Il patrimonio netto e il capitale sociale Flashcards

1
Q

Patrimonio netto

A

Il diritto costruisce in concomitanza al capitale sociale reale, il 𝗰𝗮𝗽𝗶𝘁𝗮𝗹𝗲 𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝗹𝗲 𝗻𝗼𝗺𝗶𝗻𝗮𝗹𝗲 ovvero la 𝗾𝘂𝗼𝘁𝗮 𝗶𝗱𝗲𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗽𝗮𝘁𝗿𝗶𝗺𝗼𝗻𝗶𝗼 𝗻𝗲𝘁𝘁𝗼 della società corrispondente alla somma del valore dei conferimenti vincolato a rimanere stabilmente impiegato per lo svolgimento dell’oggetto sociale.

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2
Q

Patrimonio netto

Patrimonio sociale

A

Se ci si pone dalla 𝗽𝗿𝗼𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗼 𝘀𝘁𝗮𝘁𝗼 𝗽𝗮𝘁𝗿𝗶𝗺𝗼𝗻𝗶𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗯𝗶𝗹𝗮𝗻𝗰𝗶𝗼 di una società le risorse
conferite dai soci vanno a comporre le 𝗮𝘁𝘁𝗶𝘃𝗶𝘁à 𝗱𝗲𝗹 𝗽𝗮𝘁𝗿𝗶𝗺𝗼𝗻𝗶𝗼 𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝗹𝗲 ovvero il capitale reale.

Il patrimonio sociale è 𝗹’𝗶𝗻𝘀𝗶𝗲𝗺𝗲 𝗱𝗲𝗴𝗹𝗶 𝗲𝗹𝗲𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗽𝗮𝘁𝗿𝗶𝗺𝗼𝗻𝗶𝗮𝗹𝗶 𝗮𝘁𝘁𝗶𝘃𝗶 𝗲 𝗽𝗮𝘀𝘀𝗶𝘃𝗶 imputabili alla società.

Con lo svolgimento dell’attività di impresa nel patrimonio sociale possono entrare ulteriori
elementi attivi, possono uscirne elementi precedentemente inclusi e possono aggiungersi delle
passività.

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3
Q

Patrimonio netto

Quota variabile e fisso

A

𝗜𝗹 𝗽𝗮𝘁𝗿𝗶𝗺𝗼𝗻𝗶𝗼 𝗻𝗲𝘁𝘁𝗼, quindi la differenza tra attivo e passivo, è dunque una 𝗾𝘂𝗼𝘁𝗮 𝘃𝗮𝗿𝗶𝗮𝗯𝗶𝗹𝗲.

Con la disciplina del capitale sociale nominale la legge obbliga la società a inserire il 𝗽𝗮𝘁𝗿𝗶𝗺𝗼𝗻𝗶𝗼 𝗻𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗻𝗲𝗹 𝗽𝗮𝘀𝘀𝗶𝘃𝗼 𝗱𝗶 𝗯𝗶𝗹𝗮𝗻𝗰𝗶𝗼 e a computare nel patrimonio netto una 𝗾𝘂𝗼𝘁𝗮 𝗳𝗶𝘀𝘀𝗮 corrispondente alla 𝘀𝗼𝗺𝗺𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝘃𝗮𝗹𝗼𝗿𝗲 𝗱𝗲𝗶 𝗰𝗼𝗻𝗳𝗲𝗿𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶.

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4
Q

Patrimonio netto
Quota variabile e fisso
Bilancio di equilibrio

A

Al fine di 𝗺𝗮𝗻𝘁𝗲𝗻𝗲𝗿𝗲 𝘂𝗻 𝗯𝗶𝗹𝗮𝗻𝗰𝗶𝗼 𝗶𝗻 𝗲𝗾𝘂𝗶𝗹𝗶𝗯𝗿𝗶𝗼, la società viene costretta a mantenere nel proprio patrimonio elementi che non solo compensino gli elementi passivi, ma che li superino per una quota pari al valore dei conferimenti, assicurando un
impiego stabile dei mezzi propri, ovvero non presi in prestito.

