Fattispecie plurisoggettiva

Question 1

Fattispecie plurisoggettiva

Answer 1

Un fatto di reato non diversamente da altri fatti leciti o illeciti può essere il 𝗿𝗶𝘀𝘂𝗹𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗮𝗴𝗶𝗿𝗲 𝗱𝗶 𝘂𝗻𝗮 𝗽𝗹𝘂𝗿𝗮𝗹𝗶𝘁à 𝗱𝗶 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗲.

Nel mondo d’oggi la maggior parte delle forme più gravi di reato si ricollegano all’esistenza e all’agire di organizzazioni criminali di vario tipo come ad esempio il terrorismo o all’agire organizzato della grande criminalità mafiosa.

Question 2

Fattispecie plurisoggettiva

Mondo organizzato

Answer 2

Il mondo del crimine è nel suo complesso un 𝗺𝗼𝗻𝗱𝗼 𝗼𝗿𝗴𝗮𝗻𝗶𝘇𝘇𝗮𝘁𝗼 in cui il reato è frutto di una attività collettiva.

Anche nel mondo delle attività lecite il verificarsi di eventi lesivi non voluti, in relazione ai quali si pongono problemi di responsabilità per colpa, è spesso il risultato dell’operare di una moltitudine di persone agenti all’interno di una medesima organizzazione.

Question 3

Fattispecie plurisoggettiva

Disciplina

Answer 3

Il codice penale ha previsto un 𝗺𝗼𝗱𝗲𝗹𝗹𝗼 𝘂𝗻𝗶𝘁𝗮𝗿𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝗱𝗶𝘀𝗰𝗶𝗽𝗹𝗶𝗻𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗰𝗼𝗻𝗰𝗼𝗿𝘀𝗼 𝗱𝗶 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗲 prevedendo 𝗮𝗹𝗹’𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝟭𝟭𝟬 𝗱𝗲𝗹 𝗖𝗼𝗱𝗶𝗰𝗲 𝗣𝗲𝗻𝗮𝗹𝗲 che ‘𝘘𝘶𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘱𝘪𝘶̀ 𝘱𝘦𝘳𝘴𝘰𝘯𝘦 𝘤𝘰𝘯𝘤𝘰𝘳𝘳𝘰𝘯𝘰 𝘯𝘦𝘭 𝘮𝘦𝘥𝘦𝘴𝘪𝘮𝘰 𝘳𝘦𝘢𝘵𝘰, 𝘤𝘪𝘢𝘴𝘤𝘶𝘯𝘢 𝘥𝘪 𝘦𝘴𝘴𝘦 𝘴𝘰𝘨𝘨𝘪𝘢𝘤𝘦 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘱𝘦𝘯𝘢 𝘱𝘦𝘳 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘴𝘵𝘢𝘣𝘪𝘭𝘪𝘵𝘢 𝘴𝘢𝘭𝘷𝘢 𝘭’𝘦𝘷𝘦𝘯𝘵𝘶𝘢𝘭𝘦 𝘢𝘱𝘱𝘭𝘪𝘤𝘢𝘣𝘪𝘭𝘪𝘵𝘢̀ 𝘥𝘪 𝘢𝘭𝘵𝘳𝘦 𝘥𝘪𝘴𝘱𝘰𝘴𝘪𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘴𝘱𝘦𝘤𝘪𝘧𝘪𝘤𝘩𝘦’.

Nella disciplina codicistica del concorso di persone
manca una tipizzazione legislativa delle diverse forme di partecipazione mentre vi è una clausola generale che ha l’obiettivo di coprire qualsiasi ipotesi di concorso e che dissone una disciplina unitaria.

Question 4

Fattispecie plurisoggettiva

Disciplina, non risolve ma pone in rileva

Answer 4

L’equiparazione di tutti i concorrenti nel reato non risolve, ma pone, il problema sostanziale di stabilire a quali condizioni una persona può essere considerata concorrente in un reato assieme ad altri.

Per qualsiasi problema di responsabilità il 𝗽𝘂𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲𝗻𝘇𝗮 si ha con la 𝗻𝗼𝗿𝗺𝗮 𝗶𝗻𝗰𝗿𝗶𝗺𝗶𝗻𝗮𝘁𝗿𝗶𝗰𝗲 𝗱𝗶 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲 𝘀𝗽𝗲𝗰𝗶𝗮𝗹𝗲. Chi ha tenuto la condotta tipica di reato o cagionato personalmente l’evento è ovviamente autore del reato e ne risponde in concorso con gli altri concorrenti.

Question 5

Fattispecie plurisoggettiva

Disciplina, il problema

Answer 5

𝗜 𝗽𝗿𝗼𝗯𝗹𝗲𝗺𝗶 circa la configurabilità del concorso di persone si pongono laddove si devono valutare condotte che non sono intenzionalmente corrispondenti alla descrizione della fattispecie di reato prevista dalla norma incriminatrice.

Questo significa che il concorrente ha realizzato una 𝗰𝗼𝗻𝗱𝗼𝘁𝘁𝗮 𝗱𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝘀é 𝗮𝘁𝗶𝗽𝗶𝗰𝗮 rispetto alla fattispecie incriminatrice. Perché si possa ritenere sussistente un concorso di persone nel reato quest’ultimo deve essere un 𝗳𝗮𝘁𝘁𝗼 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗼 anche del concorrente.

Question 6

Fattispecie plurisoggettiva

Disciplina, le ipotesi

Answer 6

Possiamo immaginare e distinguere 𝗱𝗶𝘃𝗲𝗿𝘀𝗲 𝗶𝗽𝗼𝘁𝗲𝘀𝗶 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗻𝗰𝗼𝗿𝘀𝗼:

• La più semplice è l’ipotesi in cui più persone partecipano ad un furto realizzato in comune in
cui ciascuna si impossessa di alcune cose. Ciascuno di loro ha realizzato un fatto tipico di furto di cui ne risponde come autore. Il soggetto può essere ritenuto coautore della comune realizzazione di un unico furto comprendente tutte le cose rubate ne medesimo contesto.

• La seconda ipotesi che viene in rilievo è quella della esecuzione frazionata del reato ove più persone eseguono contemporaneamente o in tempi diversa parte della azione tipica. Questa ipotesi sia nel momento in cui un soggetto minaccia la vittima ed un altro soggetto compie la rapina. Entrambi i soggetti hanno materialmente realizzato solo una parte del tipo criminoso coordinato all’azione dell’altro autore.

