Diversi tipi di pubblicità, organizzazione interna Flashcards

1
Q

Diversi tipi di pubblicità

A

Esistono diversi tipi di pubblicità:

  • Pubblicità notizia;
  • Pubblicità dichiarativa;
  • Pubblicità costitutiva
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2
Q

Diversi tipi di pubblicità:

Pubblicità dichiarativa

A

La pubblicità degli atti di impresa è un tipo di pubblicità dichiarativa che dunque è caratterizzata della presunzione di conoscenza e quindi ha la funzione di fare entrare i soggetti terzi a conoscenza dell’atto in questione e lo rende opponibile nei confronti di quest’ultimo.

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3
Q

Pubblicità dichiarativa:

Presunzione di conoscenza

A

La presunzione, in termini giuridici, comporta il fatto che non bisogna dare prova di un determinato fatto.

La presunzione di conoscenza può essere una presunzione:

- Relativa:
Quando ammette prova contraria. 
o 
- Assoluta:
Quando non ammette prova contraria
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4
Q

Pubblicità dichiarativa:

Presunzione relativa e assoluta

A

In caso di presunzione relativa è solo uno
spostamento dell’onere della prova.

La presunzione di conoscenza è assoluta mentre la conoscenza di ignoranza è relativa.
Questo significa che è ammessa la prova dell’effettiva conoscenza.

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5
Q

Presunzione di ignoranza.

A

Se quello che viene pubblicato nel registro delle imprese viene presunto conosciuto con efficacia assoluta un atto che non viene pubblicato, ma che sarebbe dovuto esserlo, si presume non conosciuto.

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6
Q

Presunzione di conoscenza:

Le società di capitali

A

Per quanto riguarda le società di capitali nei primi 15 gg l’atto è caratterizzato da una presunzione di conoscenza relativa.

Esempio: se io devo mettere tutte le informazioni importanti del corso ma io mi dimentico di
inserire una delle informazioni si presume che tale informazione non sia conosciuta. Posso però
dimostrare che esso era a conoscenza dell’atto anche se non ho adempiuto al mio obbligo pubblicitario.

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7
Q

Eccezioni rilevanti che riguardano altre iscrizioni

A
  • Iscrizioni con efficacia costitutiva
    es. l’atto costitutivo di società di capitali
  • iscrizioni con efficacia normativa
    es. società irregolari
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8
Q

Diversi tipi di pubblicità:

Pubblicità costitutiva

A

Per quanto riguarda la pubblicità costitutiva del registro delle imprese possiamo dire che
alcune delibere delle imprese non producono effetti giuridici fino al momento in cui non vengono iscritte nel registro delle imprese.

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9
Q

Diversi tipi di pubblicità:

Pubblicità notizia

A

Riguarda le sezioni speciali possiamo dire che la pubblicità svolge solo la funzione di pubblicità notizia senza produrre quindi effetti giuridici.

In questo caso non abbiamo la presunzione di conoscenza eccetto che alcune eccezioni come succede per le imprese agricole in cui la pubblicità ha effetto dichiarativo.

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10
Q

La disciplina dei collaboratori interni all’impresa

A

La disciplina dei collaboratori interni vuole rispondere all’esigenza di farsi aiutare da altre persone per svolgere la propria attività.

Questi aiuti possono essere rappresentati da aiuti pratici fino ad aiuti economici. Quando si crea un organizzazione con più persone vengono a definirsi
due ordini di problemi.

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11
Q

La disciplina dei collaboratori interni all’impresa

A

La disciplina dei collaboratori interni vuole rispondere all’esigenza di farsi aiutare da altre persone per svolgere la propria attività.

Questi aiuti possono essere rappresentati da aiuti pratici fino ad aiuti economici. Quando si crea un organizzazione con più persone vengono a definirsi
due ordini di problemi.

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12
Q

La disciplina dei collaboratori interni all’impresa:

I due problemi

A
  • Il primo ordine di problemi riguarda l’assegnazione di poteri di decisione 𝗻𝗲𝗹𝗹’𝗼𝗿𝗴𝗮𝗻𝗶𝘇𝘇𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗻𝗮 mentre
  • Il secondo ordine riguarda l’assegnazione di
    poteri di rappresentanza 𝗻𝗲𝗹𝗹’𝗮𝘁𝘁𝗶𝘃𝗶𝘁à 𝗲𝘀𝘁𝗲𝗿𝗻𝗮.