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5
Q

Patrimonio netto

Il guadagno

A

Al fine di conseguire utili, e quindi un 𝗮𝗹 𝗳𝗶𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗲𝗴𝘂𝗶𝗿𝗲 𝘂𝘁𝗶𝗹𝗶, 𝗲 𝗾𝘂𝗶𝗻𝗱𝗶 𝘂𝗻 l’attività di impresa deve generare un surplus di attività che superi le risorse inizialmente conferite.

Se il patrimonio netto è inferiore al capitale nominale, la società registra perdite in quanto il capitale sociale effettivo è inferiore al capitale sociale nominale.

Fig. 3
https://docs.google.com/document/d/1nNd8d-AQb0bPpddjuuBIj4rd_hGZtBfYnrL2x5n8ZyA/edit

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6
Q

Patrimonio netto

Se non ci fosse un capitale sociale

A

Se non ci fosse il capitale sociale, in questa situazione, i soci potrebbero dividersi gli utili, andrebbero dunque a riprendersi tutti i conferimenti e la società dovrebbe ripartire da 0.

Mettendo il capitale sociale al passivo, al passivo abbiamo un blocco corrispondente al capitale
sociale che comporta il fatto che a fine esercizio attivo e passivo sono in pareggio e quindi i soci non possono dividersi nulla. Nel caso illustrato sotto gli utili sono pari a 0 perché il patrimonio netto è uguale al capitale sociale.

Fig. 4
https://docs.google.com/document/d/1nNd8d-AQb0bPpddjuuBIj4rd_hGZtBfYnrL2x5n8ZyA/edit

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7
Q

Patrimonio netto

Differenza tra patrimonio netto e capitale sociale e caso contrario

A

Nell’ipotesi successiva, maggiormente realistica, la società produce degli 𝘂𝘁𝗶𝗹𝗶 in quanto il valore
delle attività è superiore al valore delle passività e quindi il patrimonio netto è superiore al capitale sociale.

Gli utili sono dati dalla differenza tra patrimonio netto e capitale sociale.
In caso contrario avremmo delle 𝗽𝗲𝗿𝗱𝗶𝘁𝗲.

Fig. 5

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8
Q

Il capitale sociale

Le funzioni del capitale sociale

A

Il capitale sociale è un 𝗰𝗼𝗻𝗰𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗮𝘀𝘁𝗿𝗮𝘁𝘁𝗼 𝗶𝗻𝘁𝗿𝗼𝗱𝗼𝘁𝘁𝗼 𝗱𝗮𝗹 𝗱𝗶𝗿𝗶𝘁𝘁𝗼.

Il capitale sociale svolge diverse funzioni:

• 𝗙𝘂𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗽𝗿𝗼𝗱𝘂𝘁𝘁𝗶𝘃𝗮:
Rappresenta l’entità delle prime, ma non esclusive, risorse a disposizione per l’esercizio d’impresa

• 𝗙𝘂𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗼𝗿𝗴𝗮𝗻𝗶𝘇𝘇𝗮𝘁𝗶𝘃𝗮:
I rapporto tra il conferimento di ciascun socio e il capitale nominale costituisce, se non diversamente disposto dall’atto costitutivo, la base di misurazione dei suoi diritti sociali

• 𝗙𝘂𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝘁𝘂𝘁𝗲𝗹𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝗶 𝘁𝗲𝗿𝘇𝗶:
Questa ipotesi è discussa tra i giuristi. Ai nostri fini è comunque possibile considerare anche questa funzione del capitale anche per le discussioni non arrivano a negare certe implicazioni che tutelano anche i terzi.

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9
Q

Il capitale sociale

Non consiste di una garanzia

A

Il capitale sociale 𝗡𝗢𝗡 consiste in una 𝗴𝗮𝗿𝗮𝗻𝘇𝗶𝗮 𝗽𝗮𝘁𝗿𝗶𝗺𝗼𝗻𝗶𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗶𝗿𝗲𝘁𝘁𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝗶 𝗰𝗿𝗲𝗱𝗶𝘁𝗼𝗿𝗶 la quale è
costruita dall’insieme degli elementi patrimoniali attivi della società.

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10
Q

Il capitale sociale

Margine di solvibilità

A

𝗘𝘀𝗲𝗺𝗽𝗶𝗼: dobbiamo presentarci in università per la nostra laurea e dobbiamo presentarci puntualmente. Se devo arrivare in uni alle 9.30, se abito lontano, parto molto prima con lo scopo di avere un margine di sicurezza che mi può servire per attutire eventuali imprevisti.