Question 7

Fattispecie plurisoggettiva

Disciplina, funzione sanzionatoria

Answer 7

In relazioni a condotte di per sé tipiche come quelle di questi esempi la disciplina del concorso di persone nel reato svolge una 𝗳𝘂𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗺𝗲𝗿𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝘀𝗮𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮 in quanto il fatto di reato realizzato da ciascun concorrente sarebbe punibile ai sensi della norma incriminatrice di parte speciale.

La circostanza che il reato sia stato commesso da più persone insieme ha ricadute sul 𝗽𝗶𝗮𝗻𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝘁𝗿𝗮𝘁𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝘀𝗮𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶𝗼 dei coautori per i quali il codice penale prevede una serie di circostanze aggravanti o attenuanti.

Question 8

Fattispecie plurisoggettiva
Disciplina, funzione sanzionatoria
Fatti atipiche

Answer 8

I problemi più complessi relativi alla configurabilità del concorso di persone riguardano comportamenti di per sé non corrispondenti alla descrizione del tipo di reato contenuta dalla norma di parte speciale e che per questo motivo sono atipiche.

𝗘𝘀𝗲𝗺𝗽𝗶𝗼: chi prende parte all’esecuzione di un delitto contro persone o contro il patrimonio con il compito di palo oppure pensiamo al mandante di un delitto.

In relazione a condotte atipiche come quelle considerate in questo ultimo esempio la disciplina
del concorso di persone nel reato svolge una funzione incriminatrice. Questo significa che rende punibili condotte atipiche che altrimenti non sarebbero punite.

Question 9

Fattispecie plurisoggettiva
Disciplina, funzione sanzionatoria
Principi sul concorso di persone

Answer 9

I principi sul concorso di persone, combinandosi con le norme incriminatrici di parte speciale, portano alla creazione di quella che viene definita 𝗳𝗮𝘁𝘁𝗶𝘀𝗽𝗲𝗰𝗶𝗲
𝗽𝗹𝘂𝗿𝗶𝘀𝗼𝗴𝗴𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗮 𝗲𝘃𝗲𝗻𝘁𝘂𝗮𝗹𝗲 ovvero una nuova fattispecie che può essere realizzata sia in forma
soggettiva sia in forma plurisoggettiva.

Question 10

Fattispecie plurisoggettiva

Il modello concettuale

Answer 10

La teoria della fattispecie plurisoggettiva è un 𝗺𝗼𝗱𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗰𝗼𝗻𝗰𝗲𝘁𝘁𝘂𝗮𝗹𝗲 𝗳𝗼𝗿𝗺𝗮𝗹𝗲 utile ad inquadrare la materia del concorso di persone ma lascia intrattata la questione centrale relativa alle condizioni minime in presenza delle quali l’ordinamento giuridico fonda una responsabilità penale per atti di partecipazione atipici.

Question 11

Fattispecie plurisoggettiva

Il modello concettuale, per la dottrina

Answer 11

La dottrina ha voluto precisare che affinché si possa parlare di concorso di persone è necessario
che sia stato realizzato un 𝗳𝗮𝘁𝘁𝗼 𝘁𝗶𝗽𝗶𝗰𝗼 𝗮𝗻𝘁𝗶𝗴𝗶𝘂𝗿𝗶𝗱𝗶𝗰𝗼 al quale le condotte di partecipazione accedono. Questo implica una serie di conseguenze.

Question 12

Fattispecie plurisoggettiva
Il modello concettuale, per la dottrina
Le conseguenze

Answer 12

1- Prima di tutto la presenza di eventuali 𝗰𝗮𝘂𝘀𝗲 𝗱𝗶 𝗴𝗶𝘂𝘀𝘁𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲, che hanno una rilevanza oggettiva, esclude l’illiceità del fatto per tutti i concorrenti come viene confermato 𝗱𝗮𝗹𝗹’𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝟭𝟭𝟵 𝗱𝗲𝗹 𝗖𝗼𝗱𝗶𝗰𝗲 𝗣𝗲𝗻𝗮𝗹𝗲.

2- La seconda conseguenza è che, ai fini della disciplina sul concorso di persone, sono considerate concorrenti anche 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗲 𝗻𝗼𝗻 𝗶𝗺𝗽𝘂𝘁𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶 𝗼 𝗻𝗼𝗻 𝗽𝘂𝗻𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶 al momento del fatto.

3- La terza conseguenza è che viene 𝗮𝗺𝗺𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗶𝗹 𝗰𝗼𝗻𝗰𝗼𝗿𝘀𝗼 𝗶𝗻 𝘂𝗻 𝗱𝗲𝗹𝗶𝘁𝘁𝗼 𝘀𝗼𝗹𝗼 𝘁𝗲𝗻𝘁𝗮𝘁𝗼. Questo significa che non si considerano atti di partecipazione quegli atti meramente preparatori i quali non sono punibili se il reato non è stato commesso.
È invece senz’altro irrilevante dal punto di vista penale il 𝗺𝗲𝗿𝗼 𝘁𝗲𝗻𝘁𝗮𝘁𝗶𝘃𝗼 𝗱𝗶 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲𝗰𝗶𝗽𝗮𝗿𝗲 all’esecuzione un reato materialmente commesso da altri.

Question 13

Fattispecie plurisoggettiva

I 3 paradigmi per la condizione del fattispecie plurisoggettiva per la dottrina e giurisprudenza

Answer 13

Dottrina e giurisprudenza hanno risposto all’interrogativo in merito a quali siano le 𝗰𝗼𝗻𝗱𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 in presenza delle quali un atto di partecipazione possa essere considerato un atto tipico di una fattispecie plurisoggettiva eventuale e dunque quale sia il contributo minimo che deve dare il concorrente, che ha
eseguito un atto atipico, al fine di essere considerato coautore della fattispecie plurisoggettiva eventuale.

