L’apparato organizzativo della spa Flashcards
Organizzazione della spa
Dal punto di vista organizzativo a livello giuridico diventa necessario mettere ordine tra le
competenze dei soggetti che compongono tale impresa.
Tanto più una struttura organizzativa è complessa tanto maggiore è la possibilità che le sue
disfunzioni possano portare delle conseguenze negative all’esterno.
Guardando al recente passato tutti i maggiori scandali che hanno coinvolto le imprese di grande dimensioni hanno come principale causa una 𝗱𝗶𝘀𝗳𝘂𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗼𝗿𝗴𝗮𝗻𝗶𝘇𝘇𝗮𝘁𝗶𝘃𝗮.
𝗘𝘀𝗲𝗺𝗽𝗶𝗼: nei primi anni 2000 c’è stato lo scandalo Parmalat legato al fatto che tale società aveva
truccato gran parte dei bilanci. Questo era successo in quanto erano salatati tutti i controlli.
L’apparato organizzativo della spa
Quanto più una struttura organizzativa è complessa e articolata tanto è maggiore il rischio che le 𝗱𝗶𝘀𝗳𝘂𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗮𝗹𝗹’𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗻𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗼𝗿𝗴𝗮𝗻𝗶𝘇𝘇𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 possono produrre 𝗽𝗿𝗲𝗴𝗶𝘂𝗱𝗶𝘇𝗶 per i soggetti esterni che si trovano ad avere a che fare con essa.
L’apparato organizzativo della spa
Società di persone
𝗡𝗲𝗹𝗹𝗲 𝘀𝗼𝗰𝗶𝗲𝘁à 𝗱𝗶 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗲 i soci hanno ampia libertà
di organizzare la società al suo interno in quanto sono esposti con tutto il loro patrimonio alle ricadute sui terzi delle possibili disfunzioni interne.
Nella 𝘀.𝗽.𝗮, poiché tale esposizione manca, e
allo stesso tempo le interazioni con i terzi sono potenzialmente molto più numerose e complesse l’apparato organizzativo interno è soggetto ad una 𝗱𝗶𝘀𝗰𝗶𝗽𝗹𝗶𝗻𝗮 𝗯𝗲𝗻 𝗽𝗶ù 𝗱𝗲𝘁𝘁𝗮𝗴𝗹𝗶𝗮𝘁𝗮 𝗲 𝗶𝗻𝗱𝗲𝗿𝗼𝗴𝗮𝗯𝗶𝗹𝗲.
L’apparato organizzativo della spa
Fondamento della disciplina
I capisaldi su cui si snoda tale disciplina sono:
• La necessaria presenza di 𝗱𝗶𝘀𝘁𝗶𝗻𝘁𝗶 𝗼𝗿𝗴𝗮𝗻𝗶 𝗱𝗲𝗰𝗶𝘀𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗶, operanti sulla base di procedure prestabilite, a cui sono assegnate distinte funzioni e competenze.
• Una 𝗻𝗲𝘁𝘁𝗮 𝘀𝗲𝗽𝗮𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 tra la funzione di guida dell’esercizio dell’impresa, attribuita all’organo
amministrativo, e la potestà decisionale dei soci
• L’affidamento della funzione di controllo dell’amministrazione a figure appositamente dedicate
come 𝗹’𝗼𝗿𝗴𝗮𝗻𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗼𝗹𝗹𝗼 𝗲 𝗿𝗲𝘃𝗶𝘀𝗼𝗿𝗲 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗮𝗯𝗶𝗹𝗲
L’apparato organizzativo della spa
Fondamento della disciplina
Ulteriori vincoli
Per le s.p.a quotate inoltre, in ragione del rischio di effetti sistemici derivante dalla scala delle interrelazioni della società con il contesto in cui essa opera, sono previsti ulteriori vincoli organizzativi previsti dal 𝘁𝗲𝘀𝘁𝗼 𝘂𝗻𝗶𝗰𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗳𝗶𝗻𝗮𝗻𝘇𝗮. Inoltre sono previsti strumenti di
prevenzione rafforzata come la vigilanza di un’autorità amministrativa come il 𝗖𝗼𝗻𝘀𝗼𝗯.