Il capitale sociale è un 𝗺𝗮𝗿𝗴𝗶𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝘀𝗼𝗹𝘃𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁à costituita da 𝘂𝗻’𝗲𝗰𝗰𝗲𝗱𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗮𝘁𝘁𝗶𝘃𝗶𝘁à 𝗻𝗲𝗶 𝗰𝗼𝗻𝗳𝗿𝗼𝗻𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗽𝗮𝘀𝘀𝗶𝘃𝗶𝘁à che tutela i terzi nel senso che impone alla società di mantenere stabilmente un eccedenza delle attività rispetto alle passività che offre un 𝘂𝗹𝘁𝗲𝗿𝗶𝗼𝗿𝗲 𝗺𝗮𝗿𝗴𝗶𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗴𝗮𝗿𝗮𝗻𝘇𝗶𝗮 rispetto a rischi non previsti e errori di valutazione e preserva una 𝘀𝘁𝗮𝗯𝗶𝗹𝗲
𝗱𝗲𝘀𝘁𝗶𝗻𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗺𝗲𝘇𝘇𝗶 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶 per lo svolgimento dell’attività produttiva.

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11
Q

Il capitale sociale
Margine di solvibilità
Tutela di terzi

A

Abbiamo un altro aspetto di tutela indiretta nei confronti dei terzi in quanto l’investimento in
capitale di rischio segnala il livello di serietà della iniziativa dei soci.
Quindi l’ampiezza del capitale ha anche una 𝗳𝘂𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝘀𝗲𝗴𝗻𝗮𝗹𝗲𝘁𝗶𝗰𝗮 che, segnalando il livello di impegno dei soci, indica anche quanto quest’ultimi credono nella società.

In questi molteplici sensi possiamo dire che il capitale sociale svolge anche una funzione di tutela dei terzi.

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12
Q

Capitale di tutela dei creditore

Funzione

A

Nell’ambito della disciplina delle s.p.a. la funzione del capitale di tutela dei creditore viene perseguita nel 𝗺𝗼𝗱𝗼 𝗽𝗶ù 𝗿𝗶𝗴𝗶𝗱𝗼 𝗲 𝗮𝗿𝘁𝗶𝗰𝗼𝗹𝗮𝘁𝗼 ragione dei rischi implicati dalla limitazione di responsabilità dei soci.

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13
Q

Capitale di tutela dei creditore

L’applicazione della disciplina

A

In linea con l’impostazione generale del tipo sociale, nella disciplina che ruota attorno al capitale sociale questa tutela trova applicazione mediante:

  • 𝗩𝗶𝗻𝗰𝗼𝗹𝗶 𝗶𝗻𝗱𝗲𝗿𝗼𝗴𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁à alla gestione del patrimonio sociale
  • 𝗥𝗲𝗴𝗼𝗹𝗲 𝗱𝗶 𝘁𝗿𝗮𝘀𝗽𝗮𝗿𝗲𝗻𝘇𝗮 sulla situazione economico-patrimoniale e sulle relative decisioni interne
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14
Q

Il capitale minimo

A

𝗟’𝗮𝗿𝘁 𝟮𝟯𝟮𝟳 𝗱𝗲𝗹 𝗰𝗰 prevede che una s.p.a deve essere dotata di un 𝗰𝗮𝗽𝗶𝘁𝗮𝗹𝗲 𝗺𝗶𝗻𝗶𝗺𝗼 𝗱𝗶 𝟱𝟬𝟬𝟬𝟬€ senza il quale il notaio non può stipulare l’atto costitutivo.
𝗟𝗮 𝗰𝗮𝗿𝗲𝗻𝘇𝗮 𝘀𝗼𝗽𝗿𝗮𝘃𝘃𝗲𝗻𝘂𝘁𝗮 del capitale minimo di 50000€ integra una 𝗰𝗮𝘂𝘀𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗼 𝘀𝗰𝗶𝗼𝗴𝗹𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘀𝗼𝗰𝗶𝗲𝘁à.