Sono stati proposti 𝘁𝗿𝗲 𝗽𝗮𝗿𝗮𝗱𝗶𝗴𝗺𝗶:

• 𝗜𝗹 𝗰𝗮𝘂𝘀𝗮𝗹𝗲
• 𝗜𝗹 𝗽𝗮𝗿𝗮𝗱𝗶𝗴𝗺𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗮𝘂𝘀𝗮𝗹𝗶𝘁à 𝗮𝗴𝗲𝘃𝗼𝗹𝗮𝘁𝗶𝘃𝗮
• 𝗜𝗹 𝗽𝗮𝗿𝗮𝗱𝗶𝗴𝗺𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗮𝘂𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗿𝗶𝘀𝗰𝗵𝗶𝗼

Question 14

Fattispecie plurisoggettiva
I 3 paradigmi per la condizione del fattispecie plurisoggettiva per la dottrina e giurisprudenza
• 𝗜𝗹 𝗰𝗮𝘂𝘀𝗮𝗹𝗲

Answer 14

• 𝗜𝗹 𝗰𝗮𝘂𝘀𝗮𝗹𝗲 secondo il quale può essere considerata tipica entro la fattispecie plurisoggettiva solamente la condotta che abbia dato un 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗶𝗯𝘂𝘁𝗼 𝗰𝗮𝘂𝘀𝗮𝗹𝗲 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗿𝗲𝗮𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗳𝗮𝘁𝘁𝗼. La condotta deve potere essere ritenuta causa necessaria del reato senza cui il reato non si sarebbe verificato. Questo criterio viene valutato da una parte degli interpreti come un criterio
troppo restrittivo e insufficiente per l’incriminazione di atti di partecipazione meritevoli di punizione.

Si dice in particolare che non sarebbe punito il complice che fornendo la chiave allo scassinatore consente di aprire la cassaforte con la cave invece che forzarla con altri strumenti da scasso.

Per superare l’insufficienza del paradigma causale sono stati proposti due paradigmi alternativi che allargano il concetto di contributo penale rilevante per considerare il contributo tipico rispetto la fattispecie plurisoggettiva eventuale.

Question 15

Fattispecie plurisoggettiva
I 3 paradigmi per la condizione del fattispecie plurisoggettiva per la dottrina e giurisprudenza
• 𝗜𝗹 𝗽𝗮𝗿𝗮𝗱𝗶𝗴𝗺𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗮𝘂𝘀𝗮𝗹𝗶𝘁à 𝗮𝗴𝗲𝘃𝗼𝗹𝗮𝘁𝗶𝘃𝗮

Answer 15

• 𝗜𝗹 𝗽𝗮𝗿𝗮𝗱𝗶𝗴𝗺𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗮𝘂𝘀𝗮𝗹𝗶𝘁à 𝗮𝗴𝗲𝘃𝗼𝗹𝗮𝘁𝗶𝘃𝗮 secondo cui è rilevante non solo l’ausilio necessario senza il quale il reato non sarebbe stato necessario ma è rilevante anche il contributo che abbia agevolato o facilitato l’esecuzione del reato.

Question 16

Fattispecie plurisoggettiva
I 3 paradigmi per la condizione del fattispecie plurisoggettiva per la dottrina e giurisprudenza
• 𝗜𝗹 𝗽𝗮𝗿𝗮𝗱𝗶𝗴𝗺𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗮𝘂𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗿𝗶𝘀𝗰𝗵𝗶𝗼

Answer 16

• 𝗜𝗹 𝗽𝗮𝗿𝗮𝗱𝗶𝗴𝗺𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗮𝘂𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗿𝗶𝘀𝗰𝗵𝗶𝗼 che giudica rilevante persino una condotta che, secondo una valutazione ex ante, sarebbe idonea a favorire la realizzazione del reato.

Question 17

Fattispecie plurisoggettiva
I 3 paradigmi per la condizione del fattispecie plurisoggettiva per la dottrina e giurisprudenza
Il paradigma più coerente

Answer 17

• 𝗜𝗹 𝗽𝗮𝗿𝗮𝗱𝗶𝗴𝗺𝗮 𝗽𝗶ù 𝗰𝗼𝗲𝗿𝗲𝗻𝘁𝗲 ai principi generali della responsabilità penale è senza dubbio il 𝗽𝗮𝗿𝗮𝗱𝗶𝗴𝗺𝗮 𝗰𝗮𝘂𝘀𝗮𝗹𝗲.
Bisogna stabilire in maniera più corretta, rispetto alla formulazione originaria con cui questo era stato primariamente proposto, il 𝘁𝗲𝗿𝗺𝗶𝗻𝗲 𝗲𝘀𝗮𝘁𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗿𝗶𝗳𝗲𝗿𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 per la attribuzione della responsabilità per una fattispecie plurisoggettiva.

L’atto di partecipazione deve essere 𝗻𝗲𝗰𝗲𝘀𝘀𝗮𝗿𝗶𝗼 rispetto al secondo termine del rapporto causale che
qui identifichiamo nell’evento che si è verificato in concreto.

Question 18

Fattispecie plurisoggettiva
I 3 paradigmi per la condizione del fattispecie plurisoggettiva per la dottrina e giurisprudenza
• 𝗜𝗹 𝗽𝗮𝗿𝗮𝗱𝗶𝗴𝗺𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗮𝘂𝘀𝗮𝗹𝗶𝘁à 𝗮𝗴𝗲𝘃𝗼𝗹𝗮𝘁𝗶𝘃𝗮
Decorso causale effettivo

Answer 18

In definitiva se il contributo agevolatole ha inciso sul 𝗱𝗲𝗰𝗼𝗿𝘀𝗼 𝗰𝗮𝘂𝘀𝗮𝗹𝗲 𝗲𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗼 tale contributo è una condizione necessaria del fatto di reato e come tale è idoneo a fondare una responsabilità per fatto proprio di chi ha posto in essere il contributo rispetto al reato commesso.

𝗘𝘀𝗲𝗺𝗽𝗶 𝗿𝗲𝗹𝗮𝘁𝗶𝘃𝗶 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗱𝗶𝘀𝗰𝗶𝗽𝗹𝗶𝗻𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗰𝗼𝗻𝗰𝗼𝗿𝘀𝗼 𝗱𝗶 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗲.
L’esempio di scuola riguarda il palo della banda che ha il compito di controllare la situazione. Il palo è partecipe del delitto al pari degli altri in quanto, anche se non realizza una azione tipica, contribuisce a porre in essere le condizioni nelle quali altri complici realizzano il fatto tipico facendo riferimento alla presenza di un complice pronto ad avvisarli di un pericolo imminente. La condotta di partecipazione del palo sta nell’assunzione del compito di palo che fornisce un contributo nella realizzazione del fatto. Non fa differenza se poi il palo si sia concretamente
dovuto attivare oppure no in quanto anche il palo rimasto inattivo viene considerato un partecipe
effettivo all’impresa comune che ha partecipato a determinare le concrete modalità di realizzazione del fatto che sarebbero mutate se i complici non avrebbero potuto fare affidamento sulla presenza di un loro palo.

