occlusione venosa retinica ok Flashcards

1
Q

PATOGENESI OCCLUSIONI VENOSE RETINICHE , DOVE AVVIENE OCCLUSIONE

A

solitamente l’occlusione
avviene a livello della lamina cribrosa.normalmente consegue alla patologia arteriosa, che determina un ispessimento vascolare progressivo dei vasi arteriosi, arteriole e venule retiniche hanno tunica avventizia in comune, si determinano fenomeni compressivi da parte dei vasi arteriosi sui vasi venosi, a questo seguono alterazioni del flusso ematico venoso, perdita di cellule endoteliali, formazione di trombi ed occlusione vascolare

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2
Q

cosa determina occlusione

A

In questo punto la presenza di una arteria arteriosclerotica, dunque rigonfia, causa una alterazione del flusso attraverso un fenomeno di schiacciamento.

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3
Q

cosa determina alterazione flusso da schiacciamento

A

A causa di questa alterazione si viene a creare un trombo che andrà ad occludere il vaso.

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4
Q

cosa avviene nel caso di ocllusione di branca

A

PATOGENESI caso di una occlusione di branca (BRVO), l’occlusione è più periferica rispetto alla precedente e il trombo si viene a formare nelle zone in cui avviene il passaggio ravvicinato di arteria e vena che, essendo a stretto contatto e di calibro minimo, si pensa condividano la tonaca avvenzia.

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5
Q

COSA DETERMINA IL RAPPORTO INTIMO TRA ARTERIA E VENE

A

Questo rapporto intimo causa, in
situazioni di alterazione del vaso arterioso, un flusso anomalo nella vena e la conseguente formazione
all’interno di essa di un trombo.

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6
Q

FATTORI PREDISPONENTI PATOLOGIE VASCOLARI RETINICH E

A
  • Età avanzata (65/75aa)
  • Condizioni sistemiche (ipertensione, ipercolesterolemia, diabete, fumo, obesità)
  • Aumento della pressione intraoculare
  • Patologie infiammatorie (vasculiti)
  • Iperviscosità ematica (policitemia vera, disproteinemie)
  • Disturbi trombofilici acquisiti o congeniti
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7
Q

FATTORI PROTETTIVI

A
  • Estroprogestinici di sintesi nelle donne in menopausa
  • Attività fisica
  • Consumo moderato di alcolici
  • Occlusione Venosa Retinica di Branca (ischemica)
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8
Q

CLASSIFICAZIONE BRVO

A

BRVO in base a dove avviene rispetto al disco ottico e/o alla macula.

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9
Q

PRESENTAZIONE CLINICA

A

da una marcata riduzione della acuità visiva e da un esame oculare

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10
Q

FUNDUS OCULI in brvo

A

presenza di emorragie preretiniche a fiamma.

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11
Q

su che zona da informazioni oct

A

sulla macula, che nel caso di BRVO è una delle zone più colpite.

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12
Q

ZONA PIU’ COLPITA DA BRVO

A

La macula non risulta essere vascolarizzata ma è la zona più colpita perchè csi verifica un ristagno di liquido che causa un edema maculare che è la causa principale di riduzione della acuità visiva.

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13
Q

SU CHE COSA SI BASA TERAPIA

A

E’ basata sul trattamento delle complicanze che limitano la acuità visiva

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14
Q

COMPLICANZE CHE LIMITANO ACUITA’

A

1 edema maculare
2 neo vascolarizzazione retinica con emorragie vitreali, che sono le due complicanze principali della BRVO.
PERCHE’

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15
Q

PERCHE’ SI FORMANO NEOVASI

A

NEOVASI perché il sistema capillare è in tilt a causa della occlusione, si verrà a creare una situazione di ipossia, che porterà ad ischemia che genera la liberazione di VEGF (fattore di crescita endoteliale).

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16
Q

COSA DETERMINA IL VEGF

A

VEGF Il VEGF porterà alla formazione di questi neo vasi che avranno la tendenza ad andare incontro a piccole emorragie a causa di fattori intrinseci.

