distacco non regmatogeno ok Flashcards
meccanismi patogenetici distacco non regmatogeno
trazionale ed essudativo
come avviene distacco di retina non regmatogeno trazionale
si ha una forza che agisce sul piano retinico e lo scolla, in questo caso non è necessario ci sia una rottura della retina che comunque ci può essere.
distacco non regmatogeno trazionale cause
- Retinopatia diabetica proliferante
- Retinopatia del prematuro
- Traumi penetranti il segmento posteriore
- Retinopatia secondaria ad anemia falciforme
- Uveiti croniche
- Fibroplasia retrolenticolare
COSA AVVIENE NEL DISTACCO NON REGMATOGENO DA RETINOPATIA PROLIFERANTE E NEL PREMATURO
PREMATURO si assiste ad un fenomeno che perturba la natura anatomica del vitreo, che
anziché essere trasparente finisce per essere colonizzato da vasi sanguigni neoformati con
un’impalcatura fibro- vascolare. La retina viene ad essere tirata verso il centro del bulbo oculare.
NEOVASI NELLA RETINOPATIA DIABETICA PROLIFERANTE
Nella retinopatia diabetica proliferante i neovasi sono caratterizzati da una maggiore facilità di sanguinamento
A CHE COSA E’ DOVUTA LA MAGGIORE FACILITA’ DI SANGUINAMENTO NELLA RETINOPATIA DIABETICA
a causa di tight-junctions non funzionanti) e ciò da luogo ad uno stravaso ematico nel vitreo che prende il nome di EMOVITREO
SINTOMI DISTACCO NON REGMATOGENO TRAZIONALE
- A seconda della rapidità di evoluzione del settore retinico colpito si manifesta un calo visivo e progressivo con lampi di luce e ombre rotondeggianti a contorni confusi, che evolve verso la cecità in alcune settimane o pochi mesi
• Assenza di fosfeni e miodesopsie (mancano le rotture)
• Difetti del campo visivo nella zona di retina scollata (evolvono più lentamente
SEGNI CLINICI DISTACCO NON REGMATOGENO TRAZINALE
sollevamento retinico imbutiforme senza rotture (tipico della retinopatia diabetica proliferante)
DISTACCO NON REGMATOGENO ESSUDATIVO , CAUSA
- Difetto nella barriera dell’EPR
- Pressione che spinge i fluidi nello spazio sottoretinico
- Un deficit nella capacità di rimuovere il liquido sottoretinico
COSA DETERMINA DISTACCO NON REGMATOGENO
Passaggio di liquido attraverso il difetto dell’epitelio retinico pigmentato nello spazio sottoretinico.
CAUSA DISTACCO NON REGMATOGENO ESSUDATIVO
- Tumori della coroide
- Infiammazioni intraoculari (uveiti posteriori)
- Iatrogene
- Neovascolarizzazione sottoretinica
- Patologie sistemiche
- Sindrome dell’effusione uveale
SINTOMI DISTACCO NON REGMATOGENO ESSUDATIVO
- Miodesopsie specie se si ha infiammazione del vitreo
- Assenza di fosfeni (non ci sono rotture e quindi non si ha stimolazione meccanica dei fotorecettori) • Improvvisa comparsa di difetti al campo visivo (con progressione molto rapida)
SEGNI CLINICI DISTACCO NON REGMATOGENO ESSUDATICO
ASPETTO CUPOLIFORME
DIAGNOSI DISTACCO ON REGMATOGENO ESSUDATIVO, cosa determinare
se è essudativo o non essudativo
come determinare la diagnosi distacco non regmatogeno essudativo
- Oftalmoscopia indiretta
- Oftalmoscopia diretta
- Ecografia
oftalmoscopia indiretta, cosa indaga
indaga fondo occhio
cosa si usa in oftalmoscopia indiretta
in cui si utilizzano delle lenti interposte tra l’osservatore e il paziente e non direttamente a contatto con l’occhio.
com’è la lente di in oftalmoscopia indiretta
La lente è biconvessa e l’immagine che vediamo sarà rovesciata
cosa utilizza oftalmoscopia diretta
uso lampada a fessura
ecografia, cosa evidenzia
separazione epr, neuroepitelio
cosa consente migliore osservazione separazione epr
soprattuto se i mezzi diottici dell’occhio non sono perfettamente trasparenti (emovitreo o cristallino con cataratta).
profilassi rottura retinica
laser
cosa determina trattamento laser
Questo trattamento provoca dei fenomeni distruttivi a carico del tessuto retinico; la rottura va circoscritta con il laser e in questo modo si va a distruggere il tessuto che provocherà una reazione cicatriziale attorno alla rottura. Lo si fa per salvaguardare il tessuto circostante.