Un altro esempio di concorso attraverso attività atipica è la partecipazione con voto favorevole ad
una deliberazione collegiale criminosa finalizzata all’approvazione di un bilancio falso. La rilevanza penale del contributo del singolo votante si fonda direttamente sulla sua conformità al
tipo di reato ed è indipendente dalla necessità del singolo voto all’approvazione del bilancio falso.

Infine abbiamo il caso, molto controverso, del complice maldestro ossia del soggetto che
volendo aiutare in realtà intralcia la realizzazione del reato. Si pensi al palo maldestro che non
avverte i complici dell’arrivo della polizia che li coglie sul fatto. Il complice maldestro risponde
del reato compiuto da altri o del delitto tentato da altri in quanto ha effettivamente agito da
complice.

Question 19

Fattispecie plurisoggettiva

Concorso materiale

Answer 19

Le ipotesi viste finora ora sono ipotesi di 𝗰𝗼𝗻𝗰𝗼𝗿𝘀𝗼 𝗺𝗮𝘁𝗲𝗿𝗶𝗮𝗹𝗲 in cui più persone forniscono un contributo materiale di esecuzione di un fatto tipico o atipico rispetto ad una fattispecie incriminatrice.

Question 20

Fattispecie plurisoggettiva

Concorso morale

Answer 20

𝗜𝗹 𝗰𝗼𝗻𝗰𝗼𝗿𝘀𝗼 𝗺𝗼𝗿𝗮𝗹𝗲 si ha facendo riferimento al contributo di chi con comportamenti diretti a influire su altri fa nascere in altri il proposito di commettere il reato o rafforza un proposito già esistente ma ancora non consolidato.

In queste ipotesi si parla rispettivamente di concorso
mediante 𝗱𝗲𝘁𝗲𝗿𝗺𝗶𝗻𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 o mediante 𝗶𝘀𝘁𝗶𝗴𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲. Come forma di partecipazione morale viene
in rilievo anche 𝗹’𝗮𝗰𝗰𝗼𝗿𝗱𝗼 𝗰𝗿𝗶𝗺𝗶𝗻𝗼𝘀𝗼 per commettere un reato in quanto quando il reato si è realizzato in attuazione dell’accorso l’aver partecipato a tale accordo di base viene in rilievo come contributo concorsuale indipendentemente da eventuali comportamenti.

Question 21

Fattispecie plurisoggettiva

Concorso morale, paradigma condizionalistico

Answer 21

Al fine di rilevare la rilevanza penale del contributo del concorrente si applica anche per quanto riguarda il concorso morale quello che è il paradigma causale. La sua applicazione è semplice in relazione alla figura del determinatore. Questa corrisponde al 𝗽𝗮𝗿𝗮𝗱𝗶𝗴𝗺𝗮 𝗰𝗼𝗻𝗱𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗶𝘀𝘁𝗶𝗰𝗼, dal momento che senza l’influenza del determinatore, l’autore materiale del reato non lo
avrebbe compiuto.

E’ il tipico caso del mandante che ha ottenuto che altri eseguissero il reato. L’aver determinato che altri eseguissero il delitto è preso in considerazione come 𝗰𝗶𝗿𝗰𝗼𝘀𝘁𝗮𝗻𝘇𝗮 𝗮𝗴𝗴𝗿𝗮𝘃𝗮𝗻𝘁𝗲 nei casi di cui 𝗮𝗴𝗹𝗶 𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗶 𝟭𝟭𝟭 𝗲 𝟭𝟭𝟮 𝗱𝗲𝗹 𝗖𝗼𝗱𝗶𝗰𝗲 𝗣𝗲𝗻𝗮𝗹𝗲.

Question 22

Fattispecie plurisoggettiva

Concorso morale, l’istigazione

Answer 22

Anche nel caso di istigazione, il fatto commesso dall’istigato può essere attribuito all’istigatore
come fatto proprio in ragione di una 𝗲𝗳𝗳𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗶𝘁à 𝗶𝗻𝗳𝗹𝘂𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗺𝗼𝘁𝗶𝘃𝗮𝗻𝘁𝗲 dell’istigazione sulla
condotta dell’istigato, influenza che deve essere verificata in concreto in sede giudiziale.

L’istigatore deve aver fornito all’istigato 𝗿𝗮𝗴𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝗮𝗴𝗶𝗿𝗲 che l’istigato deve aver fatto proprie
nella sua decisione di realizzare il fatto oggetto di istigazione.

𝗜𝗹 𝗹𝗲𝗴𝗮𝗺𝗲 𝗰𝗮𝘂𝘀𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗳𝗮𝘁𝘁𝗼 𝗰𝗼𝗺𝗺𝗲𝘀𝘀𝗼 con un precedente accordo si esprime nell’incidenza tra il fatto commesso e il fatto oggetto di istigazione e accordo. Qualora sia compiuto un fatto diverso sorgono problemi, la cui soluzione sarà regolata 𝗱𝗮𝗹𝗹’𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝟭𝟭𝟲 𝗱𝗲𝗹 𝗖𝗼𝗱𝗶𝗰𝗲 𝗣𝗲𝗻𝗮𝗹𝗲.

Question 23

Fattispecie plurisoggettiva
Concorso morale
Ipotesi problematiche (rafforzamento dell’altrui proposito criminoso)

Answer 23

Nell’ambito della discussione sulla configurabilità del concorso morale di persona nel reato ci si interroga se al di fuori dei casi di accordo di istigazione siano concepibili ulteriori ipotesi di concorso morale.

Vengono in rilievo:
• Mi era presenza non casuale sul luogo del delitto, servita a fornire all’autore un maggiore senso di sicurezza rilevando chiara adesione al fatto;

• Messa disposizione di contributi materiali in concreto inutilizzati;
• Promessa di assistenza successiva alla realizzazione del fatto.

Question 24

Fattispecie plurisoggettiva
Concorso morale
Ipotesi problematiche (rafforzamento dell’altrui proposito criminoso) nella giurisprudenza

Answer 24

Nella giurisprudenza l’idea del 𝗿𝗮𝗳𝗳𝗼𝗿𝘇𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗮𝗹𝘁𝗿𝘂𝗶 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗼𝘀𝗶𝘁𝗼 𝗰𝗿𝗶𝗺𝗶𝗻𝗼𝘀𝗼, nell’ipotesi citate, attraverso le modalità indicate, viene applicate anche in contesti come questi che sono diversi dall’istigazione in senso proprio, con lo 𝘀𝗰𝗼𝗽𝗼 𝗱𝗶 𝗿𝗮𝗳𝗳𝗼𝗿𝘇𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝗿𝗶𝗹𝗲𝘃𝗮𝗻𝘇𝗮 𝗰𝗼𝗻𝗰𝗼𝗿𝘀𝘂𝗮𝗹𝗲 di qualsiasi attività in cui venga ravvisato un sostegno psicologico alla decisione d’agire altrui.