𝘌𝘴𝘦𝘮𝘱𝘪𝘰: 𝘶𝘯𝘢 𝘴𝘪𝘨𝘯𝘰𝘳𝘢 𝘮𝘰𝘭𝘵𝘰 𝘳𝘪𝘤𝘤𝘢 𝘮𝘢𝘯𝘥𝘢 𝘪𝘭 𝘴𝘶𝘰 𝘮𝘢𝘨𝘨𝘪𝘰𝘳𝘥𝘰𝘮𝘰 𝘢𝘥 𝘢𝘤𝘲𝘶𝘪𝘴𝘵𝘢𝘳𝘦 𝘶𝘯’𝘢𝘶𝘵𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘰
𝘴𝘶𝘰 𝘧𝘪𝘴𝘴𝘢𝘯𝘥𝘰 𝘥𝘦𝘪 𝘱𝘢𝘭𝘦𝘵𝘵𝘪 𝘴𝘶𝘭 𝘤𝘰𝘭𝘰𝘳𝘦 𝘦 𝘴𝘶𝘭 𝘱𝘳𝘦𝘻𝘻𝘰 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘷𝘦𝘵𝘵𝘶𝘳𝘢. 𝘐𝘭 𝘮𝘢𝘨𝘨𝘪𝘰𝘳𝘥𝘰𝘮𝘰 𝘷𝘢 𝘦 𝘵𝘰𝘳𝘯𝘢 𝘤𝘰𝘯 𝘶𝘯
𝘢𝘶𝘵𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘯𝘰𝘯 𝘳𝘪𝘴𝘱𝘦𝘵𝘵𝘢𝘷𝘢 𝘶𝘯𝘰 𝘥𝘦𝘪 𝘥𝘶𝘦 𝘱𝘢𝘭𝘦𝘵𝘵𝘪 𝘤𝘩𝘦 𝘦𝘳𝘢𝘯𝘰 𝘴𝘵𝘢𝘵𝘪 𝘧𝘪𝘴𝘴𝘢𝘵𝘪 𝘥𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘴𝘪𝘨𝘯𝘰𝘳𝘢.

Il problema giuridico consiste nel capire se la signora (la rappresentata) può opporre al concessionario(il venditore) la deviazione delle indicazioni da parte del rappresentante?

L’interesse della signora è quello di
recuperare i soldi che sono stati spesi per l’acquisto dell’automobile cercando di tutelare quella
che è la sua 𝗮𝘂𝘁𝗼𝗻𝗼𝗺𝗶𝗮 𝗽𝗿𝗶𝘃𝗮𝘁𝗮, mentre il concessionario ha l’𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗲𝘀𝘀𝗲 di evitare che tutti i clienti tornino tempo dopo l’acquisto chiedendone la restituzione anche perché lui non può fare affidamento sulla conclusione del contratto perchè lui non è assolutamente a conoscenza dei paletti che erano stati posti dalla signora.

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13
Q

La disciplina dei collaboratori interni all’impresa:

Il meccanismo della rappresentanza

A

Prevede la presenza della procura ovvero un’atto
giuridico con cui il rappresentato conferisce potere al rappresentante di svolgere atti giuridici per suo conto. Secondo il diritto privato, gli atti che non rispettano la procura non producono effetti giuridici.

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14
Q

Problema dell’organizzazione interna per il diritto civile

A

Il diritto civile definisce che il problema dell’organizzazione interna è in linea di principio irrilevante, il problema dell’interazione con i terzi per tramite di altre persone viene regolato con l’istituto della rappresentanza.

In questo caso è onere del terzo provare la sussistenza dei poteri di rappresentanza, mediante la procura. È possibile opporre ai terzi l’atto che è stato compiuto
dal rappresentante senza procura.

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15
Q

Problema dell’organizzazione interna per il diritto commerciale

A

Per quanto riguarda il problema della rappresentanza viene affrontato derogando alle regole del diritto
civile per poter dare prevalenza alla 𝘀𝗽𝗲𝗱𝗶𝘁𝗲𝘇𝘇𝗮 𝗱𝗲𝗴𝗹𝗶 𝗮𝘁𝘁𝗶 con cui si svolge l’attività di impresa.