TERAPIA DISTACCO NON REGMATOGENO ESSUDATIVO
intervento chirurgico , chirurgia ab esterno ed ab interno
cosa si intende per chirurgia ab esterno
piombaggio sclerale in cui si chiude la rottura retinica e si riduce la trazione vitreo- retinica.
come si compie chirurgia ab esterno
1 Si compie un cerchiaggio (banda di silicone) del bulbo oculare per far avvicinare ed accollare l’EPR con il neuroepitelio.
2 Per far fuoriuscire il liquido si compie una puntura evacuativa dall’esterno.
quando si usa prinicpalmente chirurgia ab esterno
giovani
chirugia ab interno, come si fa
vitrectomiia via pars plana
come si compie vitrectomia via pars plana
PLANA in cui si asporta la membrana ialoide posteriore portando ad un riaccollamento retinico all’interno del bulbo oculare
tappe vitrectomia via pars plana
1 Si rimuove il vitreo degenerato eliminando quindi le trazioni
2 si va a inoculare un mezzo tamponante (gas o olio di silicone)
3 si inserisce il vitrectomo
4 si asporta il vitreo al fine di consentire l’inoculo del mezzo tamponante
cosa si intende per mezzo tamponante
è una sostanza in genere che si espande e permette il riaccollamento tra EPR e neuroepitelio.
frequenza di utilizzo vitrectomia via pars plana
PLANA Ha la complicanza di essere catarattogena e quindi di
determinare un’opacizzazione del cristallino; spesso si sostituisce direttamente il cristallino.
perche’ talvolta non si fa vitrectomia via plana
Nel giovane tutto ciò non si fa perché perderebbe in età precoce la capacità di accomodazione.
DEFINIZIONE
proliferazione cellulare sulla superficie retinica con conseguente formazione di membrane contrattili pre e sottoretiniche e secondario a distacco di retina
eziopatogenesi
ause principali sono rappresentate da modificazioni dello stato vitreale e proliferazione di particolari cellule e membrane nel vitreo e sulla retina, secondarie ad un distacco di retina regmatogeno protratto nel tempo e pregressa chirurgia retinica per distacco di retina regmatogeno, alla retinopatia diabetica proliferante, ai traumi o alla retinopatia del prematuro, la conseguente formazione di membrane contrattili pre e sotto retiniche provoca fenomeni trattivi retinici e vitreoretinici con conseguente stiramento e distacco retina in ogni direzione,
diagnosi
Esame biomicroscopico con lampada a fessura rileva gli spazi cistoidi multipli a livello maculare, la fluoroangiografia mostra bene nelle fasi tardive accumulo di colorante in spazi cistici
- OCT consente di valutare entità dell’alterazione coinvolgente i vari strati retinici,
- Diagnosi è relativamente semplice con fluoroangiografia e oct
prognosi
variabile, dipende da evoluzione malattia di base, può condurre a cecità dell’occhio interessato, moderno trattamento chirurgico è riposizionare retina nella sua sede originaria ma entità del recupero funzionale dipende da molti fattori con gravità proliferazione, tipo di chirurgiatempo di coinvolgimento retinico, aggressività processo proliferativo, complicanze postoperatorie,
terapia
Intervento sempre ab interno, si agisce direttamente sul vitreo e sulla retina, il corpo vitreo patologico e le membrane vitreoretiniche patologiche vengono asportate al microscopio operatorio con strumenti sempre più sofisticati, chirurgia eseguita attraverso sclerotomie a livello pars plana ciliaris, in cui vengono introdotti strumenti con fibre di illuminazione, microcannule di infusione, altri strumento come micropinze, microforbici, microsonde laser,