Nelle s.p.a sono previsti 𝗱𝗶𝘃𝗲𝗿𝘀𝗶 𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗺𝗶 𝗱𝗶 𝗴𝗼𝘃𝗲𝗿𝗻𝗮𝗻𝗰𝗲 ma quello maggiormente utilizzato è il 𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗺𝗮 𝘁𝗿𝗮𝗱𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲
Il sistema dualistico
Sono tipiche della società in mano pubblica (si assicura il controllo degli amministratori). Caratterizzato da una maggiore separazione tra proprietà e gestione, prevede la presenza di un 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗶𝗴𝗹𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝗴𝗲𝘀𝘁𝗶𝗼𝗻𝗲 (soggetto alla disciplina degli amministratori del CDA) e di un 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗶𝗴𝗹𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝘀𝗼𝗿𝘃𝗲𝗴𝗹𝗶𝗮𝗻𝘇𝗮 (un mix tra il collegio sindacale e assemblea ordinaria – la disciplina è quella in materia di sindaci)
Il sistema dualistico
Consiglio di sorveglianza
L’assemblea dei soci nomina un organo intermedio, ovvero il 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗶𝗴𝗹𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝘀𝗼𝗿𝘃𝗲𝗴𝗹𝗶𝗮𝗻𝘇𝗮 alla quale è affidato il 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗼𝗹𝗹𝗼 𝗱𝗶 𝗹𝗲𝗴𝗮𝗹𝗶𝘁à 𝘀𝘂𝗹𝗹𝗮 𝗴𝗲𝘀𝘁𝗶𝗼𝗻𝗲. Questo dovrà regolare il rapporto riguardo il compenso, la revoca e l’approvazione annuale del bilancio nei confronti degli
amministratori che fanno parte 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗼𝗿𝗴𝗮𝗻𝗼 𝗱𝗶 𝗴𝗲𝘀𝘁𝗶𝗼𝗻𝗲. Questo sistema dovrebbe garantire un
efficace controllo, dato lo stretto rapporto che c’è tra il consiglio di sorveglianza e il consiglio di gestione.
Il sistema dualistico
Consiglio di sorveglianza
Il potere decisionale
𝗜𝗹 𝗽𝗼𝘁𝗲𝗿𝗲 𝗱𝗲𝗰𝗶𝘀𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲 quindi è affidato al consiglio di sorveglianza il quale, normalmente, è espressione della maggioranza dell’assemblea dei soci (tranne che per le società quotate). Questo comporta al fatto che la minoranza non ha possibilità di incidere su decisioni rilevanti.
Il consiglio è 𝗻𝗲𝗰𝗲𝘀𝘀𝗮𝗿𝗶𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 collegiale, in quanto deve essere composto almeno da 3 consiglieri. Bisogna sapere che consigliere di sorveglianza può anche essere un socio così come può non esserlo. Inoltre tali consiglieri iniziali devono essere espressamente previsti 𝗻𝗲𝗹𝗹’𝗮𝘁𝘁𝗼 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗶𝘁𝘂𝘁𝗶𝘃𝗼 mentre quelli successivi sono nominati dall’assemblea.
Il sistema dualistico
Consiglio di sorveglianza
Il compenso
Per quanto riguarda il 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗲𝗻𝘀𝗼 hanno diritto ad un compenso determinato dall’assemblea ordinaria che resterà invariato.
Nelle società quotate è obbligatoria la nomina di un componente da parte della 𝗺𝗶𝗻𝗼𝗿𝗮𝗻𝘇𝗮
(mediante voto di lista)
Il sistema dualistico
Consiglio di sorveglianza
Nomina e revoca
Relativamente alla 𝗻𝗼𝗺𝗶𝗻𝗮 𝗲 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗿𝗲𝘃𝗼𝗰𝗮 𝗽𝗼𝘀𝘀𝗶𝗮𝗺𝗼 dire che la carica dura per 𝟯 𝗲𝘀𝗲𝗿𝗰𝗶𝘇𝗶.
Riguardo la 𝗿𝗲𝘃𝗼𝗰𝗮 sono liberamente revocabili anche senza giusta causa, ma almeno il 20% del capitale sociale deve esprimere parere favorevole.