Dalla giurisprudenza è ritenuta sufficiente la configurabilità del concorso morale, la prova
dell’obiettiva idoneità della condotta in base a regole di comune esperienza a proporre un rafforzamento dell’attui proposito criminoso anche in maniera modesta.

Question 25

Fattispecie plurisoggettiva
Concorso morale
Ipotesi problematiche (rafforzamento dell’altrui proposito criminoso) nella dottrina

Answer 25

La dottrina ha rilevato la 𝗽𝗲𝗿𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼𝘀𝗮 𝗮𝗺𝗯𝗶𝗴𝘂𝗶𝘁à 𝗱𝗲𝗹 𝗰𝗿𝗶𝘁𝗲𝗿𝗶𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗿𝗮𝗳𝗳𝗼𝗿𝘇𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗼𝘀𝗶𝘁𝗼 𝗰𝗿𝗶𝗺𝗶𝗻𝗼𝘀𝗼 𝗮𝗹𝘁𝗿𝘂𝗶 così come teorizzato dalla giurisprudenza.

Questo perché lo schema del concorso morale non può essere utilizzato come un contenitore residuale di condotte la cui rilevanza, come atti di partecipazione materiale appaia dubbia dovendo venire in rilievo come atti di partecipazione morale al reato solamente condotte il cui effetto psicologico su altri sia 𝘀𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗽𝗼𝘀𝗶𝘁𝗶𝘃𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗮𝗰𝗰𝗲𝗿𝘁𝗮𝘁𝗼 in termini causali.

Question 26

Fattispecie plurisoggettiva

Concorso di persone mediante omissione

Answer 26

I casi che abbiamo visto fino ad ora di concorso, facevano riferimento ad atti concorsuali di carattere commissivo. Un concorso di persone può essere 𝗿𝗲𝗮𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝘁𝗼 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗺𝗲𝗱𝗶𝗮𝗻𝘁𝗲 𝗼𝗺𝗶𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 fuori dai causi in cui l’impedimento di reati sia oggetto di una posizione di garanzia, chi si trova ad assistere alla commissione di un fatto di reato, non ha il dovere di impedirne la realizzazione, può allontanarsi e assistere senza intervenire.

Potrebbe sorgere un dovere di avvertire l’autorità, soltanto quando ci si trovi di fronte ad una persona in pericolo nei termini particolare di cui 𝗮𝗹𝗹’𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝟱𝟵𝟯, ossia dell’omissione di soccorso.

Question 27

Fattispecie plurisoggettiva
Concorso di persone mediante omissione
Autore mediato

Answer 27

Un’ipotesi di concorso mediante omissione si può realizzare solo quando il concorrente sia investito di una 𝗽𝗼𝘀𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗴𝗮𝗿𝗮𝗻𝘇𝗶𝗮 che si sostanzi nell’impedimento del reato altrui.

E’ tipica dell’analisi dell’istituto del concorso di persona l’esame della figura 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗮𝘂𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗺𝗲𝗱𝗶𝗮𝘁𝗼. Nel concetto di autore mediato vengono inquadrati una serie di situazioni nelle quali taluno si avvale per la relazione di un reato dell’attività materiale di un altra persona non punibile per incapacità o perché vittima di violenza o di fronde.

Question 28

Fattispecie plurisoggettiva
Concorso di persone mediante omissione
Autore mediato, gruppo di ipotesi

Answer 28

Appartengono a questo gruppo le seguenti ipotesi:

• Costringimento fisico a commettere un reato;
• Determinazione al reato mediante: inganno, minaccia, messa in stato di incapacità.

Queste disposizioni ribadiscono la responsabilità dell’autore della violenza fisica o morale e la
non responsabilità della persona che è vittima di tali condotte.
Il cosiddetto autore mediato è il reale 𝗱𝗼𝗺𝗶𝗻𝘂𝘀 della situazione, mentre l’agente materiale che esegue il reato non risponde perché non è imputabile, non capace di intendere e di volere o perché manca il dolo o perché commesso in stato di necessità.

Question 29

Fattispecie plurisoggettiva

La colpevolezza

Answer 29

La responsabilità per concorso nel reato richiede la 𝗰𝗼𝗹𝗽𝗲𝘃𝗼𝗹𝗲𝘇𝘇𝗮 del concorrente in relazione al reato commesso in base ai principi generali sull’imputazione del reo.

Di concorso, nel delitto doloso, risponde il concorrente che abbiamo 𝗮𝗴𝗶𝘁𝗼 𝗰𝗼𝗻 𝗱𝗼𝗹𝗼.

Question 30

Fattispecie plurisoggettiva

La colpevolezza, l’accertamento del dolo

Answer 30

Il problema dell’accertamento dolo si pone separatamente per ciascun concorrente in relazione
al suo contribuito. 𝗜𝗹 𝗱𝗼𝗹𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗰𝗼𝗻𝗰𝗼𝗿𝘀𝗼 ha ad oggetto sia il fatto di reato realizzato in concreto sia per il singolo concorrente il suo personale contributo.

𝗔𝗴𝗶𝘀𝗰𝗲 𝗰𝗼𝗻 𝗱𝗼𝗹𝗼 di concorso 𝗰𝗼𝗹𝘂𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝘀𝗮 𝗲 𝘃𝘂𝗼𝗹𝗲 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗶𝗯𝘂𝗶𝗿𝗲 𝗰𝗼𝗻 𝗹𝗮 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗼 𝗰𝗼𝗻𝗱𝗼𝘁𝘁𝗮 alla realizzazione del fatto di reato rappresentato nei suoi elementi costituitivi.

Question 31

Fattispecie plurisoggettiva
La colpevolezza, l’accertamento del dolo
Il reato diverso da quello voluto dai concorrenti

Answer 31

Rispetto ai principi generali, 𝗴𝗹𝗶 𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝟭𝟭𝟲 𝗲 𝟭𝟭𝟳 𝗱𝗲𝗹 𝗖𝗼𝗱𝗶𝗰𝗲 𝗣𝗲𝗻𝗮𝗹𝗲 apportano una 𝗱𝗲𝗿𝗼𝗴𝗮.