Per l’esercizio di certe attività, come banche e assicurazioni, bisogna utilizzare per forza la forma
della s.p.a., le leggi speciali di settore prevedono 𝗺𝗶𝗻𝗶𝗺𝗶 𝗺𝗼𝗹𝘁𝗼 𝗽𝗶ù 𝗲𝗹𝗲𝘃𝗮𝘁𝗶.

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15
Q

Il capitale minimo

Il problema della sottocapitalizzazione

A

Questo genera il 𝗽𝗿𝗼𝗯𝗹𝗲𝗺𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘀𝗼𝘁𝘁𝗼𝗰𝗮𝗽𝗶𝘁𝗮𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘀𝗼𝗰𝗶𝗲𝘁à che è un problema tipico di moltissime imprese italiane anche se è un problema diffuso in tutto il mondo.

𝗘𝘀𝗲𝗺𝗽𝗶𝗼: prima della crisi del 2008 negli USA, una prima avvisaglia della crisi si è avuta con
l’entrata in crisi della banca di affari Bear Sterns. Questa banca aveva un attivo di poco superiore
ai debiti e quindi con un patrimonio netto bassissimo.

Fig. 6
https://docs.google.com/document/d/1nNd8d-AQb0bPpddjuuBIj4rd_hGZtBfYnrL2x5n8ZyA/edit

Se il rapporto tra capitale sociale e debiti è cosi basso la tutela dei terzi è come se 𝗻𝗼𝗻 esistesse.
Fissando il capitale minimo con una 𝗰𝗶𝗳𝗿𝗮 𝗮𝗽𝗽𝗹𝗶𝗰𝗮𝗯𝗶𝗹𝗲 𝗮 𝘁𝘂𝘁𝘁𝗲 𝗹𝗲 𝘀𝗼𝗰𝗶𝗲𝘁à si rischia di rendere la funzione di tutela dei terzi del capitale sociale una tutela del tutto irrisoria.

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16
Q

Il problema della sottocapitalizzazione

Approfondimento

A

Dato che il capitale minimo è determinato in via generale, in termini assoluti e a una soglia particolarmente bassa, rimane possibile che la società sia dotata di un capitale pur superiore al minimo legale ma 𝗶𝗻𝗮𝗱𝗲𝗴𝘂𝗮𝘁𝗼 𝗿𝗶𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗼 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗰𝗮𝗿𝗮𝘁𝘁𝗲𝗿𝗶𝘀𝘁𝗶𝗰𝗵𝗲 𝗲 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗱𝗶𝗺𝗲𝗻𝘀𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗮𝘁𝘁𝗶𝘃𝗶𝘁à 𝗲𝘀𝗲𝗿𝗰𝗶𝘁𝗮𝘁𝗮.

Per questo motivo la disciplina dei conferimenti e del capitale tutela i terzi sul piano della 𝗰𝗼𝗻𝗼𝘀𝗰𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁à 𝗽𝗿𝗲𝘃𝗲𝗻𝘁𝗶𝘃𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗱𝗼𝘁𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗽𝗮𝘁𝗿𝗶𝗺𝗼𝗻𝗶𝗮𝗹𝗲 della società più che sul piano della adeguatezza.

17
Q

Il problema della sottocapitalizzazione
Approfondimento
Non garantisce la solvibilità

A

Questo perché il rispetto della disciplina del capitale sociale 𝗻𝗼𝗻 garantisce di per sé la solvibilità della società piuttosto, in base all’entità dell’entità del capitale, i terzi possono ricavare alcune 𝗶𝗻𝗱𝗶𝗰𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝘀𝘂𝗹𝗹’𝗮𝗳𝗳𝗶𝗱𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁à 𝗽𝗮𝘁𝗿𝗶𝗺𝗼𝗻𝗶𝗮𝗹𝗲 della società.

Questo non vale però per i 𝗰𝗿𝗲𝗱𝗶𝘁𝗼𝗿𝗶 𝗶𝗻𝘃𝗼𝗹𝗼𝗻𝘁𝗮𝗿𝗶 come le vittime dei danni imputabili alla società.

