗲) 𝗲 𝟱𝟴𝟮 (𝗹𝗲𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲), cagiona la morte di un uomo è punito con la reclusione dai 10 ai 18 anni.

Question 27

Preterintenzione

Un ipotesi

Answer 27

E’ l’ipotesi in cui un soggetto sferri un pugno in direzione di un soggetto colpendolo al volto, il
delitto di percosse è coperto da dolo, se non che nella vicenda si verifichi un evento più grave come conseguenza del delitto di percosse, la preterintenzione consente di attribuire per preterintenzione l’evento più grave all’autore delle percosse.

L’omicidio preterintenzionale è 𝗹’𝗲𝘃𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗽𝗶ù 𝗴𝗿𝗮𝘃𝗲 rispetto a quello voluto, è attribuito per preterintenzione quale conseguenza connessa al reato base delle percosse o delle lesioni personali.

Question 28

Ma che cosa è la preterintenzione?

Answer 28

Secondo 𝗹’𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗽𝗿𝗲𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗼𝗿𝗶𝗴𝗶𝗻𝗮𝗿𝗶𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗹𝗲𝗴𝗶𝘀𝗹𝗮𝘁𝗼𝗿𝗲, la preterintenzione configura a tutti gli effetti un 𝗶𝗽𝗼𝘁𝗲𝘀𝗶 𝗱𝗶 𝗿𝗲𝘀𝗽𝗼𝗻𝘀𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁à 𝗼𝗴𝗴𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗮, dal momento che l’imputazione dell’evento più grave è ritenuta sufficiente la mera esistenza di un 𝗿𝗮𝗽𝗽𝗼𝗿𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗮𝘂𝘀𝗮𝗹𝗶𝘁à tra le percosse e le lesioni e l’evento mortale.

Ed è in questo senso che la preterintenzione continua ad essere eletta dalla 𝗴𝗶𝘂𝗿𝗶𝘀𝗽𝗿𝘂𝗱𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗽𝗿𝗲𝘃𝗮𝗹𝗲𝗻𝘁𝗲, sia come 𝗿𝗲𝘀𝗽𝗼𝗻𝘀𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁à 𝗼𝗴𝗴𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗮.

Question 29

Ma che cosa è la preterintenzione?

Un’altro orientamento

Answer 29

A questo orientamento, si contrappone però un altro 𝗼𝗿𝗶𝗲𝗻𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗺𝗶𝗻𝗼𝗿𝗶𝘁𝗮𝗿𝗶𝗼, di carattere 𝗽𝗿𝗲𝘃𝗮𝗹𝗲𝗻𝘁𝗲𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗱𝗼𝘁𝘁𝗿𝗶𝗻𝗮𝗹𝗲, che sulla base di un’interpretazione costituzionalmente orientata
ricostruisce la preterintenzione come un 𝗲𝗹𝗲𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝘀𝗼𝗴𝗴𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗼 𝗶𝗻 𝘀𝗲𝗻𝘀𝗼 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗼 𝗱𝗲𝗿𝗶𝘃𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗱𝗮 𝘂𝗻 𝗺𝗶𝘅 𝗱𝗶 𝗱𝗼𝗹𝗼 𝗲 𝗰𝗼𝗹𝗽𝗮, dove il reato base è attribuito a 𝘁𝗶𝘁𝗼𝗹𝗼 𝗱𝗼𝗹𝗼𝘀𝗼, mente l’evento morte può essere imputato all’autore delle percosse o delle lesioni, solamente se è a lui rimproverabile per colpa.

Secondo tale tesi, la ricezione costituzionale del principio di colpevolezza esige che la preterintenzione sia ricostruita come dolo misto a colpa, riferendosi al dolo come 𝗱𝗲𝗹𝗶𝘁𝘁𝗼 𝗺𝗲𝗻𝗼 𝗴𝗿𝗮𝘃𝗲 e la colpa 𝗮𝗹𝗹’𝗲𝘃𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗽𝗶ù 𝗴𝗿𝗮𝘃𝗲 in concreto verificatosi.

Se l’evento più grave 𝗻𝗼𝗻 𝗲𝗿𝗮 𝗽𝗿𝗲𝘃𝗲𝗱𝗶𝗯𝗶𝗹𝗲 𝗻𝗲𝗹 𝗰𝗮𝘀𝗼 𝗰𝗼𝗻𝗰𝗿𝗲𝘁𝗼 come conseguenza dell’azione, questo non potrà essere attribuito in via preterintenzionale o magari nemmeno colposa, all’autore delle percosse o delle lesioni.