L’articolo 116 (𝗿𝗲𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗶𝘃𝗲𝗿𝘀𝗼 𝗱𝗮 𝗾𝘂𝗲𝗹𝗹𝗼 𝘃𝗼𝗹𝘂𝘁𝗼 𝗱𝗮𝗶 𝗰𝗼𝗻𝗰𝗼𝗿𝗿𝗲𝗻𝘁𝗶), asserisce che: “𝘘𝘶𝘢𝘭𝘰𝘳𝘢 𝘪𝘭 𝘳𝘦𝘢𝘵𝘰
𝘤𝘰𝘮𝘮𝘦𝘴𝘴𝘰 𝘴𝘪𝘢 𝘥𝘪𝘷𝘦𝘳𝘴𝘰 𝘥𝘢 𝘲𝘶𝘦𝘭𝘭𝘰 𝘷𝘰𝘭𝘶𝘵𝘰 𝘥𝘢 𝘵𝘢𝘭𝘶𝘯𝘰 𝘥𝘦𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘤𝘰𝘳𝘳𝘦𝘯𝘵𝘪, 𝘢𝘯𝘤𝘩𝘦 𝘴𝘦 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘪 𝘯𝘦 𝘳𝘪𝘴𝘱𝘰𝘯𝘥𝘦, 𝘴𝘦 𝘭’𝘦𝘷𝘦𝘯𝘵𝘰 è 𝘤𝘰𝘯𝘴𝘦𝘨𝘶𝘦𝘯𝘻𝘢 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘴𝘶𝘢 𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘰𝘥 𝘰𝘮𝘪𝘴𝘴𝘪𝘰𝘯𝘦.”

Questa disposizione è 𝗰𝗲𝗻𝘁𝗿𝗶𝗰𝗮 rispetto ai principi generali di imputazione soggettiva perché
fonda una responsabilità a titolo di concorso doloso in capo al concorrente che agito con il dolo di un delitto diverso rispetto a quello originariamente concordato. Secondo la norma è sufficiente che il reato commesso sia conseguenza anche dell’azione o dell’omissione del concorrente che non lo ha voluto.

Question 32

Fattispecie plurisoggettiva
La colpevolezza, l’accertamento del dolo
Il reato diverso da quello voluto dai concorrenti
La particolarità

Answer 32

La particolarità di tale articolo e che 𝗲𝗾𝘂𝗶𝗽𝗮𝗿𝗮, dal punto di vista dell’imputazione soggettiva, l’autore che ha commesso dolosamente il delitto diverso con il concorrente che non lo ha voluto, i quali rispondono entrambi del delitto non dovuto a titolo di dolo.

Si tratta di un caso di 𝗿𝗲𝘀𝗽𝗼𝗻𝘀𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁à 𝗼𝗴𝗴𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗮 che trovo una spiegazione nell’ideologica autoritaria del legislatore fascista e specificatamente nell’idea che il partecipare ad un’impresa delittuosa insieme ad altri
gli implichi per il singolo concorrente ad affidarsi all’azione di altri in situazione che possono sfuggire al controllo personale. Il pericolo di deviazione dal programma originario sarebbe un 𝗿𝗶𝘀𝗰𝗵𝗶𝗼 𝗰𝗼𝗻𝗻𝗮𝘁𝘂𝗿𝗮𝘁𝗼 𝗮𝗹𝗹’𝗮𝗴𝗶𝗿𝗲 𝗰𝗼𝗻𝗰𝗼𝗿𝘀𝘂𝗮𝗹𝗲.

Question 33

Fattispecie plurisoggettiva
La colpevolezza, l’accertamento del dolo
Il reato diverso da quello voluto dai concorrenti
Le ipotesi

Answer 33

Le ipotesi concrete in cui viene in discussione la norma riguardano casi in cui un 𝗱𝗲𝗹𝗶𝘁𝘁𝗼 𝗯𝗮𝘀𝗲 (reato contro la persona o il patrimonio) 𝗱𝗲𝗴𝗲𝗻𝗲𝗿𝗶 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗳𝗮𝘀𝗲 𝗲𝘀𝗲𝗰𝘂𝘁𝗶𝘃𝗮 nella realizzazione dolosa da parte di taluno dei complici di un delitto più grave (omicidio o fatto di lesioni).

Question 34

Fattispecie plurisoggettiva

Interpretazione costituzionalmente orientata

Answer 34

Dopo l’entrata in vigore della Costituzione è stato sollevato il problema della legittimità costituzionale 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝟭𝟭𝟲 ritenuta violazione del principio di colpevolezza di cui 𝗮𝗹𝗹’𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝟮𝟳, 𝗰𝗼𝗺𝗺𝗮 𝟭 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗖𝗼𝘀𝘁𝗶𝘁𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲.

La Corte ha respinto la questione con una sentenza interpretativa di rigetto, la quale ha significato una reinterpretazione costituzionalmente conforme della norma al Pincio di colpevolezza.

La Corte ha affermato che:”𝘘𝘶𝘢𝘭𝘦 𝘤𝘰𝘦𝘧𝘧𝘪𝘤𝘪𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘮𝘪𝘯𝘪𝘮𝘰 𝘥𝘪 𝘤𝘰𝘭𝘱𝘦𝘷𝘰𝘭𝘦𝘻𝘻𝘢, 𝘢𝘭𝘮𝘦𝘯𝘰 𝘭𝘢 𝘱𝘳𝘦𝘷𝘦𝘥𝘪𝘣𝘪𝘭𝘪𝘵à 𝘪𝘯 𝘤𝘰𝘯𝘤𝘳𝘦𝘵𝘰 𝘥𝘦𝘭 𝘳𝘦𝘢𝘵𝘰 𝘥𝘪𝘷𝘦𝘳𝘴𝘰 𝘯𝘦𝘭𝘭’𝘰𝘳𝘥𝘪𝘯𝘢𝘳𝘪𝘰 𝘴𝘷𝘰𝘭𝘨𝘦𝘳𝘴𝘪 𝘦 𝘤𝘰𝘯𝘤𝘢𝘵𝘦𝘯𝘢𝘳𝘴𝘪 𝘥𝘦𝘪 𝘧𝘢𝘵𝘵𝘪 𝘶𝘮𝘢𝘯𝘪.”