18
Q

Il problema della sottocapitalizzazione

La differenza tra perdita del capitale netto - insufficienza particolare - l’insolvenza

A

𝗟𝗮 𝗽𝗲𝗿𝗱𝗶𝘁𝗮 𝗱𝗲𝗹 𝗰𝗮𝗽𝗶𝘁𝗮𝗹𝗲 𝗻𝗲𝘁𝘁𝗼 significa che gli attivi coprono solamente le passività reali mentre 𝗹’𝗶𝗻𝘀𝘂𝗳𝗳𝗶𝗰𝗶𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗽𝗮𝘁𝗿𝗶𝗺𝗼𝗻𝗶𝗮𝗹𝗲 si ha nel momento in cui le attività non sono in grado di far fronte al pagamento dei debiti.
𝗟’𝗶𝗻𝘀𝗼𝗹𝘃𝗲𝗻𝘇𝗮 è invece l’incapacità di far fonte ai debiti nel momento in cui questi scadono.

19
Q

La riduzione reale del capitale sociale

A

Il capitale sociale nominale obbliga la società ad accantonare una parte del capitale sociale.
Questo però potrebbe comportare il fatto che i soci potrebbero ritenere che non sia necessario tutto il capitale sociale in quanto si rendono conto che non serve un’eccedenza cosi ampia.

In questo caso abbiamo la 𝗿𝗶𝗱𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗿𝗲𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗰𝗮𝗽𝗶𝘁𝗮𝗹𝗲 che consiste in una 𝗺𝗼𝗱𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗮𝘁𝘁𝗼 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗶𝘁𝘂𝘁𝗶𝘃𝗼.
Questa riduzione, che deve avvenire nel rispetto del minimo legale, si realizza mediante la 𝗿𝗲𝘀𝘁𝗶𝘁𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗮𝗶 𝘀𝗼𝗰𝗶 𝗱𝗶 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗲 𝗱𝗲𝗶 𝗰𝗼𝗻𝗳𝗲𝗿𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶 o la 𝗹𝗶𝗯𝗲𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗶 𝘀𝗼𝗰𝗶 𝗱𝗮𝗶 𝘃𝗲𝗿𝘀𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗮𝗻𝗰𝗼𝗿𝗮 𝗱𝗼𝘃𝘂𝘁𝗶 con corrispondente estinzione di parte delle azioni o riduzione del loro valore nominale.

20
Q

La riduzione reale del capitale sociale

Registro delle imprese

A

La deliberazione dell’assemblea dei soci con cui si modifica il capitale sociale deve essere 𝗶𝘀𝗰𝗿𝗶𝘁𝘁𝗮 𝗻𝗲𝗹 𝗿𝗲𝗴𝗶𝘀𝘁𝗿𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗶𝗺𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲 ed, entro 90 giorni dall’iscrizione della deliberazione, i creditori possono fare 𝗼𝗽𝗽𝗼𝘀𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 ed il tribunale può impedire la riduzione se riscontra un fondato pericolo di pregiudizio per i creditori.

21
Q

La riduzione reale del capitale sociale

Perché i creditori possono fare esposizione

A

Questo spiega perché si tende a 𝗻𝗼𝗻 imputare a capitale tutte le risorse conferite in quanto tutte le risorse conferite a capitale poi sono bloccate lì e per poterle muovere bisogna superare l’opposizione dei creditori.

22
Q

La riduzione reale del capitale sociale
Perché i creditori possono fare esposizione
L’utilità di questo vincolo

A

Questo vincolo può spingere i soci a non imputare tutti i loro apporti a capitale. Una parte dei loro apporti può essere accantonata in 𝗿𝗶𝘀𝗲𝗿𝘃𝗲 𝗱𝗶𝘀𝗽𝗼𝗻𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶, come la riserva di sovrapprezzo, in quanto possono essere 𝗿𝗶𝗱𝗶𝘀𝘁𝗿𝗶𝗯𝘂𝗶𝘁𝗲 𝗮𝗶 𝘀𝗼𝗰𝗶 𝘀𝗲𝗻𝘇𝗮 𝗹𝗮 𝗳𝗮𝗰𝗼𝗹𝘁à 𝗱𝗶 𝗼𝗽𝗽𝗼𝘀𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲
dei creditori.

All’occorrenza queste riserve possono venire successivamente imputata a capitale mediante 𝗹’𝗮𝘂𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗴𝗿𝗮𝘁𝘂𝗶𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝗰𝗮𝗽𝗶𝘁𝗮𝗹𝗲 𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝗹𝗲 definito dal passaggio a capitale dei valori imputati a riserve disponibili.