Il sistema dualistico
Consiglio di sorveglianza
Nomina e revoca
Requisiti di professionalità per società non quotate
Per quanto concerne i 𝗿𝗲𝗾𝘂𝗶𝘀𝗶𝘁𝗶 𝗱𝗶 𝗽𝗿𝗼𝗳𝗲𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗶𝘁à 𝗹𝗲 𝘀𝗼𝗰𝗶𝗲𝘁à 𝗻𝗼𝗻 𝗾𝘂𝗼𝘁𝗮𝘁𝗲 devono ricorrere ad almeno 1 consigliere che deve essere iscritto nel registro dei revisori legali.
Il sistema dualistico
Consiglio di sorveglianza
Nomina e revoca
Società quotate
Nelle 𝘀𝗼𝗰𝗶𝗲𝘁à 𝗾𝘂𝗼𝘁𝗮𝘁𝗲, a pena di decadenza, tutti i consiglieri devono essere iscritti nel registro dei revisori legali. Inoltre, in questa seconda ipotesi, sono richiesti requisiti di 𝗼𝗻𝗼𝗿𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁à.
Il sistema dualistico
Consiglio di sorveglianza
Requisito della indipendenza
Per quanto riguarda il 𝗿𝗲𝗾𝘂𝗶𝘀𝗶𝘁𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗶𝗻𝗱𝗶𝗽𝗲𝗻𝗱𝗲𝗻𝘇𝗮 possiamo dire che nelle 𝘀𝗼𝗰𝗶𝗲𝘁à 𝗻𝗼𝗻 𝗾𝘂𝗼𝘁𝗮𝘁𝗲 è vietato:
• Se un consigliere di sorveglianza è anche consigliere di gestione della società (non è vietata la
parentela)
• Se vi sussiste con la società un rapporto di lavoro o un rapporto continuativo di consulenza/
prestazione d’opera (ma si possono intraprendere rapporti patrimoniali)
Nelle società quotate i requisiti sono gli stessi del 𝗰𝗼𝗹𝗹𝗲𝗴𝗶𝗼 𝘀𝗶𝗻𝗱𝗮𝗰𝗮𝗹𝗲
Il sistema dualistico
Consiglio di sorveglianza
Le funzioni
Per quanto concerne le funzioni possiamo elencare:
𝟭. 𝗙𝘂𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗼𝗹𝗹𝗼 𝗶𝗻 𝘀𝗲𝗻𝘀𝗼 𝘀𝘁𝗿𝗲𝘁𝘁𝗼
𝟮. 𝗙𝘂𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗶𝗻𝗱𝗶𝗿𝗶𝘇𝘇𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗴𝗲𝘀𝘁𝗶𝗼𝗻𝗲
Il sistema dualistico
Consiglio di sorveglianza
Le funzioni
𝟭. 𝗙𝘂𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗼𝗹𝗹𝗼 𝗶𝗻 𝘀𝗲𝗻𝘀𝗼 𝘀𝘁𝗿𝗲𝘁𝘁𝗼
- Funzioni di 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗼𝗹𝗹𝗼 𝗶𝗻 𝘀𝗲𝗻𝘀𝗼 𝘀𝘁𝗿𝗲𝘁𝘁𝗼: richiama i doveri del collegio sindacale riguardo:
- 𝗶𝗹 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗼𝗹𝗹𝗼 𝗱𝗶 𝗹𝗲𝗴𝗮𝗹𝗶𝘁à rispetto alla legge e allo statuto
- 𝗶𝗹 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗼𝗹𝗹𝗼 𝘀𝘂𝗶 𝗽𝗿𝗶𝗻𝗰𝗶𝗽𝗶 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗿𝗿𝗲𝘁𝘁𝗮 𝗮𝗺𝗺𝗶𝗻𝗶𝘀𝘁𝗿𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲
- 𝗶𝗹 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗼𝗹𝗹𝗼 𝗴𝗲𝗻𝗲𝗿𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗲𝗴𝗹𝗶 𝗼𝗿𝗴𝗮𝗻𝗶 𝘀𝗼𝗰𝗶𝗮𝗹𝗶
Devono necessariamente rendere conto del loro operato almeno 𝘂𝗻𝗮 𝘃𝗼𝗹𝘁𝗮 𝗹’𝗮𝗻𝗻𝗼 all’assemblea dei soci.