Question 35

Fattispecie plurisoggettiva
Interpretazione costituzionalmente orientata
Presupposto minimo

Answer 35

𝗜𝗹 𝗽𝗿𝗲𝘀𝘂𝗽𝗽𝗼𝘀𝘁𝗼 𝗺𝗶𝗻𝗶𝗺𝗼 per l’imputazione soggettiva del reato diverso da quello voluto, deve essere secondo la Corte, la 𝗽𝗿𝗲𝘃𝗲𝗱𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁à 𝗶𝗻 𝗰𝗼𝗻𝗰𝗿𝗲𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗿𝗲𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗶𝘃𝗲𝗿𝘀𝗼 nell’ordinario svolgersi e concatenarsi dei fatti umani.

Dal 1965, la prevedibilità in concreto del reato diverso, viene dunque valutata in conformità ai principi della colpa con riferimento al fatto realizzato, avendo riguardo alle circostanze del caso concreto.

Question 36

Fattispecie plurisoggettiva
Interpretazione costituzionalmente orientata
Responsabilità anomala

Answer 36

𝗟’𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝟭𝟭𝟲, resta un’ipotesi di 𝗿𝗲𝘀𝗽𝗼𝗻𝘀𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁à 𝗮𝗻𝗼𝗺𝗮𝗹𝗮, rispetto ai principi relativi all’imputazione soggettiva del reato.

𝗜𝗹 𝗰𝗼𝗻𝗰𝗼𝗿𝗿𝗲𝗻𝘁𝗲 che non ha voluto il reato diverso è 𝗽𝘂𝗻𝗶𝘁𝗼 𝗮 𝘁𝗶𝘁𝗼𝗹𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗻𝗰𝗼𝗿𝘀𝗼 𝗱𝗼𝗹𝗼𝘀𝗼, punito a titolo di concorso doloso, con la pena prevista per il delitto doloso, nonostante che il rimprovero di colpevolezza che può essere rimosso, in relazione al reato diverso, sia di colpa e non di dolo.

In secondo luogo un secondo profilo di anomalia, è 𝗹’𝗮𝘁𝘁𝗿𝗶𝗯𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗮 𝘁𝗶𝘁𝗼𝗹𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗹𝗽𝗮 𝗮𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗱𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗶𝘁𝘁𝗶 𝗻𝗼𝗻 𝗽𝗿𝗲𝘃𝗶𝘀𝘁𝗶 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝗰𝗼𝗹𝗽𝗼𝘀𝗶.

Question 37

Fattispecie plurisoggettiva
Interpretazione costituzionalmente orientata
Responsabilità anomala, correttivo

Answer 37

L’unico correttivo a questa eccessiva severità, e la previsione di una diminuzione di pena per il
concorrente che no ha voluto il delitto realizzato se più grave del delitto voluto.

𝗟’𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝟭𝟭𝟲 asserisce che: “𝘴𝘦 𝘪𝘭 𝘳𝘦𝘢𝘵𝘰 𝘤𝘰𝘮𝘮𝘦𝘴𝘴𝘰 è 𝘱𝘪ù 𝘨𝘳𝘢𝘷𝘦 𝘥𝘪 𝘲𝘶𝘦𝘭𝘭𝘰 𝘷𝘰𝘭𝘶𝘵𝘰, 𝘭𝘢 𝘱𝘦𝘯𝘢 è 𝘥𝘪𝘮𝘪𝘯𝘶𝘪𝘵𝘢 𝘳𝘪𝘨𝘶𝘢𝘳𝘥𝘰 𝘢 𝘤𝘩𝘪 𝘷𝘰𝘭𝘭𝘦 𝘪𝘭 𝘳𝘦𝘢𝘵𝘰 𝘮𝘦𝘯𝘰 𝘨𝘳𝘢𝘷𝘦”.

Question 38

Fattispecie plurisoggettiva

Concorso dell’estraneo nel reato proprio

Answer 38

𝗟’𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝟭𝟭𝟳 si occupa di una particolare ipotesi di 𝗰𝗼𝗻𝗰𝗼𝗿𝘀𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗲𝘀𝘁𝗿𝗮𝗻𝗲𝗼 𝗻𝗲𝗹 𝗿𝗲𝗮𝘁𝗼 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗼.

Con riferimento ai 𝗿𝗲𝗮𝘁𝗶 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶 (possono essere commessi solo dal soggetto titolare della specifica qualifica giuridica indicata dalla norma incriminatrice)

Si pone il problema se sia configurabile una responsabilità concorsuale di un soggetto privo della qualifica che caratterizza il destinatario della norma.

Question 39

Fattispecie plurisoggettiva
Concorso dell’estraneo nel reato proprio
Differenza tra intraneo e estraneo

Answer 39

𝗜𝗻𝘁𝗿𝗮𝗻𝗲𝗼 è il soggetto dotato di qualifica.

𝗘𝘀𝘁𝗿𝗮𝗻𝗲𝗼 il soggetto non dotato di qualifica.

Question 40

Fattispecie plurisoggettiva
Concorso dell’estraneo nel reato proprio
La risposta

Answer 40

𝗟𝗮 𝗿𝗶𝘀𝗽𝗼𝘀𝘁𝗮 è 𝗮𝗳𝗳𝗲𝗿𝗺𝗮𝘁𝗶𝘃𝗮, tutte le forme di partecipazione atipica possono essere senz’altro
realizzate da soggetti estranei privi di qualifica.

Question 41

Fattispecie plurisoggettiva
Concorso dell’estraneo nel reato proprio
La questione della dottrina

Answer 41

E’ oggetto di discussione in dottrina, anche la questione se 𝗹’𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝘁𝗶𝗽𝗶𝗰𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗿𝗲𝗮𝘁𝗼 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗮 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝗿𝗲𝗮𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝘁𝗮 𝗱𝗮𝗹𝗹’𝗲𝘀𝘁𝗿𝗮𝗻𝗲𝗼 o se invece debba necessariamente realizzata dall’intraneo.

Ciò dipende dalle singole fattispecie incriminatrici talora il reato proprio richiede un’attività necessariamente personale, insostituibile dell’intraneo (delitto di incesto). In altri casi si può ammettere che l’azione tipica si eventualmente seguita dall’estraneo.

