ennio Flashcards
periodo:
239-169 a.C.
vita di Ennio:
Nasce nel 239 a.C a Rudiae e probabilmente riceve la sua formazione a Taranto. Arriva a Roma nel 204 a.C. portato da Catone, verrà protetto da Nobiliore e dagli Scipioni.
Nell’ultima fase della sua vita si dedica agli Annales, il suo poema epico.
E’ un autore scenico, occupandosi molto di teatro.
cosa sappiamo delle opere di Ennio?
Sappiamo che iniziò molto presto a scrivere tragedie di successo, ci restano una ventina di titoli di coturnate, brevi citazioni, due pretextae (l’Ambracia e le Sabinae).
Ci restano una serie di opere minori (elenco completo a pag.60, come la Sota, Scipio, le Saturae, testi filosofici) e gli Annales, poema epico di 18 libri in esametri che narrava la storia di Roma, di cui si sono pervenuti solo 600 versi.
quali sono le testimonianze degli antichi in merito al teatro di Ennio
Sappiamo che fu l’ultimo poeta latino a coltivare insieme tragedia e commedia.
Gli antichi lo denotano come un poeta comico mediocre, mentre venerano i suoi versi tragici ma considerandoli comunque lontani e obsoleti.
Ennio prese ispirazione e “tradusse” molte tragedie di Euripide.
in cosa consiste l’atto della traduzione per Ennio?
Consiste nell’ampliamento e nell’intensificazione patetica del modello originale, è l’impegno di un “teatro vivo” e continua la tradizione greca ancora attuale.
perché non è corretto parlare di pathos “propriamente” enniano?
Perché nel testo enniano riconosciamo una langue drammatica greca, costituita da espressioni ridondanti nella quale vi è più esternazione dei sentimenti che carattere informativo.
Ennio si appropria di questa langue.
a che scopo Ennio sceglie la langue patetica greca? A cosa porta questo adattamento?
il suo scopo è quello di suscitare interesse nel pubblico, coinvolgerlo emotivamente e suscitare processi psicologici di identificazione.
Per questo in Ennio può comparire il coro, percepito dal pubblico come cittadini virtuali in cui identificarsi.
qual è la funzione degli Annales?
gli Annales hanno la funzione di celebrare la storia di Roma.
L’intento celebrativo è caratteristico di tutta la produzione enniana (vedi lo Scipio, i due epigrammi per Scipione Africano e per se stesso), in quanto Ennio ripropone a Roma il modello ellenico che fonde poesia e panegirico che si era già visto con Cherilo di Iaso e Alessandro Magno.
Si stabiliva così un rapporto più saldo tra letteratura e potere.
La materia è quasi solo bellica, con fonti storiografiche per noi sconosciute.
qual è la struttura degli Annales?
Ennio concepisce la sua opera come una narrazione senza stacchi e in ordine cronologico, sebbene alcuni eventi storici siano messi meno in rilievo dia altri, come la prima guerra punica.
* libri 1-3: venuta di Enea nel Lazio, fondazione di Roma, Romolo e Remo, sette re;
* 4-6: guerre contro gli italici e contro Pirro;
* 7-10: prime due guerre puniche;
* 10-12: campagne in Grecia, vittoria su Annibale;
* 13-16: guerre in Siria, elogio di Nobiliore contro gli Etoli;
* 16-18: campagne militari più recenti.
qual è l’origine del titolo degli Annales?
Il titolo deriva dagli Annales Maximi, le pubbliche registrazioni di eventi condotte anno per anno.
Tuttavia, Ennio è molto più selettivo di uno storico e si occupa esclusivamente di eventi bellici.
quali sono le fonti degli Annales?
- Fonti storiografiche: deduciamo Fabio Pittore, anche se sono per noi un mistero
- Fonti poetiche: Omero e Nevio, pur con influenze poetiche ellenistiche
qual era la pianificazione iniziale degli Annales?
Ennio aveva inizialmente pensato a 15 libri, così da concludere l’opera con la vittoria di Nibiliore e la consacrazione da parte di quest’ultimo di un tempio per le Muse.
Probabilmente per “aggiornare” la propria opera con la celebrazione di altre vittorie romane, Ennio allungò il suo progetto, fino ad arrivare a 18.
cosa racconta Ennio nei due proemi degli Annales?
- Nel 1° proemio: nel libro I, Ennio racconta di aver visto in sogno il fantasma di Omero, che gli avrebbe parlato e gli avrebbe rivelato di essersi reincarnato in lui.
- Nel 2°, nel libro 7, Ennio rivela di essersi preso possesso di Roma insieme alle Muse greche > le muse diventano cittadine romane.
Si dichiara come il primo poeta “dicti studiosus”, il primo poeta filologo, cultore della parola. Ennio è il primo che può stare al passo con la poesia alessandrina e la poesia greca contemporanea, nonché il primo a utilizzare l’esametro dattilico.
Questo proemio è importante per l’uso dell’esametro dattilico.
quali sono le particolarità che rendono Ennio un poeta “sperimentale”?
- Uso di numerosi grecismi: parole greche, costrutti alla greca, desinenza in “-oeo” per imitare il genitivo attico in “-oio”, accusativo “do” di “domus”.
- Esametri tutti in dattili o spondei.
- Versi tutti allitteranti e/o tutti allitteranti nello stesso fonema (tipico dei carmina).
- neologismi
- grande adattamento dell’esametro latino
qual è l’aspetto più arcaico dello stile di Ennio?
l’incontro tra esametro e stile allitterante (= l’esametro è un metro troppo rigido per questo stile).