neuropatie ottiche ischemiche Flashcards

1
Q

classificazione

A

classificazione anatomica in anteriore e posteriore (che sono molto rare); classificazione patogenetica in arteritica e non-arteritica.

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2
Q

anteriore non arteritica, epidemiologia

A

ARTERITICA insorge dopo i 50, incidenza di 10 casi su 100000, colpisce al 95% caucasici, generalmente unilaterale e l’interessamento dell’altro occhio c’è nel 25-50% dei casi entro 5 anni,

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3
Q

fattori di rischio anteriore non arteritica

A

1 disco ottico affollato´, cioè eccessivo numero di fibre in un disco ottico che presenta area insufficiente, perche’ le fibre vengono strangolate
2 condizioni associate ad ipovolemia e/o ipotensione sistemica (come emorragie acute o ipotensione notturna, soprattutto in caso di pazienti ipertesi con eccesso di terapia antipertensiva che può mandare in crisi, per eccessiva ipotensione, il circolo delle arterie ciliari posteriori brevi).
3 Patologie con eziopatogenesi spesso vascolare, quindi risentono di condizioni associate come aterosclerosi, alterazioni della viscosità ematica in senso di iperviscosità, diabete, ipercolesterolemia, 4 fattori di rischio protrombotici e ipertensione.

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4
Q

vascolarizzazione disco ottico

A

Il disco ottico è vascolarizzato dalle a. ciliari posteriori brevi che si distribuiscono e si ramificano attorno al disco ottico formando il circolo arterioso di Zinn.

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5
Q

per che cosa si sviluppa la neurite

A

La neurite si sviluppa per una condizione di insufficiente vascolarizzazione del disco ottico perché le a. ciliari post. brevi nelle ramificazioni terminali tendono

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6
Q

da che cosa possono essere danneggiate arterie ciliari posteriori brevi

A

BREVI ad essere danneggiate da fenomeni per esempio di natura aterosclerotica, e una riduzione della pressione di perfusione, come in un paziente con terapia antiipertensiva troppo aggressiva, può mandare in crisi un sistema il cui compenso è già quasi critico.

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7
Q

che cosa peggiora la situazione

A

SITUAZIONEAvere poi una situazione di affollamento del disco ottico contribuisce a peggiorare la situazione di un circolo già di base deficitario.

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8
Q

sintomi papilledema

A

: riduzione del visus (monolaterale, improvvisa, spesso dopo il risveglio perché di notte c’è una ipotensione posturale spesso associata a terapia antipertensiva eccessiva, senza dolore e senza sintomi sistemici associati).

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9
Q

acuita’ visiva papilledema

A

In 1 pz su 3 acuità visiva centrale è normale, perche’ c’è una importante alterazione del campo visivo data da un deficit ³altitudinale´, cioè manca la metà superiore o inferiore del campo visivo

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10
Q

come si presenta visione paziente con papilledema

A

il paziente afferma di vedere, ma gli manca la visione di una metà del campo visivo), questo deve far nascere un forte sospetto di neuropatia ischemica ottica anteriore.

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11
Q

altri sintomi papilledema

A

Possono essere presenti anche altri sintomi quali depressione generalizzata, scotoma centrocecale, scotoma arcuato, depressione nasale.
Presenteranno anche segni di alterata percezione del colore: una discromatopsia ad asse giallo/blu.

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12
Q

segni clinici presneti in pz con papilledema e neuropatie ottiche ischemiche

A

1 Inoltre un altro segno clinico presente in questi pazienti è il difetto pupillare afferente (già trattato
nelle occlusioni arteriose) che si manifesta perché a causa della sofferenza del nervo ottico fa sì
che stimolo luminoso non sia trasportato in maniera adeguata nelle stazioni del tronco encefalico
deputate al riflesso pupillare:

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13
Q

COSA SUCCEDE SE SI ILLUMINA OCCHIO CON IL PROBLEMA

A

perciò se si illumina la pupilla dell’occhio col problema, l’informazione visiva trasmessa dal nervo ottico dal lato interessante l’occhio con la lesione tende ad essere deficitaria, quindi ai nuclei pretettali arriva un’informazione ridotta che fa sì che ci sia una risposta (alla stimolazione luminosa) deficitaria; viceversa,

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14
Q

cosa avviene all’occhio adelfo

A

quando vado ad illuminare l’occhio adelfo (=controlaterale), lo stimolo luminoso sarà corretto e la pupilla si restringerà correttamente (credo che intenda anche nell¶occhio con la lesione).

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15
Q

quando e’ presente deficit pupillare afferenti

A

AFFERENTI Questo è il deficit pupillare afferente´ che è
presente in tutte le condizioni con sofferenza delle vie ottiche, quindi l’Cocclusione arteriosa con
sofferenza a carico della retina, nelle neuriti ottiche, in cui il problema può essere determinato da
un deficit della vascolarizzazione del disco ottico ma anche da altre cause come nelle neuriti
ottiche retrobulbari, o comunque presente un deficit pupillare afferente che va sempre ricercato.

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16
Q

cosa determina insulto ischemico

A

A Causa dell’insulto ischemico avremo edema del disco ottico, naturalmente monolaterale, a differenza del papilledema dove era bilaterale: ci sarà edema del disco ottico perché, a causa delle alterazioni vascolari della testa del nervo ottico, ci sarà un rallentamento del flusso assonico, che si manifesta con l’aspetto del disco ottico a margini sfumati e rilevati.
In parole povere, possiamo dire che la neuropatia ottica ischemica anteriore è una sorta di ictus
del nervo ottico.

17
Q

prognosi papilledema

A

nella maggior parte dei casi non c’è ulteriore peggioramento della vista dopo la fase acuta, raramente si vedono miglioramenti

18
Q

terapia papilledema

A

non c’è terapia, ma si curano le patologie concomitanti onde evitare che lo stesso problema si verifichi a carico dell’altro nervo ottico. Si deve sempre ricordare che quello che è
successo nell’occhio puo’ avvenire anche a livello cerebrale, per cui questi pz sono a rischio di
ictus, quindi se il pz è iperteso, diabetico e aterosclerotico, queste condizioni vanno trattate in
maniera adeguata.