17
Q

CONSEGUENZE AD ESTREMA CRESCITA NEOVASI

A

possono cresce a tal punto da andare a
occupare il vitreo con un processo di proliferazione fibrovascolare, che potrà portare a un distacco di retina trazionale e, a causa della loro fragilità e alla loro tendenza al sanguinamento, emovitreo.

18
Q

PROCESSO BASE TRATTAMENTO BRVO

A

soprattutto se cronico, manda in sofferenza il tessuto retinico fino a sviluppare una perdita visiva irreversibile.

19
Q

TERAPIA FARMACOLOGICA

A

In questa situazione, è indicato l’uso di farmaci antiVEGF per uso intravitreale (Ranibizumab, Aflibercept, Bevacizumab).

20
Q

AZIONE FARMACI ANTI VEGF

A

Questo perché questi farmaci bloccano il processo di formazione dei neo vasi e il conseguente travaso di liquidi, permettendo di riassorbire in modo autonomo e fisiologico i liquidi all’interno della macula.

21
Q

definizione

A

occlusione della vena centrale della retina o di una sua branca con variabili conseguenze funzionali,

22
Q

tipi

A

edematoso, ischemico, misto,

23
Q

come confermare le lesioni del fundus oculi

A

OCULI fluorangiografia che attraverso un MDC ci potrà permettere di valutare il grado e la localizzazione della non perfusione capillare retinica. Altro strumento utile è la tomografia a coerenza ottica (OCT)

24
Q

conseguenze occlusioni venose retiniche

A

verifica un ristagno ematico con aumento della pressione venosa e capillare, la conseguente ipossia retinica causa un danno endoteliale capillare favorendo la diffusione dei costituenti ematici nello spazio extracellulare

25
Q

occlusioni edematose, caratteristiche

A

edema retinico senza zone di ischemia,

26
Q

differenze tra occlusione edematosa e ischemica o misto

A

presenza ischemia retinica non in occlusione edematosa, cosa che può determinare complicanze quali emorragie retiniche o vitreoli, rubeosi, glaucoma, edema maculare persistente

27
Q

sintomi

A

in fase acuta presente improvvisa e grave perdita della visione ed il paziente accusaun marcato offuscamento visivo, nell’occlusione

28
Q

diagnosi

A

Esame del fondo evidenzia una retina con emorragie a forma di fiamma o a macchia con associazione di essudati duri ed edema retinico, dilatazione e tortuosita’ vasi

  • Fluoroangiografia mostra un ritardato riempimento venoso, aree di ipofluorescenza secondaria ad ischemia retinica e soprattutto esteso leakage di fluorescina attraverso i vasi venosi patologicamente permeabili al colorante
  • Diagnosi malattia oculare è relativamente semplice, da eseguire un accurata valutazione medica per ricercare i fattori di rischio, per instaurare il trattamento appropriato,
29
Q

prognosi

A

variabile, metà dei pazienti recupera nel tempo una discreta acuità visiva, la prognosi è migliore nelle forme edematose che in quelle ischemiche, da seguire nel tempo con fluoroangiografie periodiche per il pericolo che si sviluppino dopo mesi

30
Q

quale altra complicanza può essere determinata da brvo

A

L’altra complicanza, l’edema maculare, è dovuto al semplice ristagno di liquidi a livello della macula.

31
Q

cosa determina edema brvo

A

soprattutto se cronico, manda in sofferenza il tessuto retinico fino a sviluppare una perdita visiva irreversibile.

32
Q

azione farmaci anti vegf

A

Questo perché questi farmaci bloccano il processo di formazione dei neo vasi e il conseguente travaso di liquidi, permettendo di riassorbire in modo autonomo e fisiologico i liquidi all’interno della macula.

33
Q

terapia

A

Riconoscimento delle eventuali aree retiniche ischemiche, distruzione con laser mirato, edema maculare è curato con trattamenti laser a griglia o farmaci intravitreali antinfiammatori e antiproliferativi come i cortisonici o anti vegf , vanno anche trattate le malattie generali di base, come arterosclerosi, caysa occlusioni venose,