Question 42

Fattispecie plurisoggettiva
Concorso dell’estraneo nel reato proprio
Consapevolezza della qualifica soggettiva

Answer 42

Con riferimento alla questione diversa della colpevolezza dell’estraneo in relazione al reato proprio, secondo i principi generali, il dolo del concorso in reato proprio richiede 𝗰𝗵𝗲 𝗶𝗹 𝗰𝗼𝗻𝗰𝗼𝗿𝗿𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗲𝘀𝘁𝗿𝗮𝗻𝗲𝗼 𝘀𝗶𝗮 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗮𝗽𝗲𝘃𝗼𝗹𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗾𝘂𝗮𝗹𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮 𝘀𝗼𝗴𝗴𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗮𝘂𝘁𝗼𝗿𝗲.

Questa regola vale nei casi in cui la qualifica soggettiva fondi l’illiceità penale del fatto che altrimenti non costituirebbe reato.

𝗘𝘀𝗲𝗺𝗽𝗶𝗼: l’estraneo risponde del reato proprio nel caso in cui ignori la qualifica soggettiva dell’autore? un fatto di impropriazione indebita se commesso da un pubblico ufficiale è punito non hai sensi dell’articolo 64, bensì a titolo di peculato all’articolo 314 del Codice Penale, ed allora risponde di peculato l’estraneo che concorra all’appropriazione indebita di beni altrui
assieme ad un soggetto ignorando che si tratti di un pubblico ufficiale?

Solo di quest’ultimo genere di ipotesi ci da risposta l’articolo 117, il quale ci dà una risposta affermativa secondo cui:” se, per le condizioni alle qualità personali del colpevole, o per i rapporti fra il colpevole e l’offeso, muta il titolo del reato per taluno di coloro che vi sono
concorsi, anche gli altri rispondono dello stesso reato.”

Ai sensi della norma dunque il concorrente estraneo 𝗿𝗶𝘀𝗽𝗼𝗻𝗱𝗲 𝗱𝗶 𝗽𝗲𝗰𝘂𝗹𝗮𝘁𝗼 𝗶𝗻 𝗰𝗼𝗻𝗰𝗼𝗿𝘀𝗼 𝗮 𝘁𝗶𝘁𝗼𝗹𝗼 𝗱𝗼𝗹𝗼𝘀𝗼.
È evidente che rispetta i principi generali, anche 𝗹’𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝟭𝟭𝟳 presenti 𝗺𝗲𝗱𝗲𝘀𝗶𝗺𝗶 𝗽𝗿𝗼𝗳𝗶𝗹𝗶 𝗱𝗶
𝗮𝗻𝗼𝗺𝗮𝗹𝗶𝗮 𝗲𝗱 𝗲𝗰𝗰𝗲𝘀𝘀𝗶𝘃𝗮 𝘀𝗲𝘃𝗲𝗿𝗶𝘁à che abbiamo rilevato all’interno 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝟭𝟭𝟲.

Question 43

Fattispecie plurisoggettiva
Concorso dell’estraneo nel reato proprio
Responsabilità oggettiva

Answer 43

La disciplina è costruita ancora una volta in chiave di 𝗿𝗲𝘀𝗽𝗼𝗻𝘀𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁à 𝗼𝗴𝗴𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗮. La responsabilità a titolo di dolo copre un fatto che per il concorrente che ignora la qualifica, è solo parzialmente coperto dal dolo.

Anche in quest’ipotesi un unico correttivo è la previsione dell’ultima parte 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝟭𝟭𝟳 di una 𝗱𝗶𝗺𝗶𝗻𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗽𝗲𝗻𝗮 𝗳𝗮𝗰𝗼𝗹𝘁𝗮𝘁𝗶𝘃𝗮 𝘀𝗲 𝗶𝗹 𝗿𝗲𝗮𝘁𝗼 è 𝗽𝗶ù 𝗴𝗿𝗮𝘃𝗲.

Alcuni autori ritengono possibile anche in questo caso un’interpretazione costituzionalmente orientata che esclude la responsabilità di chi abbia ignorato senza colpa la qualifica soggettiva di contro.

Question 44

Fattispecie plurisoggettiva

Trattamento sanzionatorio e circostanze

Answer 44

La regola generale è enunciata 𝗮𝗹𝗹’𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝟭𝟭𝟬 𝗱𝗲𝗹 𝗖𝗼𝗱𝗶𝗰𝗲 𝗣𝗲𝗻𝗮𝗹𝗲, non significa che tutti i concorrenti nel reato debba essere assoggettati alla medesima pena in concreto.

Tale articolo asserisce che:’‘𝘘𝘶𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘱𝘪ù 𝘱𝘦𝘳𝘴𝘰𝘯𝘦 𝘤𝘰𝘯𝘤𝘰𝘳𝘳𝘰𝘯𝘰 𝘯𝘦𝘭 𝘮𝘦𝘥𝘦𝘴𝘪𝘮𝘰 𝘳𝘦𝘢𝘵𝘰, 𝘤𝘪𝘢𝘴𝘤𝘶𝘯𝘢 𝘥𝘪
𝘦𝘴𝘴𝘦 𝘴𝘰𝘨𝘨𝘪𝘢𝘤𝘦 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘱𝘦𝘯𝘢 𝘱𝘦𝘳 𝘲𝘶𝘦𝘴𝘵𝘰 𝘴𝘵𝘢𝘣𝘪𝘭𝘪𝘵𝘢, 𝘴𝘢𝘭𝘷𝘦 𝘭𝘦 𝘥𝘪𝘴𝘱𝘰𝘴𝘪𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘥𝘦𝘨𝘭𝘪 𝘢𝘳𝘵𝘪𝘤𝘰𝘭𝘪 𝘴𝘦𝘨𝘶𝘦𝘯𝘵𝘪.”

Per ciascun concorrente si applicano le regole generali sulla commisurazione della pena previste 𝗱𝗮𝗹𝗹’𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼 𝟭𝟯𝟯.

Question 45

Fattispecie plurisoggettiva
Trattamento sanzionatorio e circostanze
Modello unitario

Answer 45

Il modello unitario di disciplina adottato dal Codice Penale non da rilievo formale, ai fini della pena a differenza della diverse modalità di partecipazione, differenziazione fra i concorrenti rilevanti ai fini della pena sono invece introdotte dalla 𝗽𝗿𝗲𝘃𝗶𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗰𝗶𝗿𝗰𝗼𝘀𝘁𝗮𝗻𝘇𝗲 𝗮𝗴𝗴𝗿𝗮𝘃𝗮𝗻𝘁𝗶 𝗲 𝗮𝘁𝘁𝗲𝗻𝘂𝗮𝗻𝘁𝗶 nell’ambito della disciplina del concorso di persona nel reato.