L'economicità, la disciplina e registro dell'impresa Flashcards
L’economicità
E’ probabilmente la caratteristica più intuitiva legata al soggetto imprenditore e serve per caratterizzare l’attività di impresa sotto l’ambito del criterio di svolgimento.
Perché l’attività di imprese viene considerata tale solo se ha come obbiettivo l’economicità ovvero la
copertura dei costi con i ricavi dell’attività che sostanzialmente deve essere autosufficiente.
Caratteristica programmatica
L’economicità viene definita come una caratteristica programmatica nel senso che l’impresa
mira a coprire i costi con i ricavi anche quando non ci riesce in quanto è possibile che un’impresa chiuda il bilancio di un anno in negativo.
L’ambiguità dell’economicità
E’ dovuta al fatto che economicità non significa necessariamente la ricerca di un surplus dei
ricavi sui costi in quanto può essere considerata impresa anche un’attività che mira al pareggio
(le cosiddette IMPRESE SENZA SCOPO DI LUCRO SOGGETTIVO).
Rischio di impresa
E’ l’elemento distintivo strettamente legato a quello che viene definito rischio di impresa derivante dall’operare dell’impresa in un ambito di mercato e quindi di concorrenza.
Il criterio dell’economicità
Definisce la fissazione dei prezzi ed è strettamente legato a quella che è la richiesta dei capitali.
Questi capitali non vengono prestati gratuitamente quindi l’economicità delle imprese
deve essere anche in grado di coprire i costi dei capitali.
Il modello descritto dalla norma di un impresa
E’ esaustivo in quanto contiene gli elementi
non solo necessari ma anche sufficienti che devono caratterizzare un certo fatto affinché esso
possa considerarsi giuridicamente come impresa.
In quest’ottica, ci si può sbarazzare
agevolmente di due (pseudo) questioni che affiorano tradizionalmente nel dibattito sulla fattispecie:
- se un fenomeno produttivo possa qualificarsi come impresa nel caso in cui la produzione non sia destinata ad essere collocata sul mercato (c.d. impresa per conto proprio)
- o nel caso in cui si sia svolta senza osservare le condizioni richieste dalla legge per la sua iniziazione (impresa illegale)
- o persegua direttamente o indirettamente una finalità illecita (impresa immorale o mafiosa)
Un soggetto che esercita delle attività illecite può essere considerato imprenditore?
Se guardiamo alla definizione di imprenditore anche chi svolge un attivista economica illegale può essere considerato imprenditore in quanto nell’art. 2082.
E’ indicato solamente che è imprenditore colui che ‘esercita professionalmente una attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o servizi’ senza che sia indicato che l’attività in
questione deve essere legale.
Però bisogna anche capire al fine di quale regola da applicare si vuole sapere se un determinato soggetto è o meno un imprenditore
La disciplina dell’impresa:
Origine
Nell’impianto originario del codice civile la nozione di imprenditore era funzionale all’applicazione dell’ordinamento corporativo durante il
regime fascista in ambito economico.
La disciplina dell’impresa:
Nei giorni nostri
Caduto il regime è stato immediatamente soppresso
l’ordinamento corporativo è quindi l’impresa è diventata una materia priva di disciplina organica.
Nel 2011 è stato introdotto quello che lo ‘Statuto dell’impresa’ anche se in realtà si tratta di disposizioni programmatiche o organizzative.
La vera disciplina è previsto dal codice civile uno statuto generale dell’impresa commerciale medio/grande che col tempo è stato oggetto di estensioni anche ad altre imprese o attività produttive.
Esigenze di pubblicità
L’elevata numerosità e frequenza di rapporti giuridici che un’attività di impresa ha, comporta delle esigenze di pubblicità.
Per soddisfare queste esigenze la nostra disciplina ha previsto un sistema di pubblicità incentrato su un registro delle imprese (art 2188 del cc).
Il registro delle imprese
Nato nel 1942 e diventato operativo nel 1995, è una sorta di anagrafe delle imprese ovvero una banca dati telematica che contiene le informazioni che riguardano le imprese (caratteristiche, atti ed eventi) e che è consultabile da tutti online.
All’interno di questo registro devono essere iscritte le informazioni prescritte dalla legge e In determinati casi è richiesto anche il deposito
Il registro delle imprese:
Componenti
Il registro delle imprese si compone della:
- Sezione ordinaria dedicata agli imprenditori commerciali medio/grandi (società commerciali)
- Sezione speciale nata per estendere il regime pubblicitario ad altri tipi di imprese e per mettere in evidenza particolari situazioni (non ha molto successo)
Il registro delle imprese:
Da chi sono affidati
E’ affidata a enti pubblici definiti camere di commercio divise per aree territoriali dopo la riforma Madia (precedentemente erano divise per province).
Il registro delle imprese:
Atti dell’ufficio del registro
Retto da un conservatore, vigila il giudice del registro che è delegato dal presidente del tribunale di occuparsi di quegli atti.
Ogni imprenditore ha l’obbligo di indicare negli atti e nella corrispondenza il registro in cui sono iscritti e il numero di iscrizione al registro dell’imprese per certificare la sua iscrizione.
Il registro delle imprese:
Procedimento di iscrizione
L’imprenditore deve fare domanda all’ufficio
del registro territorialmente competente generalmente entro 30 gg dall’atto o dal fatto da iscrivere.