Per fare questo bisogna fare in modo che venga tutelato maggiormente l’affidamento dei terzi.

Si basa su una corrispondenza del potere di
rappresentanza alla funzione svolta all’interno dell’organizzazione cioè a una sorta di gerarchia del potere di rappresentanza.

Inoltre la legge stabilisce che la procura, in questo caso, serve per limitare il potere di rappresentanza e non per conferire tale potere.

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16
Q

I tre figure di collaboratori interni

A

Il codice civile prevede solo tre figure di collaboratori interni che servono a definire i poteri di decisione e i poteri di rappresentanza. Tali figure sono:

  • L’institore
  • Il procuratore
  • Il commesso
17
Q

I tre figure di collaboratori interni:

• L’institore

A

E’ una figura regolata dagli artt. 2203 e seguenti del CC.

Tale soggetto viene
preposto dall’imprenditore all’esercizio dell’impresa o all’esercizio di una sede.
Non esiste nessuno, oltre l’imprenditore, che è superiore alla figura dell’institore. (es. il direttore di una filiale).

Nel caso in cui siano più sedi, e quindi più institori,
questi possono operare in maniera disgiunta.
L’institore può compiere tutti gli atti pertinenti
all’esercizio dell’impresa e può rappresentare in giudizio l’imprenditore.

18
Q

I tre figure di collaboratori interni:

• L’institore, gli limiti

A
  • Limiti espliciti : (come il divieto di alienazione o ipoteca di immobili)
  • Limiti impliciti : (come il cambiamento dell’attività dell’impresa).

Qualsiasi atto compiuto dall’institore non è
vincolante nei confronti dell’imprenditore.

19
Q

I tre figure di collaboratori interni:

• L’institore, rapporti con i terzi

A

Per quanto riguarda i rapporti con i terzi bisogna dire che il nome di tutti gli institori deve essere indicato all’interno del registro delle imprese.

L’institore svolge una rappresentanza nei confronti dell’impresa anche senza procura.
Senza l’iscrizione nel registro delle imprese della procura le limitazioni derivanti da essa non sono opponibili ai terzi.

Anche senza la spendita del nome, per tutti gli
atti inerenti all’esercizio dell’impresa risponde sia l’institore che l’imprenditore.

Questa deroga al diritto privato è motivata dalla tutela dell’affidamento e dall’agevolazione delle negoziazioni.

20
Q

I tre figure di collaboratori interni:

• Il procuratore

A

E’ una figura che si trova in una posizione gerarchicamente sottoposta rispetto all’imprenditore e all’institore.
Anche lui è un collaboratore con potere di compiere atti pertinenti all’esercizio dell’impresa ma non è a capo di una sua unita autonoma.

È una figura che ha qualifiche dirigenziali
riconducibili a uno specifico ambito funzionale (es. direttore marketing).

Poteri del procuratore non sono definiti dal codice ma sono ricostruibili in base alla funzione che viene
ricoperta.

21
Q

I tre figure di collaboratori interni:

• Il procuratore, rapporti con i terzi

A

Per quanto riguarda il potere di rappresentanza viene regolato facendo riferimento alle disposizioni previste per l’institore riguardo all’opponibilità di limitazioni,
modifiche e revoche.

Al contrario di quanto succede con l’institore, al
procuratore non si applica la norma riguardante la spendita del nome

22
Q

I tre figure di collaboratori interni:

• Il commesso

A

E’ un collaboratore con funzioni essenzialmente esecutive, è l’ultimo anello della catena produttiva con cui l’impresa si interfaccia con il mercato dei prodotti/servizi.

I poteri di tale figura sono limitati principalmente dalla stessa funzione che esso ha e dai relativi usi senza però derogare alle condizioni generali del contratto.

Essendo il commesso il terminale ultimo dell’impresa che interagisce con il cliente ha la possibilità di
ricevere dichiarazioni e reclami per gli affari conclusi.

23
Q

I tre figure di collaboratori interni:

• Il commesso, rappresentanza

A

L’opponibilità delle limitazioni alla rappresentanza è invece affidata alla pubblicità di fatto ovvero mediante
dei mezzi idonei a renderle note ai terzi.